CIVITAVECCHIA: CADE LA GIUNTA TIDEI

Redazione

Civitavecchia (RM) – Cade la giunta Tidei a Civitavecchia. Il Sindaco, aveva già diramato una nota nella quale annunciava le proprie dimissioni. Decisiva, sicuramente, la decisione di entrare in Acea Ato 2  che ha trovato la delegazione di Sinistra Ecologia e Libertà contraria.  "Ho deciso – ha dichiarato l’ex sindaco nella nota – di rassegnare le mie dimissioni in quanto impossibilitato ormai ad assumere importanti provvedimenti a favore della città e del suo sviluppo. Sono stanco dei continui mercanteggiamenti e delle tensioni anche spesso strumentali che ogni giorno alimentano un clima diventato ormai insopportabile. I responsabili dovranno farsi carico sino in fondo delle gravi conseguenze che peseranno irrimediabilmente sulla citta', sui lavoratori e sullo sviluppo futuro".   Pietro Tidei, che era gia' stato Sindaco di Civitavecchia per due mandati tra il 1994 e il 2001, ha ricoperto anche il ruolo di parlamentare dei Ds e del Pd.
 

Santori: “Chiuso un capitolo disastroso”
“Con la caduta del sindaco Tidei, dopo solo un anno e mezzo, si chiude un capitolo disastroso per Civitavecchia e questo lo dobbiamo soprattutto agli atti di coerenza e capacità di chi da sempre si è opposto a questo modo di amministrare caratterizzato da incapacità e non curanza nei confronti della cittadinanza e dei grandi progetti cui in prospettiva è chiamata questa città”, così dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, commentando le dovute dimissioni del sindaco di Civitavecchia Pietro Tidei.  “Il percorso di Tidei è stato rocambolesco, fatto di giochetti che poco hanno a che vedere con la cittadinanza, ribaltonismi e incompetenze. Era la sua terza volta da sindaco già due volte parlamentare l’epilogo dei vecchi volti della politica era prevedibile, fortunatamente meglio tardi che mai. Ora auspichiamo un nuovo capitolo per Civitavecchia, senza cialtroni della politica e con un modo differente di amministrare. Si torni al voto per ridare serietà alla politica cittadina”, conclude Santori.
 




RIETI, PROSEGUONO GLI INCONTRI PER LA COSTITUZIONE DI UNA RETE DI COMUNI E DI UN PIANO STRATEGICO DI SVILUPPO

Rieti – Il Sindaco Simone Petrangeli, insieme al Sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, si recherà venerdì 29 marzo, a Viterbo, dove incontrerà il Sindaco Giulio Marini, e subito dopo a Civitavecchia dal Sindaco Pietro Tidei. I due incontri – annunciati nei giorni scorsi dopo la visita a Rieti del Sindaco Di Girolamo – avranno come tema centrale la proposta, fortemente sostenuta da Rieti, di costituire una rete di Comuni e un piano strategico di sviluppo finalizzato anche alla realizzazione di un corridoio a nord di Roma in grado di sfruttare le opportunità che derivano dalla vicinanza con la Capitale. Il 20 marzo scorso Petrangeli e Di Girolamo hanno formalizzato l'intenzione comune di avviare una serie di iniziative, a breve e medio termine, per mettere in rete le Città di Rieti e Terni, a partire dalla mobilità, dal turismo e dall'ambiente estendendo l'invito anche ai Comuni di Viterbo, Civitavecchia e L'Aquila.

Nelle prossime settimane è in programma anche un incontro tra il Sindaco Petrangeli e il Sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente.

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CIVITAVECCHIA, RILASCIATA L'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE. SCOPPIA LA BAGARRE

Alberto De Marchis

Civitavecchia (RM) – Un vero e proprio successo, hanno commentanto Pietro Tidei, Roberto Galletta e Mauro Guerrini, rispettivamente sindaco di Civitavecchia, assessore all’Ambiente e delegato ai rapporti con Enel, quanto stabilito nella conferenza dei servizi, dello scorso martedì 12 marzo, svoltasi presso il Ministero dell’Ambiente per il rinnovo dell'Autorizzazione Integrata AmbientaleAIA – alla centrale Enel di Tvn.

