TRAPANI, CENTRO ACCOGLIENZA IMMIGRATI: SCOPERTI ATROCI RITUALI SU ANIMALI

dI Cinzia Marchegiani

Trapani – Squartano una pecora e lasciano i resti tra i rami di un albero. Macabro ritrovamento per gli agenti della Squadra Volante della Questura di Trapani, intervenuti dopo che una chiamata giunta al 113. Subito giunti sul posto, gli agenti hanno anche rinvenuto a pochi metri dai resti dell'animale, anche un cane di piccola taglia legato ad un albero dove, oltre a rifiuti di ogni genere, sono presenti numerose carcasse di animali. Si pensa che gli extracomunitari ed in particolare i musulmani ospiti della struttura, usino quel posto per macellare clandestinamente animali di ogni genere. Il cane poteva essere infatti l'ennesima vittima visto che quella zona è accessibile solo agli stessi.

Sul posto è intervenuto Enrico Rizzi, trapanese, Capo della Segreteria Nazionale del Partito Animalista Europeo che ha dato supporto agli agenti della Polizia di Stato. Rizzi infatti ha subito chiesto l'intervento dell'ASP di Trapani subito giunta sul posto ed ha preso i contatti con il comune di Trapani al fine di mettere al sicuro il piccolo cagnolino, trasportato in un luogo sicuro in attesa di essere sterilizzato ed adottato. Nei mesi scorsi, una lettera anonima lasciata sotto l'abitazione del leader del PAE, informava lo stesso di una serie di uccisioni di animali all'interno del centro di accoglienza. E ieri purtroppo si è potuto constatare ciò.

Enrico Rizzi, Capo della Segreteria Nazionale del Partito Animalista Europeo, interviene con un durissimo comunicato: "Ieri sono rimasto particolarmente sconvolto per quello che ho visto e per come è stata ridotta quella bellissima struttura. Le finestre hanno i vetri spaccati, dappertutto si può notare sacchi di spazzatura, bottiglie di vetro, di plastica, piatti usati dagli extracomunitari per mangiare gettati ovunque. Per non parlare dei resti di quella povera pecora uccisa sicuramente in modo crudele senza il controllo veterinario e lasciata là assieme ad altri infiniti resti di chissà quanti altri animali barbaramente uccisi. La situazione va subito affrontata perché quella zona è popolata da diversi cani e gatti randagi, accuditi e sfamati dai nostri concittadini da tantissimi anni. Non sono certo loro che dovranno andar via, bensì chi non rispetta le nostre leggi e le regole del vivere civile. Chiederò già la prossima settimana al Signor Prefetto di Trapani di chiudere immediatamente quella struttura".
 




TAVOLO MINISTERIALE, METODI ALTERNATIVI: PARTE BENE IL PRIMO INCONTRO AL MINISTERO DELLA SALUTE

L’incontro è stato chiesto dal PAE per stabilire le regole afferenti il Tavolo onde evitare incomprensioni e non pochi imbarazzi che hanno caratterizzato il rapporto con il precedente Direttore generale, Gaetana Ferri che di fatto sembra aver congelato il tavolo per tutto il periodo del suo mandato

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di Cinzia Marchegiani

Sembra essere partito con un percorso decisamente di collaborazione il nuovo Tavolo Ministeriale sui Metodi Alternativi invece inizialmente osteggiato fortemente dal nuovo dicastero della salute succeduto all’ex minsitro Renato Balduzzi. Presso il Ministero della Salute si é svolto lo scorso 3 luglio, il primo incontro con il nuovo Direttore generale Sanità Animale e Farmaci veterinari, Dott. Silvio Borrello, in relazione al Tavolo tecnico-scientifico sui metodi alternativi alla sperimentazione animale con la delegazione del Partito Animalista Europeo, rappresentata dal presidente, Stefano Fuccelli, dal Coordinatore comitato esperti sulle alternative, Prof. Bruno Fedi e la responsabile segreteria Prof. Sonia Fraioli. Accolti dai vertici del Ministero, Dott. Silvio Borrello, Direttore Generale, Dott. Ugo Santucci, Direttore VI ufficio benessere animale, Dott. Giovanni Botta e da uno staff di avvocati al seguito, il Tavolo, fermo da due anni, riprenderà il proseguo, prevista entro il mese di settembre la prima seduta tra esperti.

