Bari, “L’ospite – uscire dal tunnel del Parkinson è possibile”: venerdì 17 il convegno e la presentazione del libro


di Angelo Barraco

 
BARI “L’ospite- Uscire dal tunnel del Parkinson è possibile” è il nome del convegno  che si terrà in data 17 Febbraio, dalle 18.00 alle 20.00, presso lo studio di Psicoterapia e Consulenze in ambito psicologico e forense in Via Leone XII n.43 ad Acquaviva delle Fonti in cui presenzierà il Dott. Giuseppe Santoro, Medico specialista in cardiologia, dirigente c/o la u.o di Cardiologia d’Urgenza della Az. Osp. Policlinico di Bari. L’evento fa parte di un progetto sulle malattie croniche ideato e moderato dalla Dott.ssa Rossana Putignano, Psicologa Clinica- Psicoterapeuta Psicoanalitica. Gli incontri sono completamente gratuiti e hanno lo scopo di creare un amplio prospetto informativo in merito alle malattie croniche e quelli che sono i risvolti psicologici come la depressione che deve essere necessariamente monitorata. Si punta all’informazione e alla prevenzione, con l’obiettivo di sensibilizzare gli specialisti del settore alla psicologia del malato cronico. La Dott.ssa Putignano ha spiegato: “ogni malattia cronica necessita di un sostegno psicologico, soprattutto nei reparti ospedalieri oppure a domicilio per i pazienti che non possono deambulare o che, ostacolati dalla malattia, sviluppano una depressione secondaria. La depressione può portare i malati cronici a chiudersi progressivamente al mondo, isolandoli dal contesto sanitario e aumentando, così, il rischio di complicazioni”. I primi due incontri di questo progetto erano incentrati sull’apparato respiratorio e in particolar modo sulla BPCO (Broncopatia Cronica Ostruttiva),con il Dott. Alberto Capozzolo e la Retinopatia Diabetica con il Dott. Massimo Zavatta. LA BPCO è una patologia frequente nei fumatori, il 70% dei pazienti risulta affetto da Broncopatia Cronica, patolgia che cova anche negli ex fumatori; il 10 febbraio si è tenuto un altro incontro chiamato ““Dolore e postura: quale rimedio alla cronicità” con la presenza del Dott. Giovanni Lorubbio, Osteopata.
 
Putignano precisa inoltre che: “noi professionisti abbiamo il dovere deontologico, morale e civile di informare; nella fattispecie degli psicologi, purtroppo non viene data grande possibilità nel pubblico tuttavia, noi giovani abbiamo abbastanza coraggio per trovare una soluzione e ovviare ai tempi e ai modi dispendiosi della burocrazia”. Il Dott. Giuseppe Santoro presenterà inoltre il suo libro dal titolo “L’Ospite”.
 
Putignano ha commentaTo così il libro del collega: “ho vissuto con l'autore le sue tribolazioni ma anche la sua rinascita. Letto tutto d'un fiato. Il Dott. Giuseppe Santoro riavvolge il nastro della sua vita e ci racconta dei dolori, delle "ambasce", della negazione iniziale legate alla diagnosi nefasta di Parkinson, sopraggiunto in un età in cui uno ha tutto da dare, ai figli, alla moglie e nel lavoro. L'ospite indesiderato ti divora lentamente, prende il sopravvento non solo sul tuo corpo ma anche sulla tua vita psichica; fuggi dalla macabra visione di un corpo che non risponde più ai tuoi comandi e ti rifugi in un miraggio di benessere dato solo dalla esclusiva soddisfazione delle tue pulsioni primordiali. Si soffre tanto e tanti soffrono accanto a te, a partire dai tuoi cari. Poi finalmente ti avvicini a Dio e dai un senso alla tua esistenza, qualsiasi essa sia; non vai in chiesa tutti i giorni, semplicemente riscopri i valori dell'amore e di quello che di più' puro ci può essere: la solidarietà disinteressata di cui tu per primo diventi fautore. Una doppia visione, quella di medico e quella di paziente: imperdibile opera che tocca implacabile le corde del "cuore". 



PARKINSON LAB A: JURY CHECHI AI MICROFONI DE L'OSSERVATORE D'ITALIA

Di Christian Montagna

Catania – E' cominciato lunedì 31 marzo e durerà fino a venerdì 4 Aprile, il programma Intensivo di attività motorie con l'obiettivo di migliorare la qualità di vita delle persone affette dalla malattia Parkinson.

L'11 aprile sarà celebrata la giornata Mondiale del Parkinson. Sei persone affette dal morbo, in questi giorni parteciperanno ad una serie di attività intensive a Catania guidati dal testimonial, il campione olimpico Jury Chechi.

