OMICIDIO NETTUNO. ZARATTI (PRESIDENTE COMMISSIONE SICUREZZA): “PRESIDIO PAGINA DI LEGALITÀ PER NETTUNO”

A.P.

“Il presidio che si è svolto oggi a Nettuno è stata una pagina di legalità importante per un territorio ancora sconvolto da un efferato omicidio, consumato ieri in pieno centro”. Lo dichiara Filiberto Zaratti (Sel), Presidente della Commissione sicurezza e lotta alla criminalità della Regione Lazio. “Nella nostra regione le mafie rappresentano ormai una minaccia per la vita democratica nonché una fonte di inquinamento per la pubblica amministrazione – dice Zaratti – Basti ricordare che per tre comuni (Nettuno, Ardea, Fondi) sono state disposte commissioni di accesso, mentre proprio il consiglio comunale di Nettuno anni fa è stato sciolto. Ma c’è altro. A Pomezia, Formia e Minturno indagini delle forze dell’ordine hanno individuato tentativi di infiltrazione e condizionamento del tessuto politico o amministrativo locale da parte delle organizzazioni criminali”. “Incendi dolosi e danneggiamenti si susseguono sul litorale romano – aggiunge Zaratti – e come evidenzia la Dia nella sua relazione al parlamento, questi sono i classici reati spia che indicano appunto la presenza di attività mafiose.  Ad Anzio e Nettuno è ormai accertata la presenza del Gallace della ‘ndrangheta. E sono pendenti due processi (Appia e Mithos) per reati di associazione mafiosa e associazione finalizzata al traffico di droga”. “Davanti a questo scenario le istituzioni devono vigilare, denunciare e intervenire concretamente – conclude Zaratti – Dal mio punto di vista farò in modo che la commissione che presiedo apra un fascicolo, ascoltando le associazioni di categoria e le associazioni antiusura e antiracket sui gravi attentati che danno funestano questo territorio. Chiederò inoltre alla commissione parlamentare antimafia di approfondire fino in fondo la sua indagine sulle mafie nel Lazio, venendo su territori per ascoltare le forze dell’ordine, gli amministratori, le associazioni che da anni denunciano questa situazione”.

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25/07/2012 NETTUNO, OMICIDIO IN STRADA. ZARATTI (PRESIDENTE COMMISSIONE SICUREZZA): “LITORALE SI CONFERMA CROCEVIA INTERESSI CRIMINALI”


 




NETTUNO, OMICIDIO IN STRADA. ZARATTI (PRESIDENTE COMMISSIONE SICUREZZA): “LITORALE SI CONFERMA CROCEVIA INTERESSI CRIMINALI”

A.P.

E' morto l'uomo raggiunto da diversi colpi d'arma da fuoco in pieno centro a Nettuno. Secondo quanto si è appreso, si tratterebbe di un pregiudicato campano di circa 45 anni. L'uomo sarebbe stato centrato da almeno 5 colpi. Sulla vicenda indaga la polizia. Si ipotizza un'esecuzione. “Dopo mesi di silenzio le pistole tornano a sparare. L’omicidio del pregiudicato in pieno centro a Nettuno, a due passi dalla Capitale, sembra l’ennesimo episodio di regolamento di conti in un territorio dove cosche e clan agiscono da tempo per il predominio di traffici illeciti”. Lo dice Filiberto Zaratti, Presidente della commissione regionale Sicurezza, integrazione sociale e lotta alla criminalità. “Questo pezzo di litorale laziale – dice Zaratti – si conferma, come rilevato dalla relazione della Dna e della Dda di Roma, crocevia di forti interessi per le cosche malavitose”. “L’efferatezza dell’omicidio, consumato in pieno giorno, in una delle piazze principali di Nettuno – conclude Zaratti – sono elementi che raccontano quale preoccupante potenza le mafie hanno raggiunto in questi territori”. 
 




NETTUNO, FOTOVOLTAICO NELL’EX POLIGONO DI TIRO

Redazione

“Il progetto di realizzazione di un impianto fotovoltaico di circa 70 ettari nell’ex poligono di tiro di Nettuno, Torre Astura, è un’assurdità che determinerebbe un inaccettabile impatto ambientale in un’area di pregio naturalistico e paesaggistico, al quale ci opporremo con ogni mezzo democratico”. Lo dichiara Filiberto Zaratti, consigliere di Sinistra ecologia e libertà alla Regione Lazio.

“La mobilitazione dei nostri rappresentanti locali è più che motivata – spiega Zaratti –  L’area in oggetto presenta un ambiente naturale praticamente intatto, per il fatto di essere stata a lungo interdetta al pubblico, e ospita un Sito di Interesse Comunitario (Sic Litorale di Torre Astura), lungo la costa in prossimità della foce del fiume Astura, che si estende su una superficie di oltre duecento ettari, adiacente la pineta di Torre Astura. Un ambiente composto di dune, pinete, aree umide: una delle poche testimonianze dell’ambiente costiero tirrenico rimaste intatte. Un contesto nel quale è assolutamente impensabile realizzare un impianto di produzione di energia elettrica che, seppure rinnovabile, determinerebbe con la messa a terra di 70 ettari di pannelli fotovoltaico una inaccettabile modifica dei luoghi. Gli impianti di produzione energetica vanno pianificati in base alle richieste energetiche reali e localizzati aree idonee, senza vincoli.”

“Attendiamo – prosegue Zaratti –  i risultati dell’incontro preliminare che si terrà il giorno 11 aprile in Provincia, ma possiamo già dire che difficilmente  inspiegabilmente un progetto del genere potrebbe superare il vaglio delle obbligatorie autorizzazioni provinciali, regionali e del Ministero Beni Culturali: dall’impatto ambientale alla valutazione di incidenza, dai nulla osta paesaggistici e urbanistici. Confidiamo anche che la società proponente, affidataria della Direzione generale dei lavori e del demanio del ministero della Difesa, non accampi presunte ragioni di sicurezza nazionale, perché sarebbe davvero ridicolo far passare una centrale fotovoltaica per un progetto pertinente la sicurezza del paese, a meno che non pensino di attaccare eventuali navi nemiche con le lenti solari di Archimede”.

“La vicenda di Nettuno – conclude Zaratti – tocca due importanti questioni che vanno affrontate con serietà: quella della riconversione delle aree militari, che molto spesso sono dei veri e propri gioielli ambientali grazie alla loro lunga chiusura al pubblico e quello dell’utilizzo sostenibile delle aree pregiate da proteggere, che devono costituire un punto fermo della nostra società per i beneficio che possono recare sia in termini ambientali che sociali”.
 




ANZIO, RISTRUTTURATO IL REPARTO DI PEDIATRIA DELL’OSPEDALE DI ANZIO E NETTUNO

E.G.

Giovedì 12 Aprile riaprirà il reparto di Pediatria al termine dei lavori di ristrutturazione resisi necessari per garantire standard di qualità ai degenti. Due anni fa analogo intervento fu effettuato sul Nido, con totale messa a norma dei locali rispetto ai requisiti di legge  e di buona pratica.
Non appena l'Azienda Asl RmH potrà destinare fondi all'Ospedale di Anzio i lavori di razionalizzazione saranno effettuati anche nel contiguo Reparto di Ostetricia. Ogni Anno nascono presso gli OO.RR. circa 700 bambini, i tagli cesarei sono solo il 15 per cento circa e ciò rappresenta una eccellenza regionale; la Pediatria dispone di 8 posti letto e di un ambulatorio al 'Faina' . Quasi il 30 per cento degli accessi al pronto soccorso sono di interesse pediatrico.