Nemi, a.a.a. cercasi democrazia: i Consiglieri di minoranza scrivono (per la seconda volta) al Prefetto di Roma

NEMI (RM) – I Consiglieri comunali di minoranza a Nemi Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri di “Ricomncio da Nemi” e Stefano Tersigni di “Insieme per Nemi” scrivono nuovamente al Prefetto di Roma per segnalare che il Sindaco di Nemi – Alberto Bertucci – non si è attenuto a quanto disposto dal TUEL e dallo Statuto comunale non inserendo tra i vari ordini del giorno del Consiglio comunale fissato per il 30 dicembre la mozione di sfiducia al Sindaco presentata e protocollata lo scorso 30 ottobre e che andava discussa non oltre 30 giorni.

Una seconda segnalazione al Prefetto, dopo quella inviata 5 giorni fa, per chiedere un intervento finalizzato a ristabilire le fondamentali condizioni per l’esercizio delle attività amministrative, nel pieno rispetto della democrazia.

Di seguito il testo della PEC inviata al Prefetto di Roma

“Alla C. A.

– S. E. il PREFETTO DI ROMA

Premesso che

– In data 30.10.2020 al Prot. 9567 i sottoscritti consiglieri comunali hanno presentato una Mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Alberto Bertucci, allegata alla presente;

– La mozione di sfiducia, ai sensi dell’art.52 del T.U.E.L. n. 267/2000, deve essere “messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione”;

– L’articolo 39, comma 2 del T.U.E.L. n. 267/2000 prevede l’obbligo di convocazione del consiglio, con inserimento nell’ordine del giorno delle questioni proposte, quando venga richiesto, tra gli altri, da un quinto dei consiglieri.

– Sussistendo il predetto quorum ed essendo l’oggetto lecito ed attinente alle competenze dell’Ente, l’obbligo di legge può ritenersi soddisfatto inserendo il punto nell’ordine del giorno del consiglio comunale in cui vengono trattati altri argomenti;

Considerato che

– In data 24.12.2020 il Consigliere Tersigni ha inviato una comunicazione al Prefetto di Roma segnalando la mancata convocazione del consiglio comunale per la discussione della mozione di sfiducia al sindaco nei tempi previsti dai regolamenti;

– Lo stesso giorno, al Prot. 11304, I sottoscritti hanno ricevuto comunicazione via PEC con la convocazione del consiglio comunale per il giorno 30 c.m.;

Verificato che

– Nell’ODG relativo alla sopra citata convocazione, NON è stata inserita la mozione di sfiducia al sindaco Bertucci.

– In data 29.12.2020 al Prot. 11340 i sottoscritti consiglieri comunali hanno inviato al Segretario Comunale una PEC con richiesta di chiarimenti in merito al mancato inserimento della Mozione di sfiducia al sindaco nell’ODG del consiglio comunale e non hanno ricevuto alcuna risposta, né è a loro pervenuta successiva comunicazione con l’integrazione nell’OdG del punto di cui in oggetto.

Tutto ciò premesso e considerato

i sottoscritti chiedono a S.E. di poter intervenire per ristabilire le fondamentali condizioni per l’esercizio delle attività amministrative, nel pieno rispetto della democrazia.

Con osservanza,

I Consiglieri Comunali di Nemi

Patrizia Corrieri

Carlo Cortuso

Stefano Tersigni”




Nemi, mozione di sfiducia al Sindaco: l’amministrazione non rispetta il TUEL e lo Statuto comunale. Tersigni scrive al Prefetto

La mozione, protocollata il 30 ottobre, per Legge doveva essere discussa non oltre 30 giorni dopo dalla sua presentazione

NEMI (RM) – Il Consigliere comunale di minoranza a Nemi Stefano Tersigni scrive al Prefetto per segnalare che il Sindaco di Nemi – Alberto Bertucci – non si è attenuto a quanto disposto dal TUEL e dallo Statuto comunale.

La questione riguarda la mozione di sfiducia al Sindaco, presentata e protocollata lo scorso 30 ottobre dai Consiglieri di opposizione Stefano Tersigni, Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri, che per Legge doveva essere discussa non oltre 30 giorni dopo dalla sua presentazione.

