LATINA, FIRMATO IL PROTOCOLLO PER LE ADOZIONI

Redazione

Latina – Presso il Comune di Latina è stato sottoscritto dall’Assessore ai Servizi sociali Patrizia Fanti e dal Direttore della divisione Neuro Psichiatria Infantile Aurelio Proietti per l’Azienda USL Latina, alla presenza di un funzionario del Dipartimento alle Politiche Sociali della regione Lazio, il Protocollo operativo per la collaborazione tra i Servizi Territoriali, Enti autorizzati e Tribunale per i Minorenni, in materia di adozione nazionale ed internazionale, già approvato con deliberazione della Giunta Regionale del Lazio nel 2011.

Grande soddisfazione è stata espressa dall’Assessore e dai funzionari coinvolti per un tema così delicato e fondamentale come le adozioni. Riuscire a rendere più efficiente la complessa macchina amministrativa che gestisce le adozioni, è un segno di civiltà e di chiaro impegno per migliorare la condizione dei bambini e delle famiglie in attesa di diventare genitori. La firma del protocollo sulle adozioni rappresenta un momento significativo e fortemente voluto dalle Istituzioni coinvolte perché facilita le coppie nel percorso adottivo. Le indicazioni concordate consentono uno snellimento delle procedure, una omogeneità nel territorio regionale nonché una semplificazione dell’intero processo adottivo. 




LATINA, SFRATTI PER MOROSITA': ANCORA DISPONIBILI PIU’ DI 70MILA EURO PER I CITTADINI IN DIFFICOLTA’

Redazione

Latina – In merito alla protesta in atto da parte di alcune associazioni locali a difesa delle persone o famiglie sfrattate o prossime ad essere sfrattate, il Comune di Latina rinnova la sua grande attenzione a tale problematica, che tende ad acuirsi soprattutto a seguito della grave crisi economica in atto. Per questo gli appositi uffici comunali sono ancor più a disposizione di coloro che dovessero aver bisogno di assistenza e sono nelle condizioni di dover far ricorso ad un aiuto pubblico.In particolare, il Comune di Latina, primo in provincia e uno tra i pochi IN Italia, da mesi ha attivato un apposito fondo per sostenere cittadini e famiglie in particolare stato di bisogno rispetto alla situazione abitativa.                               

Nello specifico, la Giunta Municipale, con delibera n.625 del 14/12/2012, ha istituito per il 2013 un fondo di 96.000 euro finalizzato alla prevenzione dell’esecutività dei provvedimenti di sfratto per morosità nei confronti di persone in temporanea difficoltà economica, determinata dalla perdita o dalla diminuzione della loro capacità reddituale. Tali contributi straordinari, erogati direttamente al proprietario, sono concessi in presenza di un procedimento di intimazione di sfratto per morosità per il quale non sia ancora intervenuto il provvedimento di convalida, ovvero quello per cui è intervenuta la convalida ma non c’è ancora stata l’esecuzione.
Unicamente per i nuclei familiari seguiti dai Servizi Sociali comunali per i quali è accertata d’ufficio la situazione di indigenza i contributi, sono concessi al fine di prevenire nuove situazioni di emergenza casa e garantire la permanenza nell’alloggio, anche anticipatamente all’avvio di un procedimento di sfratto per morosità.
Possono essere erogati  fino ad un massimo di € 6.000,00 per ogni caso e ad oggi il Comune di Latina ha erogato € 25.000,00, procedendo anche alle trattative con i proprietari delle abitazioni, versando loro quanto dovuto e facendoli impegnare per la concessione di un altro anno di locazione, dando così un minimo di sicurezza alle famiglie assistite. La domanda per accedere all’intervento deve essere compilata attraverso l’apposito modello disponibile presso il Servizio Segretariato Sociale del Comune di Latina o scaricabile dal sito internet del Comune di Latina www.comune.latina.it. Le domande saranno esaminate in ordine di arrivo e potranno essere inoltrate non oltre il 30/06/2013.