Il sindaco di Civitavecchia Pietro Tidei ha dichiarato: “Siamo partiti da un dato di fatto. Che il nostro territorio è vittima della servitù energetica, impossibile da sostenere se non nei limiti previsti: e cioè che a fine del suo ciclo produttivo la centrale deve essere smantellata in quanto la presenza dell'impianto impedisce lo sviluppo turistico alternativo a quello industriale". E in attesa che arrivi il "grande giorno" Ispra o l'Arpa si occuperanno di monitorare costantemente le emissioni al camino fornendo in tempo reale i dati al Comune che li metterà a disposizione di quanti ne chiederanno la consultazione.”

Dura la nota del Presidente di Legambiente Lazio Lorenzo Parlati: “Dopo quattro anni di attesa, la Conferenza dei servizi per il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale della Centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord ha chiuso i lavori con una sola seduta e senza che nessuna delle osservazioni e richieste presentate da Legambiente e dai comitati sia stata valutata positivamente.”

Da quanto emerso da una prima lettura del verbale, in sintesi, risulterebbe che sono stati ampliati i limiti di emissione per il monossido di carbonio (CO), anche in relazione alle ore di funzionamento dell'impianto, non è stato inserito il limite dello 0,3% del tenore di zolfo nel carbone (fissato dal piano regionale qualità aria) né è stata prodotta una descrizione analitica del combustibile rendendo impossibile valutare gli inquinanti emessi (metalli pesanti soprattutto), non è stata disposta la verifica di ottemperanza per le prescrizioni contenute nella valutazione di impatto ambientale per valutarne lo stato di attuazione.

“È scandaloso, – ha inoltre dichiarato Parlati – dopo quattro anni di lavori, in quattro e quattro otto, con una sola seduta si è chiusa la conferenza dei servizi per uno degli impianti di produzione elettrica tra i più grandi e impattanti nel Paese, e senza tener in nessun conto le osservazioni e richieste dei comitati e delle associazioni E' inaccettabile utilizzare il rinnovo dell'autorizzazione AIA per aumentare i limiti di emissione e le ore di lavoro della centrale a carbone di Civitavecchia, significa farsi beffa delle prescrizioni per l'esercizio dettate molti anni fa con la valutazione di impatto ambientale. Altrettanto sconcertante è il parere positivo della Regione Lazio, rilasciato proprio mentre la nuova Amministrazione si sta insediando e non può quindi aver valutato nulla nel merito. Nelle prossime ore, capiremo quali spazi ci siano dal punto di vista amministrativo e legale per fermare questo scempio.”

