Roma Ponte di Nona, spacciatori all’angolo: 14 arresti

ROMA – Dalle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia di Tivoli, coadiuvati da unità cinofile e da un elicottero dell’Arma, stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, che dispone l’arresto per 14 persone, ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, sequestro di persona, lesioni personali gravi e maltrattamenti. Perquisizioni e sequestri sono tuttora in corso oltre nei confronti dei 14 destinatari della misura cautelare ma anche nei confronti di ulteriori 16 indagati ritenuti vicini all’organizzazione.

L’indagine ha consentito di disarticolare un sodalizio criminale operante nel quartiere di Ponte di Nona, periferia est di Roma, individuando gli assetti verticistici, i sodali, i pusher, nonché di individuare i responsabili di pestaggi e sequestri di persona a scopo di estorsione in danno di pusher e vedette, per aver violato gli ordini ricevuti dall’organizzazione criminale e per ripagare presunti debiti di droga. In un caso un acquirente è stato rapinato perché insolvente e successivamente costretto a spacciare per il suddetto sodalizio, in un altro caso un pusher dell’organizzazione, che si era appropriato di un quantitativo di droga senza autorizzazione e aveva abbandonato il suo turno di vedetta, è stato pestato e ridotto in fin di vita e dopo un periodo di ricovero in ospedale, è morto.

I Carabinieri hanno documentato oltre 200 episodi giornalieri di spaccio di stupefacente, in particolare cocaina, crack, marijuana e hashish, quantificando il volume di affari del traffico illecito in circa 300.000 euro mensili.




ROMA, DUE GIOVANI UCCISI A COLPI DI PISTOLA A PONTE DI NONA

Redazione

Roma – Due giovani romani sono stati uccisi a colpi di pistola ieri sera in strada intorno alle 23,50 in zona Ponte di Nona. A perdere la vita sono stati Fabrizio Ventre di 35, e Mirko Scorazza, di 26. Sul duplice omicidio indagano i carabinieri del Nucleo investigativo del gruppo di Frascati, Nucleo operativo della Compagnia di Tivoli e della stazione Settecamini. A quanto si è appreso, i due sono stati trovati gravemente feriti all'incrocio tra via Raoul Follereau e via Berta Von Suttner. Il 35enne è stato ferito a un fianco ed è morto durante il trasporto in ospedale mentre il 26enne, ferito alla testa, è morto durante l'intervento chirurgico a cui è stato sottoposto all'ospedale di Tor Vergata. Entrambe le salme si trovano per gli accertamenti di rito al Tor Vergata.

 

 

Forse un regolamento di conti A quanto si è appreso entrambi avevano precedenti per droga e in particolare il 35enne era ai domiciliari in un'abitazione a circa duecento metri dal luogo in cui i due sono stati trovati a terra. Perquisizioni e accertamenti sono stati svolti nella notte dai militari nelle abitazioni di diverse persone della criminalità di zona. Acquisite anche le riprese delle telecamere presenti nelle aree circostanti, mentre non sarebbero attive telecamere nel punto della sparatoria. Si indaga a 360 gradi, non si esclude nessuna pista anche se quella privilegiata è nell'ambito degli stupefacenti. Nessun testimone per ora è stato individuato, anche in considerazione che l'agguato è avvenuto in una zona isolata. I militari stanno comunque sentendo anche la persona che ha dato l'allarme al 118. I carabinieri di Frascati danno poco credito alla tesi di una sparatoria avvenuta tra le due vittime anche perché non sono state rinvenute armi e tutto lascia supporre a un regolamento di conti avvenuto con qualcuno che è poi fuggito




ROMA, PONTE DI NONA: SI RIFIUTA DI FAR SPACCIARE ALL’INTERNO DEL SUO BAR ED I PUSHER LO PESTANO A SANGUE E LO COSPARGONO DI BENZINA

Redazione
Roma
– Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della competente Procura della Repubblica, nei confronti di 4 persone ritenute responsabili di aver partecipato al pestaggio di un ragazzo italiano, avvenuto lo scorso 15 giugno alla fermata dell’autobus di via Don Primo Mazzolari, in località Ponte di Nona a seguito del quale il giovane era stato ricoverato presso l’Ospedale di Tor Vergata per essere sottoposto ad un intervento chirurgico per ridurre la frattura patita al volto.

