Pistoia: benvenuto al Maggiore Vincenzo Bulla

PISTOIA – Si è insediato a Pistoia il nuovo Comandante del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri. Si tratta del Maggiore Vincenzo Bulla, il quale ha acquisito nel corso della carriera
un’ampia esperienza all’interno dell’organizzazione territoriale dell’Arma dei Carabinieri, maturata soprattutto in Sicilia. Infatti, proviene dalla Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina (EN), che ha retto come Comandante negli ultimi quattro anni, svolgendo in modo particolare indagini in materia di associazione di tipo mafioso dedita ad estorsioni e al traffico di sostanze stupefacenti, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, inoltre ha Comandato la Compagnia Carabinieri di Cammarata (AG) svolgendo in modo particolare indagini in materia di prostituzione e stupefacenti, ancora ha Comandato la 2° Sezione del
Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di Monreale, dove si è occupato di importanti e delicate indagini, dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, sulle storiche famiglie mafiose dell’area e, prima ancora, è stato Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sora (FR).
Il Maggiore Bulla, 46 anni, ha frequentato il 39° Corso Applicativo presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, il 5° Corso di Tecniche Investigative presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative di Velletri e l’8° Corso di aggiornamento sempre presso la Scuola Ufficiali; è laureato in Giurisprudenza con relativa abilitazione all’esercizio della professione di avvocato e, inoltre, ha conseguito la laurea magistrale in Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna.
L’Ufficiale, che ha sostituito nell’incarico il Ten. Col. Giansaverio Alfieri destinato a ricoprire il prestigioso incarico di Insegnante di Tecniche Investigative presso la Scuola Marescialli di Firenze, oltre al Comando del Nucleo Investigativo, per il momento reggerà in sede vacante anche quello di Comandante del Reparto Operativo.




Pistoia, ragazza milanese picchiata e costretta in casa: liberata

PISTOIA – E’ stata rintracciata dalla polizia e liberata, una ragazza milanese di 21 anni picchiata e costretta in casa da due marocchini trentenni, in Toscana, a Ponte Buggianese. La giovane, la cui scomparsa era stata denunciata dalla sorella a Milano, secondo quanto emerso, avrebbe accettato l’invito di trascorrere alcuni giorni in Toscana da due marocchini trentenni, con uno dei quali in precedenza aveva avuto una breve relazione sentimentale. Ma, dopo una lite per motivi di gelosia, sarebbe stata picchiata, privata del passaporto italiano, dei soldi e del telefono e costretta a restare in casa. Solo quando, dopo alcuni giorni, uno dei due marocchini, avrebbe acconsentito a portarla fuori con sé per fare la spesa, la giovane è stata rintracciata da pattuglie di polizia già in azione sul territorio, dopo una serie di indagini che ne confermavano la presenza a Ponte Buggianese. L’uomo che era con lei è stato arrestato. Ricercato il secondo marocchino che è stato denunciato.




Pistoia, prete in piscina con gli immigrati. Forza Nuova: "Controlleremo la sua messa"

 


PISTOIA – Diventa un caso politico il bagno in piscina di alcuni migranti ospitati da un parroco di Pistoia, don Massimo Biancalani. Il sacerdote ha pubblicato sul suo profilo facebook le foto dei giovani di colore in acqua nell'impianto alle porte della città toscana commentandole con la frase "E oggi piscina! Loro sono la mia patria, i razzisti e i fascisti i miei nemici". L'iniziativa è stata commentata sul social network dallo stesso Matteo Salvini. "Questo Massimo Biancalani – ha scritto sul suo profilo – prete anti-leghista, anti-fascista e direi anti-italiano, fa il parroco a Pistoia.

Non è un fake, è tutto vero! Buon bagnetto". Tra le migliaia di commenti molti gli insulti al religioso il quale ha anche denunciato che gli pneumatici delle biciclette dei migranti che sarebbero stati bucati dopo l'episodio. Di "silenzio" della Chiesa e del sindaco di centrodestra della città toscana parla il senatore Pd Vannino Chiti e di "vergognoso attacco" al sacerdote il presidente della Toscana Enrico Rossi (Mdp).

Forza nuova dice di voler organizzare una presenza consistente per 'controllare' la messa di domenica prossima celebrata nel pistoiese da don Biancalani, il prete che aveva accompagnato alcuni migranti in piscina. Il vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli, reagisce annunciando che la celebrazione sarà presieduta dal suo vicario generale.

