ANZIO. “CONDOMINI E PUSHER”. COLTIVAVANO MARJIUNA ALL’INTERNO DELLE RISPETTIVE ABITAZIONI NELLO STESSO STABILE.

Redazione

Anzio (RM) – Abitavano nello stesso stabile, in via Rosario Livatino ad Anzio, ma oltre ad essere legati per motivi condominiali, due romani, uno di 48 anni e l’altro di 51, condividevano la stessa attività illegale: la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Quando gli agenti del Commissariato di Anzio, diretto dal dr. Fabrizio Mancini, a conclusione di alcuni servizi di appostamento hanno effettuato una perquisizione all’interno dei loro appartamenti hanno sequestrato alcune piante di marijuana, foglie e il materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi.

In particolare, all’interno dell’abitazione di S.G. sono state scoperte tre piante di marijuana due dell’altezza di 1,5 m. ed una di circa 70 cm, 50 gr. di fogliame e 26 gr di marijuana. Nell’abitazione anche un involucro contenente semi di canapa, una lampada utilizzata per favorire la crescita delle piante, bustine in cellophane, un bilancino elettronico di precisione ed un umidificatore, anche questo utilizzato per agevolare lo sviluppo e la coltivazione.

Anche nell’appartamento  di V.M., i poliziotti hanno sequestrato due sacchi di plastica di medie dimensioni contenenti fogliame di marijuana, per un peso di circa 1kg. pronto per l’essiccazione, nascosto nella sua camera da letto.

Altre bustine contenenti marijuana, già suddivisa in dosi, sono state trovate all’interno dei pensili della cucina, oltre ad un bilancino elettronico di precisione ed altre bustine contrassegnate dal simbolo della foglia di marijuana.

Da una prima ricostruzione effettuata dagli investigatori S.G. si occupava prevalentemente dell’attività di coltivazione mentre l’altro V.M. si occupava prevalentemente della custodia e della vendita anche se è stato accertato che in qualche caso i ruoli fossero invertiti.

A conclusione degli accertamenti i due sono stati accompagnati negli uffici del commissariato e sono stati arrestati per il reato di detenzione ai fin i di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel corso dei controlli all’interno del comprensorio, i poliziotti hanno anche proceduto al sequestro a carico di ignoti, in quanto al momento non chiaramente riconducibile all’attività dei due pusher, anche di un altro sacco contenente del fogliame di marijuana in fase di essiccazione del peso di circa 5kg.




ANZIO, ABBANDONA LA FIGLIA NEONATA IN OSPEDALE DOPO AVERLA PICCHIATA E RIDOTTA IN FIN DI VITA.

 Redazione

Anzio – Si sono concluse con l’emissione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere per i reati di tentato omicidio, lesioni gravissime ed abbandono di minore, le indagini nei confronti di una cittadina di nazionalità bulgara che lo scorso gennaio aveva accompagnato la figlia di due mesi all’ospedale di Anzio per uno stato di disidratazione e sospetta bronchiolite.

La neonata, trasportata successivamente all’ospedale Policlinico Umberto I in prognosi riservata ed in grave pericolo di vita, era stata ricoverata in terapia intensiva.

I successivi accertamenti medici e gli esami strumentali avevano evidenziato un quadro clinico molto grave derivante da emorragie cerebrali e fratture craniche che le hanno provocato uno stato di  disabilità permanente. 

Inutili i tentativi del personale sanitario di contattare la madre della bambina.

La donna infatti, subito dopo il ricovero, aveva fatto perdere le sue tracce e non si era più recata in ospedale per informarsi delle condizioni di salute della figlia.

Sono quindi scattate le indagini degli agenti del Commissariato di Anzio, diretto dal dr. Fabrizio Mancini, che hanno rintracciato la donna accompagnandola negli uffici di polizia per ricostruire la dinamica di quegli eventi che avevano portato a così gravi e sospette lesioni cerebrali della bambina.

