Palinuro: trovati i corpi dei tre sub

di Angelo Barraco
 
PALINURO (SA) – Trovati i corpi dei tre sub che hanno perso la vita nella Grotta della Scaletta a Palinuro. Si trovavano a circa 50 metri di profondità. Si tratta di Mauro Tancredi, Silvio Anzola e Mauro Cammardella, titolare del Centro diving che aveva organizzato l’escursione subacquea. I tre erano in acqua dalle 10 circa e stavano facendo immersione “a parete” vicino Cala Fetente. Il gruppo di sub che si è immerso in acqua era composto da otto sub, cinque sono risaliti ma gli altri non sono riemersi.
 
Per tutta la notte le ricerche sono proseguite senza sosta, sono stati adoperati cinque mezzi della Capitaneria di Porti di Palinuro e il Paleosub dei Vigili del Fuoco. Una speranza in merito alle sorti dei tre sub era stata data dall’individuazione di una bolla d’aria. Il Sindaco di Centola-Palinuro aveva detto anche che all'interno della grotta c'è una bolla d'aria nella quale potevano essersi rifugiati i tre sub, ipotizzando che potevano essere ancora vivi.
 
Secondo le prime ricostruzioni verso il termine dell’immersione i due istruttori, Cammardella e Tancredi, si sono accorti dell’assenza di Anzola. A quel punto tornavano indietro per cercarlo. A quel punto è possibile che siano rimasti fatalmente incastrati nella fitta rete di cunicoli, quella che con immagine plastica viene chiamata "l’intestino di Palinuro".
 



MARINA MILITARE: LA NAVE PALINURO FA TAPPA AL SANTUARIO PELAGOS

di Angelo Barraco
 
La nave scuola della Marina Militare, la nave Palinuro, è approdata questo weekend presso il santuario toscano Pelagos. La nave in questione è protagonista della nuova campagna di sensibilizzazione chiamata “MEDITERRANEO” che è voluta dalla Marina Militare in collaborazione con il WWF.
 
La nave Palinuro è partita da Venezia in data 16 giungo e ha fatto tappa ad Ortona e Catania e sabato scorso, dopo essere giunta nel porto di Livorno, è stata accolta da tanti visitatori. Pelagos è l’habitat delle Balenottere comuni, che sono i mammiferi più grandi del mediterraneo. Il Wwf in una nota chiede una governance efficace ed estesa con un piano di gestione rivisto e più operativo; la definizione di obiettivi precisi da raggiungere sui temi più caldi come inquinamento, traffico marittimo con l’obiettivo di limitare o eliminare i rischi di collisioni tra navi e balenottere nell’area del Santuario e in quelle limitrofe: tutto questo affinché Pelagos diventi un esempio internazionale di conservazione di biodiversità marina.
 
La nota continua dicendo che poco più dell'1% dell’intero Mar Mediterraneo è sotto protezione e il Santuario Pelagos farebbe salire al 5% la percentuale protetta del Mediterraneo se godesse della necessaria tutela. E’ questo l’obiettivo della Campagna MEdiTErraneo svolta da Wwf e Marina Militare Italiana che ha viaggiato a bordo della nave Palinuro lungo le coste italiane. Prossima tappa prevista a settembre Montecarlo, nel ‘cuore del Santuario Pelagos.