"Credo che qui si stiano davvero oltrepassando i limiti. Spero solo che si voglia scherzare, anche se lo scherzo mi pare di cattivo gusto", afferma il vescovo dopo un comunicato di Forza nuova ripreso dai giornali locali. "A Messa si va esclusivamente per partecipare con fede al divino sacrificio, ricevere la grazia di Cristo e imparare a vivere nell'amore fraterno. Ogni altra finalità ha qualcosa di sacrilego. Intanto annuncio che domenica prossima a Vicofaro, la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal mio vicario generale", aggiunge il vescovo.




Pistoia, gestione rifiuti non autorizzata: arrestate tre persone

 

Red. Cronaca

 

PISTOIA – Un operaio 53enne  pregiudicato,  ora in carcere per altra causa, un operatore ecologico 44enne con alcuni precedenti di polizia ed un carrozziere 43enne incensurato,  tutti residenti nel comune Ella Piana, sono stati denunciati  alla procura della Repubblica di Pistoia, dai carabinieri della stazione di Quarrata, al termine di un’attività di indagine  che  ha accertato  l’illecita attività fra  maggio e giugno dell’anno in corso.


Il terzetto aveva escogitato un sistema per  sostituirsi ai canali ufficiali di smaltimento dei rifiuti speciali,
in questo caso non pericolosi, trattandosi di scarti della lavorazione  dell’industria tessile, che prevedono il tracciamento dei rifiuti stessi dalla produzione allo smaltimento o recupero, ovviamente con costi  che incidono sul bilancio delle aziende,  proponendo in alternativa  un “listino” a prezzi concorrenziali.


I tre  si erano procurati una clientela costituita da una decina di manifatture  tessili gestite da imprenditori cinesi  dell’area del Macrolotto a Prato,  ai quali garantivano  lo “smaltimento” dei sacchi contenenti scarti e rifiuti della  lavorazione, 
ma che  in realtà venivano poi abbandonati sul ciglio della strada o in piazzole di sosta, fra i comuni di Quarrata ed Agliana, utilizzati come vere e proprie discariche a cielo aperto, anche se non si esclude che parte dei  rifiuti possano essere stati gettati in altre zone anche fuori provincia. Le “tariffe” applicate  si aggiravano sui 2-3 euro a sacco e la raccolta a domicilio veniva eseguita con un mezzo di proprietà di una cooperativa di Prato operante nel settore della raccolta dei rifiuti, completamente estranea ai fatti, da cui dipende l’operatore ecologico indagato, che l’utilizzava abusivamente.  Le aree individuate nei comuni di Quarrata ed Agliana,  interessate da queste  discariche abusive,  sono state poi bonificate dalla società CIS srl di Montale, che ha reperito e raccolto nella zona interessata, circa 150  grandi sacchi colmi di rifiuti e scarti tessili,   del  tipo utilizzato per i rifiuti condominiali.


La norma violata dai tre denunciati è contenuta nel cosiddetto Testo Unico Ambientale del 2006  e prevede l'arresto da tre mesi a un anno o l'ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro. La responsabilità delle ditte coinvolte è tuttora al vaglio degli inquirenti per  stabilire, caso per caso, se l’iniziativa di affidarsi ai recuperatori abusivi sia frutto di precise disposizioni  delle varie proprietà o  dell’iniziativa di singoli dipendenti,  all’insaputa del management.
 




PISTOIA: PROFESSORE MOLESTA STUDENTESSE MINORENNI

di Angelo Barraco

Pistoia –  Sono state avviate delle indagini a carico di un professore che avrebbe toccato più volte delle giovani alunne minorenni e avrebbe anche minacciato loro di bocciatura dopo che il professore era venuto a conoscenza del disagio delle giovani per i comportamenti che il professore assumeva. Le giovani avevano denunciato quanto accaduto al preside della scuola. Le studentesse non erano le uniche vittime del professore, sull’uomo pende l’accusa di maltrattamenti contro i familiari. Le indagini hanno avuto inizio dopo un esposto dei genitori delle giovani. Qualsiasi forma di violenza deve essere denunciata, e nel nostro paese purtroppo vi sono diversi casi di violenza, che meritano di essere raccontati, meritano di avere una voce e meritano di essere denunciati. Un altro caso di violenza è avvenuto a Reggio Emilia. Un uomo di 50 anni è stato tratto in arresto dai Carabinieri di San Martino in Rio (Reggio Emilia), per aver maltrattato la sua famiglia. Le violenze che l’uomo esercitava sulla sua famiglia scaturivano per motivi futili, come per esempio il pranzo che non veniva preparato non in orario. Per tanti anni sia la moglie che le tre figlie minori hanno vissuto un incubo, continue violente e percosse. La figlia primogenita è dovuta ricorrere anche alle cure ospedaliere.




