NEMI, CAOS TARI: CITTADINI MOROSI O MIRACOLATI?

di Chiara Rai

Nemi (RM) – C’è caos e disorganizzazione nella gestione della Tari da parte del Comune di Nemi. Nonostante l’ormai collettiva conoscenza dei disservizi postali che attanagliano i cittadini, ci si ritrova con una locandina in mano e delle morosità a cui far fronte.  

“Partecipazione Democratica” che vede all’opposizione il consigliere comunale Stefania Osmari ha iniziato a denunciare il disservizio già nel 2012. E nel 2012 Osmari chiese al sindaco di Nemi Alberto Bertucci di intervenire per ripristinare la regolarità nella consegna della posta. All’epoca, a risentirne maggiormente, erano sopratutto i quartieri periferici del paese. Oggi la situazione si è aggravata ulteriormente, tanto che ci sono cittadini che continuano a ricevere bollette scadute o che ancora non hanno ricevuto la famosa lettera del Comune che indica il pagamento Tari e che è datata 8 luglio 2014 (quindi nei tempi per un Comune che però ha un servizio postale regolare). 

Chi non ha ricevuto la lettera ha brancolato o brancola ancora nel buio e l’unica blanda àncora di salvezza consiste in una locandina del Comune prodotta il giorno di scadenza Tari e affissa però solo da poco tempo nei bar e lungo il corso. Nella locandina si legge che il pagamento deve essere effettuato entro il 31 luglio (e il Comune lo comunica il 31 luglio stesso stando alla data che precede un timbro fresco d’inchiostro). Alcuni cittadini di Nemi hanno visto la locandina solo oggi, ad esempio. 

Nell’informativa del Comune si legge anche che il contribuente dovrà effettuare il versamento entro i dieci giorni successivi alla data di ricevimento. Ma come fa il Comune ad accertarsi quando il contribuente riceve la lettera, visto che si tratta di posta ordinaria?  Potremmo ricevere la lettera del Comune anche a Natale, allora avremmo dieci giorni di tempo?

La realtà è che il 31 luglio 2014 la Tari è scaduta e che soltanto in questi giorni (oggi per esempio è 9 agosto 2014) siamo venuti a conoscenza che qualora la bolletta non fosse stata recapitata entro questa incombente domenica 10 agosto 2014, l’ufficio tributi è a disposizione. Che l’ufficio Tributi sia sempre stato ineccepibile e a disposizione dei cittadini è un dato di fatto, quello che non capiamo è come mai  la giunta non ha ne deliberato una proroga alla scadenza del pagamento Tari (in maniera da avere un pezzo di carta ufficiale che garantisca e tuteli i cittadini) e neppure diramato a tutti tempestivamente una comunicazione sulla falsa riga di quella di tanti altri Comuni del Lazio. E’ di qualche ora fa, ad esempio, la nota del Comune di Viterbo dove viene chiaramente espresso: “ il Comune di Viterbo non applicherà alcuna sanzione a chi provvederà alla regolarizzazione del saldo Tarsu 2013 entro il 31 agosto”. 

Insomma i cittadini di Nemi hanno diritto a ricevere una proroga al pagamento che venga chiaramente indicata senza troppi giri di parole? Oppure la comunità nemese deve soltanto subire i disservizi postali e sobbarcarsi tutte le more che ne conseguono? 

Il Comune scrive l’8 luglio, noi pubblichiamo il 14 luglio una nota di Partecipazione Democratica che denuncia ancora disservizi postali, il 31 luglio 2014 il Comune ricorda che il 31 luglio 2014 scade la Tari.

Un cittadino di Nemi ci scrive il 2 agosto lamentandosi di non ricevere la posta e come un veggente, predige:” Quando mi arriverà il modello F23 (precompilato e quindi non modificabile), pagherò, ma certamente incorrerò in successive more e sanzioni e non certo per mia colpa”. 

 Ma perché tanto caos? Fino a quando c’è tempo per pagare? Più che una telefonata fatta dal contribuente al Comune (perché c’è anche la beffa di pagare la telefonata) sarebbe opportuno che si facesse chiarezza, anziché programmare le vacanze agostane e fare felici i cittadini di Nemi con un po’ di schiuma in piazza Umberto I.

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Redazione

Nemi (RM) – I disservizi postali non si sono attenutati a Nemi, anzi peggiorano. In altri Comuni alcuni sindaci hanno diffidato Poste Italiane e i disservizi sono diminuiti. Partecipazione Democratica torna su questo tema e denuncia per la seconda volta il fatto che tutti i cittadini di Nemi hanno problemi a ricevere la posta. 

