ISIS: DECAPITATO IL CAPO DEL SITO ARCHEOLOGICO DI PALMIRA

di Cinzia Marchegiani

Damasco (Siria) – Il gruppo terroristico Isis regala ancora orrore, questa volta si accanisce contro Khaled Asaad, l'ex capo del sito archeologico di Palmira, città nella Siria centrale conquistata dall'Isis lo scorso 21 maggio dopo il ritiro dell'esercito di Bashar al-Assad, I terroristi islamici hanno mutilato e devastato già diversi insediamenti ma non si conosce la reale entità dei danni provocati dai miliziani. L'Unesco ha dichiarato che l'eventuale distruzione della città di palmira sarebbe una perdita enorme per l'umanità. Khaled Asaad per oltre mezzo secolo è stato il responsabile delle antichità di Palmira e ha collaborato in importanti scavi archeologici e ha lavorato molto affinché il sito in Palmira fosse incluso nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, per questo Asaad era conosciuto per il suo lavoro di studioso anche a livello internazionale, svariati lavori scientifici su Palmira, erano stati pubblicati su riviste archeologiche internazionali. Nel corso degli ultimi decenni aveva lavorato con missioni archeologiche statunitensi, francesi, tedesche e svizzere, ma Asaad, sapendo dell’arrivo del gruppo terroristico era riuscito a nascondere dalla furia distruttrice dell’Isis centinaia di statue prima della conquista dell’antica città romana di Palmira, “La sposa del Deserto”, finalmente considerato patrimonio dell’Unesco dell’Umanità.

 

Torture e prigionia a Khaled Asaad. Ma proprio nel mese di luglio Khaled Asaadb era stata fatto prigioniero, quattro settimane di torture per estorcere il posto segreto dove aveva nascosto le opere d’arte, ma evidentemente non sono riusciti a farlo parlare. Nel mese di giugno, lo Stato islamico intenzionato a distruggere ogni insediamento, aveva fatto saltare in aria due antichi santuari a Palmira che non facevano parte delle sue strutture di epoca romana, ma che i militanti considerati pagani e un vero sacrilego.


Decapitazione e orrore in pubblica piazza. A dare la notizia è stato Maamoun Abdulkarim, capo del Dipartimento antichità del governo di Damasco, che è stato avvisato dalla famiglia di Asaad. L'anziano studioso era stato detenuto e interrogato per oltre un mese prima dell'esecuzione. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha spiegato che martedì 18 agosto gli uomini del Califfato hanno sgozzato Asaad con un coltello in una piazza davanti ad una folla di persone. Non felici di questo orrore, hanno finito la loro esecuzione appendendo il corpo dell’ex capo della direzione generale delle antichità e dei musei di Palmira ad una colonna antica nella piazza principale della città, come sfregio e ammonizione.

Situata in un'oasi nell'arida Siria centrale, secondo le testimonianze storiche Palmira era un'importante stazione carovaniera già 3.800 anni fa, ma il suo periodo d'oro risale all'epoca tra il I e il III secolo dopo Cristo, quando divenne una grande metropoli, punto di passaggio obbligato per tutti i commerci tra l'Impero romano e l'estremo Oriente.

L'omaggio a Khaled Asaad è comparso su Facebook da parte degli studenti della facoltà di Archeologia del’Università di Damasco




ISIS, PALMIRA: UCCISI VENTI OSTAGGI

di Ch. Mo.

Palmira- Continua la mattanza ad opera dei Jihadisti nelle città conquistate dall’Isis. E’ di oggi la notizia che venti soldati e miliziani filo-regime siriani sciiti e alawiti sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco nell’anfiteatro del sito romano di Palmira in Siria. Proprio la scorsa settimana, le autorità siriane avevano lanciato l’allarme in merito alla distruzione dei musei e degli anfiteatri di epoca romana a Palmira ad opera dell’Isis. Conquistata la città infatti, i combattenti avevano distrutto musei e opere d’arte.

L’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), ha comunicato che le esecuzioni sono avvenute in pubblico. Sempre secondo i dati forniti dall’ Osservatorio e secondo le testimonianze di alcuni residenti, dal 16 Maggio ad oggi, giorno in cui l’Isis si era impossessato della città, almeno 327 sarebbero le persone assassinate dai combattenti.

Restano ancora ignote le sorti di circa seicento soldati accusati di essere “agenti del regime” e fatti prigionieri in seguito all’occupazione di una caserma.

