Palermo, in manette 64enne con l’accusa di violenza sessuale in danno di minori e atti sessuali con minori

PALERMO – La polizia di Stato ha arrestato un americano di 64 anni appena condannato a 4 anni di reclusione e a una multa di 18 mila euro per produzione di materiale pornografico con l’utilizzo di minori. Gli agenti hanno eseguito una ordinanza del gip: l’uomo è ritenuto responsabile di ulteriori e più gravi reati, nei confronti delle stesse giovani vittime, rispetto a quelli oggetto della condanna. L’uomo, che viveva da molti anni a Palermo, impartiva lezioni di inglese privatamente e, per breve tempo, anche in alcune scuole pubbliche; inoltre era stato per diversi anni volontario nel reparto pediatrico di un ospedale cittadino. Gli agenti della sezione “reati sessuali e in danno di minori” hanno accertato che aveva un sito internet, dove parlava della sessualità dei minori; in casa gli sono stati sequestrati alcuni hard disk con filmati da lui prodotti e con bambini protagonisti. Le vittime hanno aggravato la posizione dell’uomo, che è accusato di violenza sessuale in danno di minori e atti sessuali con minori.




Palermo: catturato dalla Polizia di Stato il rapinatore seriale


Red. Cronaca


PALERMO – Dal mese di agosto era diventato l’incubo degli esercizi commerciali nella zona di competenza del commissariato "Zisa – Borgonuovo" di Palermo e, dopo l’ultimo colpo, un 26enne palermitano è stato fermato proprio per averlo messo a segno. Gli investigatori del commissariato hanno iniziato l’indagine subito dopo le prime rapine, che fino ad ottobre avvenivano una o due volte al mese; poi i raid si sono intensificati, arrivando a verificarsi quasi con cadenza giornaliera.

Il bersaglio preferito era un supermercato, che era diventato una sorta di bancomat, anche se a volte venivano colpite farmacie e altri esercizi commerciali della zona. Gli assalti avvenivano sempre con lo stesso canovaccio: l’uomo faceva irruzione con il volto parzialmente coperto da una felpa tenuta sollevata stringendola tra i denti, in modo da avere le mani libere per impugnare un coltello e arraffare il bottino.

Proprio il particolare modo di nascondere il volto è stato il punto debole dell’indagato, infatti durante le rapine la felpa si abbassava, scoprendo il suo viso fin sotto il naso. Gli investigatori hanno messo a confronto le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza con quelle dei pregiudicati della zona, individuandone uno con le stesse caratteristiche. Dopo il colpo del 19 dicembre scorso i poliziotti sono andati quindi sul sicuro e si sono presentati a casa del giovane criminale, arrestandolo proprio per quella rapina. Infatti nella sua abitazione sono stati trovati gli stessi indumenti utilizzati per compiere la rapina, cioè un giubbotto tipo bomber, una felpa con cappuccio e delle scarpe, tutti di colore blu. Davanti all’evidenza dei fatti l’uomo ha confessato il reato e altri 16 commessi con lo stesso modus operandi, anche se le indagini proseguono per addebitare all’indagato diverse altre rapine commesse con modalità simili e per individuare il complice che in alcuni casi lo ha affiancato.