Altrettanto dura la nota del Movimento No Coke Alto Lazio: “Oltre il danno, la beffa! Non vediamo come altro commentare quanto accaduto lo scorso 12 marzo nella Conferenza dei Servizi per il rinnovo dell’AIA di Torrevaldaliga Nord e quanto dichiarato dal Primo Cittadino a margine della stessa. Parlare infatti di vittoria storica, significa o avere una profonda ignoranza di quanto contenuto nei documenti e di quanto richiesto da Enel durante il procedimento, o mentire sapendo di farlo. Dall’analisi del Verbale della conferenza e dei relativi allegati, si evince infatti che l’AIA sarà rilasciata senza che le Migliori Tecniche Disponibili siano totalmente applicate; in deroga al Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Lazio; senza alcuno dei provvedimenti previsti dal recepimento dalla Direttiva Seveso II relativa agli stabilimenti suscettibili di rischio incidenti rilevanti, ed infine stravolgendo quanto previsto dal decreto MAP 55/02/2003 del 24 dicembre 2003 autorizzativo alla costruzione e all’esercizio della centrale. Nulla su quanto richiesto dalle Associazioni e dai cittadini, che a tal fine avevano sottoscritto in migliaia un’apposita petizione, chiedendo che il Sindaco apponesse prescrizioni più stringenti quali, ad esempio, – limiti emissivi di 50 mg/Nm3 per il monossido di carbonio, risultato ottenibile applicando le Migliori Tecniche Disponibili individuate dall’Unione Europea; – l’utilizzo di carbone con contenuto di zolfo inferiore allo 0,3% come previsto dal Piano di Risanamento della Qualità dell’aria della Regione Lazio; – il mantenimento della capacità produttiva e del consumo di materie prime come dichiarati nel 2003 in sede di prima autorizzazione, in sintesi: un massimo di 6.000 ore all’anno di funzionamento a pieno regime e 3.600.000 tonnellate di carbone; Tutte richieste contenute nelle Osservazioni che il Movimento No Coke, il Forum Ambientalista e l’ISDE – Medici per l’Ambiente, hanno depositato agli atti della Conferenza dei Servizi, e che hanno ripetuto e motivato nell’apposita audizione. Al contrario, sono state accolte tutte le pretese di Enel a esclusivo beneficio del conto in banca degli azionisti e la centrale, solo per citare alcuni dati, potrà funzionare al massimo carico per 7.500 ore all’anno (312 giorni invece che i 250 dichiarati nel 2003), bruciare 4.500.000 tonnellate all’anno di carbone (quindi 900.000 tonnellate in più di quelle previste), utilizzare carbone con percentuale di zolfo fino ad oltre tre volte superiore a quella consentita dal Piano Regionale di Qualità dell’Aria, emettere una quantità massima di 120 mg/Nm3 di monossido di carbonio – quindi ben più del doppio della quantità attesa con l’utilizzo delle Migliori Tecniche Disponibili, mantenendo invariato il limite annuo consentito di emissioni di anidride solforosa (2.100 tonnellate) e ossidi di azoto (3.450 tonnellate). Il sindaco Tidei, svilendo il potere/dovere conferitogli dal R.D. 27 luglio 1934 n°1265, ha prescritto unicamente l’abbassamento della quota massima di emissioni delle polveri, portandola a 160 tonnellate/anno dalle 260 previste finora, proponendo una riduzione, peraltro l’unica sulla quale l’Enel si era dichiarata disponibile a trattare, di carattere più che altro scenografico, se solo si considera che l’intero impianto a pieno regime nel 2011 ha prodotto – sempre secondo i dati rilevati dall’Enel e approvati dalle autorità competenti – un totale di 55 tonnellate di polveri, ovvero circa un terzo del limite che il Sindaco ha “imposto”, con “severità” memorabile, nella conferenza dei servizi di ieri. Per quanto riguarda la fissazione del 2034 come data di chiusura dell’impianto (anche qui nel pieno rispetto delle indicazioni di Enel sul ciclo di vita della centrale), crediamo che qualsiasi persona mediamente dotata di buon senso non possa che considerarla, più che una prescrizione, una profezia da cartomante. Movimento No Coke Alto Lazio Forum Ambientalista 2 Riteniamo veramente grave, seppur non ci stupisce, che il Sindaco, ma anche gli altri enti rappresentati in Conferenza dei Servizi, abbiano perso un’importante occasione per ridurre il carico inquinante sul nostro territorio che già cosi pesantemente sta pagando gli effetti degli oltre 50 anni di servitù energetica ma ancor più grave che si spacci come vittoria storica l’accettazione passiva della maggior parte delle richieste ENEL. Accettazione che, ne siamo certi, faciliterà le trattative sulle compensazioni economiche che il Comune sta conducendo con l’ente elettrico e che passano, ancora una volta, sulla pelle e la salute della popolazione di Civitavecchia e dell’Alto Lazio. Diffidiamo il Sindaco e quant’altri dall’affermare di aver fatto proprie le richieste dei No Coke e delle associazioni ambientaliste, e ci riserviamo, non appena il provvedimento definitivo verrà pubblicato, di far valere le ragioni del popolo inquinato, ricorrendo avverso lo stesso in tutte le sedi competenti.”

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CIVITAVECCHIA CENTRALE ENEL:. DOMANI LA CONFERENZA DEI SERVIZI PER IL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA

Alberto De Marchis

Civitavecchia (RM) – Domani, martedì 12 marzo alle 10,00,  si terrà a Roma presso il  Ministero dell’Ambiente la Conferenza dei Servizi per il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale della centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord di Civitavecchia.

Alcuni esponenti del Movimento No Coke Altolazio e dei Medici per l’Ambiente  rappresenteranno nella prevista audizione la voce del popolo inquinato e ribadiranno le richieste contenute nella petizione al Sindaco di Civitavecchia sottoscritta da molti cittadini del territorio, per  il rispetto delle prescrizioni non attuate e la fissazione di limiti più restrittivi, in considerazione dell’alta concentrazione di fonti inquinanti che minacciano la salute della popolazione.
 