Un incontro teso alla volontà di chiarimento. E’ stato chiesto dal PAE questo incontro per stabilire le regole afferenti il Tavolo onde evitare incomprensioni e non pochi imbarazzi che hanno caratterizzato il rapporto con il precedente Direttore generale, Gaetana Ferri che di fatto ha congelato il tavolo per tutto il periodo del suo mandato. Il presidente del Pae, Stefano Fuccelli si dichiara soddisfatto dell' esito el vertive avvenuto al dicastero della salute: “ in questo incontro sono state accolte sostanzialmente le nostre istanze: dal prossimo tavolo il numero tra gli esperti sarà equivalente e non più di 14 a 3 in favore dei pro-test, con la possibilità di nominare un esperto internazionale ad hoc in relazione all'argomento trattato qualora il nostro coordinatore lo ritenga opportuno, il Ministero dovrà garantire la terzieta' degli esperti da esso nominati – si auspica Fuccelli – e coordinerà il tavolo in qualità di super-partes senza prendere posizione in favore delle lobby come ė accaduto con il precedente direttore Ferri, più volte iscritto sul registri degli indagati dalla Procura di Roma per numerosi reati a seguito di nostra querela. Inoltre abbiamo ottenuto dal Ministero il documento redatto dai pro-test, fino ad oggi secretato, che verrà trasmesso prima della prossima seduta del Tavolo ai nostri esperti indispensabile per il contraddittorio”.

Questo è il parterre di esperti formalmente accettati dal Ministero della Salute (in ordine alfabetico):

Prof. Bruno Fedi. Professore di urologia. Già Primario ospedaliero. Specialista in Anatomia Patologica; Oncologia; Ginecologia. Autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche.
Dott.ssa Susanna Penco. Biologa Esperta di colture cellulari. Dirigente nell' ospedale S. Martino Genova. Da anni promotore e relatore di corsi/convegni su "Metodiche Sostitutive".
Dott. Oriano Perata. Specialista in Chirurgia. Aiuto chirurgo ospedaliero.
Dott.ssa Valeria Roni. Biologa Phd. in Scienze Oncologiche. Molti anni di attività in Germania. Esperta in Genetica.
Dott.ssa Costanza Rovida. Esperta in chimica analitica ha lavorato per tre anni alla Commissione Europea, partecipando a due gruppi di lavoro: sviluppo del RIP 3.3 (REACH Implementation Project, Technical Guidelines to Industries) e come coordinatore del “Work package” nel progetto europeo sullo sviluppo di metodi integrati e alternativi ai tests sugli animali. Attualmente rappresentante del CAAT, Centro per lo studio dei metodi alternativi, Università di Costanza.
Prof. Giulio Tarro. Docente di virologia all’Università di Napoli e professore aggiunto alla Temple University di Philadelphia, presidente della Commissione sulle Biotecnologie della Virosfera WABT dell’Unesco. Virologo di fama internazionale, ha lavorato anche con il professor Albert Sabin, creatore del vaccino antipolio orale. Vincitore di numerosi premi scientifici. Primario ospedaliero in quiescenza.
Dott. Marcello Villanova. Neurologo, specializzato in malattie neurodegenerative in particolare nella distrofia muscolare , massimo esperto in Italia di SMA 1. Responsabile Unità di Recupero e Riabilitazione Funzionale Malattie Neuromuscolari Ospedale Nigrisoli di Bologna. Autore di numerose pubblicazioni .

Il Presidente del PAE, dichiarando di apprezzare la totale apertura al dialogo del Direttore Borrello, sorprendente per la sua disponibilità al confronto leale, afferma: “Emblematica la sua frase mettiamo una pietra sopra sul passato e cerchiamo di ricostruire insieme con trasparenza. Parole condivise anche dal Dott. Ugo Santucci che ha manifestato uguale disponibilità alla cooperazione" – conclude Fuccelli.

Quel confronto tra scienziati sembra aver mosso il giusto passo per tessere un percorso promotore di un grande cambiamento scientifico e culturale, ma soprattutto teso alla tutela del cittadino che consuma farmaci e degli stessi animali cavie nei laboratori.




