FONDI EUROPEI: LA REGIONE APRE UNA NUOVA FASE

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Regione Lazio – Come spendere i fondi dall’Europa. La Regione fa squadra con i protagonisti del mondo del lavoro, delle imprese e dell’economia. E’ questo lo scopo di 'Lazio idee – Proposte e progetti per migliorare la vita delle persone', il momento di ascolto organizzato a Roma all'Auditorium. L’obiettivo è definire insieme la programmazione del Fondo sociale europeo 2014-2020, legando le risorse europee alla realizzazione di un nuovo modello di sviluppo regionale. "Vogliamo affermare la centralità della programmazione europea nel governo della Regione – ha detto il presidente Nicola Zingaretti – i fondi non sono un'altra cosa rispetto all'agenda di governo". Per il presidente Zingaretti “Bruxelles è un'altra regione d'Italia e non un mondo separato. Troppo spesso – ha sottolineato – la burocrazia locale non lo ha capito". “Ci sono risorse importanti dell'Unione Europea – ha spiegato il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio – al momento circa 780 milioni di euro sulla formazione, l'inclusione sociale e lo start up di impresa e per noi diventa un imperativo cercare di spendere al meglio queste risorse”. Il Fondo sociale europeo, secondo quanto previsto dalla strategia 'Europa 2020' definita dalla Commissione Ue, dovrà migliorare le opportunità di lavoro, istruzione e formazione e combattere l'emarginazione e la povertà in base a quattro obiettivi: occupazione e mobilità, istruzione e competenze, inclusione sociale ed miglioramento e semplificazione della pubblica amministrazione. La Regione Lazio avvia quindi un percorso di partecipazione con due grandi ambizioni: migliorare la qualità dei progetti e  garantire la massima trasparenza. Per i bandi ci sarà un nuovo metodo: conteranno il merito e il valore delle idee proposte, con l’obiettivo di creare lavori veri, nuovi lavori veri. “Nei prossimi cinque anni la Regione Lazio sarà l'Europa”. Così Zingaretti ha sintetizzato le ragioni di questa prima giornata di confronto su questo tema strategico per il Lazio.




CASTELLI ROMANI, RICOVERO ASSISTENZIALE: VIA LIBERA DELLA REGIONE A 280 POSTI

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Castelli Romani – Un provvedimento che mette fine a uno stato di provvisorietà amministrativa che durava da anni per cinque strutture , tutte nella provincia di Roma: quattro nell’area dei Castelli romani e una nella zona di Subiaco. 

Nel comprensorio castellano  si trovano la  Rsa IL TETTO con 40 posti assistenza residenziale a Marino, la Rsa FONDAZIONE TURATI con 60 posti residenziali a Zagarolo,  IL PIGNETO con 40 posti  residenziali, a Velletri, e  la SACRO CUORE 40 con posti a Lanuvio.  

La Rsa  ICILIO GIORGIO MANCINI è quella più grande: ha 90 posti Assistenza residenziale di "Mantenimento A", più 10 posti semiresidenziali, e si trova in località Altipiani di Arcinazzo, nell’area del Sublacense. 

In totale si tratta di 270 posti di assistenza residenziale e di 10 in semi residenziale. 

Insieme a questi decreti Nicola Zingaretti ne ha firmati altri 16 relativi a strutture ambulatoriali ed importanti cliniche attive sul territorio, come la casa di Cura S. Anna di Pomezia che ha oltre 100 posti letto. 

Dal giorno della sua nomina a Commissario per la sanità, il presidente Zingaretti ha firmato 164 decreti. Di questi 113  riguardano gli accreditamenti definitivi, quindi circa il 70%. 

“Inizia il percorso di messa in sicurezza e costruzione della sanità del territorio. Sul versante della residenze per anziani non autosufficienti – ha spiegato Zingaretti – abbiamo molto da fare. In base ai dati, e considerando anche le riconversioni in corso, mancano ancora circa 3000 posti. La carenza di questo tipo di strutture impatta con i bisogni degli anziani e di quelle famiglie che non possono e non riescono con i ritmi di vita attuali, a gestire un genitore non autosufficiente e in condizioni di estrema fragilità. In questo settore si è perso troppo tempo ed occorre recuperare in fretta”.




COTRAL, MANCATO PAGAMENTO QUATTORDICESIME

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Roma – In merito alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere Giovanni Libanori sul mancato pagamento delle quattordicesime da parte di Cotral, tuona il consigliere Pdl della Regione Lazio, Antonello Aurigemma.