“Ringrazio il sindaco e la giunta comunale per la sensibilità dimostrata – dichiara l’Assessore comunale ai Servizi Sociali Patrizia Fanti – Ricordo, infatti, che i 96mila euro messi a disposizione sono interamente soldi delle casse comunali e non della Regione. Con la nostra iniziativa intendiamo prevenire, fin dove possibile, l’esecutività degli sfratti per morosità arginando l’aumento del numero di famiglie, spesso con minori a carico, che oltre al problema concreto della sopravvivenza, avrebbero anche quello dell’alloggio considerato l’esiguo numero degli alloggi popolari disponibili e l’alto numero degli aventi diritto. Il Servizio Segretariato Sociale del Comune di Latina è a disposizione per seguire le situazioni che, nell’ambito dei requisiti previsti, possono essere meritevoli di assistenza”.
 




LATINA, GESTIONE DORMITORIO: CONSEGNATI ATTESTATI AI VOLONTARI

Redazione

Latina – Presso la sala De Pasquale del Comune di Latina, l’Assessore ai Servizi Sociali Patrizia Fanti, alla presenza del Dirigente Quirino Volpe e della Dott.ssa Stefania Krilic, responsabile del servizio, ha consegnato ai Volontari gli attestati di partecipazione al servizio del dormitorio e della struttura per l’emergenza freddo.
“Il volontariato – dichiara l’Assessore ai Servizi Sociali Patrizia Fanti – è un antidoto alla crisi che viviamo, contribuisce a creare fiducia negli altri in modo che la società non sia un insieme di atomi sparsi ma un insieme di relazioni significative, fa nascere nei meno fortunati la speranza di poter essere protagonisti del proprio futuro e di un domani migliore. Nella nostra Città il volontariato assume la forma concreta della solidarietà senza discriminazioni. Tra giugno 2012 e gennaio 2013 hanno trovato ospitalità  nel dormitorio comunale 71 senza tetto, di cui il 57% italiani, il 28% cittadini europei e il 15% extracomunitari.

Proseguendo nell’esame degli Ospiti dai dati forniti emerge che il 19% è costituito da donne il restante 81% da uomini, con un’età media di 55 anni. È da sottolineare che a fronte delle 2256 ore coperte dagli operatori del Quadrifoglio (coop. Responsabile della gestione del Dormitorio) le ore coperte dai Volontari nei turni del dormitorio sono 760. Le Associazioni attive anche nel servizio ” Navetta accoglienza” che percorrendo uno specifico tragitto, più volte durante la serata, conduce i meno fortunati ai centri accoglienza e la mattina successiva li riaccompagna in città. La consegna degli attestati vuole essere – prosegue l’Assessore Fanti – un piccolo segno di riconoscimento ai Volontari delle Associazioni per il lavoro che con grande abnegazione svolgono a favore dei meno fortunati. Le Associazioni attive in questo ambito sono: Leali Solidali, Il Passo Genovese, Gli Angeli ASP-AS24 e la GSP. Le Associazioni di volontariato sono sempre più spesso coinvolte per una piena partecipazione nella gestione dei problemi sociali in pieno spirito solidaristico ed il ruolo del volontariato quindi – conclude l’Assessore Fanti – diventa sempre più importante.”