Le dichiarazioni e la ricostruzione effettuata della donna su una caduta accidentale dal letto o sulle lesioni provocate dal fratello più grande, sono sembrate agli investigatori poco compatibili con la gravità delle fratture riportate dalla bambina.

L’esito ulteriore delle analisi e del successivo sopralluogo effettuato dal personale della Polizia Scientifica all’interno dell’abitazione hanno fornito ulteriori conferme che i fatti fossero andati in maniera completamente diversa da quanto dichiarato dalla donna.

Alla luce di quanto emerso nel corso delle indagini l’Autorità Giudiziaria ha emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di R.T.M., 33enne,  che nel frattempo si era resa irreperibile, e che gli investigatori sono riusciti a rintracciare passando al setaccio gli ambienti della prostituzione.




ANZIO. RUBAVA OGGETTI IN ORO E DENARO A PAZIENTI E MEDICI ALL’OSPEDALE DI ANZIO. INFERMIERA IN MANETTE.

Redazione

Anzio – Sono finora tre i furti accertati e riconducibili inequivocabilmente alla stessa persona. Ma a questi se ne potrebbero aggiungere molti altri.

E’ per questo motivo che gli agenti del Commissariato di Anzio diretto dal dr. Fabrizio Mancini  vogliono fare piena luce su una serie di furti avvenuti a partire dal 2010 all’interno dell’ospedale di Anzio.

Episodi che inizialmente potevano sembrare isolati, ma che da quanto emerso finora su tre di essi, potrebbero ricondurre alla “stessa mano”.

Gli investigatori del Commissariato avevano già avviato le indagini, ma nel corso degli ultimi tempi alcune circostanze hanno fatto emergere delle responsabilità oggettive proprio a carico di una dipendente del plesso ospedaliero.

Gli oggetti, monili in oro, catenine, denaro ed altri preziosi erano spariti proprio quando in servizio in quel reparto era presente C.M., infermiera 55enne.

Le indagini degli investigatori si sono orientate oltre che nella struttura ospedaliera, anche in alcuni “compro oro” della cittadina.

Sono state infatti oltre 50 le circostanze in cui la donna ,da quanto emerso dalle indagini degli investigatori, si sarebbe presentata presso le rivendite di preziosi  per poter vendere degli oggetti in oro.

Ad inchiodare l’infermiera sono stati proprio alcuni oggetti sottratti poco prima in ospedale e che la donna aveva tentato di “piazzare”, oggetti sulle quali erano incise le iniziali della vittima.

Da quanto emerso dalle indagini, quella di rivolgersi a rivenditori di preziosi era una pratica piuttosto ricorrente da parte della donna ed è anche quanto hanno potuto accertare i poliziotti verificando i registri di entrata ed uscita delle merci degli esercizi commerciali.

Gli agenti stanno ora verificando le denuncie effettuate dalle vittime che venivano opportunamente scelte tra i frequentatori dell’ospedale, sia che fossero pazienti, visitatori o personale dipendente della struttura ospedaliera.

Al momento dell’arresto, all’interno del portafogli della donna, gli agenti hanno anche sequestrato un involucro contenente cocaina, mentre una piccola quantità di marijuana è stata scoperta all’interno della sua abitazione.

Gli accertamenti della Polizia proseguono per acquisire informazioni anche su altri episodi alcuni dei quali potrebbero non essere stati denunciati, ma che potrebbero essere comunque riconducibili alla stessa responsabile.




ANZIO, COLPO TRASVERSALE ALLA CRIMINALITA’. TRE ARRESTI DELLA POLIZIA IN 24 ORE TRA ANZIO E NETTUNO.

Redazione

Tre arresti in altrettante operazioni di Polizia sono stati messi a segno nelle ultime 24 ore  dagli uomini  del Commissariato “Anzio Nettuno”, diretto dal dott. Fabrizio Mancini.

Il primo arresto è stato effettuato per  tentata rapina impropria.

Erano le 18.30 di ieri quando due poliziotti, di ritorno dal lavoro, si sono imbattuti in due “topi d’appartamento”.

Gli agenti hanno visto due uomini scavalcare la recinzione di una villetta lungo la strada.