“Rimango stupito dalle dichiarazioni del consigliere di Cotral Libanori, che imputa il mancato pagamento delle quattordicesime ad Atac. Gli ricordiamo che proprio la società del trasporto pubblico capitolino è in credito con la Regione Lazio per oltre 500 milioni di euro, e che anche Cotral ha dei crediti per diverse centinaia di milioni verso la Regione. Invece di rifarsi su Atac, che in questo periodo ha anticipato risorse per sopperire al mancato trasferimento di quanto di sua spettanza al fine di garantire l’esercizio del servizio per i cittadini e per pagare i debiti verso i propri fornitori, chiediamo al consigliere Libanori che cosa ha fatto, se ha fatto, o che cosa intende fare nei confronti del presidente Zingaretti. Il quale, anche in questo caso, ci risulta non pervenuto di fronte a un problema che tocca da vicino gli utenti del trasporto capitolino e regionale” 

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SANITA’LAZIO: A.A.A. CERCASI TRASPARENZA

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Lazio Sanità – “A oggi non tutte le aziende sanitarie, anzi per meglio specificare la maggior parte, non riportano sui loro siti web i provvedimenti e gli atti licenziati dalle direzione aziendale. Anzi alcune aziende non riportano neppure la voce albo pretorio.

Significa che queste aziende non hanno alcuna idea della normativa vigente in materia di trasparenza amministrativa quando si tratta di mostrare alla collettività gli impegni di spesa cui si provvede con le risorse pubbliche e gli impegni gestionali che ricadono direttamente sul cittadino utente del servizio sanitario regionale”.

Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato in merito alla mancanza di completa pubblicazione degli atti sanitari delle 12 aziende del Lazio. “Alcune aziende hanno in rete soltanto i titoli per così dire dei singoli provvedimenti sottoscritti ma nessun atto completo, altre invece come l’azienda ospedaliera San Camillo Forlanini nulla. Anzi se si va sul sito web della Regione Lazio alla voce "Provvedimenti delle aziende sanitarie" sembra che all’interno del nosocomio le attività siano ferme al 2009: infatti – precisa Maritato – leggendo la pubblicazione dei titoli degli atti del manager si vede bene che le date risalgono a quell’epoca in cui peraltro i vertici dell’azienda erano altri. L’azienda ospedaliero universitaria Sant’Andrea riporta in rete alla voce "Atti dell’azienda" solo i titoli dei provvedimenti ma nessuna specifica.

Differentemente il Policlinico Umberto I sull’Home page del sito web riporta già la voce albo pretorio con la possibilità per tutti di consultare ogni provvedimento negli ultimi 15 giorni”. “Eppure il presidente Zingaretti già durante la campagna elettorale si era impegnato per lo stendardo della trasparenza. E in nome di questo impegno chiediamo al governatore del Lazio di impegnarsi nell’applicazione della normativa sulla trasparenza e di provvedere – conclude Maritato anche per l’amministrazione dell’Ente Regione ad aggiornare le delibere in rete sul portale del Lazio.  Si tratta di  un piccolo impegno per far sì che la parola trasparenza si trasformi in fatti e diritti”.     




COLLEFERRO, IL PRONTO SOCCORSO "SCOPPIA". IL SINDACO SI APPELLA A ZINGARETTI

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Colleferro (RM) – “La situazione del pronto soccorso del nostro ospedale è ormai insostenibile!”. A parlare è il sindaco Mario Cacciotti, appena di ritorno dal nosocomio Parodi Delfino dove si era recato per verificare di persona le difficoltà di gestione di una struttura sanitaria subissata di richieste, ben oltre il possibile. “Gli operatori sono allo stremo – dice Cacciotti – per le presenze eccessive di pazienti. Nonostante l’impegno profumo dai sanitari, che con professionalità cercano di fare quanto è possibile, e spesso anche di più, non si può andare avanti così a lungo. Il problema deriva dalla chiusura del pronto soccorso di Anagni – dice il Sindaco, come aveva già affermato in precedenza – i cui utenti si riversano sulla nostra struttura, che è la più vicina territorialmente. Avevo già denunciato il fatto ma ormai la situazione non è più sopportabile. Per questo – conclude il Sindaco appellandosi al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti -, non essendo ancora stata trovata una soluzione al problema, le cose sono due: o si riapre il pronto soccorso di Anagni o si potenzia quello di Colleferro ampliandolo per adattarlo alla nuova situazione”. 