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LATINA, AL VIA IL SERVIZIO AFFIDI FAMILIARI

Redazione

Latina – A conclusione della prima annualità del Servizio Affidi, l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Latina arch. Patrizia Fanti, la referente dell’Area Minori dott.ssa Flora Viola e gli operatori organizzano un primo incontro sulle esperienze e le prospettive legate al servizio, un’occasione per sottolineare le potenzialità e le criticità di un intervento delicato e complesso come quello dell’Affidamento Familiare che rappresenta anche un momento di confronto sulle attività svolte e sugli obiettivi raggiunti. Il Servizio verrà presentato Martedì 6 Novembre alle ore 11,30 nella Sala De Pasquale del Comune alla presenza dell’Assessore ai Servizi Sociali arch. Patrizia Fanti. Nell’attuale fase il Servizio è stato implementato attraverso un mirato percorso di professionalizzazione degli operatori, che negli ultimi due anni hanno intrapreso un lavoro di specializzazione, frequentando corsi di formazione e preparazione sulle tematiche e le normative relative all’Affidamento. “Nonostante i cambiamenti sociali e culturali che attraversano la nostra società – ha commentato l’Assessore ai Servizi Sociali Patrizia Fanti – l’affido è una forma di solidarietà tra famiglie e persone di inestimabile ed altissimo valore civile”. Nel corso dell’incontro verranno illustrate le caratteristiche e i dati relativi alle attività svolte. L’incontro è innanzitutto mirato a compiere un’opera di sensibilizzazione, soprattutto rispetto alla necessità di coinvolgere famiglie per l’Affidamento. Il Servizio di Sostegno alla Genitorialità, l’Infanzia e l’Adolescenza del Comune di Latina (all’interno del quale opera il Servizio Affidi) attua interventi di servizio sociale professionale e psicologici volti a sostenere, tutelare e aiutare i minori in situazioni di disagio e le famiglie nello svolgimento di compiti educativi e di cura. Su incarico dell’autorità giudiziaria, delle forze dell’ordine e di altri organi competenti, il servizio svolge indagini relative a situazioni di conflittualità, devianza, irregolarità scolastica, determinazioni in caso di separazioni giudiziali, azioni di tutela dei minori, vigilanza, inserimenti in casa-famiglia. Il Servizio Affidi opera all’interno del Servizio di Sostegno alla Genitorialità, l’Infanzia e l’Adolescenza del Comune di Latina, con il quale collabora al fine di provvedere all’abbinamento del minore con la famiglia affidataria. L’affidamento familiare è un intervento temporaneo di aiuto e sostegno a un minore proveniente da una famiglia che, al momento, non è in grado di occuparsi appieno delle sue necessità. Attraverso l’affidamento, al bambino viene data l’opportunità di incontrare un altro nucleo familiare che, accogliendolo nella propria casa e nella propria vita, si impegna ad assicurare un’adeguata risposta ai suoi bisogni affettivi, educativi, di mantenimento ed istruzione, nel totale rispetto della sua storia individuale e familiare.
 




LATINA, IL COMUNE SOSTIENE LA LOTTA ALL'ALZEIHMER

Domani Mercoledì 24 ottobre l'incontro tra l'assessore ai Servizi Sociali Patrizia Fanti e la presidente di "Casa Aima", Daniela Berton

 

Redazione

Il Comune di Latina, tramite l’assessorato ai Servizi sociali, ha disposto di erogare alla struttura “Casa Aima” un apposito contributo, pari a € 15mila. Il contributo risulta superiore a quello elargito negli anni scorsi per aiutare la struttura a svolgere al meglio la propria attività dopo che la stessa è stata oggetto di furti e atti vandalici che hanno creato seri problemi di gestione a “Csa Aima”. Da diversi anni “Casa Aima” svolge un importante servizio di sostegno per le famiglie di persone colpite da Alzeihmer e il Comune di Latina riconosce questo importante servizio a favore dei cittadini. Mercoledì mattina l’assessore ai Servizi sociali, Patrizia Fanti, si recherà presso “Casa Aima” dove incontrerà la presidente della struttura, Daniela Berton. “Abbiamo deciso di elargire un contributo maggiore degli altri anni per consentire a Casa Aima di poter svolgere la sua importante funzione sociale – afferma l’assessore ai Servizi sociali, Patrizia Fanti – Come amministrazione siamo grati a Casa Aima per l’importante lavoro di supporto e sollievo per le famiglie ed abbiamo voluto far sentire la nostra vicinanza specie dopo che la struttura ha subito furti e atti vandalici. Ringrazio il Sindaco Giovanni Di Giorgi per la sensibilità e questa nostra iniziativa testimonia quanto l’amministrazione sia vicina ai cittadini e ai problemi quotidiani delle famiglie”.                                                                    
 




LATINA, INTERVENTI ECONOMICI A FAVORE DI SOGGETTI CON GRAVI HANDICAP

Patrizia Fanti: “Il contributo sarà erogato sulla base della graduatoria che terrà conto sia della gravità del problema sia della situazione socio familiare della persona disabile”.

