Civitavecchia, aggressione a clochard: in manette un moldavo e un polacco accusati di tentato omicidio

CIVITAVECCHIA (RM) – Svolta nelle indagini riguardanti l’aggressione al clochard polacco avvenuta a Ladispoli sotto al cavalcavia di via Firenze, sabato scorso, quando l’uomo è stato aggredito da 5 suoi connazionali riportando lesioni gravissime alla testa e al torace, tanto da essere trasportato la sera stessa in eliambulanza da Civitavecchia all’ospedale Gemelli di Roma, dove è ancora ricoverato in prognosi riservata.

Il personale del Commissariato di P.S. coadiuvato da quello dei Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto G.V., 42enne moldavo, e F.L., 35enne polacco, gravemente indiziati del delitto di tentato omicidio.

Le indagini sono iniziate proprio dall’ospedale di Civitavecchia quando gli Agenti del Commissariato hanno ricevuto il referto medico dell’uomo

Individuato il luogo dell’evento e raccolti quanti più elementi utili alla ricostruzione dei fatti, sono stati identificati subito 5 soggetti che a vario titolo avevano partecipato ovvero assistito all’aggressione e pertanto le attenzioni si sono concentrate su di loro. Proprio in questa fase le investigazioni sono continuate in sinergia con i Carabinieri della Stazione di Ladispoli e grazie alla preziosa collaborazione tra le due Forze di Polizia, sono emersi a carico di 2 dei 5 soggetti gravi indizi di colpevolezza nonché il pericolo di fuga degli stessi. Per questo motivo il moldavo G.M. ed il polacco F.L., sono stati sottoposti al fermo per il reato di tentato omicidio e trattenuti al carcere di Civitavecchia, in attesa dell’udienza di convalida.




Civitavecchia, Lucchesi guida i controlli a tappeto della polizia: un arresto per estorsione e una denuncia per furto

Redazione

CIVITAVECCHIA – Un arresto per estorsione, una denuncia in stato di libertà per furto aggravato, 1.107 veicoli controllati, due veicoli sequestrati perché privi di copertura assicurativa, nove contravvenzioni elevate per infrazioni al codice della strada. È questo il bilancio dei controlli effettuati, per il ferragosto, dal commissariato di Civitavecchia. A finire in manette nel corso dell'operazione messa a segno dagli uomini della Polizia di Stato, diretti da Giovanni Lucchesi, è stato un uomo di 51 anni, lombardo di origine che per una partita di cocaina non pagata si è recato presso l'abitazione dove era presente un giovane di 24 anni e sua madre minacciandoli. Il giovane consumatore di cocaina, riuscito ad allontanarsi da casa con una scusa, si è rivolto agli investigatori del commissariato di Civitavecchia, che, effettuati i necessari accertamenti, hanno rintracciato e arrestato il malfattore. Denunciato invece, per furto aggravato, un uomo di 40 anni che, durante la manifestazione Tolfarte, ha rubato, riposto all'interno di una borsa lasciata nel camerino da una cantante impegnata nella manifestazione, uno smartphone di ultima generazione. L'uomo è stato indagato in stato di libertà per furto aggravato, mentre il telefono è stato restituito al proprietario.




CIVITAVECCHIA, POLIZIA IN AZIONE: SEQUESTRA E MINACCIA CON PISTOLA E COLTELLO I VICINI DI CASA

Redazione

Civitavecchia (RM) – Sequestro di persona e porto abusivo di armi. Questi i reati commessi da un 40enne civitavecchiese P.S., arrestato la notte scorsa da una pattuglia del Commissariato di Civitavecchia, diretto dal Dr. Giovanni Lucchesi.

L’uomo, armato di pistola, appurato poi essere ad aria compressa, ha minacciato una coppia, vicini di casa, tenendoli in ostaggio.

L’odissea della coppia, che è andata ad abitare nello stabile da poco tempo,  è iniziata verso le 22.00, quando l’uomo, sentendo delle urla provenire  dalle scale,  si è affacciato per capire cosa stesse succedendo.

Ha così notato che l’inquilino del piano sottostante, ancora a lui sconosciuto, stava litigando animosamente con due persone che nel frattempo si erano allontanate.

Quando si è avvicinato all’uomo per capire cosa stesse succedendo,  il P.S., tornato alla calma, ha approfittato del momento per presentarsi all’altro invitandolo nel suo appartamento per prendere un caffè  e far conoscere così anche le rispettive consorti.

Poco dopo P.S., ricevuta una telefonata,  ha chiesto al nuovo vicino di accompagnarlo per una commissione, lasciando le mogli a conversare tra di loro.

Accettato l’invito, i due sono usciti dall’appartamento per recarsi in centro città dove il P.S. si è incontrato con una persona mentre il vicino di casa lo ha atteso sullo scooter.

Ritornati a casa, l’uomo che l’aveva accompagnato e al quale non era piaciuta la situazione in cui si era trovato, ha chiesto alla moglie di tornare nel loro appartamento.

