Ponzano Romano, “caso del canile lager”: il GIP archivia il procedimento verso il titolare

Il GIP di Rieti ha archiviato la vicenda che ha visto il titolare di un castello del 1200 con diversi ettari di tenuta a Ponzano Romano finire indagato per il reato previsto dall’articolo 727 del Codice Penale, ovvero di “abbandono di animali”

Una vicenda iniziata due anni fa quando venne diramata la notizia del sequestro di un “canile lager” con 110 husky maltrattati. Il titolare, un uomo di 45 anni, finì quindi indagato per maltrattamento di animali.

Vista la richiesta di archiviazione depositata dal PM – si legge sul decreto di archiviazione – ritenuto, conformemente a quanto sostenuto dal PM, che non è possibile sostenere l’accusa in dibattimento, in quanto: lo stato in cui si trovavano gli animali al momento del controllo non è imputabile al comportamento dell’indagato momentaneamente assente per motivi di salute.

Il 45enne, infatti, al momento del controllo si trovava ricoverato, già da una settimana, al policlinico.




Ponzano Romano, scoperto lager di cani “Husky” all’interno di un villino fortificato

Trovato anche un cane deceduto, ormai da giorni, che nessuno si era curato di rimuovere

https://www.osservatoreitalia.eu/ponzano-romano-caso-del-canile-lager-il-gip-archivia-il-procedimento-verso-il-titolare-della-villetta/

PONZANO ROMANO (RM) – Un vero e proprio lager di cani razza “Husky” quello scoperto dai Carabinieri della Stazione di Ponzano Romano insieme ai militari della forstale di Sant’Oreste.

110 gli amici a 4 zampe trovati all’interno di un villino privato a Ponzano Romano che versavano in condizioni di maltrattamento ed abbandono

Un vero e proprio allevamento tenuto presso un villino “fortificato” in campagna, come possibile allevamento abusivo, anche per i lamenti degli animali che si udivano nelle vicinanze, ma a rafforzare il dubbio dei Carabinieri è stato un esposto di un’ associazione per la protezione ambientale ed animale di Roma, che ha segnalato i possibili maltrattamenti alla Stazione Carabinieri Forestale di Sant’Oreste competente per territorio.

Così l’azione sinergica dei Carabinieri dell’Arma Territoriale e del Reparto Specializzato nella tutela ambientale e animale ha permesso di accertare la fondatezza dell’esposto: all’esterno della villa sono stati rinvenuti 16 recinti con all’interno 82 Husky. Gli spazi erano comunque di dimensioni ridottissime per contenere un numero così elevato di animali, con l’ulteriore aggravante che erano privi di acqua corrente per abbeverare gli animali, soprattutto con le elevatissime temperature di questi giorni, ed è stato accertato che agli stessi animali non veniva fornito cibo da tempo.

Quando poi i Carabinieri, unitamente al personale della locale ASL, hanno bussato alla porta per controllare se ci fossero animali anche all’interno, gli occupanti non hanno consentito l’accesso. A quel punto, i militari della Stazione di Ponzano, consci della gravità della situazione già in parte riscontrata, non si sono persi d’animo ed hanno chiesto ed ottenuto in tempo reale dal PM di turno della Procura presso il Tribunale di Rieti un decreto di perquisizione, notificato il quale, nessuno ha più potuto opporsi al controllo dei Carabinieri anche all’interno dell’abitazione.

La sorpresa più triste e pesante per i militari, quando sono riusciti ad entrare in casa, è stata il rinvenimento di un cane ormai deceduto da giorni, che nessuno si era curato di rimuovere, a conferma della disumanità con cui veniva gestita la struttura.

Ma la tenacia dei Carabinieri è stata premiata e compensata dalla soddisfazione di salvare altri 29 cani ristretti in anguste gabbie “trasportino”, tra escrementi, mancanza di acqua e cibo, tutte condizioni talmente gravi ed inaccettabili che hanno indotto i militari a porre sotto sequestro l’intero immobile ed affidare in custodia i 110 esemplari di Husky, tratti letteralmente in salvo dai Carabinieri, facendo scattare la denuncia per il titolare alla Procura della Repubblica di Rieti per “maltrattamento di animali” e “ detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura”. Un’ipotesi di reato che in questo caso è “rubricata” dalla Procura come “aggravata” dall’aver ritrovato un cane privo di vita. La carcassa del cane più sfortunato è stata traslata all’istituto di zooprofilassi per accertare le cause effettive che ne hanno cagionato il decesso, anche per scongiurare eventuali diffusioni di gravi malattie tra i cani tratti in salvo.




Ponzano Romano, scoperto un canile lager con 110 husky maltrattati

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Centodieci husky maltrattati e abbandonati sono stati trovati in una villa privata dai carabinieri a Ponzano Romano. I militari della locale stazione avevano già individuato la privata abitazione, un villino in campagna, come probabile allevamento abusivo, anche per i lamenti degli animali che si sentivano nelle vicinanze. I dubbi sono diventati veri e propri indizi a seguito di esposto di un’associazione per la protezione ambientale ed animale di Roma, che ha segnalato i possibili maltrattamenti alla stazione carabinieri forestale di Sant’Oreste (Rm) competente per territorio.

L’operazione congiunta dei carabinieri dell’arma territoriale e del reparto specializzato nella tutela ambientale e animale ha permesso di accertare la fondatezza dell’esposto: all’esterno della villa sono stati trovati 16 recinti con all’interno 82 Husky. Gli spazi erano comunque di dimensioni ridottissime per contenere un numero così elevato di animali, con l’ulteriore aggravante che erano privi di acqua corrente per abbeverare gli animali, soprattutto con le elevatissime temperature di questi giorni, ed è stato accertato che agli stessi animali non veniva fornito cibo da tempo. Quando poi i carabinieri, unitamente al personale della locale Asl, hanno bussato alla porta per controllare se ci fossero animali anche all’interno, gli occupanti non hanno consentito l’accesso. I militari ottenuto dal Pm di turno della procura presso il tribunale di Rieti un decreto di perquisizione, notificato il quale, nessuno ha più potuto opporsi al controllo dei carabinieri anche all’interno dell’abitazione.

I militari hanno trovato anche un cane morto da diversi giorni. I carabinieri hanno invece salvato altri 29 cani ristretti in gabbie “trasportino”, tra escrementi, mancanza di acqua e cibo, tutte condizioni talmente gravi e inaccettabili che hanno indotto i militari a porre sotto sequestro l’intero immobile e affidare in custodia i 110 esemplari di Husky, tratti letteralmente in salvo dai carabinieri, facendo scattare la denuncia per il titolare alla procura della Repubblica di Rieti per “maltrattamento di animali” e “detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura”. Un’ipotesi di reato che in questo caso è “rubricata” dalla Procura come “aggravata” dall’aver ritrovato un cane privo di vita. La carcassa del cane più sfortunato è stata traslata all’istituto di zooprofilassi per accertare le cause effettive che ne hanno cagionato il decesso, anche per scongiurare eventuali diffusioni di gravi malattie tra i cani tratti in salvo.