LAZIO COTRAL, 500 MILIONI DI EURO DA AVERE DALLA REGIONE: DISSERVIZI AL CAPOLINEA

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Roma – Ancora i disservizi Cotral al centro del mirino. “La società ha dichiarato che i disservizi e i continui disagi che i pendolari del Lazio vivono quotidianamente sono una conseguenza dello stato drammatico delle casse di Cotral che vanta nei confronti della Regione Lazio un credito pari a 500 milioni di euro. La Giunta Polverini a tal riguardo aveva assunto precisi impegni, che credo sia il caso di concretizzare per permettere a studenti e lavoratori di usufruire di un servizio degno ed efficiente”.  A dichiararlo il consigliere regionale del PD, Francesco Scalia, che intervenendo a sostegno dei pendolari della provincia di Frosinone, sollecita la Regione a rispettare gli impegni presi erogando i fondi spettanti alla società Cotral.  “I disagi vissuti quotidianamente dai pendolari frusinati – aggiunge – continuano ad essere ignorati dalla Regione Lazio, presa in ostaggio da una Presidente dimissionaria e completamente disinteressata dei problemi dei cittadini. Quindi – conclude – visto che per ora la Polverini non ha nessuna intenzione di lasciare il palazzo, potrebbe occuparsi di questa situazione e garantire agli studenti e ai lavoratori di questa provincia un servizio migliore di quello attuale che consenta loro di raggiungere i luoghi di lavoro o di studio con puntualità e senza stress!”.




LAZIO POST – PISANOPOLI, GASBARRA (PD): "ALLA POLVERINI NON RIMANE ALTRO CHE FISSARE LE ELEZIONI IL 16 DICEMBRE E RIDARE LA PAROLA AI CITTADINI"

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Lazio – “La presidente Polverini continua a piegare le leggi al proprio volere, andando oltre ogni disposizione legislativa anche quando con grande chiarezza, come fa il decreto legge 174 del governo Monti, viene fissato il termine massimo di 90 giorni dalla data delle dimissioni del presidente di Regione, per lo svolgimento delle elezioni”. Lo scrive in un comunicato il segretario del Pd Lazio, Enrico Gasbarra. “E’ il momento di mettere fine ai giochini sulle regole democratiche, agli espedienti regolamentari che hanno soltanto un fine: allontanare il più possibile le elezioni. A Renata Polverini non rimane che assumere i principi contenuti nel decreto legge, fissare le elezioni il 16 dicembre e – conclude Gasbarra – ridare la parola ai cittadini per voltare pagina ed aprire una nuova storia”.