Roma, policlinico Tor Vergata: paziente cade dal letto e muore. Procura dispone autopsia

ROMA – La Procura di Roma ha disposto l’autopsia sul corpo di un paziente di 67 anni, ricoverato al policlinico Tor Vergata, morto nella notte tra il 2 e il 3 gennaio, dopo essere caduto dal lettino del Pronto Soccorso il 25 dicembre scorso. Sulla vicenda i pm hanno avviato un’indagine al momento contro ignoti in cui si ipotizza il reato di omicidio colposo.
In una nota il Policlinico precisa che l’uomo è giunto al “Pronto Soccorso in codice rosso per complesse patologie cardiopolmonari che ne hanno reso necessario il ricovero immediato in sala Emergenze, l’area del Pronto Soccorso paragonabile a una Terapia Intensiva”. Subito approntati gli accertamenti e le terapie del caso. La notte del 25 dicembre il paziente era “su un lettino, mantenuto in posizione di sicurezza con spondine laterali alzate, si è repentinamente spostato per mettersi in piedi nonostante fosse in ventilazione assistita ma le gravi condizioni di fragilità e debolezza hanno determinato una caduta. Il personale gli ha prontamente prestato soccorso”.




ROMA, PAZIENTE RESPINTO AL POLICLINICO TOR VERGATA: ARRIVANO LE PRECISAZIONI DEL DIRETTORE GENERALE TIZIANA FRITTELLI

Redazione

Roma – Sull'episodio sollevato dal Movimento Difesa del Cittadino (MDC) e pubblicato su questo quotidiano lo scorso 15 settembre 2015 relativo ad un paziente cardiologico respinto dal Policlinico di Tor Vergata dopo aver prenotato un esame attraverso il CUP Regionale, interviene il Il Direttore Generale della struttura dr.ssa Tiziana Frittelli.  "In relazione al caso del paziente che ha prenotato la prestazione TC cardiologica presso il PTV attraverso il numero verde ReCup Regionale 80.33.33, il PTV intende chiarire come si sia trattato non di un caso di presunta malasanità ma di un mero errore materiale che ha purtroppo determinato una situazione di disservizio che ha visto coinvolti alcuni pazienti cardiologici, peraltro tutti riprogrammati. – dichiara Tiziana Frittelli – Nel merito va chiarito che la prestazione in questione, per sue specifiche caratteristiche e peculiarità, – prosegue il Direttore Generale –  è di norma prenotabile solo attraverso un’agenda riservata alla quale si può accedere contattando un apposito numero interno dedicato. Si è predisposta una tale modalità di prenotazione poiché questa presuppone che sia preliminarmente svolto un colloquio medico (perlopiù telefonico) al fine di procedere ad una valutazione preventiva che consenta di prenotare la prestazione nei modi e nei tempi più opportuni. – Frittelli conclude – Si precisa peraltro che il paziente in questione, non essendo stato possibile eseguire la prestazione nel pomeriggio, come dichiarato, è stato riprogrammato poi per il mese di settembre".




ROMA, VERGOGNA AL POLICLINICO TOR VERGATA: PAZIENTE CARDIOLOGICO RESPINTO E ACCERCHIATO DA GUARDIE ARMATE

Redazione
Roma
– Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) pone l’attenzione su un nuovo caso di malasanità nel Lazio che ha coinvolto un paziente cardiologico. "Il paziente è stato raggiunto anche da un malore dopo essere stato respinto e umiliato – dichiarano attraverso una nota dal Movimento Difesa del Cittadino – per aver prenotato un esame attraverso il CUP Regionale – prosegue la nota – piuttosto che al Policlinico di Tor Vergata stesso".

