VALLE DEL SACCO: ZONA GRAVEMENTE INQUINATA. PERICOLO PER LA SALUTE DEI CITTADINI

Redazione

Valle del Sacco (RM) – I dati sullo studio del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario della Regione Lazio confermano il grave stato di inquinamento della zona e mettono in luce dati preoccupanti sulle ricadute per la salute di migliaia di cittadini. Legambiente torna a sollecitare le istituzioni, chiedendo nuovi interventi per la bonifica definitiva del territorio.

Nelle acque sono stati riscontrati livelli significativi di beta-esaclorocicloesano (beta-hch), sottoprodotto della produzione di un insetticida bandito in Italia dal 2001. I risultati dello studio dimostrano una chiara correlazione tra alti livelli di beta-hch nel sangue e perturbazioni del pattern lipidico, della funzionalità renale e della steroidogenesi, alterazioni cognitive e negli ormoni sessuali delle donne. La via alimentare sarebbe confermata la principale forma di contaminazione: in seguito all'avvelenamento del fiume Sacco dovuto a discariche di rifiuti tossici di origine industriale nella zona di Colleferro, il terreno irrigato dalle acque ha prodotto frutta e verdura contaminata e nutrito animali. Per questa via il contagio è arrivato alla popolazione umana.
Era già stato riconosciuto lo stato di emergenza ambientale in tutta la valle nel marzo 2005, a seguito della morte di alcuni capi di bestiame e del ritrovamento di elevati livelli di beta-hch in campioni di latte di un’azienda agricola.

“La Valle del Sacco deve avere un futuro che vinca contro l'inquinamento, i dati confermano una situazione grave e preoccupante –ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Gli studi devono proseguire per avere sempre più chiari i confini del problema, ma le istituzioni devono intervenire in maniera celere ed incisiva. Serve la bonifica, per questo abbiamo fatto ricorso al TAR del Lazio contro il declassamento del sito e con noi la Regione Lazio ha impugnato il provvedimento. Si ripristini il Sito di Interesse Nazionale (SIN) declassato ingiustamente per destinare gli investimenti necessari a provvedere agli urgenti interventi di bonifica.”

Sulla stessa zona insistono inoltre 112 discariche dismesse, spesso nate abusive, che hanno contaminato la provincia di Frosinone, in alcuni punti combaciante con il bacino della Valle del Sacco con un pericoloso effetto moltiplicatore. È stata accertata la presenza di rifiuti speciali e pericolosi a pochissima distanza dai centri abitati e su terreni ad alta permeabilità con grave rischio di compromissione dei terreni limitrofi. Ancora da sciogliere anche la vicenda della ex-Cemamit a Ferentino (Fr), ora sotto sequestro per presunte irregolarità sullo smaltimento dell'amianto. In questi ultimi giorni la situazione si è aggravata ulteriormente a seguito dell'incendio al Tmb di Paliano (Fr).

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PALIANO INCENDIO A CASTELLACCIO: IL SINDACO STURVI VIETA IL CONSUMO E LA COMMERCIALIZZAZIONE DI ORTAGGI

Redazione

Paliano (FR) – su richiesta pervenuta dall’Azienda Unità Sanitaria Locale di Frosinone, il Sindaco, Maurizio Sturvi, ha vietato il consumo e la commercializzazione di ortaggi e altri prodotti ortofrutticoli presenti nella zona per un raggio di 500 mt. di distanza dal luogo dell’incendio. Questo nonostante i dati rassicuranti trasmessi da Arpa Lazio – Sezione Provinciale di Frosinone, tramite la relazione preliminare relativa alla qualità dell’aria nel territorio interessato dall’incendio del 19 giugno 2013 presso l’impianto Acea A.R.I.A. (ex Snia) sita in località Castellaccio del Comune di Paliano.