“Ci aspettiamo che Pietro Tidei, in qualità di sindaco del sito ospitante l’impianto, avvalendosi dei poteri conferitigli dal Regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, stabilisca precise prescrizioni a tutela della salute dei cittadini. – Dichiarano in una nota dal Movimento No Coke Alto Lazio – E’ la sede opportuna – proseguono – per dimostrare con i fatti  come intende provvedere alle numerose criticità e inadempienze ambientali denunciate a carico di Enel, che mettono a rischio la salute della popolazione.”

I dati Enel dimostrano che la centrale di TVN di Civitavecchia con i suoi tre gruppi a carbone emette in atmosfera, ogni anno 2100 t/a di SO2, 3450 t/a di NOx e 260 t/a di polveri, questo è l’inquinamento massiccio che la conferenza dei servizi andrà a discutere, che la delegazione dei Medici e Tecnici del Movimento No Coke Alto Lazio chiederà di abbassare, con l’adeguamento dell’impianto alla normativa europea.  I rappresentanti dei No Coke ricordano che nel ‘Rapporto 2011’, pubblicato dall’Osservatorio Ambientale per Torrevaldaliga Nord della Regione Lazio “La popolazione residente nel solo comune di Civitavecchia nel periodo 2006-2010 presenta un quadro di mortalità per cause naturali (tutte le cause eccetto i traumatismi) e per tumori maligni  in eccesso di circa il 10% rispetto alla popolazione residente nel Lazio nello stesso periodo. Tale eccesso si conferma tra gli uomini residenti nell’area allargata”.

Durante l’audizione sarà lasciata copia, ai membri della Commissione, dello studio commissionato da Greenpeace a SOMO, Istituto di ricerca indipendente no profit, i cui dati sono stati riconosciuti come conformi alla realtà dal Tribunale di Roma, dove si evidenzia che “la produzione termoelettrica a carbone di Enel è causa, in Italia, di una morte prematura al giorno e di danni al Paese stimabili in circa 2 miliardi di euro l´anno; mentre in Europa quella stessa produzione causa quasi 1.100 casi di morti premature l´anno e danni per 4,3 miliardi di euro.”

“E’ importante in quella sede far sentire la pressione dei cittadini dell’Alto Lazio – hanno inoltre dichiarato i No Coke – su quanti, membri della conferenza dei servizi e Sindaco Tidei, sono chiamati a decidere del nostro futuro e della nostra salute. La nota prosegue con l’invito, rivolto a tutti i cittadini, a partecipare al presidio organizzato sotto il Ministero proprio durante lo svolgimento della Conferenza dei Servizi.  I rappresentanti No Coke concludo infine la nota dichiarando: “Chiediamo inoltre a tutti di portarsi dietro un paio di scarpe a rappresentare la presenza di quanti non ci sono più proprio a causa dell’aggravarsi delle patologie mortali conseguenti la presenza della centrale. Ci auguriamo la presenza di tutte le associazioni e comitati che in tanti anni hanno partecipato alle nostre iniziative. Possiamo raggiungere risultati significativi per ridurre l’inquinamento e porre un argine agli interessi aziendali dell’Enel perseguiti a scapito delle nostre vite. E’ un momento importante della lotta a difesa della salute, per il futuro dei nostri figli e del nostro territorio.  Non deleghiamo il nostro futuro, partecipiamo direttamente, per costruirlo insieme.”
 

 