Il Consigliere Tersigni ha dunque scritto al Prefetto per segnalare il mancato rispetto a quanto previsto dal TUEL e a quanto previsto dallo Statuto comunale di Nemi: “Visto il Dispositivo dell’art. 52 Tuel (la Mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco… VIENE MESSA IN DISCUSSIONE NON PRIMA DI 10 GIORNI E NON OLTRE TRENTA GIORNI DALLA SUA PRESENTAZIONE). Visto quanto dispone l’art. 32 dello STATUTO DEL COMUNE DI NEMI. Considerato che la Mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco di Nemi (motivata anche dal fatto che siamo da circa 1 anno senza la figura del Vicesindaco) è stata protocollata il 30/10/2020”.




Nemi, da 9 mesi senza Vicesindaco nonostante le indicazioni della Prefettura: il Consigliere Tersigni presenta mozione di sfiducia al Sindaco

NEMI (RM) – Mozione di sfiducia con votazione segreta al Sindaco di Nemi Alberto Bertucci quella presentata oggi dal Consigliere di opposizione Stefano Tersigni di “Insieme per Nemi” per la mancanza della figura del Vicesindaco che ormai si protrae da ben nove mesi nonostante le indicazioni fornite dalla Prefettura di Roma che aveva invitato l’amministrazione comunale a provvedere alla necessaria nomina del Vicesindaco richiamando quanto ribadito con la circolare ministeriale n. 2379 del 16.02.2012, proprio per l’esercizio delle indefettibili funzioni sostitutive del sindaco impedito o assente.

“Sono trascorsi quasi nove mesi dalle dimissioni del Vicesindaco Edy Palazzi e le dimissioni del Vicesindaco Pietro Pazienza che sono state presentate dopo solo tre settimane di incarico”. Questo quanto evidenziato dal Consigliere comunale il quale ha evidenziato il fatto che “nella specifica e attuale situazione per il Comune di Nemi la Giunta è composta dal solo Sindaco e dall’Assessore Pietro Pazienza il quale risulta già dimissionario dalla carica di Vicesindaco. Risultando quindi inattuabile anche la condizione precedentemente citata da fonte del Ministero dell’Interno, oltre al fatto che la figura del Sindaco/Vicesindaco è interessata da nuovi doveri imposti dall’ultimo DPCM”.

Tersigni rileva il fatto che “l’articolo 53, comma 2 del d.lgs.n. 267/2000 che prevede la sostituzione del Sindaco da parte del solo Vicesindaco e in mancanza di designazione è Vicesindaco di diritto l’assessore più anziano , non essendo ammissibili ulteriori figure istituzionali che lo possano sostituire nelle proprie competenze quale organo monocratico ovvero quale capo della Giunta. Pertanto, ferma restando l’assoluta necessità di ottemperare al disposto di legge che richiede l’esplicita designazione del Vicesindaco da parte del Sindaco, la citata norma fornisce il necessario strumento per l’individuazione della figura vicaria del Sindaco. ( rif. Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli affari Interni e Territoriali). Quindi nella specifica e attuale situazione per il Comune di Nemi la Giunta è composta dal solo Sindaco e dall’Assessore Pietro Pazienza il quale risulta già dimissionario dalla carica di Vicesindaco. Risultando quindi inattuabile anche la condizione precedentemente citata da fonte del Ministero dell’Interno”.

Ora la mozione dovrà essere votata in Consiglio comunale, qualora venga ammessa e il Consigliere di “Insieme per Nemi” ha voluto lanciare un avvertimento che “se anche questa volta la mozione non dovesse essere ammessa a votazione” si rivolgerà direttamente all’Autorità Giudiziaria”.




Nemi, il Consigliere Tersigni chiede il voto segreto per sfiduciare l’assessore Pazienza

NEMI (RM) – Mozione di sfiducia per l’assessore Pietro Pazienza quella presentata dal Consigliere comunale di “Insieme per Nemi” Stefano Tersigni.

“L’Assessore Pietro Pazienza ha presentato le dimissioni da Vicesindaco poche settimane dopo aver ricevuto tale nomina. L’Assessore Pietro Pazienza ha dichiarato in una intervista di “essere impegnato in molte attività e di non potersi sobbarcare di ulteriori responsabilità.” Si legge nelle premesse della mozione.

