PERUGIA: PRESO SPACCIATORE IN DISCOTECA

Redazione

Perugia – I Carabinieri della Stazione di Perugia, nel corso di mirati servizi di controllo del territorio, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un 18enne tunisino, senza fissa dimora sul territorio nazionale, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Infatti, nelle ultimissime ore, i militari operanti, al termine di predisposto servizio finalizzato ad infrenare il fenomeno dello spaccio di droga all'interno di una discoteca del centro storico cittadino, insospettitisi dall'atteggiamento insolito assunto dall'individuo che, nonostante il notevole flusso di avventori nel locale, non aveva difficoltà a distinguersi tra la folla e a farsi riconoscere agli occhi dei suoi giovani clienti come punto di riferimento per i loro "illeciti" acquisti in loco, procedevano al controllo del ragazzo proprio nel mentre costui, dopo aver accompagnato nel locale l'ennesimo amico (od ipotetico cliente), ritornava verso l'entrata del locale quasi a voler aspettare altri clienti, in una sorta di ingresso "pilotato" per sponsorizzare oltre ai propri "prodotti", anche i luoghi interni di ritrovo dove avrebbero potuto localizzato per l'acquisto di droga. Controllato dunque all'esterno della discoteca e sottoposto a perquisizione personale, i carabinieri rinvenivano indosso al giovane tunisino sette involucri termosaldati contenenti cinque grammi di cocaina, sequestrati ai fini probatori, unitamente alla somma 100 euro, provento dell'attività di spaccio e a due telefoni cellulari utilizzati per "agganciare" i clienti. Assolte le formalità di rito, l'arrestato è stato trattenuto presso le camere di sicurezza di questo comando, in attesa della celebrazione del rito direttissimo.




PERUGIA: FURTI TRA TOSCANA E UMBRIA, PRESA UNA BANDA DI 19 LADRI

Redazione

Perugia – Arresti a Perugia, Roma e Siena. A finire in manette, nelle prime ore di questa mattina, sono state nove persone tra albanesi e romeni accusati di numerosi furti, mentre altri due sono tutt'ora ricercati ed altri otto sono indagati.

Gli uomini della Squadra mobile di Perugia, con l'operazione 'Pitbull', hanno fatto chiarezza su 43 furti compiuti dalla banda, tra aprile e agosto scorsi, in esercizi commerciali e abitazioni dell'Umbria e della Toscana.

Le indagini sono iniziate il 15 aprile dopo un furto in una tabaccheria a Perugia, dove alcuni malviventi si impossessarono anche dei biglietti della lotteria istantanea.

Seguendo proprio la riscossione delle vincite i poliziotti sono riusciti, tramite alcuni filmati registrati dagli impianti di videosorveglianza, a individuare i primi malviventi.

Altri riscontri sui componenti della banda gli agenti li hanno trovati attraverso i profili facebook.

Una volta scoperti tutti i componenti dell'organizzazione gli investigatori hanno ricostruito anche i ruoli e le procedure per fare i colpi: i capi della banda individuavano l'obbiettivo e sceglievano le persone da impiegare nell'azione criminale, in base al tipo di furto.

Per piazzare la merce rubata invece, il gruppo aveva organizzato una rete di ricettatori.

I reati contestati ai 19 componenti della banda sono il furto aggravato, la ricettazione, il favoreggiamento e lo spaccio di droga.

La polizia ha inoltre recuperato e restituito ai proprietari 41 autovetture rubate oltre ad altra refurtiva tra trattori, attrezzi edili e da giardinaggio, tabacchi, cellulari, televisori, computer, macchine fotografiche, lavatrici, lavastoviglie e 16 mila litri di gasolio.




PERUGIA: LO CONOSCE PER CASO E INIZIA A PERSEGUITARLO E MINACCIARLO

Redazione

Perugia – L'Ufficio Anticrimine del Commissariato ha denunciato in stato di libertà alla competente A.G., F.G. di anni 24, nata e residente a Città di Castello, per il reato di stalking.