Il paziente ha poi segnalato il caso all’associazione.   Prescritta la Tac Coronarica dalla cardiologa e prenotato l’esame attraverso il servizio del CUP, il 24 luglio il paziente si reca presso il Policlinico dopo aver osservato, come indicato, un digiuno di 6 ore. Fatta la fila, l’amara scoperta: il Dipartimento di Radiologia e Diagnosi per immagini sostiene di non poter accettare non solo la prescrizione della cardiologa (Dirigente Medico di Primo Livello dell’Umberto I) per indicazione non corretta, ma anche la prenotazione del CUP, al corrente che non sarebbe stata valida per quella struttura.
 
"L’insistenza nel non voler accettare le alternative di novembre e poi di agosto per effettuare l’esame, hanno portato il paziente a un’accelerazione dei battiti cardiaci, – fanno sapere da MCD – peggiorata nel momento in cui due guardie armate della sicurezza lo hanno accerchiato, convinte di “conoscere i tipi” come il paziente, impegnato solo a far valere il proprio diritto. Solo a questo punto l’intervento e la proposta di un medico specializzando di fare l’esame nel pomeriggio alle 18, a patto che fosse presentata una nuova ricetta e che i battiti rientrassero nei parametri".
 
Nonostante l’impegno, a causa del caldo e dell’eccessivo stress, i battiti non sono rientrati nei valori soglia, comportando il rinvio dell’esame al mese di settembre. “Quanto segnalatoci è scandaloso, – dichiara Antonio Longo, presidente MDC – il paziente che dovrebbe essere agevolato dalle prenotazioni attraverso il CUP viene privato di un proprio diritto e si ritrova a dover subire un trattamento del tutto inumano soprattutto rispetto alle sue condizioni. Non è possibile che professionisti, CUP e strutture sanitarie facciano muro ai doveri cui sono chiamati, sottolineando inefficienze e deresponsabilizzazioni dell’unico Sistema Sanitario Nazionale che rappresentano. Chiediamo alla Regione Lazio un intervento deciso e sanzioni sui casi di malasanità che ostruiscono l’esercizio del diritto dei cittadini alla salute”.




ROMA, POLICLINICO TOR VERGATA: ARRIVA IL LICENZIAMENTO COLLETTIVO

di Maurizio Costa

Roma – I numeri ancora non si conoscono, ma i licenziamenti diventeranno realtà al policlinico Tor Vergata. La “Team Service”, una società che gestisce il servizio di pulizia e di sanificazione della struttora ospedaliera, ha annunciato ai sindacati, con una lettera a sorpresa, il licenziamento collettivo, malgrado le rassicurazioni della dirigenza del policlinico. Già nel precedente appalto, la società aveva tagliato drasticamente gli orari di lavoro e gli stipendi degli addetti, anche a causa del processo di spending review che tocca tutti i piani della Sanità, eccetto quelli dirigenziali.

Emiliano Polidori, sindacalista del “Usb Lavoro Privato”, ha dichiarato che la situazione è molto grave: “Con il cambio dei vari appalti di quest’anno, sebbene la dirigenza del policlinico avesse detto che non c’erano i presupposti per i tagli, le aziende subentranti hanno dichiarato esuberi di ore e anche alcuni licenziamenti collettivi, che dovrebbero rigurdare sei full-time”. Il problema è che dato che tutti i lavoratori sono part-time, i tagli al personale dovrebbero interessare molte più persone.

“Questi lavoratori già percepiscono salari bassi – continua Polidori – un taglio al personale sarebbe un disastro. Inoltre, ricordiamo che il servizio di pulizia e sanificazione in un ospedale è importantissimo; operare questi tagli vorrebbe dire aumentare i rischi di infezioni e diminuire la qualità del servizio”. L’Usb ha cercato un dialogo con Nicola Zingaretti, presidente della Regione, ma non ha mai ricevuto una risposta.

“Almeno 24 lavoratori part-time rischiano il licenziamento – conclude Polidori – e questa situazione rischia di degenerare anche in altri ospedali come il Cto, il Pertini, il San Giovanni e il S. Eugenio. Siamo pronti a scioperare e nei prossimi giorni daremo battaglia per difendere i nostri diritti”.