TARQUINIA, CONTINUA LA RACCOLTA DI FIRME PER LA PETIZIONE AL SINDACO DI CIVITAVECCHIA

Redazione

Tarquinia (VT) – Prosegue per la terza settimana la campagna di sottoscrizione per la petizione al sindaco di Civitavecchia. Oggi sabato 10 novembre in Piazza Cavour a Tarquinia dalle 16.00 alle 19.00 per raccogliere le firme a nome di tutto il Coordinamento delle associazioni ambientalisteMovimento No Coke, Forum ambientalista, Nessun Dorma, Medici per l’ambiente, Antidiscarica di Allumiere, Riprendiamoci il futuro, Piazza pulita, Italia Nostra per il rispetto delle prescrizioni a tutela della salute e dell’ambiente nel procedimento in corso dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA) della centrale TVN.
Le petizione potranno firmarla tutti i cittadini dell’Alto Lazio, pertanto un occasione per i cittadini di Tarquinia di essere considerati nell’ambito del procedimento dell’AIA. Nella petizione si chiede al Sindaco di Civitavecchia, avv. Pietro Tidei che in sede di conferenza dei servizi per il rilascio dell’AIA della centrale di Torrevaldaliga Nord, pretenda la conferma delle prescrizioni del decreto Via 680/2003 (realizzazione parco serbatoi, allontanamento scarico della pescicoltura, sistema di manipolazione carbone in depressione etc.) nonché una esatta calendarizzazione per la celere ottemperanza delle stesse, che si evidenzia essere condizione imprescindibile all’esercizio dell’impianto e, avvalendosi dei poteri di cui al Regio Decreto 27 luglio 1934, n. 1265, ponga, oltre ad altre che riterrà opportune, le sotto elencate prescrizioni a tutela della salute della popolazione :
–        Rispetto dei limiti emissivi per il monossido di carbonio (CO), come attesi con l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili e prescritti nel BREF sui grandi impianti di combustione (Large Combustion Plants), di 50 mg/Nm3; 
–        Utilizzo di carbone con contenuto in zolfo non superiore allo 0,3% come prescritto dall‘art. 6 delle Norme di Attuazione del Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Lazio;
–        Rispetto dei flussi di massa come prescritti ed autorizzati con Decreto MAP/2003, con particolare riferimento al quantitativo di carbone utilizzabile, anche al fine di non inficiare la riduzione della centrale da quattro a tre gruppi;
–        Rispetto delle ore di funzionamento come autorizzate con Decreto MAP/2003;
–        Adeguamento del rendimento dell’impianto a livelli previsti dal BREF LCP e fissati nell’intervallo tra il 43 e il 47%;
"Desecretazione e pubblicazione dei contenuti relativi alla scheda B della documentazione per la richiesta del rinnovo Aia e relativa a “Dati e notizie sull’impianto attuale” comprensiva dei risultati del monitoraggio in continuo delle emissioni al camino. – Dichiara il Portavoce del Coordinamento delle associazioni ambientaliste Marzia Marzoli – Tutte queste prescrizioni – conclude il portavoce – se rispettate porterebbero un beneficio enorme all’ambiente e alla salute, firma e fai firmare la petizione.

 




TARQUINIA, SICUREZZA DELLA CENTRALE ENEL TORREVALDALIGA NORD DI CIVITAVECCHIA.

A. De. M.

Il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola al sindaco di Civitavecchia Pietro Tidei: “Se la situazione ambientale è così gravemente compromessa e addirittura Lei rileva ben 36 punti di inadempienza da parte di Enel, innanzitutto ha l’obbligo di  ristabilire le regole, quindi provvedere  immediatamente ad organizzare un incontro con tutti i sindaci dei territori compromessi dalla ricaduta degli inquinanti. Non si può fare incontri a due, tutti i sindaci devono essere coinvolti da Lei per una seria condivisione di scelte ed eventuali interventi”. Interviene così il primo cittadino tarquiniese dopo aver appreso dalla stampa che il sindaco di Civitavecchia si è recato all’incontro con i dirigenti Enel con la sola delegazione politico-amministrativa civitavecchiese: “Con questo gesto tirannico e antidemocratico ha cancellato tutti i diritti faticosamente conquistati  dalle città limitrofe – continua il sindaco Mauro Mazzola, rivolgendosi a Tidei  -, che tanto hanno combattuto prima contro la riconversione a carbone di TVN e poi per il diritto di partecipazione alle decisioni e al controllo che riguardano direttamente e pesantemente tutto il territorio. Un diritto questo che, come sa bene il sindaco Tidei, è stato sancito anche dal Ministero delle Attività Produttive e dalla Regione Lazio”. “Le rammento questo – conclude Mazzola – semmai dovesse servirle ricordare l’aspetto ufficiale della questione, ma la logica chiaramente dice che la ricaduta degli inquinanti non attiene la sola Civitavecchia ma tutti i paesi e cittadine limitrofe, indipendentemente dagli “invisibili” confini geopolitici”. E’ per tutta questa serie di motivi che il Sindaco Mauro Mazzola ha provveduto ieri ad inviare una missiva esplicitante il suo dissenso su questo modus operandi sia al sindaco di Civitavecchia on. Pietro Tidei e per conoscenza all’Amministratore delegato Enel Direttore Generale  Dott. Fulvio Conti, chiedendo a gran voce l’indizione immediata di una riunione di entrambe le parti in causa: Sindaci del territorio ed Enel     