Quando però si è diretto alla porta, ha trovato il proprietario di casa, che, dopo avergli puntato prima la pistola alla testa e poi un coltello alla gola,  l’ha minacciato impedendogli di uscire dall’appartamento.

Dopo più di mezz’ora, P.S., convinto dalla propria moglie, ha lasciato andare la coppia. I due malcapitati hanno così telefonato al 113 raccontando l’accaduto.

Prontamente la volante del Commissariato si è portato all’indirizzo dell’uomo, dove ha trovato la porta dell’appartamento del P.S. socchiusa, ma all’interno non c’era nessuno.

Sono iniziate così le ricerche dell’uomo, rintracciato poco dopo seduto in un bar.

Immediatamente i poliziotti gli hanno intimato di alzare le mani e hanno notato che aveva ancora la pistola alla cinta dei pantaloni.

Gli agenti, dopo aver bloccato l’uomo, sono riusciti a recuperare la pistola.

 

 

 

 

Tornati nell’appartamento hanno sequestrato anche il coltello, utilizzato per minacciare  la coppia e trovato conficcato nel tavolo della cucina.

All’interno di un piatto i poliziotti hanno trovato anche alcuni residui di cocaina.

E sempre gli uomini del Commissariato di Civitavecchia, nel corso dei servizi di prevenzione dei reati e controllo del territorio hanno arrestato una giovane rumena di 21 anni residente a Perugia che, dopo aver avvicinato e raggirato un pensionato civitavecchiese, adescato in un bar del centro, approfittando della sua giovane età e dalla sua avvenenza ha convinto l’uomo a portarla presso la sua abitazione.

Subito dopo l’uomo, mentre riaccompagnava la giovane al luogo dove si erano incontrati,  si è accorto che gli era sparita  la collana in oro e la medaglia con sopra inciso il proprio nome, che portava al collo.

L’anziano, già per strada con la ragazza, si è insospettito dall’improvvisa fretta mostrata dalla giovane e quando l’ha accusata del furto lei ha negato ogni accusa.

E’ iniziata così una discussione che ha provocato l’intervento dei poliziotti.

Quando sono arrivati, gli agenti hanno accompagnato le due persone in ufficio e durante la perquisizione, la collana della vittima è stata ritrovata occultata nella biancheria intima indossata dalla ragazza.

Gli inquirenti stanno ora indagando per accertare eventuali responsabilità della giovane nel compimento di altri furti commessi qualche giorno fa, con le stesse modalità e sempre ai danni di uomini soli e anziani.

 

 




CIVITAVECCHIA, ALIAS "NACCHELLA": LATITANTE VIAGGIAVA CON ALTRA IDENTITA' SU UNA NAVE PROVENIENTE DALLA SARDEGNA

Redazione

E’ destinatario di un ordine di esecuzione emesso dalla Procura Generale presso la Corte di appello di Napoli  in quanto deve scontare la pena di 4 anni e 16 giorni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico di sostanze stupefacenti .

Esposito Luigi, alias “Nacchella”, è stato arrestato nella serata di ieri dagli agenti della Squadra Mobile di Roma, diretta dal dr. Renato Cortese ,al termine di una lunga attività di indagine durata diversi mesi.

Sono stati infatti i numerosi controlli incrociati nelle banche dati delle forze dell’ordine ed i riscontri con i passeggeri imbarcati su una nave, a consentire di individuarlo 

L’ uomo, latitante dal 2011, viaggiava sotto falsa identità a bordo di una nave proveniente dalla Sardegna in compagnia della moglie e del figlio.

I poliziotti lo hanno atteso all’interno dello scalo portuale di Civitavecchia dove con la collaborazione della Polizia di frontiera lo hanno individuato ed arrestato.

 




SANTA MARINELLA, SI CAPOVOLGE UN'IMBARCAZIONE E LA POLIZIA SALVA I NAVIGANTI

Redazione

E’ stato l’equipaggio di una motovedetta della Polizia di Stato a trarre in salvo gli occupanti di un imbarcazione di 5 metri che ieri mattina, intorno alle ore 10, si è capovolta nelle acque antistanti Capo Linaro a Santa Marinella. 

I poliziotti che in quel momento stavano pattugliando quel tratto di mare hanno notato in lontananza un’ imbarcazione che si è improvvisamente rovesciata catapultando in mare le persone che erano a bordo.

Immediati i soccorsi degli agenti che con la motovedetta si sono avvicinati all’imbarcazione in difficoltà ed hanno issato a bordo i due naviganti.

Dopo essersi accertati delle condizioni di salute delle due persone tratte in salvo, un uomo ed una donna che non hanno richiesto comunque l’intervento del personale sanitario, i poliziotti hanno agganciato l’imbarcazione in avaria trasportandola in un vicino rimessaggio.

Accertamenti successivi hanno poi chiarito che la causa del naufragio è stata provocata dalla rottura di un tappo di svuotamento, posto sullo specchio di poppa del natante, che avrebbe causato l’ingresso dell’acqua nello scafo ed il suo successivo ribaltamento.