 

A. De. M.

Il Comune di Latina, assessorato ai Servizi Sociali, ha predisposto specifici interventi economici a favore di soggetti con gravi handicap, fondi a cui, per la prima volta, si potrà accedere tramite bando, cioè tramite valutazione di requisiti e non a discrezione. “Per la prima volta – dichiara l’Assessore ai Servizi Sociali Patrizia Fanti – l’erogazione dei fondi sarà a valere su un Avviso pubblico aperto a tutti gli aventi diritto. L’elaborazione del bando e le modalità di accesso ai fondi sono stati concordati, a riprova della rete di collaborazione in atto, dall’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune e dalle Associazioni di Disabili che hanno voluto condividere l’assegnazione del fondo in modo democratico attraverso un bando pubblico”. Il fondo messo a disposizione dal Comune ammonta a 100.000,00 Euro e il bando è relativo alla legge 162/98 che modifica e aggiorna la  legge 104/92  ed è considerata la "legge quadro" sull'handicap. La novità fondamentale della legge è stata quella di consentire alle persone con disabilità permanente e grave limitazione dell'autonomia personale nello svolgimento di una o più funzioni essenziali della vita, di gestire “in forma diretta anche mediante piani personalizzati” l'assistenza personale con i fondi richiesti ed ottenuti a valere appunto sulla legge106 con verifica da parte dell’Ente delle prestazioni erogate e della loro efficacia. In pratica significa che una persona con disabilità grave può richiedere i fondi necessari a consentirgli una possibile vita indipendente. Coloro che hanno già presentato la domanda con la modalità del passato, devono ripresentarla utilizzando lo schema di domanda allegata all’Avviso Pubblico e presentando a  supporto dei requisiti la documentazione richiesta, anche se la programmazione del servizio mirerà, in via prioritaria, ad assicurare la continuità degli interventi ammessi al finanziamento nei precedenti anni. L’Avviso e i moduli, cui si darà la massima diffusione, potranno essere scaricati direttamente dal sito del Comune di Latina www.comune.latina.it , oppure ritirate presso l’Assessorato ai Servizi Sociali – via Duca del Mare 7 o presso lo sportello del Segretariato Sociale. “Il contributo – prosegue l’Assessore Fanti – sarà erogato sulla base della graduatoria che terrà conto sia della gravità del problema sia della situazione socio familiare della persona disabile”. Il bando scade il 31 ottobre 2012.
 




LATINA, IL COMUNE ADERISCE ALLA RETE NAZIONALE ANTIVIOLENZA PRESSO LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Alberto De Marchis

Il Comune di Latina, rappresentato dall’Arch. Patrizia Fanti in qualità di Assessore ai Servizi Sociali, alla presenza del Ministro Elsa Fornero, ha firmato ieri il protocollo d’intesa per l’adesione alla rete nazionale antiviolenza presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, in Roma. Nel corso dell’incontro, a cui erano presenti tutti i 24 ambiti territoriali, 14 Comuni e 10 Provincie, facenti parte della Rete Nazionale, il Capo Dipartimento Avv. Patrizia De Rose ha illustrato le misure che il Dipartimento ha messo in atto per finanziare a livello nazionale i progetti Antiviolenza. Tre gli specifici avvisi pubblicati: – il primo, finanziato per 3 milioni di euro, riguarda progetti di sostegno alle attività di contrasto e sostegno alle vittime; – il secondo, finanziato per 10 milioni di euro, riguarda l’implementazione di nuovi servizi aggiuntivi soprattutto per ampliare servizi residenziali e di inclusione sociale in favore delle donne vittime e dei loro figli
– il terzo, finanziato per 1,7 milioni di euro, riguarda la formazione specifica di operatori sanitari. Il Comune di Latina ha partecipato al 2° degli avvisi descritti in partenariato con l’associazione di volontariato Centro donna Lilith, avendo già in essere il progetto di avviare due case di prosecuzione per donne vittime da re-includere nella vita normale dopo il primo periodo di fuga e protezione. Il progetto è stato finanziato su 116 proposte progettuali arrivate da tutta Italia, posizionandosi al 16° posto con un ottimo punteggio (i progetti idonei e finanziati sono stati 33 in totale).