Ecco la nota di Partecipazione Democratica


Abbiamo più volte denunciato le inefficienze dell’amministrazione di Alberto Bertucci. Ad esse , purtroppo, i cittadini di Nemi debbono sommare anche quelle dovute ad altri. Denunciammo già nel 2012 l’inizio del disservizio postale. Le poste italiane, ormai, fanno di tutto (gratta e vinci-finanziamenti-mutui casa-vendita oggettistica ecc.) fuorché quello che dovrebbe essere la loro missione principale: spedire e consegnare la posta. I cittadini di Nemi, da allora, sono costretti a subire le conseguenze di questa fantasiosa mutazione di Poste Italiane S.p.A.: ricevono la loro posta (quando la ricevono) a distanza di mesi. Bollette scadute e rischio di distacco delle forniture (gas – luce-telefono), mancati rinnovi di assicurazioni, ritardo nel ricevimento di cartelle esattoriali, di comunicazioni, di inviti a presentarsi, con il rischio concreto di pagare salate more. Nemi è ripiombato agli inizi del novecento. E Bertucci? Nel 2012 invocammo un suo intervento per far cessare il disservizio che, allora, coinvolgeva solo i quartieri periferici del paese. Oggi, come detto, il problema si è addirittura aggravato. E’ tutta Nemi a non ricevere la posta. Tra i compiti di un primo cittadino c’è anche quello di far sentire la voce della propria comunità nei confronti di istituti, come le poste, finanziati dalla fiscalità generale per garantire un servizio pubblico dignitoso e non intermittente quando va bene ed inesistente il più delle volte. Bertucci si dia da fare! Comprendiamo che la stagione estiva è appena agli inizi e lui è preso nell’organizzare le sue amate feste paesane. Trovi il tempo, però, di far qualcosa di utile per i cittadini di Nemi, che hanno il diritto all’immediato ripristino di un servizio degno di questo nome. 




NEMI: ANCHE LA CONSIGLIERA STEFANIA OSMARI REPLICA A "INSIEME PER NEMI"

Redazione

Nemi (RM) – Non è tardata ad arrivare la nota del consigliere comunale di opposizione di "Partecipazione Democratica" Stefania Osmari la quale, chiamata in causa nella nota di "Insieme per Nemi" riguardante la Protezione Civile, ha inteso esprimere una breve riflessione. 

Ecco la nota di Stefania Osmari, consigliere comunale di opposizione di "Partecipazione Democratica" al Comune di Nemi:

Gentile Direttore, vorrei condividere una breve riflessione relativa alla nota di "Insieme per Nemi", pubblicata di recente.

Premesso che non è in discussione la libertà di opinione, ritengo quanto meno singolare l’affermazione “non è un attacco alla persona del consigliere Stefania Osmari”  e nel contempo l’ insinuazione che  la stessa persona  manchi di autonomia di giudizio ovvero che sia fiancheggiatrice dell’attività dell’amministrazione. Fare opposizione significa esercitare funzione di controllo e di stimolo, e valutare di volta in volta, con giudizio critico e senso civico, quando un atto possa costituire un’opportunità per il paese. 

Talvolta ci può essere condivisione nell’ottica del  bene comune.  Se, e quando, in sede di Consiglio Comunale è avvenuta una votazione favorevole, essa è stata frutto di un attento esame. A mio avviso questo è un modo di procedere dettato da senso di responsabilità e non da rancori personali e meno che mai da senso di colpa. E’ evidente che la denigrazione e lo svilimento della persona sono un esempio piuttosto discutibile di una modo di fare che non mi appartiene e che non trova alcuna legittimità tra le tante definizioni della politica, da quelle che si leggono sul “Devoto Oli” a quelle del  senso comune:  partecipazione,  condivisione, tentativo di  dare risposte ai problemi del mondo, cambiamento, emancipazione, presa di coscienza, lotta … e così via..

Francamente non so se essere più  sorpresa o più indignata. In realtà

mi era  già capitato di essere oggetto di  becere insinuazioni. Proprio in campagna elettorale un gruppo di sedicenti  genitori si erano premurati di far pervenire alle istituzioni di competenza una lettera anonima  con la quale mettevano  in discussione la mia onorabilità di persona e la mia professionalità. Considerato che ho sempre avuto il massimo rispetto per il ruolo che ricopro, ancora oggi ritengo che quell’inqualificabile atto fosse il risultato di una comunicazione degenerata e di una deriva desolante, dal punto di vista morale e politico di dibattito sulla cosa pubblica.

Non me ne voglia per questa “occhiata al passato”, ma si sa che il presente affonda le sue radici proprio nel passato. Il passato mi insegna a non sorprendermi troppo e nello stesso tempo mi ricorda che la politica non è protagonismo ma è sempre impegno e partecipazione.

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Quando Alberto Bertucci adotta il piano integrato dei Corsi sulle bacheche di "Insieme per Nemi" neanche un cenno,  quando sonnecchia  su sbancamenti  o su manufatti abusivi nella conca del lago con le denunce dell’Osservatore d'Italia, dei cittadini, delle associazioni ambientaliste e della nostra lista  che lo fanno svegliare ed intervenire, le bacheche di Insieme per Nemi continuano ad essere silenti.

 

Redazione

Nemi (RM) – Anche sulla Protezione Civile è botta e risposta tra "Partecipazione Democratica" che ha aperto la discussione e "Insieme per Nemi" che ha inteso replicare alle accuse degli avversari politici di aver sostanzialmente lasciato che la Protezione Civile a Nemi si esaurisse, morisse, insomma chiudesse. Alla contro nota di "Insieme per Nemi", "Partecipazione Democratica" risponde nuovamente. 