Le modalità dell’aggressione e l’iniziale versione dei fatti fornita dalla vittima  non aveva convinto gli investigatori dell’Arma che hanno quindi deciso di approfondire la vicenda. Le indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno quindi consentito di accertare che l’aggressione non era legata a motivi passionali come inizialmente paventato ma bensì si era trattato di un vero e proprio pestaggio organizzato da alcuni spacciatori di droga del quartiere Colle Prenestino, dove la vittima gestisce un bar, per punire il suo rifiuto di consentire l’utilizzo del suo locale per esercitare l’attività di spaccio.
Superata l’iniziale timore, la vittima ha quindi deciso di collaborare con gli inquirenti che attraverso approfondite indagini sono riusciti a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti ed identificare quattro soggetti coinvolti nel pestaggio, tutti romani di età compresa tra i 30 ed i 19 anni, con diversi precedenti di polizia per reati connessi allo spaccio di stupefacenti. 

In particolare i militari hanno accertato che la vittima già dal mese di maggio era stata avvicinata da alcuni pregiudicati di zona che lo avevano invitato a mettere a  disposizione il suo locale per agevolare l’attività di spaccio. Davanti al suo rifiuto i malviventi avevano iniziato ad avanzare richieste sempre più pressanti sfociate nel pestaggio del 15 giugno 2015, dopo che la vittima aveva minacciato di rivolgersi alle Forze dell’Ordine se non lo avessero lasciato in pace. A quel punto gli indagati hanno pianificato una vera e propria spedizione punitiva costringendo la vittima a lasciare il bar incustodito, per seguirli a bordo della loro autovettura. Dopo pochi chilometri di strada, davanti all’ulteriore rifiuto della vittima di collaborare, i picchiatori sono quindi entrati in azione dando vita ad un violento pestaggio che si è concluso nei pressi della fermata bus presente in via Don Primo Mazzolari, davanti al Centro Commerciale Unico, dove il giovane è stato abbandonato dopo essere stato cosparso di benzina, con l’avviso di non fare “l’infame” altrimenti la prossima volta gli avrebbero dato fuoco.  Nel frattempo uno degli arrestati che non aveva partecipato al pestaggio era invece andato presso il bar ed armato di martello aveva completamente distrutto tutte le telecamere del sistema di video sorveglianza allo scopo di cancellare le prove, senza tuttavia riuscire a trovare l’hard disk contenente le registrazioni.
Pesanti le accuse a carico dei quattro indagati, ai quali il Pubblico Ministero Dott.ssa Nadia Plastina, titolare dell’indagine, ha contestato i reati di tentata estorsione, minacce, lesioni aggravate e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
 




ROMA: PONTE DI NONA NON VUOLE IL CAMPO ROM

di Maurizio Costa

Roma – Qualche centinaia di persone sono scese per strada, a Ponte di Nona, per manifestare contro la presenza dei campi rom nella capitale. La manifestazione si è svolta nella periferia est della città, in piazza Muggia.

A scendere in piazza è stato il Caop (Coordinamento azioni operative di Ponte di Nona) che, con bandiere tricolori e di altri quartieri, ha sfilato per strada per dire di no alla presenza dei nomadi. Insieme a loro molti cittadini stufi della situazione.

Anche rappresentanze di altri quartieri hanno partecipato al corteo: Appio Latino, Esquilino, Torre Angela, Corcolle e Tor Pignattara. Molti gli slogan contro il sindaco Ignazio Marino.

Presenti anche alcuni sostenitori di "Noi con Salvini" e anche il consigliere regionale Fabrizio Sartori di Fratelli d'Italia.

Ricordiamo che il Caop è stato uno dei primi comitati a organizzare le ronde notturne con gps e luci.




ROMA, PONTE DI NONA: FALSI POVERI ALLONTANATI DAL CAMPO NOMADI

di Matteo La Stella

Roma – Nella giornata di giovedì, in seguito ad un'operazione della Polizia di Roma Capitale, sono stati allontanati dal campo nomadi autorizzato di Via di Salone 68 finti indigenti. L'intervento dello Spe (Sicurezza pubblica emergenziale) della Polizia locale capitolina, promosso dall'assessorato alle politiche sociali guidato da Francesca Danese, ha portato alla luce il raggiro: 68 persone, componenti di ben 10 nuclei familiari, occupavano 14 moduli abitativi senza averne alcun diritto. Infatti, i sedicenti poveri, usufruivano dell'assistenza posta in essere dal Campidoglio quando, allo stesso tempo, vantavano conti correnti e depositi postali per cifre sostanziose, nell'ordine delle centinaia di migliaia di euro.

Ai moduli abitativi oggetto dell'occupazione illecita, sono state disattivate le utenze di luce ed acqua, così da scongiurare una reiterata condotta da parte degli stessi furfanti, o di altri esterni alla vicenda.
L'operazione all'interno del campo nomadi di Via Salone è solo il proseguo di quanto già accaduto in precedenza. Lo scorso 15 aprile infatti, già 17 nuclei familiari erano stati allontanati dallo stesso campo, per lo stesso motivo. In quell'occasione, le sedici famiglie bosniache ed una romena erano state colte ad occupare 20 container destinati ai bisognosi.