Soltanto in Sicilia circa 15 mila persone sono affette dal morbo, in Italia complessivamente 230 mila. Una patologia, questa, che colpisce il sistema nervoso centrale. La cura non è stata ancora scoperta ma gli studi effettuati dagli esperti hanno rivelato l'importanza della riabilitazione tramite attività sportive. In questi giorni dunque, assistiti h24 da un'equipe di neurologi, fisiatri, neuropsicologi, logopedisti, fisioterapisti e nutrizionisti i dodici partecipanti praticheranno oltre trenta ore di attività. E' proprio di queste attività ne abbiamo parlato con il testimonial per eccellenza raggiunto in un'intervista telefonica da l'osservatore d'Italia che in questi giorni si è recato sul posto per conferire un sostegno grazie alla sua attività professionale.
 




PARKINSON: QUEL DIRITTO DOVERE DI ASSISTENZA E QUEL MORBO CHE TI CAMBIA LA VITA

di Chiara Rai

Era un po’ di tempo che le tremavano le mani, che la sua attenzione su fatti, eventi, sul quotidiano, sembrava essere diminuita in cambio di una sorta di torpore diffuso. Quando venni a sapere che il suo sistema nervoso sarebbe degenerato a causa del Parkinson, il mondo sembrò crollarmi addosso, senza darmi il tempo di pensare a come l’avrei vista da anziana e come sarebbe cambiata la nostra vita. La immaginavo già con le mani rugose, tremolanti, la salivazione ancora più accentuata e l’incapacità di riconoscermi. Poi mi soffermavo a guardarla, con quella sua dolcezza e irrequietezza che negli studi medici avrebbero poi denominato demenza. Quando tempo dopo vidi quelle stesse mani tremanti e quella veste bianca e semplice degna di un Papa Santo, riconobbi la stessa malattia di mia madre. La stessa bontà d’animo e la stessa incapacità di muoversi, di parlare. Solo guardando i suoi occhi si poteva comprendere l'enorme sofferenza e croce che aveva sulle spalle. Giovanni Paolo II non ci ha lasciati un attimo, ha esalato il suo ultimo respiro consapevole di aver lasciato un segno all’umanità. Il suo compito sulla terra era ormai terminato, così come quello di Giuliana le cui mani non sono mai invecchiate. E’ appena passata la giornata mondiale del Parkinson. In Italia ancora non esiste, in un vero e proprio “registro” di q uesta malattia neurovegetativa. Tuttavia, secondo le ultime stime, nel nostro Paese ci sono circa 250mila persone affette da questa patologia. E la cifra, secondo gli esperti, è destinata a raddoppiare entro il 2030 a causa dell’invecchiamento della popolazione. Non dimentichiamo chi si trova in difficoltà. E’ un nostro diritto dovere assisterli.




PARKINSON: QUEL DIRITTO DOVERE DI ASSISTENZA E QUEL MORBO CHE TI CAMBIA LA VITA

di Chiara Rai

Era un po’ di tempo che le tremavano le mani, che la sua attenzione su fatti, eventi, sul quotidiano, sembrava essere diminuita in cambio di una sorta di torpore diffuso. Quando venni a sapere che il suo sistema nervoso sarebbe degenerato a causa del Parkinson, il mondo sembrò crollarmi addosso, senza darmi il tempo di pensare a come l’avrei vista da anziana e come sarebbe cambiata la nostra vita. La immaginavo già con le mani rugose, tremolanti, la salivazione ancora più accentuata e l’incapacità di riconoscermi. Poi mi soffermavo a guardarla, con quella sua dolcezza e irrequietezza che negli studi medici avrebbero poi denominato demenza. Quando tempo dopo vidi quelle stesse mani tremanti e quella veste bianca e semplice degna di un Papa Santo, riconobbi la malattia di mia madre. La stessa bontà d’animo e la incapacità di muoversi, di parlare. Solo guardando i suoi occhi si poteva comprendere l'enorme sofferenza e croce che aveva sulle spalle. Giovanni Paolo II non ci ha lasciati un attimo, ha esalato il suo ultimo respiro consapevole di aver lasciato un segno all’umanità. Il suo compito sulla terra era ormai terminato, così come quello di Giuliana le cui mani non sono mai invecchiate. E’ appena passata la giornata mondiale del Parkinson. In Italia ancora non esiste, in un vero e proprio “registro” di questa malattia neurovegetativa. Tuttavia, secondo le ultime stime, nel nostro Paese ci sono circa 250mila persone affette da questa patologia. E la cifra, secondo gli esperti, è destinata a raddoppiare entro il 2030 a causa dell’invecchiamento della popolazione. Non dimentichiamo chi si trova in difficoltà. E’ un nostro diritto dovere assisterli.