Cade l’ultima roccaforte M5s in provincia di Roma: sfiduciato il sindaco di Pomezia

POMEZIA (RM) – Caduta l’ultima roccaforte del M5s in provincia di Roma. Questa mattina le dimissioni di 4 Consiglieri di maggioranza insieme a quelli dell’opposizione hanno fatto cadere il governo di Pomezia guidato dal Sindaco Adriano Zuccalà. Finisce in questo modo, dopo 9 anni, l’esperienza di governo pentastellata.

Lega: “Finalmente e’ finita la farsa dell’amministrazione Zuccalà”

“E’ stato uno stillicidio ma finalmente possiamo dichiarare conclusa l’amministrazione farsa guidata da Zuccalà. Oggi è arrivata la sfiducia definitiva dopo che in quattro anni diversi consiglieri avevano abbandonato la maggioranza. L’esperienza di Pomezia è l’ennesima prova dell’incapacità di Governo del Movimento Cinque Stelle che litiga su tutto e non si interessa minimamente del benessere comune. La giunta cinque stelle è andata a casa perché si è dimostrata totalmente inadeguata non ha raggiunto nessun risultato degno di nota ed è stata distante dai cittadini e concentrata solo a mantenere al poltrona per qualche mese in più. Ora dobbiamo metterci subito a lavoro per ridare a Pomezia governo capace e coeso in grado di saperla amministrare al meglio e di rispondere alle esigenze dei cittadini”. Così in una nota Fabio Fucci Capogruppo della Lega al consiglio comunale di Pomezia e Tony Bruognolo Segretario Politico della Lega Provincia di Roma Sud.

La rabbia del primo cittadino in un comunicato pubblicato sul social Facebook:

“Chi è che deve chiedere scusa ai cittadini? È bastato un gesto vigliacco, nelle segrete stanze di un notaio, da parte di persone che non sanno nemmeno cosa voglia dire rappresentare una città. Ectoplasmi della politica, hanno professato per settimane la trasparenza e poi evitato l’unico confronto democratico possibile, il Consiglio Comunale. I 4 “consiglieri” eletti con i voti del Movimento 5 Stelle si lasciano colpevolmente strumentalizzare da un’opposizione che fino a ieri attaccavano a testa bassa e preparano con loro le liste per le prossime elezioni. Senza una propria personalità politica, sono incapaci di comprendere le reali conseguenze delle loro azioni, accecati da egocentrismo e brama di apparire in vista delle prossime elezioni amministrative che li riporranno senza dubbio nel nulla politico dal quale provengono.
Silvio Piumarta, Marco De Zanni, Iolanda Mercuri e Zaira Conficconi chinano il capo e si mettono al servizio del centro destra e del Partito Democratico. Servi dell’ambizione di chi vorrebbe riprendersi una città che il MoVimento 5 Stelle ha salvato dall’orlo del baratro scongiurandone il dissesto finanziario e portandola a essere un modello virtuoso. Raccolta differenziata porta a porta e corretta gestione del ciclo dei rifiuti, reperimento di fondi regionali, nazionali ed europei, amministrazione oculata delle risorse e una nuova visione di città sostenibile e a misura di cittadino sono risultati sotto gli occhi di tutti e che tutti riconoscono come pilastri della nostra azione di governo. 9 anni di lavoro nell’esclusivo interesse della città messi a repentaglio da 4 ex consiglieri del Movimento 5 Stelle che attraverso un comunicato zeppo di falsità decretano la fine di una Amministrazione che con onestà, trasparenza e credibilità istituzionale ha ottenuto oltre 100 milioni di euro di finanziamenti che stavano cambiando il volto di Pomezia e Torvajanica.Queste persone, dopo aver avvelenato per anni il Movimento 5 Stelle, ne rimarranno fuori per sempre e mentre noi saremo più forti che mai, loro torneranno invisibili, com’erano prima di questi 15 minuti di notorietà, con la macchia indelebile di aver danneggiato la città. Ringrazio quanti coloro mi stanno scrivendo per esprimere solidarietà e spronarmi ad andare avanti, noi ci saremo sempre, ma gran parte dei lavori che sarebbero dovuti partire in questo ultimo anno non saranno realizzati per colpa loro, come non saranno ottenuti nuovi fondi dal PNRR.”




POMEZIA, CONSIGLIERE PD PRENDE MAZZETTA DA UN RAPPRESENTANTE DI SOCIETA' DI PULIZIE

Redazione

Stava intascando una mazzetta da 2500 euro davanti al municipio. Per questo motivo un consigliere del Pd di Pomezia e' stato arrestato dai carabinieri del Noe di Roma, diretti dal capitano Pietro Rajola Pescarini e coordinati dal colonnello 'Ultimo'. Il consigliere, anche sindacalista, avrebbe intascato la mazzetta dal rappresentante di una societa' che si occupa di facchinaggio e pulizie