ROMA: 88 MILIONI PER “RISANARE” LA SANITÀ IN VISTA DEL GIUBILEO

di Matteo La Stella

Roma – La regione Lazio dà vita ad un piano sanitario eccezionale per far fronte al Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco. A presentare la strategia da 88 milioni di euro ci hanno pensato il presidente della regione Nicola Zingaretti, il vicepresidente e delegato della regione per l'Anno Santo, Massimiliano Smeriglio, il capo della cabina di regia sanitaria, Alessio D'amato, e il Subcommissario di governo alla sanità, Giovanni Bissoni.

Ambulanze e strutture – Oltre 19 milioni dell'investimento totale saranno stanziati direttamente dalla Regione Lazio. Della somma proveniente dallo stanziamento diretto, circa 3,5 milioni di euro serviranno per il rinnovo del parco ambulanze (100 nuovi veicoli andranno ad integrare un bando che ne prevedeva già 45), mentre 1,7 milioni di euro andranno spesi per la messa a norma delle strutture sanitarie. Per l'ampliamento del turn over dal 15% al 30%, invece, verranno impiegati 14 milioni di euro.

Pronto soccorso – Il piano, oltretutto, prevede una fetta da 33,5 milioni di euro per risanare i pronto soccorso dell'Urbe, che, secondo il Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, "cambieranno faccia da qui a novembre”. L'Osservatore d'Italia aveva già seguito un'inchiesta sui problemi che i cittadini vivono ogni giorno nei pronto soccorso della capitale.

Modifiche strutturali e rinnovo dei macchinari dunque, che andranno ad interessare i pronto soccorso e gli “hub” emergenziali DEA di I e II livello. Nello specifico si metteranno le mani su 11 pronto soccorso all’interno delle strutture: Policlinico Umberto I, San Giovanni Addolorata, San Camillo Forlanini, Policlinico Tor Vergata, Sandro Pertini, Sant’Eugenio, Grassi di Ostia, Sant’Andrea, San Filippo Neri, Santo Spirito e Policlinico Gemelli. Questo stralcio di finanziamenti da 33,5 milioni di euro è solo un'anticipazione dei fondi che spettano alla regione Lazio in merito all'edilizia sanitaria nazionale.

Personale – Gli ultimi 35,5 milioni di euro, richiesti dalla regione sul Fondo Sanitario Nazionale, saranno utilizzati per il potenziamento del personale di pronto soccorso (con 300 contratti a tempo indeterminato e 300 contratti a tempo determinato), del 118 (con 200 unità) e per finanziare i corsi di formazione a circa 400 volontari, destinati all'accoglienza socio-sanitaria e psicologica che saranno seguiti da Croce Rossa Italiana, Comitato Provinciale di Roma e Ares 118.

Elisoccorso – Inoltre è previsto il potenziamento del servizio di Elisoccorso con i punti di atterraggio che passeranno da 6 a 38 e con la possibilità di uso notturno. Dieci di questi, in collaborazione con Anas e i gestori delle aree di servizio, verranno posizionati lungo il Grande Raccordo Anulare.

La regione Lazio esprime dunque il desiderio di “accompagnare” lo svolgimento del Giubileo, pronto a decollare l'8 dicembre 2015, fornendo il sostegno e l'assistenza, utili allo svolgimento delle iniziative promosse dalla Santa Sede a Roma e in tutto il territorio. 




PIANO SANITÀ, ASSOTUTELA PROMUOVE IL PIANO DEL MINISTRO BALDUZZI

Redazione

“Promuoviamo totalmente Il piano sanità predisposto dal Ministro della Sanità Balduzzi; molti nostri suggerimenti sono stati accolti. – Lo comunica in una nota il Segretario Nazionale Assotutela Pietro Bardoscia. – La riorganizzazione dei medici di base oltre ad allargare i servizi ai cittadini, produrrà una notevole riduzione degli accessi nei  Pronto Soccorso, ormai a rischio collasso in molte strutture ospedaliere. Non meno importante è la digitalizzazione nella sanità che non solo ridurrà il cartaceo con notevole risparmio di denaro, ma agevolerà i cittadini stessi i quali potranno ottenere informazioni con maggiori facilità attraverso il fascicolo sanitario elettronico. Occorre tuttavia maggior coraggio, sostituendo definitivamente l’uso cartaceo delle prescrizioni mediche di prestazioni sanitarie e farmaci con quello telematico, aumentando in questo modo i controlli sull’appropriatezza delle stesse. Ed infine siamo soddisfatti per i provvedimenti sulla Libera Professione che noi stiamo combattendo da svariati mesi, denunciando lacune e scarsi controlli . Bene la tracciabilità dei pagamenti da parte dei pazienti  , ma Balduzzi – prosegue  Bardoscia – deve fare molto di più su questa tematica. Oggi  l’Intramoenia sta attirando sempre più cittadini paganti offrendogli prestazioni sanitarie a costi poco maggiori agli attuali ticket SSN e con tempi di attesa inesistenti rispetto agli oltre 300 giorni che, in molte Regioni, un cittadino è costretto ad attendere per determinati esami diagnostici strumentali, generando di fatto  cittadini di serie B, come pensionati e possessori di un reddito medio/basso i quali non possono permettersi prestazioni a pagamento, e cittadini di serie A, i quali, pagando, possono ottenere tutto e velocemente. Occorre inoltre intensificare i controlli sulla quantità di prestazioni erogate in Libera Professione, ricordando, secondo quanto previsto dalla legge, che non  possono essere maggiori rispetto a quelle offerte con il Servizio Sanitario Nazionale,  oltre ad utilizzare  i macchinari delle strutture sanitarie pubbliche, specie quelli di Risonanza Magnetica ed Ecografie, essenzialmente per il SSN e a pieno regime. Ed infine – conclude Bardoscia – invitiamo il Ministro Balduzzi a potenziare la Centrale Unica per gli Acquisti; in questo modo si potranno  controllare e gestire in maniera omogenea  i costi per acquisire beni e servizi in tutte le strutture ospedaliere con un notevole risparmio.