Ecco la nota di Partecipazione Democratica:

Caro direttore,

ci permetta questa doverosa  risposta  alla nota del gruppo "Insieme per Nemi". Sulla Protezione Civile: nessuna nostra ricostruzione fantasiosa.  Fino al 1999 Nemi poteva vantare un presidio di Protezione Civile considerato un'eccellenza della zona. Le risorse economiche per svolgere ogni giorno il servizio preventivo sul territorio, venivano  assicurate dall’amministrazione comunale. Con l’era del centro destra i  fondi sono andati  progressivamente esaurendosi fino a costringere alla chiusura l’associazione.

Per completezza aggiungiamo  che,  con le  amministrazioni di destra, hanno avuto  gli stessi problemi  l’associazione “U Rembombu” (per fortuna risolti in house) e la rassegna  del teatro dialettale di piazza (purtroppo  finita).  Comunque il fatto incontrovertibile è che oggi Nemi è uno dei pochi paesi dei Castelli sprovvisto di un presidio preventivo  di Protezione Civile.

Al netto degli attacchi personali al nostro consigliere Stefania Osmari e delle disquisizioni fantasiose su  inciuci e macropolitica, il senso  della nota di "Insieme per Nemi" la possiamo  riassumere così: “oggi il nemico comune  è Alberto Bertucci, , facimme squadra   e  scurdammece ‘o passato “.  Una tesi  singolare e, senza offesa per nessuno,  politicamente infantile.  

Veda direttore, nel 2012 ci siamo  proposti a  guidare il governo cittadino, con l’obiettivo di rimettere al centro dell’interesse della nostra comunità il bene comune in tutte le sue declinazioni.

Dopo anni di malgoverno del centro destra, giunte Biaggi e Cocchi, le macerie da rimuovere erano tante. I sentieri storici scomparsi , coperti da  sterpaglie e rovi, la valle del lago preda dell’abusivismo, il palazzo Ruspoli in totale e pericoloso  abbandono, P.zza Umberto I  trasformata in parcheggio così come ogni angolo del centro storico, lo scheletro della nuova scuola, assurto a simbolo della loro incapacità amministrativa, diventato  argomento per Brumotti, un  servizio di trasporti inesistente o quasi, il cimitero preda di sterpaglie e sporcizia, le zone periferiche lasciate in completo abbandono, la raccolta differenziata a percentuali da prefisso telefonico, il centro canoa abbandonato,   ecc..

Purtroppo è andata come e andata.  In questi due anni quelle macerie sono rimaste tutte lì se non addirittura aumentate. E non poteva essere diversamente. Alberto Bertucci è figlio delle giunte precedenti. Da lì viene e lì si è fatto le ossa. E’ stato assessore e poi vice sindaco. Un sodale buono a rastrellare voti.  Incarna lo stesso modus operandi , la stessa visione di sviluppo per Nemi, la stessa istintiva propensione ad anteporre  l’interesse particolare  a quello comune.

Quando Alberto Bertucci adotta il piano integrato dei Corsi sulle bacheche di "Insieme per Nemi" neanche un cenno,  quando sonnecchia  su sbancamenti  o su manufatti abusivi nella conca del lago con le denunce dell’Osservatore d'Italia, dei cittadini, delle associazioni ambientaliste e della nostra lista  che lo fanno svegliare ed intervenire, le bacheche di Insieme per Nemi continuano ad essere silenti.

Le giunte Biaggi,Cocchi e Bertucci non hanno prodotto uno straccio di  programma per un  piano di  sviluppo credibile che tenga conto delle enormi potenzialità paesaggistiche, storiche e culturali del nostro  paese. I soli programmi che riusciamo a  ricordare sono quelli contenuti nelle brochure (pagate dalla collettività?) per  eventi , feste, guinnes dei primati , fuochi artificiali ecc.

Nemi è fermo con le quattro frecce accese da 15 anni per colpa dell’insipienza  del  centro destra che, dal 1999, lo governa. Altro che scurdammece o‘ passato. Noi il  passato remoto ed anche il trapassato remoto  lo continuiamo ad avere  ben presente. Il nostro è un agire politico che  trae origine  da un progetto generale  di sviluppo della nostra comunità, che passa attraverso la massima tutela del territorio, in ogni suo aspetto,   dei beni comuni, della solidarietà e della collaborazione.

Insieme per Nemi, invece, ci vorrebbe  arruolati  nella sua  lotta ad personam.  Un impegno, il nostro, che non può essere confuso  con la loro   “faida”. E’ poca cosa quello che riusciamo a fare? Il nostro è un nulla politico?  Ognuno è libero di  giudicarlo come meglio  crede. Noi riteniamo la nostra azione, seppur tra    tante difficoltà , puntuale nel denunciare le carenze e le macerie  prodotte dall’amministrazione di Alberto Bertucci. Non ci sembra che qualcun altro, nel frattempo, possa vantare di meglio. Non riusciamo a ricordare azioni di piazza o istituzionali di portata o interventi e interrogazioni incisivi al consiglio comunale.

A meno che non si voglia far passare per opposizione  incisiva  la riedizione, in salsa nemese, della guerra dei Roses che va in onda ad ogni consiglio comunale  tra la consigliera di opposizione Cinzia Cocchi e il consigliere di maggioranza Giovanni Libanori!! Comunque, alla fine,  saranno  i cittadini a decidere. Non certo "Insieme per Nemi".   

