Napoli, a palazzo Zevallos Stigliano “Rubens, Van Dick”: una mostra da non perdere

NAPOLI – Da non perdere a Napoli la bellissima mostra a Palazzo Zevallos Stigliano Sede museale di Intesa Sanpaolo dal titolo “Rubens, Van Dick, Ribera. La collezione di un principe” visitabile fino al 7 aprile 2019. 

L’appuntamento nell’arte del XVII secolo ricompone in parte, una prestigiosa collezione nella sua sede originaria.

“La collezione di un principe” è il risultato di collaborazioni, di una sinergia composta da diversi enti, infatti la quadreria barocca è organizzata con il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e dal Comune di Napoli, organizzata in partenership con il Museo e Real Bosco di Capodimonte ed in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. 

La mostra è curata da Ernesto Denunzio, con la presenza di Gabriele Finaldi come consultant curator e con la collaborazione di Giuseppe Porzio e Renato Ruotolo.

L’intera mostra-esposizione “Rubens, Van Dyck, Ribera

La collezione di un principe” originariamente apparteneva ad una famiglia fiamminga molto importante di mercanti dal nome Vandeneynden, provenienti dalla citta portuale di Anversa, negli ultimi decenni del Seicento abitò a Napoli nello storico e sontuoso Palazzo Zevallos a Via Toledo, successivamente l’intera quadreria appartenne ai principi Colonna di Stigliano e poi dispersa.

L’esposizione rappresenta un momento culminante di un periodo florido per quanto riguarda la stagione dell’arte e del collezionismo a Napoli in età barocca e del Palazzo Zevallos, l’intero percorso espositivo riporta, in maniera immersiva, indietro nel tempo i fruitori nella storia dell’arte e nella storia della città di Napoli, da diversi decenni che gli studi di storia del collezionismo e del gusto, hanno dedicato un’ampia attenzione alle raccolte della famiglia Vandeneynden e di Gaspar di Roomer famiglie mercanti d’arte e finanzieri. La quadreria è composta da 36 opere di altissimo valore artistico provenienti da musei nazionali e internazionali, le opere con questa esposizione ritornano nella loro collocazione originarie, difatti la mostra è allestita nel piano nobile del Palazzo Zevallos Castiglia, negli ambienti dove erano anticamente conservati.

La collezione è allestita insieme ad altre opere che fanno parte della collezione permanente di Galleria D’Italia Palazzo Zevallos Stigliano, prima fra tutte IL “ Martirio di sant’Orsola” di Caravaggio eseguito nel 1610 pochi mesi prima della sua morte, “Sansone e Dalila” di Artemisia Gentileschi e tante altre opere di artisti di notevole importanza culturale. L’esposizione è stata resa possibile grazie prestiti eccezionali, i capolavori della collezione dei Vandeneynden in esposizione al Palazzo Zevallos Stigliano da ammirare sono il “Martirio di San Bartolomeo di Mattia Preti, Maestranze come uno Stipo del Museo di Capodimonte secondo quarto del XVII secolo, oppure l’opera del Guercino “Cristo e la Samaritana al pozzo”, Aniello Falcone “Riposo nella fuga in Egitto” 1642 e tante altre.

La mostra si colloca fra gli appuntamenti da non perdere per chi è in visita nella dimora di Partenope e per i napoletani, la città di Napoli vive una “primavera” dal punto di vista turistico di notevole importanza visibile e senza bisogno di dati alla mano, grazie anche a iniziative artistiche, promosse sia da parte di Enti pubblici e da gallerie private, questi eventi danno la possibilità di poter “viaggiare” tra linguaggi artistici in maniera esaustiva e partecipativa per i fruitori in visita. Le mostre in corso danno spazio sia a linguaggi che appartengono all’arte figurativa e sia all’arte contemporanea sperimentale, questo tipo di exhibition collocano in maniera fortemente improntata la città di Napoli nel circuito internazionale nell’ambito artistico.

Michele Coppola, Direttore Centrale Arte, Cultura e Beni storici, Intesa Sanpaolo, ha affermato durante la conferenza stampa il 5 dicembre a Palazzo Zevallos:” Promuovere arte e conoscenza è l’impegno profondo di Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo e lo concretizziamo con iniziative originali che permettono di riscoprire il valore e la bellezza di opere, maestri e stagioni della straordinaria storia artistica italiana”- prosegue sempre Coppola – “La collezione di un principe ne è piena testimonianza, risultato di un lavoro di ricerca e di prestiti in collaborazione con importanti musei italiani e istituzioni internazionali”- continua sempre il Direttore di Intesa Sanpaolo –“I capolavori in mostra celebrano il respiro europeo dell’arte e del collezionismo di fine Seicento a Napoli, confermando il forte legame della nostra Banca con il territorio e il ruolo delle Gallerie d’Italia quale luogo di riferimento culturale, sempre più significativo, per la città”.

Giuseppina Ercole