I controlli della qualità dell’aria sono avvenuti attraverso due linee di intervento attuate contemporaneamente sia attraverso l’utilizzo delle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria afferenti alla rete regionale e sia con il posizionamento di campionatori per determinazione di diossine e metalli pesanti normati.
I dati disponibili (riportati in apposite tabelle) sono relativi al controllo dei principali inquinatori della qualità dell’aria (PM10, ossidi di azoto, ossidi di zolfo, monossido di carbonio) che sono stati elaborati sia come medie giornaliere sia come dati orari per il periodo 18-20 giugno.
“Tutte le concentrazioni misurate nel giorno dell’evento e nei giorni successivi, in tutte le centraline prese in esame – si legge alla fine della relazione – sono risultate inferiori ai limiti previsti dalla normativa (50 µg/m3 per la media giornaliera del PM10, 200 µg/m3per la media oraria del NO2, 350 µg/m3 per la media oraria di SO2, 10 µg/m3 per la media massima del CO calcolata su 8 ore). Relativamente ai valori medi giornalieri del PM10, si evidenzia un incremento di tale inquinante nel giorno dell’incendio solo nelle stazioni di Anagni e Ferentino (Tab. 5), evento in controtendenza con quanto verificatosi nelle altre stazioni di monitoraggio della Provincia di Frosinone (Tab. 6). Inoltre, il giorno dell’incendio si evidenzia un picco del livello del CO alle ore 7 (ore 8 dell’ora legale) nella centralina di Ferentino che è nettamente superiore a tutti i valori medi orari rilevati per tale parametro sia nella medesima che nelle altre stazioni di monitoraggio. Per quanto riguarda le centraline ubicate nel Comune di Colleferro, non si evidenziano incremento degli inquinanti monitorati”.

 

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COLLEFERRO, INCENDIO ACEA: I PRIMI RISULTATI DELL’ARPA SUL CONTROLLO DELL’ARIA SONO RASSICURANTI

Redazione 

 

Colleferro (RM) –  Primi risultati del controllo dell’aria avviato dall’Arpa Lazio in seguito all’incendio divampato mercoledì scorso nel capannone industriale Acea, in località Castellaccio (Paliano). La relazione, inviata ieri ai Comuni interessati, mostra conclusioni positive non essendo state riscontrate rilevazioni superiori alla norma. “Tutte le concentrazioni misurate nel giorno dell’evento e nei giorni successivi, in tutte le centraline prese in esame, sono risultate inferiori ai limiti previsti dalla normativa”, si legge nel documento dell’Arpa, in riferimento ai valori misurati di PM10, NO2, SO2, CO. Un solo incremento, per quanto riguarda i valori medi giornalieri del Pm10, l’Arpa lo rileva nelle stazioni di Anagni e Ferentino, mentre “per quanto riguarda le centraline ubicate nel comune di Colleferro, non si evidenziano incrementi degli inquinanti monitorati”.

Nel frattempo continua il monitoraggio dell’Arpa anche per gli altri campionamenti avviati subito dopo l’evento, relativi a PCB, IPA e diossina, dei quali si attendono gli esiti analitici. Tali risultati verranno resi noti alla cittadinanza, non appena l’Agenzia regionale li comunicherà al Comune. Il Sindaco Mario Cacciotti continua infatti a restare in costante contatto con Arpa e Asl, seppure Colleferro non è stata mai interessata direttamente dalla nube di fumo, anche per poter dare una corretta informazione alla popolazione.

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PALIANO INCENDIO: IL SINDACO VUOLE CONOSCERE LO STATO DI CONTAMINAZIONE DELL'AREA

Redazione

Paliano (FR) – Una fitte nube nera ha gravitato per il frusinate per un giorno intero a causa di un grosso incendio che ha spaventato molti residenti dell'area. A seguito di questo pericoloso incendio verificatosi mercoledì 19 giugno presso l’impianto di produzione di Cdr sito in località Castellaccio, nel territorio del Comune di Paliano, il Sindaco, Maurizio Sturvi, si è rivolto alla Prefettura di Frosinone per chiedere l’istituzione di un tavolo di confronto con gli enti preposti “per capire l’effettivo ed eventuale danno ambientale provocato dalle emissioni in atmosfera sprigionatesi dall’incendio”.
Scopo dell’iniziativa del Sindaco è “sensibilizzare tutte le autorità competenti al fine di accertare l’effettiva consistenza dell’accaduto e poter rispondere in maniera univoca alle continue sollecitazioni della cittadinanza”.
L’impegno dell’Amministrazione Comunale, inoltre, si è contestualmente concretizzato nella richiesta, girata agli organi competenti, conoscere con estrema urgenza “lo stato di contaminazione dell’area, alla luce delle emissioni dei fumi in atmosfera. Ciò alfine di adottare i conseguenti provvedimenti di competenza a tutela della pubblica e privata incolumità”. 