LATINA, APPROVATO ALL'UNAMINITA' IL PROGETTO CASA PER L’AUTONOMIA DEI RAGAZZI

A.P.

Approvato all'unanimità il progetto proposto dall’Assessore Fanti in Commissione Servizi Sociali presieduta da Luca Bracchi, predisposto dall’Ufficio Minori dell’Assessorato ai Servizi stessi in collaborazione con i ragazzi. Questi giovani “cresciuti dai Servizi”, dimessi dalle case famiglia una volta compiuti i diciotto anni si trovano ad affrontare la transizione verso l’emancipazione nell’età adulta da soli, in assenza di riferimenti certi e significativi nella sfera parentale, amicale, affettiva. Sono  ragazzi fragili, ancora impreparati a gestire responsabilmente una vita autonoma, rischiando la  ricaduta nel disagio e in alcuni casi nella devianza.
Il Servizio Minori, continuando ad ascoltare i giovani, ha ritenuto di condividere  il loro bisogno avviando un percorso, prima di ascolto e riflessione su quanto espresso, e  successivamente un processo  progettuale partecipato da loro. Le necessità espresse sono state: lavoro e casa.
Con l’aiuto degli educatori hanno stilato le regole di comportamento relative alla gestione della ”casa”, che costituirà lo strumento positivo per loro e per gli altri che in futuro si troveranno ad affrontare identici  problemi e soddisfare identici bisogni. l Servizi Sociali  assumeranno un ruolo fondamentale di regia e supervisione, in quanto l’ipotesi del  gruppo è quella dell’autonomia guidata. Le regole di accesso alla “casa” e  di convivenza, verranno scritte dai ragazzi con gli operatori del Servizio, sperimentate e testate per essere oggetto di un regolamento da sottoporre agli organi preposti.
“Si tratta di un progetto innovativo nella crisi profonda che stiamo attraversando – afferma l’Assessore Fanti – di natura economica e valoriale. La fase di transizione all’età adulta – continua l’assessore – è di per sé delicata anche quando i ragazzi hanno punti di riferimento ed una famiglia che vigila, per loro, “i ragazzi del Servizio” appartenenti a famiglie pluriproblematiche il momento di transizione è ancora più delicato e difficile. Per questo è importante dare ai ragazzi una “casa” dove ritornare e dove trovare persone disponibili all’ascolto.  Conseguentemente per dare concretezza al progetto sperimentale elaborato dal Servizi Sociali, è stata proposta alla Commissione di dedicare al progetto due appartamenti posti al primo piano della palazzina ATER di Latina Scalo.”
 




LATINA, "RIEN NE VA PLUS" – PRIMO BILANCIO

L’assessore Patrizia Fanti: "Intervenire è un dovere delle istituzioni. Lo dimostrano gli ultimi fatti di cronaca"

A.P.