PISTOIA, OPERAZIONE CONTRO BANDA DI RAPINATORI OPERATIVA SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE

Redazione

Pistoia – Operazione contro una banda di rapinatori campani autori di vari colpi ai danni di istituti di credito nella provincia di Pistoia ed in altre province del territorio nazionale. 

I militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Pistoia, alle prime ore dell’alba hanno eseguito a  Napoli e Giugliano in Campania, 3 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone, due pregiudicati campani dei quali uno attualmente detenuto nel carcere di Poggioreale ed una giovane incensurata sempre del luogo, coinvolti a vario titolo in  9 rapine ad istituti di credito della provincia  di Pistoia e di altre località sul territorio nazionale, insieme ad altre 12 persone. Nello specifico, al pregiudicato detenuto, A.N. 56enne di Napoli, vengono contestati tutti e nove gli episodi criminosi per i quali si procede, mentre all’altro pregiudicato, G.B. 51enne della provincia di Caserta, ne vengono contestati 2 avvenuti entrambi in provincia di Pistoia, ed alla giovane A.B. 22enne napoletana, un episodio sempre avvenuto nel pistoiese.

Le indagini, coordinate dal Dott. Fabio Di Vizio della Procura della Repubblica di Pistoia,  sono scaturite da una serie di rapine a banche del  pistoiese nell’estate del 2013, le quali erano tutte caratterizzate  dalla presenza di un individuo, il 56enne detenuto, che non adottava particolari accorgimenti nel nascondere il volto mentre “operava” con i suoi complici, molto spesso invece completamente travisati, evidenziando grande sangue freddo ed esibendo per lo più  taglierini per minacciare impiegati  e clienti. Nel proseguo delle attività  gli investigatori hanno acquisito elementi che hanno fatto ben presto inquadrare il 56enne come capo della banda ed organizzatore indiscusso dei vari colpi. I complici venivano di volta in volta reclutati con criteri   spesso riconducibili ad una sorta di “lista di collocamento” del crimine: esperienza, affidabilità, stato di bisogno etc..

La banda si muoveva  sul territorio nazionale con estrema disinvoltura potendo contare su basisti sia nel nord che nel sud Italia.
Nel settembre del 2013 le indagini addivengono ad un punto di svolta. Appreso che il capo  della banda, nel frattempo identificato compiutamente,  tra un colpo e l’altro si nascondeva  in un piccolo appartamento di Mugnano di Napoli per sfuggire ad una ordinanza di custodia cautelare della Corte d’Appello di Napoli per associazione a  delinquere finalizzata alla ricettazione, con un blitz i militari del Nucleo Investigativo coadiuvati dai colleghi di Napoli, lo individuavano ed arrestavano.
Il gruppo accusava  il colpo ma gli altri abituali complici tentavano di riorganizzarsi abbastanza rapidamente,  puntando ad obiettivi posti nel nord Italia. Verso la fine di ottobre del 2013, venivano arrestati in flagranza a San Giuliano Milanese dai Carabinieri del locale comando e dai militari di Merate e Lecco, preventivamente allertati  dai colleghi di Pistoia, nel corso di una rapina avvenuta ai danni della Banca Popolare di Commercio, che aveva fruttato un bottino di 86.000,00 euro, tre pregiudicati, un siciliano 44enne, e due napoletani, un 35enne ed un 31enne, appartenenti alla banda. I banditi in questa occasione avevano immobilizzato dipendenti e clienti con fascette di plastica, prima di allontanarsi e di essere intercettati dai Carabinieri mentre tentavano di far perdere le loro tracce.

Complessivamente nell’operazione sono stati denunciati alla Procura di Pistoia 15 persone, di cui  8 esecutori materiali, 5 basisti e due “fiancheggiatori”.