Tersigni ha quindi chiesto di procedere con votazione segreta per la sfiducia nei confronti dell’Assessore impegnando il sindaco a revocarne con immediata esecutività la delega.




Nemi, nuove tensioni in Comune: dopo Palazzi si dimette Pazienza

NEMI (RM) – Nemi di nuovo senza la figura del Vicesindaco dopo appena tre settimane da quando l’assessore Pietro Pazienza era stato nominato alla carica numero due dell’Ente comunale.

Dimissioni, che secondo fonti non ufficiali sarebbero state già protocollate in Comune e che fanno ripiombare in una situazione di empasse amministrativa la piccola cittadina castellana. Infatti la Prefettura di Roma aveva invitato a provvedere alla necessaria nomina del Vicesindaco come ribadito, peraltro, anche con la circolare ministeriale n. 2379 del 16.02.2012, proprio per l’esercizio delle indefettibili funzioni sostitutive del sindaco impedito o assente.

Una carica necessaria quella del Vicesindaco, come evidenziato anche dal Consiglio di Stato, sez. I, nel parere n. 501/2001: ‘L’esigenza di continuità nell’azione amministrativa dell’ente locale postula che in ogni momento vi sia un soggetto giuridicamente legittimato ad adottare tutti i provvedimenti oggettivamente necessari nell’interesse pubblico.’. Pertanto, resta ferma l’assoluta necessità di ottemperare al disposto normativo che richiede l’esplicita designazione del Vicesindaco da parte del Sindaco.

Dunque, in assenza di un Vicesindaco il primo cittadino di Nemi non può muoversi dal paese in quanto, come evidenziato dal CdS verrebbe a mancare il “soggetto giuridicamente legittimato ad adottare tutti i provvedimenti oggettivamente necessari nell’interesse pubblico”.

Cortuso – Corrieri “Ricomincio da Nemi”: “Un Comune deserto”

Il Consigliere di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso si è recato in Comune nella mattinata odierna per richiedere alcune informazioni circa i lavori di adeguamento “Covid 19” della scuola in vista della prossima apertura del nuovo anno scolastico e ha potuto riscontrare l’assenza sia del sindaco che del suo vice, oltre all’assenza dei responsabili dell’Ufficio Tecnico, dell’Ufficio Economato.

“Non è semplice svolgere il nostro compito di consiglieri – scrivono Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri di “Ricomincio da Nemi” se non abbiamo praticamente nessun interlocutore. Siamo stanchi di parlare con i muri di gomma. – proseguono – Anche stavolta siamo costretti a scrivere al Prefetto, cosa che francamente è diventata davvero svilente e frustrante. Ci vergogniamo per il nostro sindaco, per i suoi consiglieri, per i suoi assessori per i suoi dirigenti, per il segretario comunale che non si comporta come garante dell’Ente, permettendo che tutto ciò accada. Fa un caldo africano e infatti, il comune è deserto!”

Tersigni “Insieme per Nemi”: “Dimissioni immediate e che la parola torni ai cittadini”

“Le dimissioni di Palazzi prima e di Pazienza dopo, avvenute dopo poche settimane dalla sua nomina, – dichiara il Consigliere comunale di “Insieme per Nemi Stefano Tersigni – evidenziano più fratture all’interno della maggioranza. O il Sindaco riesce nell’impresa di ricompattare i suoi – conclude Tersigni – o l’unica soluzione sono le sue dimissioni e che la parola torni ai cittadini”




Nemi, nominato il nuovo Vicesindaco

NEMI (RM) – Pietro Pazienza è il nuovo Vicesindaco di Nemi. Una noina arrivata dopo le dimissioni dello scorso gennaio da parte della Consigliera di maggioranza Edy Palazzi e dopo il sollecito da parte della Prefettura di Roma.

Un nuovo impegno per Pietro Pazienza già assessore con deleghe al Commercio, Protezione Civile e Pubblica Illuminazione.

Auguri al nuovo Vicesindaco da parte del gruppo Consiliare di “Ricomincio da Nemi”: “Facciamo i nostri migliori auguri, – hanno detto i due Consiglieri comunali Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri – perché sappiamo che da oggi, per lui inizia una nuova, impegnativa avventura”.