Il capitolo legato agli ipotetici inciuci, sinceramente, sembra  provenire  da una mente in evidente stato confusionale.

Si ipotizza che  Partecipazione Democratica non attacchi(?) la Giunta Bertucci per “mondarsi dal peccato originale di aver inciuciato nel 2011 con Alberto Bertucci per far cadere la Giunta di Ciznia Cocchi”.  Confessiamo che questo passaggio lo abbiamo letto più volte. Non credevamo a quello che leggevamo.  E’  noto, infatti, che Partecipazione Democratica nasce nelle elezioni del 2012. Come faceva ad inciuciare nel 2011?  Forse, le confuse menti di "Insieme per Nemi" intendevano  riferirsi agli allora esponenti della sinistra nemese che sedevano tra i banchi dell’opposizione. Evidentemente il loro orologio biologico  è  ancora fermo a quegli eventi, per loro traumatici.  Comunque, è noto che  la Giunta Cocchi  implose al suo interno per  motivi che, tutt’ora, si rinfacciano tra loro pubblicamente. Le dimissioni di alcuni consiglieri di maggioranza, seguite a quelle del  “figliol ingrato” Alberto Bertucci, ne determinarono la prematura fine. Vicenda, sicuramente dolorosa per la destra, ma chiara e senza ombre. Dal tono rancoroso della nota, sembrerebbe  invece che, gli “arguti” dirigenti di "Insieme per Nemi" si aspettassero  che  gli esponenti di minoranza di sinistra prendessero il posto dei consiglieri dimissionari di destra ed iniziassero a sostenere  la  “plebiscitaria” giunta Cocchi(destra). Siamo al delirio.

All’interno della dura nota di "Insieme per Nemi" contro la nostra lista vengono supposti  “scambi di cortesie” a sostegno di candidati del PD nelle  ultime elezioni europee,  come “gesto di doveroso ringraziamento” fatto da esponenti della maggioranza nemese ad esponenti del PD locale  per aver sostenuto Alberto Bertucci due anni fa. “Ecchecciazzecca” Partecipazione democratica?   Semmai  queste pesanti insinuazioni del “gruppetto dei beni informati” andrebbero  girate ai responsabili locali del PD di allora. “Partecipazione Democratica non è “cosa” del PD. Attualmente siamo un piccolo gruppo che organizza il lavoro della lista e, se si esclude Stefania Osmari che è  una iscritta del PD , il resto non ha alcun rapporto con quel partito. Il PD locale, insieme a Rifondazione Comunista, all’Italia dei Valori e a "Nemi per Sempre" ha appoggiato la lista alle ultime elezioni comunali. Punto!” Questo scrivevamo il 6 giugno scorso nella nota da Lei pubblicata sull’Osservatore d'Italia. Un clamoroso abbaglio.

Semmai "Partecipazione Democratica", nel caso fossero veritiere le dritte  di questi  bene informati,  sarebbe parte lesa dell’ignobile inciucio.  Quei voti avrebbero potuto essere determinanti per farle vincere le elezioni.

Ma l’obiettivo del duro attacco di "Insieme per Nemi" è senza alcun  dubbio Stefania Osmari.

Negli ultimi due anni la scuola è passata dall'essere area di consenso per i governi Biaggi e Cocchi, grazie al continuo lavoro mattutino del Bertucci, assessore e poi vice sindaco, a campo di battaglia in seguito all’esplosione della faida. Stefania Osmari, insegnante e  consigliere comunale,  negli ultimi 15 anni, con le diverse  amministrazioni comunali, è stata sempre  disponibile  a collaborare nel trovare  soluzioni  alle tante problematiche dovute, quasi sempre,  agli scellerati  provvedimenti dei governi nazionali, avendo come   obiettivo la conservazione di questa importante istituzione per la nostra comunità. Un atteggiamento coerente sia con Alessandro Biaggi, Cinzia Cocchi e ora con Alberto Bertucci. Con un modo di agire gentile, rispettoso di tutti e mai urlato, non si è fatta trascinare dentro la battaglia quotidiana sulla scuola cercando, quanto più possibile, di stemperare le polemiche attraverso un opera di mediazione con le mamme  delle diverse fazioni.  

Un atteggiamento non tollerato  dalla “dura” opposizione  di "Insieme per Nemi". E’ noto, poi, che  l’ira turba la mente, acceca la ragione e, alla fine, offende la gente.  E allora giù fango. Stefania Osmari  diventa, addirittura, una fiancheggiatrice delle iniziative amministrative della maggioranza ! Ridicolo!!

Noi continuiamo a  temere  per la scuola di Nemi. Sarebbe compito di tutte le istituzioni e forze politiche cittadine avere un atteggiamento maturo e costruttivo  di fronte ad un istituto che rischia la chiusura.   E’ troppo importante per la nostra cittadina. Dobbiamo, tutti insieme, impegnarci affinché questo importante presidio continui ad rimanere nella  disponibilità delle future generazioni. Oggi, con la scuola chiusa, le bacheche di "Insieme per  Nemi" riposano. Per tutto l’anno sono state il  megafono delle “Sturmtruppen” locali nella loro quotidiana  battaglia nella scuola.

