BAGNAIA (VT): STRAORDINARIA SCOPERTA DI UN FILO DIRETTO TRA IL PENSIERO TIBETANO E IL BOSCO DI MONTECCHIO

di Caterina Luisa De Caro

Bagnaia (VT) – Sabato 22 scorso, a Bagnaia, un piccolo borgo antichissimo  nella provincia di Viterbo, ho avuto il piacere di assistere a come si possa politicamente e socialmente mettere a frutto le potenzialità del proprio territorio. Bagnaia, è conosciuta dai più per la sua splendida villa rinascimentale dei Lante della Rovere; ma, non tutti sanno l’enorme patrimonio culturale che cela Montecchio: il bosco delle Streghe, dove, a opera di Pier Isa della Rupe e di suo marito Franco, sono venute alla luce delle scoperte straordinarie. Isa ha trovato il trono dove una comunità di donne dedite al culto della Terra Madre avevano creato una società di Amazzoni Guerriere. Molti libri sono stati pubblicati in proposito e l’attenzione in Italia per questo sito diviene sempre più vigile, perché, di anno in anno, vi sono ritrovamenti eccezionali. Alcune di queste consistono in scoperte straordinarie tra cui un Osservatorio Astronomico risalente a prima degli etruschi e a una serie di architetture rituali tra cui un Lincam o masso della fertilità, che oltre a riproporre un culto praticato in tutto il Mediterraneo, avvicina la nostra cultura a quella indiana  vedica, avvalorando l’idea che gli uomini provengano da un unico ceppo culturale e che la Tradizione sia la stessa. Tutto questo ha portato il sindaco di Viterbo e la sua giunta a voler creare un parco protetto che consenta di preservare e diffondere queste conoscenze, creando così posti di lavoro in un periodo di crisi come quella che stiamo attraversando. Durante il convegno, il signor Franco Pierini ha esposto una scoperta ancor più straordinaria: le prove di un collegamento tra il pensiero tibetano e il bosco di Montecchio a Bagnaia. Infatti, ha trovato che nei primi anni del ‘900, Bagnaia e una sua grotta furono scelte da un eremita di nome Padre Giuliano,   ben conosciuto dalla popolazione, poiché proveniva da lontano e che gli abitanti del luogo consideravano strano. Di recente, però, questo strano personaggio è tornato alle cronache. Sono apparsi in Francia dei documenti che attestano non solo la presenza di questo anomalo eremita ma il suo collegamento   con i Rosacroce e il centro situato presumibilmente in Tibet, nell’Himalaya ad Agartha, un luogo in cui le attività spirituali della terra venivano dirette. Il ragazzo Mario Fille, che conobbe Padre Giuliano negli anni venti, pur essendo italiano viveva in Francia e portò i documenti che gli erano stati donati dal frate con sé, senza capirne il valore. Quando divenne un grande ricercatore in Francia, capì, per primo, il grande dono che questo bagnaiolo gli aveva lasciato, quello della divinazione. L’Eremita di Bagnaia che sembrava un semplice e modesto uomo in realtà aveva trasferito il suo sapere in occidente prima che scoppiasse di nuovo un conflitto mondiale. Questo modesto asceta, secondo i documenti storici, si è rilevato essere uno dei più grandi iniziati della terra. Le indagini di approfondimento e di collegamento sono tutt’ora in atto e la straordinarietà di queste, è l’elevato collegamento che c’è stato tra le varie società segrete prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Chiunque abbia  visto il film americano di Jean Jacques Annaud  dove lo scalatore tedesco va alla ricerca di una comunità montana dell’Himalaya  sa che queste ricerche interessarono moltissimo i Paesi anglofili  e tedeschi. Scoprire che tutto parte dal nostro territorio fa rivalutare non solo le vicende narrate nei libri di Storia ma ci apre gli occhi su quanto ancora dobbiamo scoprire delle potenzialità che vi sono in questo e poco valorizzate.




BAGNAIA, DOMENICA 30 SETTEMBRE ARRIVANO "LE STREGHE"

A. De. M.

L'intera giornata di domenica 30 settembre a Bagnaia sarà completamente dedicata alle streghe con la presentazione del libro Streghe d'Italia o presunte tali, di ieri e di oggi, che raccoglie i racconti vincitori del Premio letterario "le Streghe di Montecchio" assegnato nel giugno scorso sempre a Bagnaia, e con la consueta passeggiata esoterica sul colle del Montecchio. Si inizierà alle 9,15 con la partenza per l’itinerario esoterico al Montecchio, l’ultimo dei Monti Cimini, in vista di Bagnaia, che da secoli è popolato dalle bellissime Figlie della Luna. Pier Isa della Rupe, autrice del piccolo best-seller Le Streghe di Montecchio (Fefè Editore), condurrà l’itinerario esoterico del mattino: una passeggiata dolce dalle falde del colle fino alla “piana sacra” che ne occupa la cima. Pier Isa ci illustrerà le testimonianze documentali, le leggende e i luoghi che lei stessa ha rinvenuto durante vent’anni di ricerche. Leonardo de Sanctis leggerà brani dal libro, in cui Pier Isa ha mescolato vero e verosimile, realtà e fantasia, paesaggi reali e dell’anima, dando vita a storie e personaggi indimenticabili. Consigliamo scarpe comode e impermeabile da borsa. Ridiscesi a valle, si potrà usufruire di un pranzo scontato facoltativo (prenotazione obbligatoria, € 20) al ristorante “Il Borgo” nella piazza principale di Bagnaia. Dopo il pranzo, alle 15.30 nella sala eventi de Il Borgo, si presenterà il libro che racchiude i tre racconti vincitori del Premio Streghe d'Italia o presunte tali, di ieri e di oggi. Parteciperanno le Autrici vincitrici – Letizia Triches, Francesca Viganò, Gabriella Maramieri – Leonardo de Sanctis (Fefè Editore), Pier Isa della Rupe. (Prenotazioni per la passeggiata e il pranzo a fefe.editore@tiscali.it e al 338.3733845)