 

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PALIANO INCENDIO: CENTINAIA DI PERSONE PREOCCUPATE PER GLI EFFETTI DELLA NUBE

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Redazione

Paliano (FR) –  Nel frusinate le persone sono spaventate. L'incendio di Paliano che ha provocato la densa nube nera che si è dissolta soltanto in serata ha preoccupato i residenti della provincia che temono siano state propagate sostanze tossiche. A tale riguardo arriva la nota della Protezione Civile di Frosinone: "Stiamo ricevendo centinaia di telefonate di persone allarmate per i possibili effetti in Città dell'incendio di un deposito ex SNIA in località Castellaccio. comunichiamo che non esiste al momento nessun tipo di allarme e che la situazione e' costantemente monitorata dai diversi enti competenti. Invitiamo a non diffondere informazioni errate". Dunque cautela e attenzione a non diffondere allarmismo che potrebbe provocare anche gesti inconsulti.

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COLLEFERRO: DISPOSTE COLONNINE DI RILEVAMENTO A CAUSA DELL'INCENDIO DI PALIANO

Redazione

Colleferro (RM) – L'Allarme è rientrato ma l'allerta resta alta. E' stato di grossa portata l’incendio divampato ieri mattina in un capannone industriale dell’Acea, in località Castellaccio, nella frazione di Paliano. Il sindaco Mario Cacciotti, che da ieri alle 7 è in Comune a seguire l’evolversi dell’evento, è rimasto tutto il giorno in stretto contatto con la Prefettura e con l’Arpa Lazio per conoscere i possibili effetti dell’incendio sul territorio. Cacciotti rassicura i cittadini sul fatto che l’episodio, pur non avendo interessato direttamente il territorio comunale, non desta preoccupazioni per l’intera l’area. La tempestività degli interventi, con i vigili del fuoco e l’Arpa già sul posto dalle quattro del mattino, avrebbe infatti interrotto sul nascere possibili effetti collaterali indesiderati. Ad ogni modo l’Arpa, come da prassi, ha provveduto all’installazione di colonnine di rilevamento dell’aria nella zona in questione, per monitorarla costantemente, mentre il Sindaco ha chiesto, per maggiori cautele nei riguardi della popolazione, di conoscere gli esiti di ulteriori controlli anche nelle centraline disposte nel territorio del proprio Comune.

Intanto il Senatore Francesco Scalia esprime forte preoccupazione per l'incendio che è divampato questa mattina a Paliano a seguito di un'esplosione all'interno dell'impianto di Acea Ambiente. "Fortunatamente non ci sono feriti – dice Scalia – ma resta alta la preoccupazione per la salute dei cittadini di Paliano e dei comuni limitrofi. Le autorità competenti dovranno accertare le responsabilità e i motivi dell'incidente, che si inserisce in un contesto ambientale già fortemente compromesso come quello della Valle del Sacco".

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PALIANO, INCENDIO. AVENALI-BIANCHI (PL): SIANO PUBBLICI RISULTATI ARPA PER TUTELA DIRITTO SALUTE

Redazione

Paliano (FR) – “Attendiamo i risultati del monitoraggio dell’Arpa sugli effetti ambientali prodotti dall’incendio che si è sviluppato nello stabilimento di Acea ARIA UL (ex Snia) di Paliano (in località Castellaccio) a Frosinone. Lo studio dovrà essere tempestivo e necessariamente reso  pubblico per tranquillizzare quanto prima la popolazione locale e permettere immediati eventuali interventi di risanamento a tutela del diritto alla salute. Questo territorio, infatti, è già gravemente provato da un punto di vista ambientale. Esprimiamo soddisfazione per la prontezza con cui l’assessore all’Ambiente Refrigeri,  ha da subito attivato tutti quei canali utili a scongiurare irreparabili danni. Un ringraziamento anche alle squadre dei vigili del fuoco, prontamente intervenute per arginare l’emergenza”. 