 Speriamo che questo  non abbia prodotto danni irreparabili.  

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NEMI ISOLA ECOLOGICA: DOPO DUE ANNI LA PROMESSA DI ALBERTO BERTUCCI NON E' MANTENUTA

Redazione

Nemi (RM) – Un tam tam di manifesti dell'opposizione di centrosinistra per elencare le promesse del sindaco Alberto Bertucci rimaste ancora inevase. Una grande, riguarda la mancata realizzazione dell'isola ecologica e il mancato decollo della raccolta differenziata dei rifiuti su tutto il territorio che avrebbe dovuto essere tra le prime azioni del governo di Alberto Bertucci. Di differenziata ancora non se ne parla, per questo Partecipazione Democratica con un manifesto politico torna sopra a questa annosa questione. 

Ecco il testo del manifesto: 

No all’inceneritore-Si alla salute, questo slogan ha fatto bella mostra su di un manifesto affisso sui muri di molti paesi dei castelli romani (Nemi escluso) prima di una delle ultime manifestazioni, partita da Albano Laziale, contro l’inceneritore. Sul manifesto erano riportati anche gli stemmi dei comuni che aderivano (Nemi incluso). Quindi, piacevole sorpresa, anche Bertucci, sindaco di Nemi, sarebbe stato contrario alla costruzione di questo ecomostro. E’ credibile? Oggi gran parte della mondezza dei comuni dei castelli (Nemi compresa) viene sversata nella discarica di Roncigliano, giunta, ormai, al limite delle sue possibilità. Altra eco-bomba. Alcuni comuni hanno iniziato ad affrontare il problema rifiuti in modo serio, (vedi Ariccia, e , più recentemente, Genzano, con la nuova isola ecologica) organizzando la raccolta differenziata sul proprio territorio in percentuali alte. E Nemi? Nonostante che in campagna elettorale il sindaco Bertucci si sia speso promettendo la realizzazione dell’isola ecologica in tempi brevi in modo da poter partire con la raccolta differenziata su tutto il territorio, a due anni dall’inizio del suo mandato, questa virtuosa pratica (iniziata ,tra l’altro, dalla passata giunta) coinvolge solo un piccolo spicchio di Nemi. Una bugia sbandierata in campagna elettorale? Fino ad oggi, si. L’ennesima. Se così non fosse lo stemma del comune sul quel manifesto avrebbe dovuto avere, come conseguenza logica, quella di adoperarsi affinché la mondezza da smaltire diventi sempre meno attraverso il riciclo. Invece, purtroppo fino ad oggi, così non è stato. 




NEMI, ALBERTO BERTUCCI RINVIATO A GIUDIZIO PER TURBATIVA D'ASTA E FRODE NELL'ACQUISTO DEI BENI COMUNALI

Redazione

Nemi (RM) – Riceviamo e pubblichiamo la nota di "Partecipazione Democratica"

La politica ha delle responsabilità che vengono prima di quelle giudiziarie.

Curare ed organizzare gli interessi generali presuppone il rispetto di  regole vigenti, l’applicazione di metodologie trasparenti, di codici di comportamento ferrei a garanzia della salvaguardia degli interessi  pubblici e del controllo delle azioni individuali. Qualora il sospetto dovesse offuscare uno solo di questi principi, un  politico serio si porrebbe il problema  etico-morale, ovvero quell’indice virtuoso  che misura  la sua affidabilità/utilità nel poter continuare a curare gli interessi della comunità e trarrebbe le ovvie conclusioni.

A Nemi purtroppo questo non è accaduto.
Abbiamo assistito alla solita pantomima a cui ci ha abituato  la  classe  politica italiana nell’ultimo ventennio, non più sopportata dai cittadini e giunta, per fortuna, ai titoli di coda: dapprima negare -gridare al complotto, per poi minimizzare la portata di determinate accuse ed infine all’arrivo del  rinvio a giudizio il silenzio.
Addirittura si è nel pieno di un  conflitto d’interessi. Bertucci risulta essere contemporaneamente imputato e, come sindaco,  parte lesa. E poi, qualora nei vari gradi di  giudizio le accuse venissero confermate, il comune di Nemi, ovvero noi cittadini, non potrebbe neanche essere risarcito dell’eventuale danno procurato all’Ente, poiché l’attuale Amministrazione, attraverso il Vice sindaco, ha rinunciato a costituirsi parte civile!!

Insomma l’ennesimo pasticciaccio.
Tutto il  contrario di  quel senso di responsabilità che la politica dovrebbe avere nei confronti dei cittadini.

