PISA, TELECAMERE DI VIDEO SORVEGLIANZA URBANA E VIDEO ANALISI: UN PROGETTO INIZIATO COL PREFETTO FRANCESCO TAGLIENTE

Redazione

Pisa – "La prima fase del progetto dell'anagrafe delle telecamere di videosorveglianza urbana è stata attivata a Pisa nel 2013 quando fu progettata anche la fase due, quella della video-analisi per prevenire e contrastare eventuali atti terroristici, in attesa di attuarla non appena vi fossero state risorse economiche disponibili". Così in una nota l'ex prefetto di Pisa, Francesco Tagliente, illustra l'importanza del sistema alla luce delle parole del premier Matteo Renzi all'Italian digital day sulla necessità "di 'taggare' i potenziali soggetti sospetti".

Francesco Tagliente era il prefetto di Pisa quando il progetto ebbe inizio: "Esso riduce il carico di lavoro delle forze di polizia a beneficio della sicurezza generale, perché permette di disporre di un'informazione completa e immediata sulla dislocazione delle telecamere pubbliche e private censite. Tutti i dati concernenti le relative coordinate geografiche sono stati inseriti in una mappa geo-referenziata e raccolti in forma anonima, a disposizione esclusiva della prefettura e delle forze dell'ordine che possono verificare all'istante l'ubicazione delle telecamere, contattare i proprietari dell'impianto e farsi consegnare le registrazioni in breve tempo".

L'ex prefetto ha sottolineato che: "a Pisa avevo già progettato l'evoluzione del progetto con la quale sarebbe stato possibile, grazie a un software di ultima generazione, passare in rassegna milioni di fotogrammi e individuare veicoli e individui sospetti". "Questi sistemi – conclude – possono consentire l'immediata identificazione per via telematica di tutti i volti dei potenziali terroristi, che appaiono in una telecamera, se preventivamente 'caricati' in una banca dati internazionale"