ARICCIA: A PALAZZO CHIGI E LOCANDA MARTORELLI RIFLETTORI ACCESI SULLE VIE ROMANE

Redazione

Ariccia (RM) – Ariccia sarà la Capitale delle VIE ROMANE con un grande convegno nazionale dedicato a questo tema diventato uno dei motori della rinascita dei beni culturali del nostro Paese dopo il varo, lo scorso 23 settembre durante la conferenza stampa aperta dal Ministro Dario Franceschini a Capo di Bove, del progetto del MIBAC  “Il Cammino dell’Appia – Regina Viarum”.

Si tratta di un convegno sperimentale che intende approfondire l’aspetto archeologico, lo studio del territorio e delle sue tradizioni, la progettualità per il recupero, la valorizzazione e la gestione del patrimonio culturale coinvolgendo tutti gli attori del progetto: Soprintendenza Archeologica, Università, archeologi e studiosi della viabilità romana, Sindaci dei Comuni dell’Appia, enti regionali e sedi Archeoclub d’Italia. 

Venerdì 20 novembre alle ore 17.30, ad introduzione dell’evento, sarà inaugurata, presso la Locanda Martorelli, la mostra di foto artistiche “La grande Bellezza della Regina Viarum”, realizzata dal Gruppo Fotografico Genzano e curata da Alberto Manodori (Università di Roma Tor Vergata), che andrà a costituire un primo allestimento museale dedicato alla Via Appia nel Lazio. 

Sabato 21 novembre alle ore 9.30, presso la prestigiosa sede di Palazzo Chigi in Ariccia, Alfonsina Russo, Soprintendente per l’Archeologia del Lazio e l’Etruria Meridionale, e il Sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli, apriranno i lavori delle due giornate di studio.

La prima giornata sarà dedicata alla Via Appia, con interventi che  riguarderanno il suo intero tracciato da Roma sino a Brindisi, con il coinvolgimento di quattro regioni. A fare da cornice all’evento ci sarà la performance della Legio Secunda Parthica Severiana.

La seconda giornata di studio sarà invece dedicata alle Vie Romane del Lazio e dell’Italia centrale.

Tra i relatori interverranno Giovanni Bastianelli, direttore dell’Agenzia Regionale del Turismo, Rita Paris direttrice, del Parco Archeologico dell’Appia Antica di Roma, Eugenio Patanè consigliere della Regione Lazio, numerosi funzionari della Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale, della Soprintendenza di Roma e della Campania, i Sindaci dei Comuni lungo l’Appia, Stefania Quilici Gigli della Seconda Università di Napoli, Francesco Petrucci del Palazzo Chigi di Ariccia, docenti e ricercatori univeristari, archeologi e studiosi della viabilità romana, storici e storici dell’arte, molti dei quali soci di Archeoclub d’Italia. Alla fine delle due giornate sono previste delle visite guidate alla Locanda Martorelli – Museo del Grand Tour e a Palazzo Chigi.

Il convegno è promosso dalla sede Archeoclub d’Italia Aricino-Nemorense e dalla Città di Ariccia, in collaborazione con vari enti ed istituzioni, quali Palazzo Chigi in Ariccia, la Regione Lazio, la Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale, la Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’area archeologica di Roma, la Soprintendenza della Campania, l’Università di Roma Tor Vergata, la Seconda Università di Napoli, l’Università di Chieti-Pescara, l’Università di Foggia e le sedi Archeoclub di Ariccia, Bovino, Carosino, Cisterna, l’Aquila, Melfi, Mentana-Monterotondo, Roma/Latium Vetus, Terracina.




ARICCIA PALAZZO CHIGI: SABATO IN CONCERTO IL QUARTETTO DELLE MARCHE

Redazione

Ariccia – Ultimo appuntamento con il ciclo primaverile de I Concerti dell’Accademia degli Sfaccendati – Sabato 7 giugno alle ore 21.00 come sempre nella Sala Maestra di Palazzo Chigi di Ariccia – che salutano il pubblico con un inusuale programma per quartetto d’archi tutto italiano. Protagonista della serata sarà il Quartetto delle Marche, i cui componenti, David Taglioni e Giuditta Longo al violino, Aurelio Venanzi alla viola e Andrea Agostinelli al violoncello, proporranno un programma tutto italiano, appunto, che allinea il Quartetto per archi di Nino Rota terminato nel 1954, Due espressioni liriche del compositore marchigiano Lino Liviabella che risalgono al 1927 e il Quartetto in mi minore di Giuseppe Verdi. Il Quartetto delle Marche si è costituito nel 2007 ispirandosi all'indimenticabile Quartetto Italiano come meraviglioso riferimento.

Nel brano di Rota si possono senz’altro cogliere reminiscenze della musica italiana rinascimentale prebarocca e barocca. Una fusione personalissima di candore espressivo e sapienza costruttiva: cifra stilistica di questa opera levigata e tutta giocata su una circolarità ritmica con la sua schietta originalità e spontaneità che la durata occorsa per la stesura completa, circa sei anni, sembra contraddire.

Il Quartetto delle Marche vuole rendere omaggio anche a un compositore originario della propria regione con l’esecuzione delle Due espressioni liriche scritte quando Liviabella era allievo di Respighi che rappresentano già l'essenza e lo stile del compositore: una sensibile predilezione per l'impressionismo debussiano e una profonda fedeltà alla tonalità.  

Gran finale con il Quartetto di Verdi prova straordinaria del nostro sommo operista.

“I Concerti dell’ Accademia degli Sfaccendati” presso il Palazzo Chigi di Ariccia si sono affermati nel panorama europeo delle rassegne musicali sia per la qualità artistica degli interpreti che per l’originalità e lo spessore culturale delle programmazioni. Il progetto, ideato e curato da Giacomo Fasola e Giovanna Manci per l’organizzazione della Coop Art di Roma con la collaborazione del Comune di Ariccia ed il contributo del Ministero Beni e Attività Culturali e della Regione Lazio, si propone di valorizzare una importante tradizione culturale legata al territorio ma di respiro e rilevanza nazionale, quella dell’Accademia degli Sfaccendati fondata a Roma nel 1672 dai Chigi ed attiva nel palazzo nobiliare di Ariccia.




ARICCIA, "LE RISORSE IDRICHE E LE GALLERIE FILTRANTI DEL LAGO DI NEMI"

Redazione

Ariccia (RM) – Segnaliamo l'interessantissima conferenza che si terrà Mercoledì 23 gennaio 2013 ore 17.30 a Palazzo Chigi in Ariccia – Sala Bariatinsky  su: Il sistema antico di raccolta delle acque attraverso le gallerie filtranti nel bacino del lago di Nemi, a cura dell'Archeoclub d'Italia Aricino-Nemorense. Relatore Prof. Franco Medici Dip. di Ingegneria Chimica Materiali e Ambiente Università La Sapienza di Roma. "Storia, struttura e sistema idraulico di raccolta dell'acqua potabile dai cunicoli scavati nella roccia degli antichi acquedotti di Genzano localizzati nel bacino del lago di Nemi. Bilancio idrico e proposta di recupero a fini ambientali e paesaggistici.

[ INVITO DA STAMPARE PER PARTECIPARE ALLA CONFERENZA DEL PROF. FRANCO MEDICI ]