Nella foto da sinistra il sindaco Alberto Bertucci e l’assessore e Vicesindaco Pietro Pazienza



NEMI: INIZIATO IL CONTO ALLA ROVESCIA PER BIBLIOUP FESTIVAL

di Maria Lanciotti

Nemi (RM) – Conto alla rovescia per la tre giorni che coronerà il grande evento organizzato dalle Biblioteche dei Castelli Romani.

BiblioUp Festival, Cultura per tutti i sensi, si svolgerà a Nemi da venerdì 24 a domenica 26 ottobre, occupando beneficamente ogni spazio possibile dell’incantevole borgo e proponendo manifestazioni per tutte le età e per tutti i gusti. Una coloratissima “mongolfiera” a cui si sta lavorando da tempo e in tanti per scaldare l’aria che la farà sollevare, facendo alzare lo sguardo per il tempo di un volo. Perché se ne ha bisogno, perché è bello e urgente ricontattare potenzialità in fase di stallo.

Domenica 28 settembre il respiro possente di una figura mitologica si è sprigionato dalla piazza invadendo vicoli e vicoletti e riaccendendo la fantasia languente di questo nostro tempo stanco.

Sul palco Daniele Mutino (Cantastorie e fisarmonicista) con I Musici della Storia Cantata (Daniela De Angelis, canto; Rosario Liberti, tuba; Alex Taborri, percussioni e charango) presentavano il Concerto narrativo San Giorgio e il drago, dal progetto  

Cantastorie per tempi moderni. Un progetto ambizioso, a cura di Daniele Mutino, che si propone la valorizzazione della figura del cantastorie nel nostro tempo, così arido di sogni e di emozioni, così bisognoso di una spinta energetica verso una rinnovata fiducia nelle possibilità umane di riscatto e di crescita.
Lo spettacolo, a cura dell’Ass. Colle Ionci, AMRoC, ATA, LIBRazioni, è il preannuncio al Festival, come ci ricorda l’assessore Pietro Pazienza, il quale visibilmente entusiasta dell’atmosfera che si era venuta a creare, così commenta: «E se questo è l’inizio, figuriamoci che cosa potrà rappresentare il Festival».

Ricordandoci inoltre che il primo ottobre sarà inaugurata la sede della Biblioteca Comunale a Nemi, che finora faceva riferimento alla sede centrale del SBCR a Genzano di Roma. Presente alla manifestazione anche l’architetto Giovanni Biallo, responsabile e curatore del Progetto del Festival delle Biblioteche. Presenze che rassicurano, che danno spessore e continuità a iniziative che acquistano e rilanciano in tutti i sensi la ragion d’esistere di un’istituzione importante e bella come quella del Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani.
 




NEMI, VIA PERINO: A.A.A. CERCASI 165 MILA EURO… E CERCASI DITTA CHE HA FATTO I LAVORI

di Angelo Parca

Nemi (RM) – “E io pago” avrebbe detto anche in questa occasione l’intramontabile Antonio De Curtis in arte Totò. Altri soldi della comunità nemese che se ne vanno. Oltre al danno di vedere andato in fumo un finanziamento regionale di 165 mila euro per illuminare un tratto di via Perino con faretti a terra, vi è anche la beffa di vedere uno scenario di abbandono. I cavi di rame non ci sono più, i faretti non si vedono (non sappiamo se erano stati posizionati o meno).

Questo progetto è stato approvato con deliberazione di giunta, alla presenza del sindaco di Nemi Alberto Bertucci, del vice sindaco Edy Palazzi e dell'assessore Pietro Pazienza a marzo del 2014. [ CLICCARE QUI PER VISIONARE LA DELIBERA DI GIUNTA ]

Siamo ad agosto 2014 e la collettività avrebbe potuto godere di una illuminazione pubblica degna di un finanziamento della Regione più che congruo, plaudendo sicuramente all’amministrazione comunale. 

Con un finanziamento di 165 mila euro, ci chiediamo però dove sia finito il bando di gara per l’affidamento dei lavori. Sull’albo pretorio non vi è traccia. E’ stato indetto un bando di gara ad evidenza pubblica per l’affidamento dei lavori? Quale ditta ha vinto?