La vicenda, protrattasi per circa un anno, vede protagonisti un uomo, di origini emiliane, trasferitosi in Umbria per motivi professionali e di lavoro, M.G. di anni 51 e F.G. di anni 24 tifernate. I due si conoscono in quanto condividono il pendolarismo lavorativo.

La ragazza, dopo qualche tempo, confessa il proprio amore per l'uomo; questi, sposato con due figli, respinge al mittente ogni avances, prendendo le distanze dagli atteggiamenti insistenti ed aggressivi della ragazza, rappresentandole che si tratta di mera conoscenza dovuta alla condivisione del tempo necessario per raggiungere il posto di lavoro.

La donna non accetta l'atteggiamento dell'uomo, e comincia un'opera continua e pressante di stolkerizzazione, attraverso sms, telefonate anche notturne e corrispondenza epistolare; minaccia l'uomo di rivelare alla moglie la storia amorosa, peraltro priva di ogni fondamento. M.G., percepita la gravità della cosa, e raccontato ogni particolare alla propria moglie, denuncia l'accaduto in Commissariato.

L'attività investigativa produrrà ampie prove circa le molestie subite dall'uomo, evidenziando il comportamento persecutorio della donna, che a quanto appurato, aveva in animo di ricattare sentimentalmente l'uomo.

Si precisa che non sono assolutamente emersi elementi tali da indurre a pensare che potesse trattarsi di azioni volte a ricattare economicamente la vittima.

L'immagine allegata all'articolo è una fotografia di repertorio.




PERUGIA: PRESA LA BANDA DEGLI SKIMMER

Redazione

Perugia – Era andato al bancomat per fare un prelievo e si è accorto che c'era uno skimmer, l'apparecchio utilizzato dai criminali per sottrarre i codici di sicurezza delle carte elettroniche. L'uomo era un agente della polizia postale di Perugia e dopo aver denunciato la cosa ai suoi superiori è subito scattato l'appostamento, che ha portato all'arresto in flagranza di tre romeni.

I criminali sono stati bloccati proprio mentre cercavano di rimuovere l'apparecchio elettronico da uno sportello bancomat di Poste Italiane, a Santa Maria degli Angeli, una frazione del comune di Assisi, in provincia di Perugia.

L'episodio risale al settembre 2012 ed è stato l'inizio dell'operazione "Medusa", che ha portato gli agenti del Compartimento polizia postale e delle comunicazioni del capoluogo umbro a fare luce su un'organizzazione criminale di matrice romena, arrivando a indagare 22 persone, per le quali il Tribunale ha emesso altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere.

Nove appartenenti al gruppo sono stati arrestati, mentre un'ordinanza è stata notificata nel carcere di Frosinone. Altre quattro sono state comunicate a persone detenute all'estero, e per la precisione due in Romania e altrettanti in Danimarca. Sono tuttora ricercati sul territorio romeno gli altri otto membri della banda.

Per tutti l'accusa è di associazione per delinquere, finalizzata all'installazione di apparecchiature atte a catturare i codici delle carte di credito/debito e alla successiva falsificazione delle carte stesse.
L'indagine si è svolta tramite l'analisi di tabulati telefonici, intercettazioni telefoniche, messaggistica istantanea e caselle di posta elettronica.

Alla fine gli specialisti della postale hanno individuato l'attività della banda che installava gli skimmer in numerosi sportelli bancomat di vari istituti di credito in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Lazio, Puglia e Calabria.

I criminali, capeggiati da uno dei romeni detenuto in Danimarca, erano organizzati in quattro sottogruppi, in base alle aree di azione: Torino, Milano, Ravenna e il gruppo di Roma, che in realtà agiva a Latina e Frosinone.
Gli investigatori hanno attribuito all'organizzazione più di 50 attacchi ai bancomat, ma potrebbero essere molti di più.

È stato accertato che l'organizzazione ha fatto prelievi illeciti per almeno 150mila euro, ma il danno complessivo derivante dall'interruzione del servizio e dal danneggiamento degli sportelli bancomat è stato quantificato in circa 500mila euro.

Gli arresti sono stati eseguiti in Lombardia, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna e nelle Marche in collaborazione con i Compartimenti della polizia postale presenti in queste regioni. Per alcuni degli indagati si è dovuto ricorrere all'Interpol per localizzarli ed arrestarli in Romania e Danimarca.