TELETHON: LA PROCURA INDAGA SU UN DIRIGENTE DELLA QUESTURA DI ROMA CHE ORDINO’ LA CARICA SUI MANIFESTANTI DEL PAE

La Procura di Roma ha iscritto sul registro degli indagati L. M, dirigente della Questura di Roma. Il fascicolo è stato assegnato al PM Fasanelli che indaga per i reati di abuso d'ufficio e lesioni personali: ordinò la carica con violenza indiscriminata contro i manifestanti inermi, donne, anziani e ragazzi

di Cinzia Marchegiani

Roma – Ci si potrebbe scrivere un libro dei racconti su questa strana democrazia in Italia. Ma in Italia è possibile manifestare pacificamente ancora, senza il rischio di essere linciati?

IL FATTO
Come ogni anno Telethon era ritornata a raccogliere fondi in Rai, tra volti di bambini e storie delicatissime di malattie genetiche e rare si esorta il pubblico a fare donazioni che in tantissimi anni hanno fatturato un vero tesoro, denaro che viene gestito per studi e sperimentazioni che dovrebbero portare un raggio di luce per tante famiglie che nell’ombra vivono drammi quotidiani insormontabili. La venticinquesima edizione della maratona televisiva Telethon è stata in onda dall’8 dicembre sulle reti Rai fino al giorno 14 dicembre 2014.

LA MANIFESTAZIONE DEL PAE
Il Partito Animalista Europeo, tramite il suo presidente Stefano Fuccelli, aveva organizzato una manifestazione pacifica fuori gli studi della Rai, proprio perché nessuno sembrava dar voce alle loro richieste, e assieme a tante altre associazioni, come tutti gli anni del resto, voleva sollevare un caso di forte discriminazione, nello specifico perché parlasi di rete pubblica e quindi dovrebbe fornire un servizio al cittadino a 360 gradi. Stefano Fuccelli evidenziava il dato oggettivo che vedeva l'azienda di Stato sponsorizzare soltanto ed unicamente Telethon e similari con i soldi pubblici provenienti quindi anche da chi, come confermato dall'oltre l'80% degli italiani, è contrario alla sperimentazione animale. Stefano Fuccelli dichiarava: ”La Rai ha il dovere di garantire la libera e corretta informazione senza omissioni o censure, soprattutto quando è la maggioranza democratica a richiederla. Più che servizio pubblico la Rai è al servizio dei pochi potenti legati con la solita lobby del farmaco.”

LA CARICA DELLA POLIZIA E LA DENUNCIA DEL PAE
I manifestanti, con striscioni, cartelli e megafoni, hanno in modo pacifico corretto e puntuale, contestato anche la faziosità della RAI in quanto servizio pubblico che non garantisce la corretta informazione e che nega il diritto di replica. Questo l'unico motivo che ha indotto il responsabile di Polizia, L. M. ad eseguire più cariche contro gli stessi manifestanti – dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – l'intento della Questura era di mettere a tacere qualsiasi forma di contestazione visto l'ingente dispiegamento delle forze, sovrabbondante per i pochi manifestanti: ben quattro blindati della Polizia di Stato e dei Carabinieri con i propri agenti in assetto anti sommossa. Negato il diritto di libertà di espressione represso tramite la sproporzionata azione dei poliziotti che non hanno esitato a colpire indistintamente chiunque si trovasse davanti spingendo con forza i manifestanti verso le autovetture in transito; tre donne ed un ragazzo trasportati in pronto soccorso, due in codice giallo e dieci giorni di prognosi. Tra i feriti anche Sonia Fraioli, responsabile dell'Ufficio Stampa del Pae, che ha riportato una lesione alla mano con prognosi di 28 giorni. Mentre effettuava riprese video che immortalavano gli abusi delle forze dell'ordine le è stata sottratta con violenza la telecamera e poi arrestata, sequestrato e distrutte le prove video. Costretto a ricorrere alle cure ospedaliere anche Enrico Rizzi, capo segreteria del Pae, che ha dovuto trascorrere la notte all'Ospedale Pertini. Se la caverà con sette giorni di prognosi, salvo complicazioni. – conclude il presidente Pae – Auspico medesimo sollecito provvedimento da parte del Capo della Polizia, Alessandro Pansa, che ha sollevato dall'incarico il comandante del reparto mobile di Cagliari per aver messo un like al post pubblicato da Tortosa, sospeso anch'esso "

