Caltanissetta, in manette richiedente protezione internazionale: aveva 300 grammi di hashish nello zaino e due buste di marijuana negli slip

CALTANISSETTA – I poliziotti della sezione volante hanno arrestato Bojang Momodou, ventenne di nazionalità gambiana, richiedente protezione internazionale, poiché colto nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nella tarda serata di ieri, nel corso di un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, nel centro storico nisseno, una pattuglia della Polizia di Stato, in via Cavour, ha intercettato il ventenne, il quale alla vista degli agenti ha accelerato l’andatura per eludere il controllo. Sottoposto a perquisizione personale, addosso al giovane, i poliziotti hanno trovato e sequestrato due buste di marijuana, circa due grammi, nascoste negli slip e tre panetti di hashish, 301 grammi, custoditi all’interno dello zaino. Al giovane è stata sequestrata anche la somma in contante di 220,00 euro, probabile provento dell’attività di spaccio. L’arrestato è stato condotto in questura e, dopo gli adempimenti di rito, su disposizione del P.M. di turno è stato accompagnato al carcere Malaspina di Caltanissetta a disposizione dell’A.G.




Caltanissetta, discoteca stracolma: denunciato titolare

CALTANISSETTA – I poliziotti della sezione volante domenica scorsa hanno denunciato, in stato di libertà, il titolare di una sala da ballo ubicata in via Due Fontane poiché, di seguito a un controllo amministrativo, all’interno della stessa hanno trovato quasi il triplo di persone rispetto alla capienza massima autorizzata dal Questore.

In particolare, nella notte tra sabato e domenica, intorno alle due, tre pattuglie si sono recate presso l’anzidetta sala da ballo, regolarmente autorizzata a fare trattenimenti danzanti, con capienza massima di 176 persone. All’interno della sala i poliziotti hanno riscontrato la presenza di un ingente numero di giovani, che a stento riuscivano a muoversi all’interno del locale, nel quale l’aria era irrespirabile. Accertato il potenziale pericolo per l’incolumità pubblica, i poliziotti hanno fatto spegnere l’impianto stereo e, in piena sicurezza, i ragazzi presenti all’interno della sala da ballo sono stati fatti defluire all’esterno.

Al termine del deflusso i giovani presenti all’interno della sala conteggiati dai poliziotti erano ben oltre 400, più un altro gruppo di giovani non conteggiato poiché uscito da un’altra uscita. E’ stata ordinata la cessazione dell’evento danzante e il titolare è stato denunciato, alla locale Procura della Repubblica, per inosservanza delle prescrizioni imposte dal Questore con la licenza di autorizzazione, sebbene l’organizzazione della serata era di persona diversa dal titolare di licenza che però, secondo il testo unico sulle leggi di pubblica sicurezza, è il responsabile della licenza, motivo per il quale è stato deferito.




CALTANISSETTA: NIGERIANO TENTA DI VIOLENTARE UNA RAGAZZA ALL'INTERNO DI UN SUPERMERCATO

Redazione
Caltanissetta – Nella mattinata di sabato 10 maggio 2014 presso un supermercato di Caltanissetta, in via Salvatore Averna, un poliziotto libero dal servizio, mentre si accingeva a fare la spesa, sentiva delle urla di donna provenire da un corridoio interno al supermercato. La donna chiedeva aiuto e urlava: “Lasciami stare non mi toccare”. Il poliziotto si spostava quindi verso il corridoio da dove provenivano le urla e in fondo, scorgeva un uomo a torso nudo, con indosso un paio di bermuda rosa, che abbracciava da dietro una donna, di ventuno anni, che cercava di divincolarsi, stringendola a se.
Il poliziotto libero dal servizio, interveniva al fine di liberare la donna dalle strette dell’uomo, il quale, verosimilmente in preda ad alcool, persisteva nel suo intendo di toccare la donna nelle sue parti intime.

La donna, una volta liberata dalle grinfie del violentatore, si allontanava da esso piuttosto scossa e il poliziotto anche con l’aiuto di altre persone intervenute, accompagnava non senza fatica l’uomo fuori dal supermercato. Nel frangente giungevano i poliziotti della Sezione Volanti, in servizio di controllo del territorio, allertati dal loro collega intervenuto al supermercato, i quali bloccavano il soggetto, in preda ad uno stato di agitazione violenta e lo accompagnavano in questura.
Presso il Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica si identificava compiutamente il soggetto in Uwadiale Godspower, nato in Nigeria in data 06/06/1989, residente a Caltanissetta. La donna che aveva subito la violenza, abitante in un paese limitrofo al capoluogo, nello stesso tempo giungeva in questura per formalizzare la denuncia. In relazione ai fatti occorsi il soggetto era tratto in arresto dagli agenti poiché colto nella flagranza dei reati di violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale. Lo stesso successivamente era condotto presso il locale Carcere di Malaspina a disposizione del pubblico ministero.
 




CALTANISSETTA, GIUSEPPE FASCETTO DAI DOMICILIARI FINISCE IN CARCERE

Redazione

Caltanissetta – Nella mattinata di ieri, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Fascetto Giuseppe, classe 1968, residente a Leonforte (EN), c.da Bozzetta, in sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari cui era sottoposto.

Il provvedimento di aggravamento della misura cautelare è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Caltanissetta, a seguito delle violazioni delle prescrizioni cui era sottoposto il Fascetto. Lo stesso, infatti, lo scorso 7 ottobre 2013 era stato notato da una pattuglia dei Carabinieri operante su quel territorio, mentre era a bordo della sua autovettura in compagnia di due persone, diverse da quelle del suo nucleo familiare, violando in tal modo le prescrizioni impostegli con il provvedimento restrittivo degli arresti domiciliari.

Fascetto Giuseppe era stato tratto colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere in data 20 luglio 2012, nell’ambito dell’operazione di polizia denominata “Sole Nero”, condotta da questa Squadra Mobile, congiuntamente a quella di Enna, unitamente a Nicosia Maurizio Giuseppe (cl. 1963), Torrisi Giuseppe (cl. 1966) e Cammarata Michele (cl. 1964), tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei delitti di usura ed estorsioni nel territorio della provincia di Enna, con l’aggravante di avere agito  avvalendosi delle condizioni di cui all’art. 416 bis c.p.

A capeggiare il suddetto gruppo criminoso era il suddetto Nicosia Maurizio Giuseppe, al quale, nell’ambito della predetta operazione di polizia era stato anche contestato il delitto di associazione a delinquere di stampo mafioso, operando quale referente a Villarosa della famiglia di Gela e dei fratelli Emmanuello, facendo parte dell’associazione denominata “Cosa Nostra”, con l’aggravante di avere fatto parte di un’associazione armata avente disponibilità di armi ed esplosivi per il conseguimento delle finalità associative, nonché di aver finanziato le attività economiche assunte o controllate in tutto o in parte con il prezzo, il prodotto e il profitto dei delitti commessi. Dopo le formalità di rito Fascetto Giuseppe è stato associato alla Casa Circondariale di Caltanissetta, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.