Regione Sicilia, fondi Ue. Compagnone: “Rafforzare le competenze e adeguare il personale contro il disimpegno delle risorse”

PALERMO – Una strategia unica, figlia della visione politica del Governo regionale, a fronte delle frammentazioni per dipartimenti. È una delle soluzioni prospettate per gli investimenti europei dalla Commissione per l’esame delle attività dell’Unione Europea all’Ars, presieduta dal deputato regionale Giuseppe Compagnone, e composta dai parlamentari Luigi Sunseri, Giuseppe Zitelli, Edmondo Tamajo, Alessandro Aricò, Stefania Campo, Rossana Cannata, Emanuele Dipasquale, Riccardo Gallo, Giuseppe Gennuso, Giuseppe Lupo, Matteo Mangiacavallo e Jose Marano. “Contro il serio rischio di disimpegno delle risorse inviate da Bruxelles a causa del ritardo che scontiamo a 5 anni dall’inizio dei programmi 2014-2020 – ha spiegato l’onorevole Compagnone -, la Commissione parlamentare che presiedo ha formulato una risoluzione per l’attuazione del Piano di Rafforzamento Amministrativo ed efficientamento del sistema dei controlli e di valutazione per la programmazione europea. Dopo una serie di audizioni con gli stakeholders dei Fondi Ue, compresi i dirigenti generali dei Dipartimenti regionali, abbiamo focalizzato le criticità di carattere organizzativo e strutturale della macchina amministrativa regionale che necessitano di significativi interventi di rafforzamento delle competenze e di adeguamento del personale”.

Dall’interoperabilità dei sistemi informatici operativi ad una cabina di regia di supporto ai beneficiari, sono numerosi gli accorgimenti elaborati dalla Commissione che sotto la presidenza Compagnone è passata da una a 27 convocazioni in poco più di un semestre, se paragonata alla precedente legislatura. “Chiaro segno – ha concluso l’esponente di Popolari ed Autonomisti – che la programmazione europea non va considerata solo come un’opportunità a perdere, ma va rivalutata come priorità su cui costruire un’autentica stagione di sviluppo economico per una Sicilia competitiva”.