LA PROCURA DI ROMA ORA INDAGA SUL DIRIGENTE DELLA POLIZIA DELLA QUESTURA DI ROMA
La Procura di Roma ha iscritto sul registro degli indagati L. M. dirigente della Questura di Roma. Il fascicolo è stato assegnato al PM Fasanelli che indaga per i reati di abuso d'ufficio e lesioni personali: ordinò la carica con violenza indiscriminata contro i manifestanti inermi, donne anziani e ragazzi.

Stefano Fuccelli si domanda come possa essere possibile che in Italia, modello di democrazia deve ogni volta mettere a dura prova la libertà di poter dimostrare le proprie idee…ci sarebbe da chiedersi cosa in realtà TELETHON abbia da temere dalla voce sollevata di ragazzi, anziani e donne che manifestano pacificamente davanti ad una sede Rai che non ha mai dato loro parola.

PERCHE NON E’ PERMESSO MANIFESTARE?
Non sarebbe neanche il primo caso denunciato anche dalla stesse forze dell’Ordine, costrette ad aggredire anche i disabili, quando loro arriva un ordine dall’alto. E non ci avremmo creduto se non fossero stati proprio i sindacati di polizia, in una vera confessione shock che nel mese di ottobre 2014 raccontarono in un incontro alla Camera tra una delegazione del M5S e i rappresentanti sindacali della polizia di Stato. Il video è stato trasmesso dal vivo in streaming il 1° ottobre 2014. L’incontro e il confronto seguiva quello dello scorso 16 settembre con tutti i rappresentanti del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Sembrerebbe che sia stato impartito l’ordine ai poliziotti dei Reparti squadra mobile di caricare i malati in carrozzina che manifestavano davanti ai palazzi di potere. Nello specifico si ricorda la manifestazioni sulle staminali, come cita il test:”addirittura fu dato l’ordine di caricarli perché erano entrati nella piazza di Palazzo Chigi. I colleghi, col senso del dovere non hanno eseguito gli ordini ma convinto i malati ad uscire. Capite bene la cassa di risonanza che avrebbe avuto, i reparti della polizia mobile andati contro la legge. Ma l’ordine c’era.”
Lo stesso video diventerà una denuncia che è un pugno nello stomaco per lo stato di diritto di questo paese. Nel video viene riferito che questi ordini assurdi arrivano spesso a chi lavora nelle strade.
Oltre al danno c’è anche la possibile beffa che oltre ad eseguire gli ordini, il poliziotto può finire sotto processo mentre i dirigenti (che li hanno impartiti) finiscono per raccontare versioni che si rivelano poi discordanti. Il poliziotto, beffa vuole, finisce nei guai: è lui l'unico colpevole, per la legge e l'opinione pubblica.

Sembrerebbe che le istituzioni quando non riesco ad affrontare le tematiche delicate, che coinvolgono salute, ricerca, disabilità, si avventurino in percorsi poco trasparenti, pensare che anche un disabile può essere aggredito quando pacificamente (ovviamente) manifesta, forse c’è da chiedersi davvero in che paese stiamo vivendo. Anche a Roma dei disabili Sandro e Marco Biviano, furono aggrediti da un agente in borghese, ma sembra che se non si effettua una chiara denuncia, il Ministero degli Interni non sia così predisposto a comprendere la dinamica esatta degli episodi..insomma, se hai soldi puoi chiedere giustizia. Anche lì solo la parola stamina metteva paura, e la storia è sempre un libro aperto, ma solo per chi la vuole conoscere.

Il PAE in merito all’apertura di indagine sul Dirigente che ordinò la carica sui manifestanti chiosa lo scorso dicembre:”quattro feriti, tre arrestati, quattro fermi di polizia tra cui il presidente del Pae rilasciati il giorno successivo e 2 denunciati a piede libero è il bilancio che è costato al Partito Animalista Europeo per la manifestazione organizzata davanti gli studi della Rai durante la maratona Telethon ‘Charity Show’ dello scorso dicembre.” 