L'importante risultato investigativo si è raggiunto anche grazie alla collaborazione con la struttura di tutela aziendale di Poste Italiane.




RIETI, OPERAZIONE "PITBULL": SGOMINATA BANDA DI LADRI DEDITA AI FURTI DI DEPOSITI ALIMENTARI

Redazione

Rieti / Perugia / Isernia / Campobasso / Foggia –  E' stata recuperata una refurtiva di 200 mila euro. I carabinieri del reparto operativo, in collaborazione con i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Cittaducale, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, una banda di pluripregiudicati foggiani, ritenuti autori di una serie di furti in depositi alimentari e non, commessi nell’italia centro meridionale.
Sono finiti in manette:
L. Giovanni del 1966, residente a foggia;
D.p. Raffaele del 1975, residente a seregno (mi);
S. Ferdinando ludwic del 1974, residente a foggia;
R. Carmine del 1960, residente ad orta nova (fg);
G. Francesco del 1967, residente ad orta nova (fg);
P. Gabriele del 1962, residente ad orta nova (fg);
L. Savino del 1962, residente ad orta nova (fg);
G. Michele del 1966, residente ad orta nova (fg);
S. Angelo del 1957, residente a cerignola (fg);
C. Giacomo del 1974, residente a cervia (ra);

I dieci individui, sul conto dei quali da tempo i carabinieri del reparto operativo e della compagnia di Cittaducale avevano avviato indagini, sono ritenuti responsabili del furto di un ingente quantitativo di salumi avvenuto lo scorso mese di agosto ai danni di una ditta di accumoli (un danno di 150.000 euro).
Una pluralità di riscontri tecnici operati meticolosamente e professionalmente in stretta osmosi tra i militari del reparto operativo di rieti e del nucleo operativo di cittaducale, hanno consentito l’individuazione, il rintraccio e la sottoposizione a più stretta sorveglianza tecnica di quella che poi è stata riconosciuta essere una vera e propria banda specializzata nel depredare depositi e centri di stoccaggio di generi alimentare, ma anche prodotti per la casa ed altro.
La scorsa notte i dieci individui, servendosi di diversi veicoli (tre autovettura di grossa cilindrata e due autocarri), hanno raggiunto la zona industriale di Perugia ed hanno portato a segno due furti ai danni di altrettante ditte, una specializzata nella lavorazione di prodotti dolciari (la cioccolata di perugia) ed una nella produzione di detersivi da dove hanno asportato merce per un valore di oltre duecentomila euro. Terminato il colpo si sono poi disperdersi a raggiera lungo le principali arterie stradali che collegano il capoluogo perugino alla puglia, sia sul versante adriatico, su quello tirreno e lungo la dorsale appenninica. Ma questa volta ad attenderli e a monitorarne le mosse c’erano i carabinieri del reparto operativo che, al termine di un prolungato servizio di pedinamento e inseguimento, eseguito in quasi tutta l’italia centro meridionale, sono riusciti alla fine ad acciuffare tutti e dieci i sodali, che sono stati bloccati dai carabinieri; alcuni a porto san giorgio lungo l’autostrada a14, altri lungo l’autostrada a25 prima di arrivare a Pescara, altri ancora lungo l’autostrada a16 napoli – bari ed infine gli ultimi proprio nella città di foggia, recuperando l’intera refurtiva, trasportata con due autoarticolati, poi restituita ai legittimi proprietari.
Gli arrestati sono altresi’ ritenuti responsabili di due furti avvenuti tra Isernia e Campobasso tra la fine di agosto ed i primi di settembre ai danni di un deposito di elettrodomestici, da dove e’ stata asportata merce per circa 100.000 euro, e di un deposito alimentare da dove sono stati asportati alimenti per circa duecentomila euro.
Nel corso delle perquisizioni personali e veicoli, eseguite dopo la cattura, i componenti della banda sono stati trovati in possesso di ricetrasmittenti (utilizzate per evitare le intercettazioni), sofisticati attrezzi da scasso, passamontagna e tute nere.
Dalle poche captazioni di comunicazioni intercettate dai carabinieri, i componenti della banda si autodefinivano “i pit-bull”…e da qui il nome dato all’operazione.