Dal giugno scorso è attivo sul territorio di Latina «Rien ne va plus», il servizio  ambulatoriale per utenti con problematiche di dipendenza senza assunzione di sostanze (ad esempio da gioco compulsivo ma anche da internet, videogame, rapporti affettivi ecc.). Il progetto, finanziato dalla Regione Lazio attraverso il Fondo Nazionale Lotta alla Droga, è organizzato dalla Coop. Soc. Saman Servizi, in partnernariato con il Ce.I.S. di Roma che conduce un intervento gemello sul territorio della Capitale. La fase operativa, iniziata nel settembre 2011,  ha da subito incontrato il favore dei Servizi Pubblici del territorio, tanto da essere patrocinata dall’assessorato ai servizi sociali del Comune di Latina, che lo scorso dicembre ha presentato l’iniziativa agli organi competenti attraverso una conferenza stampa. Alla luce dei recenti fatti di cronaca avvenuti in provincia, proprio l’assessorato guidato dall’assessore Patrizia Fanti ha voluto tracciare un primo bilancio del progetto «Rien ne va plus» sottolineandone la bontà degli intenti. Dall’apertura del servizio (settembre 2011) ad oggi l'intervento si è gradualmente radicato sul territorio; nonostante il carattere innovativo delle azioni e la peculiarità delle stesse, infatti, si è assistito a un significativo e costante aumento del numero delle richieste di consulenza, che in dodici casi si sono trasformate in una presa in carico terapeutica a tutti gli effetti. L’obiettivo è favorire il distacco dai comportamenti di dipendenza, rielaborando la propria storia personale e familiare da un punto di vista emotivo e razionale, usufruendo di un sostegno per dinamiche conflittuali relative al ruolo familiare, genitoriale e sociale. La metodologia si basa su un’attività terapeutico-educativa individuale e di gruppo divisa in tre fasi: 1) una fase di orientamento in cui i soggetti vengono accompagnati a instaurare una relazione positiva tra loro e nei confronti della struttura e in un percorso di abbandono dei comportamenti compulsivi, devianti e disfunzionali; 2) una fase intermedia in cui si approfondiscono in gruppo tematiche personali legate alle sfere affettiva, emotiva, familiare e sessuale anche attraverso la stimolazione di dinamiche empatiche di identificazione, proiezione, transfert tra utenti e operatori; 3) una fase conclusiva sulla separazione, l’autonomia, la responsabilità e la consapevolezza personale. Fin dall’inizio del programma sono coinvolti, ove possibile e/o necessario, i familiari e sostenuti in un percorso terapeutico parallelo. Una volta a settimana, poi, si organizza un gruppo di Auto Mutuo Aiuto per problematiche di gioco (ludopatia), seguito dagli stessi operatori che lavorano nel progetto. Gli obiettivi mirano al definitivo abbandono dei comportamenti di dipendenza ed una ripresa del controllo della propria vita e delle proprie responsabilità, estinguendo gli alti costi personali, sociali ed economici prodotti dai comportamenti compulsivi (assenteismo, fallimenti lavorativi, difficoltà economiche, assenza di cura nei confronti della famiglia). L’equipé è formata da due psicoterapeuti (dr. Basso e dr.ssa Pappacena) e da una operatrice (sig.ra Cencia). L’ambulatorio è attivo dal lunedì al giovedì dalle ore 15:00 alle 19:00 presso la sede SAMAN, Centro Diurno situato in via Tiziano, 10 a Latina. Per informazioni e contatti è attivo il numero verde 800144786 dalle 9:00 alle 17:00; si possono inoltre contattare gli operatori allo 0773.472071 dal lunedì al giovedì dalle 15:00 alle 19:00. «I media continuano a raccontare storie di ragazzi che non riescono più a fare a meno dei videogiochi o dei social network – afferma l’assessore Patrizia Fanti – o addirittura di mamme che trascorrono le loro giornate alle slot machines trascurando la loro famiglia e il loro dovere di madri. Queste nuove dipendenze portano all’isolamento, alla rottura dei legami familiari e alla rovina economica. Ecco perché è dovere delle istituzioni intervenire sostenendo progetti come “Rien ne va plus”, attivando percorsi di recupero che passano attraverso la maggiore consapevolezza di se stessi e delle proprie azioni».