I  colpi avvenuti in provincia di Pistoia:
17 dicembre 2012, a Larciano,  Banco Popolare, due autori di cui uno travisato e armato di trincetto, 8000 euro; 1 autore identificato
 10 gennaio 2013,  Ponte Buggianese, tre autori a volto scoperto, Banco popolare, apparentemente senza armi,  7500 euro; 2 autori identificati
16 luglio, a Casalguidi – Serravalle Pistoiese, quattro autori di cui tre parzialmente travisati, armati di trincetto, Bcc di Masiano, tentativo fallito; 1 autore identificato
06 agosto a Larciano, Banco Popolare, tre autori travisati e non armati, 14.000 euro; quattro autori identificati
26 agosto 2013 a Pieve a Nievole, Cassa di risparmio Pistoia e Lucchesia, tre autori parzialmente travisati con occhiali, uno armato di trincetto, 10.000 euro; 3 autori identificati

 I colpi in altre province:
26 aprile 2012  a Porcari (LU), Cassa di risparmio Pistoia e Pescia, due armati di trincetto, 4000 euro; 1 autore identificato
13 settembre 2013, Accettura (MT), Banca Apulia, tre a volto scoperto, armati di trincetto, 6500 euro; 3 autori identificati
19 settembre 2013 a Calco (LC), tre autori non travisati, armati di taglierino,  tentativo fallito; 3 autori identificati
19 settembre 2013, a Pioltello (MI), tre autori parzialmente travisati, armati di taglierino, 55.000 euro; 3 autori identificati.

Complessivamente i 9 colpi hanno fruttato oltre 100.000,00 euro.
 




PISTOIA, CARABINIERI IN AZIONE: I CONTROLLI DEL TERRITORIO

Redazione

Compagnia CC di Pistoia

Serravalle P/se
Il 19.01.2014, o i carabinieri della Stazione di  Serravalle Pistoiese (pt), a seguito della denuncia presentata dal rappresentante di zona dell’azienda ENEL spa, denunciavano per furto aggravato e continuato di energia elettrica il legale rappresentante di una società in accomandita ed il relativo gestore dell’attività di Ristorazione e Bed bed and breakfast esercitata a Serravalle Pistoiese poiché dopo aver subito il distacco per morosità dell’energia elettrica erano riusciti a collegarsi alla rete evitando i sigilli apposti ai contatori.
 
Sempre Carabinieri della Stazione di Serravalle Pistoiese,  intervenuti  a seguito delle gravi intemperanze manifestate da un giovane sedicenne straniero, affidato si servizi sociali presso la comunità per minori “PROGETTO TRILLY”, procedevano nei suoi confronti per il reato di danneggiamento aggravato poiché lo stesso, la sera del 17 corrente, colto da un raptus violento aveva danneggiato la porta dell’infermeria con calci e pugni, forzandola anche con una leva metallica.

Pistoia/Quarrata
In data odierna i carabinieri della Stazione di Pistoia, a conclusione degli accertamenti avviati su  denuncia/querela di una imprenditrice agricola albanese  segnalavano,  alla locale Autorità Giudiziaria,  T.F. 51enne di Quarrata con precedenti di polizia,  poiché quale titolare di un’impresa agricola in corso di fallimento si faceva depositarela somma di euro 1500, quale caparra per la vendita di un trattore agricolo, mai consegnato alla succitata donna che ha poi invano reclamato la restituzione del denaro.

Agliana
Nella mattinata odierna verso le ore 5.30,  i Carabinieri della stazione di Agliana, intervenuti su un sinistro stradale senza feriti , sottoponevano a controlli i conducenti  dei  mezzi coinvolti acclarando che uno di essi, un 38enne di Montale, guidava in stato di ebbrezza alcolica. Allo stesso veniva immediatamente riturata la patente e sottoposto a sequestro amministrativo l’automezzo di proprietà. I risultati dell’accertamento alcolemico hanno poi evidenziato, vista la gravità dello stato d’ebbrezza,  anche la relativa responsabilità penale già segnalata alla locale A.G.

Compagnia CC di Montecatini T.

Chiesina Uzzanese e Montecatini T.

Nel corso della nottata odierna i carabinieri del NORM della Compagnia di Montecatini T, durante i servizi preventivi di pattugliamento delle vie cittadine e rurali della Valdinievole sottoponevano a controllo i conducenti di alcuni veicoli procedendo nei confronti di due di essi per guida in stato di ebbrezza alcolica ritirando loro la patente di guida. Per entrambi poi è scattato il sequestro amministrativo dei mezzi condotti ed anche la denuncia penale.