ALTRI tabella:

15/11/2012 NEMI, CASO SINDACO RINVIATO A GIUDIZIO. INSIEME PER NEMI CHIEDE LE DIMISSIONI IMMEDIATE COME ATTO DOVUTO
07/11/2012 NEMI, IL SINDACO ALBERTO BERTUCCI RINVIATO A GIUDIZIO
04/07/2012 NEMI CASO PENALE BERTUCCI, SI ALLUNGA L'ATTESA PER IL SINDACO IMPUTATO
06/06/2012 NEMI, BERTUCCI SINDACO CONTRO BERTUCCI IMPUTATO
04/05/2012 A PROPOSITO DI “PENNIVENDOLI”, IMPUTATI E….GIORNALISTI
30/04/2012 NEMI ELEZIONI, MACIGNO SULLA CANDIDATURA DI ALBERTO BERTUCCI
10/04/2012 NEMI CASO BERTUCCI INDAGATO, BERTUCCI SI AUTOASSOLVE E GETTA FANGO SU CHI FA INFORMAZIONE. CHIARA RAI RISPONDE A BERTUCCI
06/04/2012 CASO BERTUCCI INDAGATO, BOTTA E RISPOSTA TRA GIOVANNI LIBANORI (UDC) E CHIARA RAI (L'OSSERVATORE LAZIALE)
05/04/2012 NEMI ELEZIONI, BUFERA SUL CANDIDATO SINDACO ALBERTO BERTUCCI

 




NEMI, PRIMARIE PD: FRANCESCA BERTUCCI UN'ALTRA VOLTA IN CAMPO

Redazione

Nemi (RM) – Francesca Bertucci, segretaria del Pd di Nemi affronta un'altra tappa, reduce dalla campagna elettorale di Nemi che ha visto il Pd a sostegno della lista civica "Partecipazione Democratica" aggiudicarsi la seconda posizione. Francesca Bertucci ha rilasciato a L'osservatore Laziale una intervista a 360°.

