Anguillara: il vicesindaco con Capparella, Porrello e Minnucci per i bambini del Sarawi

Due incontri importanti con le istituzioni del Sarawi ieri alla regione Lazio ed alla Camera con le associazioni che da anni si impegnano a portare avanti il progetto che vede i bambini ospiti nei nostri territori. “Non poteva mancare un caposaldo di questo progetto che è Serenella Capparella – dice il vicesindaco e assessore alle Politiche Sociali Sara Galea –   e le istituzioni dei comuni che ospitano questi piccoli ambasciatori di pace”.
Al Consiglio regionale del Lazio importanti le parole che sono state spese dal vicepresidente del Consiglio David Porrello, dal Consigliere regionale Emiliano Minnucci, e dalle varie figure presenti: “C’è stato un focus sulla grave situazione della popolazione Sarawi nel territorio in cui vive – ha proseguito Galea – e sull’importanza di questa sinergia e collaborazione che si è creata con le varie istituzioni italiane che da sempre dimostrano in tutte le maniere possibili cura, ospitalità, generosità”.

Questi bambini nel loro viaggio nei nostri territori, oltre a poter visitare luoghi, conoscere il mare, i laghi, il verde, la gioia, l’amore e ricevere doni e festeggiamenti, vengono sottoposti a screening medici, cure e quant’altro. Sono state proiettate delle foto e dei video su dei viaggi fatti da dei consiglieri della regione e la protezione civile che hanno mostrato i luoghi da cui provengono questi piccoli angeli, la loro vita, e la grande sofferenza a cui sono pesantemente sottoposti: “Felici di aver potuto essere ancora una volta partecipi del loro arrivo – ha concluso il vicesindaco – in attesa di averli qui ad Anguillara Sabazia, ci prepariamo a riceverli auspicando la solidarietà mostrata dalle nostre associazioni e cittadini da sempre per fare vivere loro dei momenti meravigliosi che li accompagnino per tutta la vita rafforzando il loro benessere, la speranza di una vita meravigliosa e la loro gioia. Erano presenti anche degli studenti grandi del Sarawi che vivono e studiano in Italia e che dopo essere stati bambini ospiti del nostro paese sono stati “adottati” e fatti studiare diventando parte integrante di questa Italia in cui il sole, il mare e il cuore delle persone hanno lasciato e tracciato in maniera indelebile la loro vita”.