ELEZIONI EUROPEE: IL PARTITO ANIMALISTA EUROPEO BOCCIA TUTTI I PARTITI E INVITA ALL’ASTENSIONE

Stefano Fuccelli, presidente del PAE esprime un giudizio assolutamente negativo per tutte le liste candidate alla competizione europee del 25 maggio. La maggioranza delle liste non contempla programmi specifici circa la tutela degli animali o sono rappresentate da candidati non credibili, inaffidabili ed addirittura ostili agli animali.

 

di Cinzia Marchegiani

Come un ciclone, Stefano Fuccelli, tramite il comunicato odierno dell’Ufficio Stampa del Partito Animalista Europeo, sempre coerente con le battaglie condivise da una moltitudine di persone attenti alla tutela dei diritti degli animali, nonché propositivi a metodi alternativi alla sperimentazione animale (non predittiva per l’essere umano), scaglia fendenti contro i partiti che si presentano alle elezioni europee. La lista dei partiti che mette sotto la lente d’ingrandimento sono molti e non lascia alcuna interprezione o alternative.

PARTITO DEMOCRATICO: I dieci punti del programma "Verso una nuova Europa – Manifesto Pse" non argomentano la tutela degli animali. La maggioranza dei candidati europarlamentari uscenti ha votato la direttiva europea 63/2010 a favore della vivisezione. In ordine alfabetico: Arlacchi Pino, De Castro Paolo (Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo), Cofferati Sergio, Gualtieri Roberto, Pirillo Mario, Pittella Gianni (Vice presidente del Parlamento Europeo), Sassoli David. Inoltre segnaliamo Caronna Salvatore, Costa Silvia, Domenici Leonardo e Troia Patrizia che con la loro astensione hanno rafforzato il voto favorevole alla direttiva.
Fu uno scandalo contestato dall'intero movimento animalista che vide una mobilitazione indignata di oltre centomila persone scese nelle piazze di tutta Europa ed il successo dell'iniziativa dei cittadini europei (ECI) Stop Vivisection sancita da un milione e mezzo di firme.
In riferimento all’articolo 13 della Legge di delegazione europea 96/2013, la cosiddetta norma “restringi-vivisezione”, Il Governo Letta ha stravolto e affossato ben dieci punti su 13 precetti previsti dall’articolo; non ha, infatti, rispettato il divieto di esperimenti senza anestesia o analgesia, aggira lo stop a esercitazioni didattiche con animali, straccia le limitazioni su animali geneticamente modificati e il riutilizzo in più test, vara un fondo per i metodi alternativi destinato all’84% a chi effettua vivisezione volendo far slittare di quattro anni il divieto di prove con animali per xenotrapianti, alcool e droghe. Il tutto con sanzioni non dissuasive.
Il Governo Renzi è iniziato in linea di continuità con il predecessore.

FORZA ITALIA: La lista dei candidati che hanno votato nella qualità di europarlamentari la direttiva europea 63/2010 a favore della vivisezione è lunga, racchiude tutte e cinque le circoscrizioni con addirittura un capolista per il nordest l'On. Elisabetta Gardini a seguire in ordine alfabetico: Bartolozzi Paolo, Baldassarre Raffaele, Comi Laura, Iacolino Salvatore, Mastella Clemente, Matera Barbara, Patricello Aldo, Ronzulli Licia, Rossi Oreste, Sartori Amalia, Silvestris Sergio Paolo Francesco, Zanicchi Iva. Ed ancora, il candidato per la Circoscrizione sud, Alessandro Cecchi Paone, si è espresso pubblicamente favorevole alla sperimentazione animale.
Poi ci sono i candidati pro caccia quali la cacciatrice Emma Soncini; Valerio Bettoni, già presidente della Provincia di Bergamo e consigliere regionale in Lombardia, ha presentato progetti di legge con l'Udc per regolamentare la caccia in deroga; Luciano Ciocchetti, che nella veste di capogruppo Udc della Regione Lazio prese iniziative a favore delle associazioni venatorie; Walter Ferrazza con il suo slogan "orgoglioso cacciatore, guida venatoria e conduttore cani da traccia".