Prontamente si sono appostati nelle vicinanze e hanno chiesto rinforzi al Commissariato dove prestano servizio.

All’arrivo degli altri colleghi hanno scavalcato a loro volta e sono entrati nel cortile della casa.

Qui nel giardino si sono imbattuti in due individui, uno dei quali teneva un televisore in mano, che ha poi lanciato addosso ad uno degli agenti per guadagnarsi la fuga.

L’altro invece è stato bloccato e, nonostante abbia usato una violenta resistenza all’arresto, dopo una rocambolesca corsa nel tentativo di dileguarsi come il suo complice, è stato fermato e arrestato.

Si tratta di un cittadino romeno di 42 anni.

Poche ore prima gli agenti della Squadra Investigativa dello stesso Commissariato hanno “pizzicato” in piana attività un giovane spacciatore della zona.

Dopo una fitta attività investigativa gli agenti sono risaliti all’appartamento “sede” della fiorente attività di spaccio messa su da “Resk”, questo il nome con cui si faceva chiamare.

I poliziotti lo hanno aspettato in strada, l’hanno visto arrivare con un “cliente”, hanno aspettato che salisse a prendere la merce e a quel punto sono intervenuti.

A.P., 21enne romano, ha tentato invano di disfarsi dell’involucro che aveva in tasca, ma gli agenti oltre a quello, contenente cocaina, hanno rinvenuto all’interno dell’abitacolo altre due dosi dello stesso stupefacente e negli slip del ragazzo ben 4 gr di marijuana.

Nell’altra tasca dei pantaloni custodiva invece 210 euro, probabilmente il profitto dell’attività di spaccio.

Gli agenti hanno allora proceduto a controllare anche l’abitazione e in casa hanno trovato oltre ad altra sostanza stupefacente, sia cocaina sia marijuana, il materiale per il confezionamento della droga e una banconota da 50 euro falsa.

In totale la polizia ha sequestrato a carico del giovane pusher quasi 50 gr. di marijuana e 5 gr. di cocaina.

L’ultimo, in ordine di tempo, a finire in manette è stato un cittadino cinese di 33 anni.  

A carico dell’uomo è scattata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Milano, perché accusato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e sfruttamento della prostituzione.

Forse proprio per questo l’uomo aveva deciso da qualche tempo di cambiare città.




ANZIO, "SCAZZOTTAMENTI" IN PIAZZA GARIBALDI: BULLI CONTRO ADULTI….QUATTRO MINORI DENUNCIATI!

Redazione 

Una ‘rissa in atto’ con una ventina di persone coinvolte, nei pressi della centralissima Piazza Garibaldi.

Questa la segnalazione al “113” giunta ieri sera ai poliziotti del Commissariato di Anzio, diretto dal dr. Fabrizio Mancini.

Immediato l’invio, sul posto segnalato, delle pattuglie della Polizia.

Alla vista  degli Agenti si è presentata una scena da film, con una scazzottata in piena regola che, grazie alla presenza delle Volanti, si è subito interrotta per il fuggire dei corrissanti.

Il ‘casus belli’ è nato da una discussione tra una quindicina di ragazzi presenti nella piazza ed alcuni adulti che si trovavano a bordo di un trenino adibito al trasporto turistico nella città di Anzio e sfociata successivamente in una vera e propria aggressione da parte dei giovani.

Acquisite le descrizioni di alcune persone responsabili della rissa e della loro direzione di fuga, grazie alle testimonianze di persone presenti nella piazza in quel momento, gli agenti hanno immediatamente svolto una ricerca nella zona e poco distanti, all’altezza di uno stabilimento balneare, hanno individuato 4 ragazzi, corrispondenti alle descrizioni, ancora intenti a scappare.

Subito bloccati sono stati accompagnati negli uffici del Commissariato dove, al termine delle indagini, i quattro, tutti minorenni, sono stati denunciati in stato di libertà per rissa e lesioni personali.

Sono ancora in corso le indagini per giungere all’identificazione delle altre persone che hanno partecipato alla rissa.