A dichiaralo, in una nota, le consigliere regionali Cristiana Avenali e Daniela Bianchi del Gruppo  Per il Lazio. 

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PALIANO INCENDIO: DOMATE LE FIAMME, LA NUBE SI STA DISSOLVENDO E SI POTRANNO RIAPRIRE LE FINESTRE

Redazione

Paliano (FR) – Alle 13 e 30 di oggi, mercoledì 19 giugno 2013, come da informazioni acquisite dalle autorità competenti, l’incendio che ha interessato l’impianto di produzione di Cdr sito in Castellaccio è stato completamente domato.
 
Sono in corso le verifiche statiche e sugli impianti da parte dei Vigili del Fuoco i quali contano di mettere in sicurezza il sito nelle prossime ore.
 
La nube si sta dissolvendo e, nei prossimi giorni, saremo in grado di capire l’entità dell’eventuale danno causato dall’emissione dei fumi prodotti dall’incendio. L’ARPA LAZIO, infatti, ha provveduto all’installazione delle colonnine di rilevamento dell’aria.
 
Allo stato attuale la situazione sta tornando alla normalità e, pertanto, l’invito rivolto a titolo preocauzionale questa mattina a non aprire le finestre, si può considerare  superato.

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COLLEFERRO: NESSUN INCENDIO AI TERMOVALORIZZATORI

Redazione

Colleferro (RM) –  Questa mattina il sindaco Mario Cacciotti si è recato a Castellaccio, frazione di Paliano, sul luogo dello stabilimento Acea Ambiente, ex Snia, dove nelle prime ore della giornata si è sviluppato un incendio che ha allarmato la popolazione del territorio, per la nube di fumo che si era dispersa nell’aria. Domato l’incendio, carabinieri e tecnici stanno ora lavorando per verificarne le cause. Tra i possibili motivi si parla della combustione di alcuni pannelli fotovoltaici o dei quadri elettrici. 

“Niente a che vedere con i termovalorizzatori di Colleferro – precisa il sindaco Cacciotti –, come ho sentito dire da qualche parte, facendo confusione. Si tratta di un capannone industriale che sta al Castellaccio, fuori dell’area del nostro Comune, ma naturalmente ci siamo attivati per avere informazioni, essendo comunque in questo territorio. Sono stati subito allertati l’Arpa Lazio e la Asl che sono giunti immediatamente sul posto per valutare quanto accaduto. Siamo in attesa di conoscere gli esiti dell’indagine in corso e vigiliamo per precauzione, ma la situazione è stata subito riportata alla normalità, grazie al pronto intervento degli operatori”.

Sul posto infatti, oltre ai vigili del fuoco, carabinieri, polizia, polizia municipale, ci sono i tecnici dell'Arpa, della Asl, Dipartimento di Prevenzione ambientale di Roma e Frosinone, che stanno valutando il caso.




LAZIO INCENDI, CRITICO IL FRUSINATE. PROTEZIONE CIVILE: IN TUTTO 42 INCENDI

Redazione

Anche oggi la Protezione Civile della Regione Lazio, in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e con il Coau, Centro Operativo aereo unificato del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, è impegnata con uomini e mezzi sul territorio regionale per domare gli incendi che si sono sviluppati nel corso della giornata. Complessivamente si è intervenuti su 42 fronti in tutte le province del Lazio, di cui 14 nella provincia di Roma, esclusa la Capitale, 10 su Frosinone, dove si registrano situazioni critiche a Pontecorvo e soprattutto a Paliano per un incendio sviluppatosi alle ore 14 e che sta minacciano la Selva. Incendi anche in provincia di Latina, quantificabili in otto, 6 in quella di Viterbo e 3 in quella di Rieti.