 




AMATRICE, "SCOPIGNO CUP": IN CAMPO CAGLIARI, ASCOLI E TERNANA

Redazione
 
Amatrice (RI) – La città dell'Amatrice e i suoi impianti sportivi, ospiteranno il 27-28 e 29 Marzo, un intero girone del prestigioso Torneo Internazionale di Calcio Giovanile "Scopigno Cup 2013", in programma a Rieti dal 27 al 30 Marzo 2013.
A fronteggiarsi sul verde prato del "Paride Tilesi" per l'accesso alle semifinali, tre squadre di rango nazionale come  CAGLIARI,  ASCOLI e  TERNANA, tutte inserite nel Girone C della manifestazione, che vista la caratura delle stesse compagini è stato difatto considerato un vero e proprio "girone di ferro".  
A completare il tabellone della manifestazione altre sei "BIG" divise nel Girone A (Milan, Zenit San Pietroburgo e Perugia)  nel Girone B (Roma, Lazio e Rieti) in campo ovviamente a Rieti, rispettivamente presso gli impianti "Ciccaglioni" e "Scopigno"  
 
La manifestazione patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e divenuta con il trascorrere degli anni tra le più prestigiose in Italia ed Europa e nel Mondo di categoria, ha visto la partecipazione delle migliori squadre professioniste a livello di settore giovanile  quali A.F.C Ajax (Olanda), Real Madrid (Spagna), F.C. Barcellona (Spagna), F.C. Juventus, F.C. Internazionale, A.S. Roma, A.C. Milan, oltre a veder sbocciare talenti divenuti indiscussi campioni del calcio internazionale come  Philipp Lahm, Wesley Sneijder, Fernando Torres, Gerad Piquè, Daniele De Rossi, Alberto Aquilani, Rafael Van Der Vaart, Sebastian Giovinco, Sergio Bousquets, Claudio Marchisio e Mattia Destro. 
 
"Ringrazio il Presidente Fabrizio Formichetti che ha sostenuto fortemente la scelta di far giocare un girone del torneo ad Amatrice" – afferma il Sindaco Sergio Pirozzi – "Tutto questo conferma il buon lavoro che abbiamo fatto in questi 4 anni per recuperare e migliorare i nostri impianti sportivi che da troppo tempo erano stati dimenticati". 
 
Il memorial Scopigno sarà seguito da Rai Sport che trasmetterà in diretta la partita d'apertura e la finalissima del torneo. 



ROMA, IN MANETTE PM PERCHE' HA FATTO SESSO CON I TRANS IN CAMBIO DI FAVORI

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Angelo Parca

Roma – In passato si è occupato di violenze sessuali, abusi in famiglia e ha fatto parte per lunghi otto anni del pool della direzione distrettuale antimafia. La sua carriera finisce in carcere con le manette ai polsi e delle accuse pesanti per il pubblico minstero di Roma Roberto Staffa, arrestato per concussione, corruzione e rivelazione del segreto d'ufficio. Il Pm, amante della musica di origini napoletane a 55 anni di età, avrebbe fatto in cambio di sesso. L'ordinanza è stata eseguita dai carabinieri del Nucleo investigativo ed emessa dal gip del tribunale di Perugia.

Le prove sono contenute in filmati e microspie piazzate dagli inquirenti. Le riprese mostrano il magistrato insieme ad alcuni trans nel suo ufficio al quarto piano della palazzina B della procura della Repubblica. I viados accettando le avances del pm avrebbero avuto meno guai con la giustizia.

Le indagini sono partite grazie alla segnalazione di un viado, il quale,  fermato nel corso di un'operazione antiprostituzione, circa un anno fa, avrebbe raccontato al pm Barbara Zuin cosa succedeva e gli era accudo in prima persona nell'ufficio del quarto piano. A quel punto la procura di Roma ha informato Perugia e i magistrati umbri hanno piazzato telecamere e microspie nell'ufficio del magistrato.