Francesca Bertucci, lei è Segretaria della sezione del PD di Nemi e ha contribuito alla costituzione e promozione della lista Partecipazione Democratica. Tanta buona volontà e fatica ma non avete vinto: come mai?
Non abbiamo vinto ma abbiamo avuto la possibilità di sperimentare una nuova aggregazione di persone ed esperienze diverse. Tutte persone per bene e semplici cittadini interessati a riportare una visione progressista della politica a Nemi. La nostra è stata sicuramente una partita giocata un pò in difesa che ci ha dimostrato come non basti la buona volontà e delle buone idee per poter vincere. L’elettorato è cambiato, è più frammentato ed è portatore di istanze molto diverse, spesso anche divergenti tra loro. Basti pensare a come poter conciliare, per esempio, le esigenze tra due generazioni, giovani e meno giovani, padri e figli;  oppure tra i nostri commercianti e le esigenze di promozione del turismo sostenibile; o tra tutela del verde e sviluppo del territorio; oppure, ancora, tra gestione delle infrastrutture e loro miglioramento…. Sono questioni che non si possono prendere alla leggera e risolvere con semplici slogan. Non perseguendo inciuci o voti di scambio con promesse impossibili verso i cittadini, non abbiamo avuto il tempo e forse la visione per trovare rapidamente la quadra e smarcarci dagli altri avversari. Siamo riusciti ad aggregare un buon consenso ma non quello sperato. Dopo questa esperienza, ancora di più, è necessario riuscire a parlare al cuore di tutti i cittadini, senza distinzione di colore: questa è la sfida che un partito progressista deve saper cogliere. 
Nemi e il PD: crede che possa rinascere un nuovo e più partecipato rapporto con la cittadinanza, in particolare con tutti coloro che si riconoscono nel centro-sinistra?
Come ho accennato prima, le precedenti elezioni comunali hanno dato un’immagine del Partito Democratico – componente di Partecipazione Democratica – come di una forza alla ricerca di un’identità e di un radicamento più solidi. Tutto ciò ha lasciato qualche strascico e qualche ferita che solo oggi siamo riusciti in a rimarginare.  E’ così che siamo approdati ad una situazione di rilancio che ha reso il nostro gruppo più unito e pronto ad affrontare nuove sfide, nonostante la forte delusione e alcuni errori commessi. È indubbio che tutti noi del PD ed io in primis, quale segretaria protempore del partito, abbiamo riflettuto sui punti critici che ci hanno penalizzato, per ripartire e ristabilire un nuovo e più autentico rapporto con i cittadini di Nemi. Come vede, possiamo avere molti difetti ma non certo quello di non essere onesti intellettualmente. L’autocritica è uno strumento fondamentale per la crescita, almeno per noi del PD.
E come pensate di procedere?
Il contesto locale, con le elezioni regionali, e nazionale, con  le Primarie, ci offrono due grandi opportunità per riprendere il dialogo con le persone, rimettere al centro dei nostri impegni quello di “fare politica”, avviando dal “basso” una nuova stagione delle relazioni all’interno del nostro piccolo paese. Non deve esistere “la politica” da un lato e “le persone” dall’altro: esiste una Comunità dove tutti noi viviamo e uno spazio – direi un laboratorio – all’interno del quale partecipare e scambiare tutte le nostre esperienze ed esigenze quali cittadini di Nemi. Questo spazio vorremmo fosse il PD. Il compito non facile che mi sono proposta, insieme al Direttivo del Partito, è quello di traghettare il PD di Nemi verso un cambiamento e una nuova organizzazione, che possa portare alla creazione di un nuovo gruppo più solido, coeso e preparato ad affrontare il futuro della nostra Comunità. Il nostro desiderio, come ho già detto, è quello di creare un laboratorio politico, libero da vecchi condizionamenti che fino ad oggi hanno rallentato la nostra evoluzione ed hanno consentito alla destra di governare ininterrottamente per troppi anni.
Le Primarie: un indubbio segnale di democrazia, ma i conflitti “a sinistra” non finiscono mai. Qual è la sua posizione in merito?
Parlare di “conflitto” mi sembra esagerato. Sicuramente la dialettica interna al PD e nella sinistra è molto accesa, a volte con toni anche duri e rinfocolati dai mezzi di comunicazione. Tuttavia, le Primarie sono un grande segnale di democrazia che non può essere ridotto alla semplice scelta del leader che guiderà la colazione, ma che rappresenta una possibilità e l’opportunità di dire agli italiani dove vogliamo portare il nostro Paese.
Diciamolo chiaramente: il Pd si trova, a qualche anno dalla sua nascita, ad un bivio decisivo. Se saprà interpretare nel migliore dei modi questo difficile passaggio potrà essere il perno dell’Italia che verrà; se al contrario non ci riuscisse rischierebbe di essere travolto dalla frana del sistema politico della Seconda Repubblica. Questo è il nostro compito, che va ben al di là della scelta di un leader. E che non può fare a meno di ricostruire un rapporto forte con la società ed i cittadini. Anche a questo, per noi, devono servire le Primarie. La partita è troppo importante per lasciarla allo spontaneismo o ai capipopolo. Deve seguire regole specifiche e di bon ton tra le parti anche se, come in una partita di calcio, si fanno molte volte le “finte” per distrarre l’attenzione o galvanizzare gli spettatori.
Chi legge le cronache è portato a pensare proprio a questo nella sfida Bersani-Renzi….
In effetti, Renzi un po’ ha fatto questo, per esempio con la richiesta di un parere sulla questione Privacy degli iscritti al Garante, o con altre sue esternazioni, ma è certo che la partita, quella vera si sta giocando e si giocherà sui contenuti e la visione del futuro. Chi è coinvolto in questo processo è gente di spessore, nella loro diversità di storie e personalità, ed è a mio parere una spanna in alto a qualsiasi altro personaggio politico appartenente agli altri schieramenti politici. Ce li abbiamo presenti o no? Rivendico pertanto una nostra diversità ben sapendo che anche al nostro interno siamo stati intaccati da qualche sparuto virus. Fortunatamente il nostro DNA ci consente di circoscrivere il danno e di proseguire spediti. Questo dimostra il meccanismo delle Primarie e il nostro essere un partito-laboratorio in grado di cambiare, o quantomeno di migliorare l’esistente.
E’ indubbio che la forma-partito classica è ormai al tramonto: il web con M5S, blogger, il PDL in fase di probabile smantellamento, la Lega in crisi…. Come crede che il PD possa resistere a questo cambiamento?
Sinceramente non credo che la forma-partito classica sia da buttare via. Non bisogna buttare il bambino con l’acqua sporca ma recuperare il buono che c’è in quel modello. E’ vero che siamo nell’era del web 2.0, ma è anche vero che un’organizzazione richiede il dispiegamento di persone in carne ed ossa, e non solo come bit di informazioni che corrono su un blog o su twitter. Il punto di forza, da sempre, del PD sta nella capacità di avere ancora un qualche radicamento sul territorio, appannaggio del vecchio e glorioso PCI, della sua scuola di formazione, del cuore e delle capacità di fare e sacrificarsi della sua gente. Tempi eroici! Questo zoccolo duro ancora resiste, anche se non posso nascondere che è difficile mantenerlo, soprattutto nei piccoli paesi, dove la delusione e il disimpegno delle persone è molto aumentata. Per questo credo che dobbiamo sapere come coniugare storia e possibilità, metodi “tradizionali” che hanno funzionato con nuovi strumenti di comunicazione. Non certo per muoverci come un partito-azienda specializzato nel marketing politico-mediatico, ma come una “Comunità” di persone dotate di buona volontà e legate tra loro da una visione e missione che è quella di iniziare a cambiare dal “noi”, nel nostro ambiente di riferimento, per poi via via risalire la china ad un livello più alto. Non dico nulla di nuovo se affermo che bisogna agire localmente pensando globalmente, prendendo ciò che di buono può nascere dal guardare oltre le sponde del nostro lago… Questo non è un pensiero diffuso in politica, ed è un peccato che un movimento come M5S proponga diverse buone idee senza una vera democrazia interna. PDL, Lega… Che dire: dopo tanta tracotanza viene la nemesi…. Da tragedia a farsa… Per il Paese e per tutti noi è un bene che si dissolvano per eventualmente rinascere migliori. Ho i miei dubbi, ma una possibilità non si nega a nessuno!
E per concludere?
Chiedo a nome del Partito che rappresento un gesto di buona volontà a tutti i cittadini di Nemi di gettare il cuore oltre l’ostacolo partecipando alle Primarie. Questo è il primo gradino. Il secondo è di considerare la politica come una cosa nobile che riguarda tutti. Fare politica a Nemi è più facile che non nei Palazzi del Potere. Questo non ci interessa e non è alla nostra portata. A Nemi ci viviamo e sarebbe un peccato mortale delegare totalmente ad altri la gestione della cosa pubblica. Oggi un partito politico non può permettersi più il lusso di essere autonomo dalla gente. Vorrei che i cittadini del mio paese raccogliessero questa sfida: non costa nulla, o poco, dedicare un po’ del proprio tempo alla nostra Comunità. Non era Giorgio Gaber, in una sua canzone, a dire “La libertà è partecipazione”?
 