ANAGNI, BIANCHI: "LA VERITA' SULLA VIDEOCON"

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Anagni (FR) – La Videocon non può essere terreno per melina politica o giochi di potere. Ma soprattutto nessuna strumentalizzazione deve essere giocata sulle spalle delle donne e degli uomini che in quella fabbrica hanno speso le proprie energie e le proprie competenze.-

Così interviene Daniela Bianchi, consigliera del gruppo “Per il Lazio” sul caso VDC

– Sono molte le persone che stanno lavorando per dare una soluzione definitiva alla vicenda, che non può certo passare per la cassaintegrazione, che ormai va avanti da sette anni- dichiara la consigliera Bianchi-  E’ una verità così evidente che lo stesso Mario Abbruzzese lo ha sottolineato in una nota ai mezzi di informazione. E come vice presidente della Commissione allo Sviluppo Economico è ben consapevole di fatti e risvolti.

Ma andiamo ai fatti.

Nell’incontro che si è svolto, lo scorso 14 gennaio, presso il Ministero per lo Sviluppo e a cui presero parte la Regione Lazio, la Provincia di Frosinone, il Comitato per lo Sviluppo della Provincia di Frosinone, la camera di Commercio, il Consorzio ASI, Unindustria Frosinone, Federlazio e tutte le organizzazioni sindacali, fu disegnata una road map che doveva portare ad un accordo di programma entro il 30 giugno. Si stabiliva che, per ratificare l’accordo, sarebbero stati necessari un programma di riconversione e reindustrializzazione del Sistema locale del Lavoro Frosinone – Anagni e gli strumenti operativi per dare un futuro all’area industriale e ai lavoratori.

– Il programma con relativi strumenti è stato definito nei tempi stabiliti. – racconta la consigliera- Le determinazioni finali sono che 147 aziende si sono impegnate per un programma di investimenti pari a 400 milioni di euro. Una rivoluzione per questo territorio.-

-Nei giorni scorsi – prosegue Bianchi- insieme al Comitato per lo Sviluppo, abbiamo condiviso il programma con i tecnici degli assessorati regionali alle attività produttive e al lavoro, in linea con il nuovo corso della giunta Zingaretti, che in tema di lavoro e sviluppo ha istituito un tavolo tecnico permanente interassessorile. Ora stiamo attendendo la risposta del Ministero.- 

-E’ ovvio che gli operai della Videcon hanno tutta la mia comprensione per il momento difficile che stanno vivendo – tiene a dichiarare la consigliera-  e voglio anche ringraziare tutti i lavoratori che in questi mesi e soprattutto in questi giorni,  mi hanno contattato direttamente. Penso che tutti abbiano capito con quanto impegno stiamo cercando di arrivare ad una soluzione positiva, trasformando in opportunità una criticità che ormai da anni caratterizza questa area, un’opportunità impensabile solo fino a due mesi fa.- 

-Al di là del grande obiettivo che ci siamo prefissati- prosegue Bianchi-  è opportuno sottolineare che le lavoratrici e i lavoratori della Videocon verranno posti in mobilità, con un’indennità disciplinata dalle norme dell’assicurazione contro la disoccupazione (come da circolare INPS 204/1991)  con una durata fino a 36 mesi, come da tabelle disciplinate dallal’art.2, c.46, L 92/2012, modificato dall’art. 46-bis, del D:L 83/2012, L 134/2012). Aggiungo inoltre, che la mobilità consentirà l’assunzione immediata dei lavoratori, condizione che è stata posta come conseguenza prioritaria dell’accordo di programma, nelle nuove attività di impresa che si insedieranno nell’area interessata dalla programmazione.

-La politica assente? Non mi sento chiamata in causa. – rilancia la consigliera del Gruppo per il Lazio-  Nella stessa giornata in cui è stata convocata dagli uffici competenti una riunione a cui sono stati chiamati solo i lavoratori e i sindacati, il Presidente Zingaretti ha annunciato in conferenza stampa, l’avvio per le procedure che renderanno pienamente operativo l’utilizzo dei Fondi di Ingegneria Finanziaria attivati nell’ambito degli interventi previsti dal POR FESR 2007 – 13 per complessivi 150milioni di euro da mettere a disposizione delle PMI del Lazio. L’impiego di questi 150 milioni di euro– prosegue Bianchi- potrà attivare fino a 700 milioni di euro di finanziamento per le PMI. Per chi non si sofferma alle congetture, è facile intuire che queste misure vanno nella direzione individuata nel lavoro proposto dal Comitato per lo Sviluppo e nel quale ho sempre creduto. Se vogliamo dare una chance a questo territorio, dobbiamo necessariamente e con responsabilità (ri)partire da uno sviluppo e da una pianificazione strategica, di qualità e competitiva.

-Come ha dichiarato Zingaretti – conclude Bianchi- Non usiamo solo panniccelli caldi ma pensiamo a un nuovo modello di sviluppo. Questa è la risposta alla domanda e al grido di dolore che viene dall’economia, dalle imprese, dal mondo del lavoro e dai disoccupati-