CIVITAVECCHIA, CHIUSURA CENTRALE ENEL: I SINDACATI SCRIVONO AL SINDACO

Alberto De Marchis

Preoccupate le organizzazioni sindacali di Civitavecchia per l'annuncio del primo cittadino Pietro Tidei riguardo l’intenzione di emanare un'ordinanza di chiusura della centrale Enel della città portuale. Una possibilità, quella della chiusura della centrale che "determinerebbe – chiariscono Cgil, Cisl e Uil – ricadute drammatiche e difficilmente gestibili su migliaia di posti di lavoro (tra lavoratori ENEL, delle ditte di manutenzione, di un largo indotto che interessa anche gli operatori del Porto). Un vero e proprio dramma sociale che un territorio come il nostro – già segnato da una vera e propria emergenza occupazionale – non può permettersi". “Per cercare di evitare il peggio i sindacati hanno inviato una lettera a Tidei con la quale chiedono di aprire subito un tavolo di confronto chiamando le parti sociali, Enel e Tirreno Power, Autorità Portuale e Asl.  “Esaminare una situazione ambientale grave, che pregiudica il diritto alla salute degli abitanti di un largo territorio, data dall'inquinamento prodotto dalle centrali e dai fumi delle navi del Porto. – Scrivono Cgil, Cisl e Uil – Vorremmo condividere una strategia con la quale si intervenga per rimuovere o almeno ridurre notevolmente l'inquinamento attraverso lavori e opere che, aumentando e non riducendo l'occupazione, sia in grado di coniugare lavoro, ambiente e salute. Diritti fondamentali e costituzionali che non possono essere messi in contrapposizione tra loro. Per quanto attiene al confronto con Enel, continuiamo a sollecitare investimenti per portare nel territorio di Civitavecchia fonti di produzione energetica rinnovabile e pulita, in grado di creare nuova occupazione e garantire una prospettiva diversa per il futuro. Inoltre, sempre nei confronti di Enel, partendo dalla drammatica situazione venutasi a determinare con il cambio di appalto nella gestione del pronto soccorso e dell'ambulanza nella Centrale di Tvn, che sta determinando il licenziamento di sei lavoratori e lavoratrici, va condivisa un'intesa con la quale si preveda – concludono Cgil, Cisl e Uil in tutti i cambi e nelle assegnazioni degli appalti, "clausole di salvaguardia" a favore dell'occupazione in essere e della mano d'opera locale".“

 




CIVITAVECCHIA BALLOTTAGGIO, VINCE PIETRO TIDEI – CENTROSINISTRA

Redazione

A Civitavecchia vince Pietro Tidei con 14.725 voti – Partito Democratico (Pd) – Lista Civica – Tidei Sindaco – Sinistra ecologia e libertà (Sel) – Lista Civica – Ritorna il Futuro con Tidei – Partito socialista italiano (Psi) – Italia dei valori (Idv) – Federazione della Sinistra (Prc + Pdci)




CIVITAVECCHIA, PRIMARIE CENTROSINISTRA: VINCE PIETRO TIDEI

Redazione

Ora tutti uniti per la grande vittoria del centrosinistra a Civitavecchia per il buon governo”. Lo scrive in un comunicato il deputato del Pd, Enrico Gasbarra commentando il risultato delle primarie del centrosinistra per il candidato a sindaco di Civitavacchia, vinte dal deputato del Pd, Pietro Tidei. “A Pietro Tidei e ai tanti amici, ai tantissimi giovani che hanno condiviso e sostenuto il suo progetto in questo meraviglioso confronto che si è svolto con le primarie, vanno le mie congratulazioni, sapendo che ora saprà essere il candidato sindaco della famiglia del centrosinistra, aperta alla società civile”. “La straordinaria partecipazione dei cittadini, oltre 8 mila, – aggiunge Gasbarra – premia il Pd e le primarie che rappresentano il nuovo passo per costruire la buona politica. Un vento democratico a cui hanno offerto un contributo determinante gli altri candidati, Enrico Luciani, Mauro Guerrini, Vittorio Petrelli e Roberto Bonomi che meritano un grande plauso per l’impegno, ma soprattutto per aver saputo portare avanti un confronto aperto e serio per il futuro di Civitavecchia. Da oggi – conclude Gasbarra – il Pd e l’intero centrosinistra dovranno unire le forze, le idee per scrivere una nuova straordinaria pagina a Civitavecchia, umiliata in questi anni dalla destra”.