MOVIMENTO CINQUE STELLE : Il programma "Sette punti per l'Europa" non prevede la tutela degli animali nè l'abolizione della sperimentazione animale ma solo finanziamenti per gli allevamenti di bestiame per i consumi (alimentazione carnea e derivati) nazionali. Nonostante i candidati M5s abbiano dichiarato il loro impegno a sostenere Stop Vivisection ad intraprendere a livello europeo il percorso di abbandono completo della sperimentazione animale, tuttavia dovranno rigorosamente osservare il programma imposto da Grillo, pena l'espulsione. lo ha già fatto con tutti i senatori dissidenti.
Da segnalare la senatrice Elena Fattori, relatore proponente di un documento approvato in XIV Commissione del Senato contro la cosiddetta norma “restringi-vivisezione”, la medesima senatrice, inoltre, si è espressa contraria all'iniziativa dei cittadini europei (ECI) Stop Vivisection definendola "è come il decreto contro il femminicidio, dietro il nome c'è altro" facendo riferimento a Big pharma. Del resto la senatrice non rinnega la sua professione di biologa con vent'anni di sperimentazione su animali vivi.
Ci risulta alquanto anomalo che non sia stata avviata la procedura d'espulsione per la Fattori visto che nei fatti concreti e non a parole si è posta contro il programma del M5s. Evidentemente la maggioranza dell'elettorato grillino approva tale scelta ed orientamento pro vivisezione, come da sua stessa affermazione. Alla domanda " E nel caso in cui il mandato popolare si esprimesse per abolire completamente la sperimentazione animale (ovvero la posizione del blog), cosa farete? " Risponde " ma mi sembra che non sia così, non è nemmeno nei 7 punti. dobbiamo ragionare sui se o sui fatti?"

GREEN ITALIA-VERDI EUROPEI : Nel programma "Per un'Europa Green, Vota Verde" è presente il punto "più strumenti per i diritti degli animali" concernente le problematiche sul randagismo ed il sostegno all'iniziativa Stop Vivisection, ma nei fatti il loro candidato più rappresentativo, il presidente Angelo Bonelli, ha sostenuto con determinazione la campagna elettorale per le amministrative Roma 2013 il vivisettore mai pentito Ignazio Marino. A parole il leader dei Verdi è contro la vivisezione ma nei fatti sostiene chi la pratica. Questo comportamento discrasico lo rende inaffidabile.

LISTE NDC, FRATELLI D'ITALIA E LEGA NORD : Programma animalista inesistente, candidati europarlamentari uscenti responsabili della votazione a favore della direttiva europea 63/2010 pro-vivisezione e candidati pro-caccia. Angelilli Roberta, Albertini Gabriele, Antoniozzi Alfredo, Berlato Sergio, Bizzotto Mara, Cancian Antonio, Casini Carlo, Fontana Lorenzo, La Via Giovanni, Pallone Alfredo, Salvini Matteo (capolista su tutte e cinque le circoscrizioni e segretario della Lega Nord), Scottà Giancarlo. Da segnalare la presenza del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, responsabile di avere bloccato il tavolo ministeriale concernente i metodi sostitutivi ed alternativi alla sperimentazione animale, inaugurato dal precedente Ministro Balduzzi, ponendosi quindi a favore della vivisezione. Anche le rimanenti liste non prevedono programmi specifici per la tutela degli animali. Stefano Fucceli termina con la sua lunga riflessione e invita pertanto all'astensione: "non è accettabile per noi votare chi maltratta gli animali, chi li utilizza solo per tornaconto personale".


Un appuntamento mancato queste elezioni europee, dove i partiti italiani, nel farsi portavoce dei problemi del nostro paese, hanno lasciato a terra quelli che potevano dare slancio al valore etico e civile dei principi inderogabili, che non vanno solo a tutela degli animali, ma della salute stessa delle persone. Sembra una frase scontata, ma quando si parla di contrastare quei subdoli conflitti di interesse delle grandi lobbies, tutti dimenticano quegli slogan d’effetto stampati su maestosi manifesti che ora trovano spazio esclusivamente in scantinati o vecchi garage, tra ragnatele e qualche topolino, e all’improvviso si diventa ciechi e sordi alle istanze delle molteplici rappresentanze. E così ogni volta il progresso viene ostacolato nel raggiungere l'evoluzione umana dove spesso rimango più ombre che luce a ricordo di quello che non fu fatto.