La storia sembra essere proprio un’altra. Dulci sin fundo, per avere questo bel risultato il Comune di Nemi non si è avvalso del proprio ufficio Tecnico per progettare questo intervento che diciamo non è accostabile ad un opera “straordinaria” e impossibile, ma ha incaricato il solito ingegnere, straordinariamente “tuttologo” Nando Mastrostefano che per la redazione del progetto, il piano ed il coordinamento della sicurezza del cantiere, la direzione lavori, contabilità e anche per lo svolgimento di attività tecnico amministrative per la realizzazione dell’opera ha presentato un conto di 19 mila euro oltre Iva per un totale di 24 mila euro. [ CLICCARE QUI PER VISIONARE LA DETERMINA DI AFFIDAMENTO ALL'ING. NANDO MASTROSTEFANO ]

Dalle foto si evince che il marciapiedino in cubetti di porfido in alcuni punti è già sconnesso, dei cavi elettrici e dei faretti neppure l’ombra.

A parte l’opinabilità sull’opportunità o meno di realizzare un simile progetto, considerando che i ladri sono riusciti ad asportare anche l’illuminazione al centro storico di Nemi (figuriamoci in un posto lontano dal centro abitato e privo di vigilanza), chi è responsabile di questo foto – finish?

Se l’ingegner Nando Mastrostefano è stato incaricato della redazione del progetto definitivo ed esecutivo, ha valutato quest’ultimo la possibilità che tutto finisse con lo scenario odierno? Durante un cantiere del genere, ricordiamo costato 165 mila euro, non sarebbe stato opportuno predisporre un servizio di vigilanza? Altra curiosità: Il Parco Regionale dei Castelli Romani ha autorizzato la posa in opera di fari a terra che puntano verso l’alto e che presumibilmente provocano inquinamento luminoso?

Ricorrono sempre i soliti “professionisti” negli incarichi che conferisce il Comune di Nemi e sembrerebbe agiscano con tempi fulminei: Il 6 marzo Mastrostefano riceve l’incarico e il 10 marzo vengono approvati i lavori che iniziano addirittura il 17 marzo! L’ingegnere ha redatto il progetto in soli quattro giorni? Quanta fretta per arrivare alle immagini immortalate soltanto ieri. [ CLICCARE QUI PER VISIONARE L'ORDINANZA DEL COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE GABRIELE DI BELLA ]

 




NEMI, CORSI: SCATTA IL PIANO “B”

 

[ CLICCARE QUI PER LEGGERE LA DELIBERA DI GIUNTA ]

 

di Chiara Rai

Nemi (RM) – C'è una notizia fresca di Giunta (Alberto Bertucci, Edy Palazzi e Pietro Pazienza). Mediante deliberazione il sindaco più i due, conferiscono un incarico professionale per la redazione di un "piano particolareggiato" in zona Corsi.

Ma vogliamo essere più specifici ancora facendo la premessa che la delibera prima menziona le tre zone di completamento di edilizia residenziale che sono Le Colombe, I Corsi e Parco dei Lecci che "sono da sottoporre a piano attuativo" e poi però si concentra solo sui Corsi rispetto alla cui zona si ritiene "necessario" procedere ad un piano particolareggiato soprattutto dal punto di vista infrastrutturale e cioè la rete viaria.

Dunque si parla di tre zone e poi si arriva alla zona Corsi, recente area d'interesse di un tentativo di lottizzazione da parte di un grande sostenitore del sindaco imputato, naufragato grazie ai pareri negativi del Parco Regionale dei Castelli Romani e della Regione Lazio occorsi nell'ambito della conferenza dei Servizi che ha visto "proponente" il Comune di Nemi.

Questo indirizzo politico amministrativo ha tutto il sapore di un "piano B" che permetterebbe lo sviluppo e l'edificazione in un'area polmone rimasta ancora verde e difesa da molti cittadini in questi ultimi tempi nonché tema affrontato anche dal nostro quotidiano. Si era addirittura formato il Comitato no Pic (piano integrato corsi) nato per contrastare proprio questi tentativi di edificare in zone protette ed alto rischio idrogeologico.

Ora, non bisogna prendere sotto gamba questo "piano particolareggiato" perché è sinonimo di grosse infrastrutture, espropri, edificazioni. Purtroppo di fronte ad una politica che si sta mostrando poco attenta all'ambiente, se pensiamo che anche la sbandierata raccolta differenziata non è mai decollata dappertutto, bisogna tenere la guardia alta affinché Nemi non divenga come alcuni paesi dei Castelli Romani che da Roma, guardando le colline, appaiono come blocchi di cemento incastonati nel fu verde.