Nel frattempo però le forze irachene pare stessero reagendo riprendendo il controllo di alcune aree a sud e a ovest di Ramadi, compresa l’università di Anbar. All’indomani delle preoccupazioni espresse da Italia e Francia, sono aumentati i raid aerei della Coalizione per fermare l’avanzata Isis.

 




ISIS: CONQUISTATA ANCHE PALMIRA

di A.B.
 
Londra – Le bandiere nere dell’Isis avanzano per avere pieno controllo di vaste aree. La città di Palmira, le cui rovine sono state incluse nel  Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, è stata conquistata dai miliziani dell’Isis. Fonti vicine riferiscono che al momento vi è stata distruzione dei monumenti.
 
L’Isis ha pieno controllo su un vasto territorio e per tutta la notta i miliziani hanno lottato per il controllo della città siriana. La conquista di Palmira è stata strategica perché apre le porte ad un altro obiettivo, Damasco, che dista appena 200 km. Durante gli scontri dell’Isis per il controllo di Palmira sono morti più di 100 uomini appartenenti alle forze filogovernative. Adesso l’Isis ha in mano anche: la base aerea, la prigione e anche il quartier generale dell’intelligence.
 
I miliziani dell’Isis già controllavano vaste aree della Siria del nord e dell’est, con la conquista di Palmira hanno preso in mano un importante centro, un importante città. L’Isis controlla circa 95mila chilometri quadrati e 9 province, le zone conquistate dall’Isis sono per lo più disabitate.



STRAGE A PALMIRA: L'ISIS UCCIDE 9 BAMBINI

di Christian Montagna

Siria- Continua senza sosta l'avanzata dell'Isis e per ogni paese conquistato una bandiera nera si erge imponente a simboleggiare la vittoria di un regime totalitario e distruttivo. A finire nel mirino dei Jihadisti stavolta è Palmira, nella Siria Centrale. Le forze organizzative e i miliziani dello Stato islamico in un attacco terroristico hanno ucciso 23 civili tra cui 9 bambini. Palmira tristemente nota alle cronache anche come Tadmor, è una città sacra molto ricorrente nelle scritture religiose compresa la Bibbia. Palmira è inoltre tristemente nota in Siria perché ospita una delle carceri e luoghi di tortura più duri per i dissidenti politici. L'Isis che è avanzato da giorni da est e da nord, attestandosi da ieri ad Amriye, sobborgo settentrionale di Palmira ha dato inizio alle stragi di civili: ieri sono state uccise 26 persone, oggi 23.

LA MINACCIA AL SITO ARCHEOLOGICO
Fiorita sin dall'antichità come punto di sosta per la carovane che attraversavano il deserto siriano, quella di Palmira è una città importante per il valore religioso, storico e culturale. Citata nella Bibbia e negli annali dei re assiri, a suo tempo, l'area oggi minacciata dall' Isis, faceva parte dell'Impero Romano. La paura che oggi stanno vivendo gli studiosi è che Palmira possa fare la stessa fine di altri siti come quello iracheno di Ninive o quelli di Nimrud e Hatra a Mosul. Al momento, gli archeologi non parlano di grandi danni ai patrimoni, seppure alcuni di questi siano già stati saccheggiati e distrutti a causa della loro valenza politica e religiosa. Sono i bassorilievi e le statue raffiguranti idoli e divinità che dalla visione Jihadista non sono accettati a scatenare la distruzione di questi importanti siti archeologici.

Il direttore delle antichità in Siria ha invocato l'aiuto della comunità internazionale per scongiurare una temuta catastrofe. Già nel 2013, all'epoca della prima conquista di Palmira si è temuto a lungo per le aree archeologiche ma fortunatamente nulla fu profanato. I bombardamenti andarono avanti tra ribelli e governativi per alcuni mesi e fortunatamente solo il tempio di Boal fu gravemente danneggiato. Si teme oggi invece la rovina di templi e di reperti appartenenti al periodo romano. La responsabile dell' Unesco, Irina Bukova, ha chiesto alle parti coinvolte di lasciare fuori dall'attività militare il sito coinvolto, ma si sa, l'Isis non sempre rispetta gli accordi. Al momento l'Isis è ad un km dalla città moderna di Palmira dove si trova il sito archeologico e la situazione pare essere sotto controllo.