NEMI, PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA: "DALL'INSEDIAMENTO DELLA GIUNTA BERTUCCI LE DENUNCE I SEQUESTRI E GLI SBANCHI NON HANNO PRECEDENTI "

[ GIUNTA ALBERTO BERTUCCI – TUTTI GLI OBBIETTIVI "FALLITI" DI PROGRAMMA PER I PRIMI 60 GIORNI… DOPO 162 GIORNI ]

[ IL VIDEO DEI PRIMI 162 GIORNI DELLA GIUNTA DI ALBERTO BERTUCCI – A CURA DE L'OSSERVATORE LAZIALE ]

 

Redazione

Nemi – "Al di là dell'aspetto festaiolo e dei convegni, questa amministrazione ha concluso ben poco – Dichiara in una nota il portavoce di Partecipazione Democratica – . L'evidente fallimento – prosegue la nota – riguarda aspetti molto importanti per tutti i cittadini di Nemi e per l'economia della ns comunità. Se questo è il modus operandi di questa amministrazione alla conclusione fisiologica del suo mandato (sempre che ci arrivi) i danni provocati alla nostra comunità  saranno enormi. E non solo quelli relativi al territorio. – Conclude la nota – Le denunce e i sequestri di manufatti  o di sbanchi non autorizzati che si sono succeduti nell'ultimo periodo (dall'inizio dell'attuale mandato della giunta Bertucci, e stiamo parlando di pochi mesinon hanno precedenti a Nemi. Ma anche i danni  che riguarderanno la macchina amministrativa e dei servizi."

tabella PRECEDENTI:

20/10/2012 NEMI, GIUNTA BERTUCCI: "FATTI NON PAROLE"



NEMI, TRA L'EPIDEMIA DI "SBANCAMENTI E ABUSI EDILIZI" DEGLI ULTIMI MESI E LE "MANCATE RISPOSTE" IL CONSIGLIERE OSMARI PRESENTA 3 INTERROGAZIONI

Angelo Parca

Il Consigliere di opposizione al Comune di Nemi Stefania Osmari (Partecipazione Democratica) presenta tre interrogazioni al Sindaco Alberto Bertucci. La Osmari chiede se l'ufficio Tecnico del Comune di Nemi ha rilasciato autorizzazioni, nonostante i "noti vincoli"  ad eseguire gli scavi nella località Cacciafumo, dove ultimamente sono intervenuti i Guardiaparco a sigillare l'area, dopo gli tabella de L'osservatore laziale. La seconda interrogazione chiede se l'ufficio Tecnico del Comune di Nemi ha rilasciato autorizzazione riguardo i lavori per il muro di sostegno che si sta realizzando su via Nemorense /p.za Roma in considerazione del gravoso peso che ricade sulla piazza. Terza ed ultima interrogazione riguarda la mancata risposta da parte dell'amministrazione alle precedenti interrogazioni del  24 maggio e del 4 giugno 2012. 

Di seguito riportiamo il testo delle tre interrogazioni:


Al Signor Sindaco
p.c. al Segretario Comunale
ai Consiglieri Comunali

ogg. Interrogazione urgente con risposta orale e scritta
La sottoscritta Osmari Stefania, Consigliere Comunale del Gruppo Partecipazione Democratica,  relativamente a quanto appreso dagli organi d’ informazione circa lo scavo  effettuato in località Cacciafumo  e il conseguente intervento dei Guardiaparco, chiede alla  S. V. se ci sia stata da parte dell’ Ufficio Tecnico Comunale l’autorizzazione ad eseguirlo malgrado i noti vincoli ed eventualmente come intende procedere per garantire il ripristino dell’area.
Certa di una pronta risposta, la sottoscritta ringrazia
 

Al  Signor Sindaco
p.c . al Segretario  Comunale
ai Consiglieri Comunali
ogg. Interrogazione urgente con risposta orale e scritta

La sottoscritta Osmari Stefania, Consigliere  Comunale  del gruppo Partecipazione Democratica, in relazione ai lavori per il muro di sostegno che si sta realizzando su via Nemorense /p.za Roma, in considerazione del gravoso peso che ricade sulla  citata piazza, chiede alla S.V. se tali lavori siano stati autorizzati dall’Ufficio Tecnico Comunale.
Sicura di una pronta risposta la sottoscritta ringrazia

 

Al Signor Sindaco
p.c. al Segretario Comunale
ai Consiglieri Comunali
ogg. Interrogazione urgente con risposta orale e scritta
La sottoscritta Osmari Stefania, Consigliere Comunale del Gruppo Partecipazione Democratica, relativamente alle interrogazioni del 24 maggio e del 4 giugno 2012 chiede alla S.V.  le ragioni della mancata risposta  nei tempi previsti dal Regolamento Comunale.

Certa, questa volta, di un sollecito riscontro porge distinti saluti

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