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NEMI: IL SINDACO ALBERTO BERTUCCI E LA SUA GIUNTA PERDONO IN TRIBUNALE CONTRO CHIARA RAI DIRETTORE DE L'OSSERVATORE D'ITALIA

 

Chiara Rai: "In nome della categoria che rappresento e in nome dell’onestà della mia persona sono costretta a non passare sopra a questo episodio ed andare fino in fondo".

 

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Smentito e smentiti dalla Giustizia. La denuncia della Giunta di Alberto Bertucci a seguito di un mio articolo che affermava che il cimitero era chiuso quando invece doveva essere aperto ha avuto una sonante archiviazione in quanto le accuse del sindaco di Nemi Alberto Bertucci, del vicesindaco Edy Palazzi e dell’assessore Pietro Pazienza sono risultate del tutto infondate.

Io e il mio giornale abbiamo vinto. Nessun rinvio a giudizio nei miei confronti e neppure uno strascico giudiziario che avrebbe lasciato spazi a dubbi ed insinuazioni dal parte del sindaco di Nemi nei confronti di una professionista quale ritengo di essere.

Definisco questa giornata memorabile, in quanto la diffamazione della quale mi hanno accusato è risultata infondata e si è rivolta contro loro stessi.

Sono estremamente contenta per questo esito odierno in aula di Tribunale dove sono stata trascinata per la giacchetta dai predetti personaggi. E’ stata completamente smontata la tesi sostenuta dalla giunta comunale di una stampa infamante e bugiarda: adesso c’è da chiedersi chi sia il pinocchio della situazione e chi debba camminare a testa bassa.

I motivi di questa sonante sconfitta giudiziaria della giunta di Alberto Bertucci che addirittura si è opposta alla richiesta di archiviazione sono diversi:
Alberto Bertucci, Edy Palazzi e Pietro Pazienza, che probabilmente non porgeranno le doverose e pubbliche scuse ad un quotidiano serio come il nostro, hanno messo in dubbio, testimonianze e fotografie.

E soprattutto la giunta ha mancato di rispetto nei confronti dei cittadini stessi che si sono recati al cimitero domenica 28 ottobre 2012, ultima settimana che prelude alla festività di Ognissanti e alla commemorazione di tutti i fedeli defunti, quando alle ore 16 i cancelli si presentavano chiusi e diversi visitatori rinunciarono all’idea di andare a trovare i loro cari.

Le accuse sono del tutto infondate e la memoria torna indietro a quando il sindaco ha fatto affiggere manifesti dappertutto addirittura utilizzando l’indirizzo e-mail istituzionale per esortare i cittadini a denunciare la stampa (e la collettività sa bene a chi si riferiva il sindaco) e a intentare quindi una causa di risarcimento danni al fine di tirare su qualche centesimo per rimpinguare le casse comunali e dare servizi ai cittadini.

Beh, signor Alberto Bertucci, penso che lei saprà trovare il modo per lavare tutto il fango che in questo mesi mi ha ingiustamente gettato in dosso.

In nome della categoria che rappresento e in nome dell’onestà della mia persona sono costretta a non passare sopra a questo episodio ed andare fino in fondo.

Ancora adesso, la invito, come la invitai in sede di tentativo di riconciliazione che lei non ha saputo ne voluto intendere (ne lei e neppure i signori Edy Palazzi e Pietro Pazienza), a rassegnarsi al fatto che esista una stampa seria su questo territorio.

Una stampa che ha saputo anche criticare il suo operato perché per fortuna in Italia vige ancora la libertà di critica e di pensiero.

In silenzio ho dovuto subire ridicole accuse della sua giunta, in silenzio passavo di fronte ai manifesti diffamanti che con tanta solerzia sono stati affissi e tenuti per mesi. Adesso con la stessa tenacia, con lo stesso silenzio, seguirò le sue gesta e le ricordo che non è riuscito nel suo intento di farmi rinviare a giudizio bensì rinviato a giudizio resta lei e per fatti molto gravi. Le rammento che l’accusa è di frode e turbativa d’asta nei pubblici incanti rispetto allo stesso Comune che amministra e che la prossima udienza dibattimentale è fissata per il mese di giugno.

Se verrà scagionato ne daremo notizia e se verrà condannato faremo altrettanto. Per il momento vige la presunzione di innocenza e io e il mio giornale non ci comporteremo come lei si è comportato nei nostri confronti. Tant’è.

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NEMI, CIMITERO: PASSANO LE STAGIONI TRA RIFIUTI, CHIUSURE, CAPRE E QUERELE

Chiara Rai

Nemi (RM) – Oggi, 27 marzo 2013 alle ore 12:00 il cimitero di Nemi si presenta aperto, come si evince dalle foto a corredo dell’articolo.

Una situazione del tutto differente dalla ormai passata domenica 28 ottobre, ultima settimana che prelude alla festività di Ognissanti e alla commemorazione di tutti i fedeli defunti, quando alle ore 16 i cancelli si presentavano chiusi e diversi visitatori rinunciarono all’idea di andare a trovare i loro cari.

Quando il cimitero di Nemi è aperto lo si evince chiaramente, perché tutti e due i cancelli sono spalancati così come si può ammirare nella chiarissima fotografia odierna. Non vi possono essere interpretazioni di sorta: cancelli aperti significa cimitero aperto, cancelli chiusi cimitero chiuso.

La giornata di oggi, fortunatamente senza pioggia, ha permesso una visita del posto certamente migliore di quando le capre il passato venerdì 8 marzo, indisturbate sono entrate all’interno del Camposanto per fare razzia di vegetazione e bisogni ovunque, lasciando interdetti i presenti.

La prima cosa che oggi salta all’occhio è un mucchio di pannelli ondulati, non li chiamo Eternit soltanto perché non ne ho la scientifica certezza, proprio di fronte l’ingresso del cimitero. Se di Eternit dovesse trattarsi, se ne conosce bene la nocività e pericolosità del materiale che andrebbe smaltito come rifiuto speciale. 

Sul lato sinistro dell’ingresso per chi guarda frontalmente i cancelli dall’esterno, c’è ancora un cumulo di rifiuti ingombranti che dimorano lì ormai da diversi mesi. Il 4 settembre, così come il 29 gennaio scorsi L’osservatore laziale ha immortalato gli stessi rifiuti, sempre lì, resistenti alle intemperie e testimoni del cambiare delle stagioni. Un fatto è certo, che si tratti di eternit, water o lavabi, i rifiuti ingombranti che circondano il cimitero non vengono rimossi, bensì fanno parte dell’arredo già da qualche tempo.

Si può parlare di degrado? Certamente sì, anche se quest’affermazione probabilmente mi costerà un’altra querela da parte della giunta Bertucci per lesa immagine del Comune. Con l’occasione informo i lettori (notizia che lascia il tempo che trova ma che fa capire quanto il Comune di Nemi non prediliga il dialogo con la stampa ma favorisca le maniere a mio parere persecutorie) di aver ricevuto una querela per diffamazione a mezzo stampa da parte del sindaco di Nemi Alberto Bertucci, del vicesindaco di Nemi Edy Palazzi e dell’assessore Pietro Pazienza,  per aver pubblicato un articolo nel quale viene affermato che domenica 28 ottobre 2012 alle ore 16 il cimitero era chiuso e le persone non hanno potuto far visita ai propri cari. [ Art. del 28/10/2012 NEMI, SETTIMANA PRIMA DELLA COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI: CIMITERO CHIUSO ]

Ancora sto cercando la diffamazione. Ma il sindaco ha deciso così, vado querelata insieme al giornale. Tutto questo senza neppure inviare smentite o rettifiche al quotidiano.

Un altro esempio di democrazia dopo il precedente in Consiglio Comunale quando il sindaco Bertucci in piena seduta chiese ad un agente di verificare se avessi il cellulare acceso, in registrazione. Io cerco di fare il mio lavoro senza offendere nessuno, i miei numerosi civili tentativi di dialogo con il primo cittadino di Nemi sono sempre andati male perché non si accettano le critiche ma soltanto le lodi. Io non sono brava a lodare soltanto e soprattutto mi da fastidio portare il bavaglio.

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