Albano Laziale, 10 anni dal funerale di Priebke. Marini: “Di quell’evento restano i valori democratici e antifascisti”

L’intervista al consigliere comunale di Albano Laziale già sindaco per 10 anni Nicola Marini

Per dieci anni Sindaco del Comune di Albano Laziale. Consigliere Nicola Marini, il prossimo 15 ottobre ricorre il decimo anniversario del funerale di Priebke. Un giorno fondamentale per la città di Albano

Un giorno storico, oserei dire perché nostro malgrado la Città di Albano Laziale è stata protagonista involontaria di un evento tanto drammatico quanto fondamentale nel ribadire i principi e i valori di democrazia e libertà. Avevano scelto, infatti, la nostra Città per svolgere i funerali di Erich Priebke, ex ufficiale delle SS naziste condannato all’ergastolo per aver partecipato e pianificato l’eccidio delle Fosse Ardeatine.

Ma a dieci anni di distanza non posso non ricordare i fatti per come sono accaduti, affinché ognuno si assuma le responsabilità di quanto accaduto.

Il 15 ottobre 2013, la salma di Priebke fu trasferita dall’ospedale Gemelli di Roma all’Istituto Pio X dei Padri Lefebvriani di Albano Laziale, dove si sarebbero dovuti svolgere i funerali in forma privata. Ovviamente, la notizia non poteva che suscitare sdegno e indignazione tra i miei cittadini e cittadine – cose che ho da subito comunicato a chi di dovere – e che li ha portati spontaneamente a scendere in piazza a protestare e ad opporsi in ogni modo ai funerali di un criminale di guerra ad Albano. Oltre a questa comunicazione per possibili tafferugli, ho immediatamente firmato come Sindaco un’Ordinanza che vietasse il passaggio della salma sul nostro territorio.

Ricordo che ci fu però una decisione calata dall’alto Dodici minuti dopo, tuttavia, il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro emanava un’Ordinanza che annullava la mia per consentire ugualmente la celebrazione dei funerali ad Albano Laziale. A quel punto gli scontri tra cittadini e gruppi di estrema destra giunti da Roma è stata inevitabile e si è deciso di portare via la salma di Priebke in un luogo segreto e privato. Mi continuo a chiedere oggi perché non si sia arrivati subito a questa soluzione.

Domanda più che condivisibile. Secondo lei perché? Sembra quasi si volesse creare un caso. Celebrare i funerali di un criminale di guerra come Priebke avrebbe ricevuto un netto no da qualsiasi città d’Italia. E questo il Prefetto non poteva non saperlo e prevederlo. Forse, allora, erano più concentrati sull’attenzione mediatica e politica che sulla risoluzione della questione in sicurezza.

Comunque sia è innegabile che la vicenda dei funerali di Priebke ad Albano Laziale ebbe un forte impatto sulla città, che si ritrovò al centro di una polemica internazionale.
Lo ripeto, Albano Laziale si è trovata improvvisamente e suo malgrado ad essere il centro del mondo: celebrare i funerali di un criminale di guerra non è una cosa che accade tutti i giorni, soprattutto in maniera così plateale e senza alcun rispetto per le sensibilità della nostra Città. Ricordo che Priebke non si pentì mai per le sue azioni e che Albano è “medaglia d’oro al valor civile” . Non potevamo consentire che il nostro nome venisse associato un evento dal forte significato politico e ideologico, anche perché il mondo intero ci guardava. La risposta istituzionale e popolare, per fortuna, fu fortissima e netta, tanto da costringere il Prefetto a rivalutare in extremis le sue scelte.

Albano ha sempre avuto una forte connotazione democratica, in questo senso ritiene che l’evento abbia in parte incrinato questa immagine?
Albano Laziale ha rischiato di veder associato il suo nome per sempre al gerarca nazista Erich Priebke. Questo ovviamente avrebbe potuto incrinare fortemente i valori democratici che da sempre la contraddistinguono. Ma la risposta così sentita e forte, invece, li ha ulteriormente rafforzati: Albano ha una tradizione di lotta antifascista, partigiana, di battaglie democratiche e di libertà a cui si è andata ad aggiungere la cacciata della salma di un criminale di guerra.
È bene ricordare, inoltre, che nel 2018 il Comune di Albano Laziale ha approvato una mozione che impegna la Città a promuovere la cultura della memoria e della legalità. La mozione prevede, tra l’altro, la realizzazione di un percorso di visita alle Fosse Ardeatine.
Ed è in linea con questa necessità di ricordare e di ribadire i valori della democrazia che il 15 ottobre prossimo, in occasione del decimo anniversario dell’evento, la Città ha organizzato un incontro pubblico al quale parteciperanno tutte quelle componenti che in quel giorno del 2013 contribuirono a salvaguardare l’immagine di un’Albano profondamente antifascista.

Cosa resta di quell’evento, cosa resta di quella forza civica che ha smosso centinaia di persone di tutte le età?
Resta la reazione di una Città intera, dal Sindaco ai cittadini e alle cittadine. Resta la memoria onorata di chi per mano del nazifascismo è morto. Restano i valori democratici e antifascisti.
Capisco che per molti è ancora difficile fare i conti con un passato che ha visto l’Italia dalla parte sbagliata della storia, ma negandolo, non chiamando le cose col proprio nome, accettando magari una salma per “quieto vivere”, non avremmo fatto e non faremo mai giustizia e chiarezza. Penso che tutti, i singoli, le istituzioni, le scuole e i partiti stessi, debbano impegnarsi in tal senso.

Il funerale di Erich Priebke ha dimostrato che la memoria può essere un’arma a doppio taglio. Da un lato, può essere utilizzata per onorare le vittime e per promuovere la giustizia. Dall’altro lato, può anche essere utilizzata per negare o dimenticare le atrocità commesse.
La memoria è un processo dinamico e complesso. Essa è influenzata da fattori individuali, sociali e culturali. Ed è per questo che i presidi culturali come la scuola e le istituzioni debbono portare avanti una ricerca di memoria onesta e completa, e divulgarla il più possibile.
Non possiamo lasciare uno strumento così importante come il ricordo nelle mani di chi non ha l’onestà intellettuale di fare i conti con gli errori commessi.
Stiamo perdendo fisicamente le persone che hanno vissuto queste atrocità sulla loro pelle, abbiamo il dovere morale di non disperdere il loro ricordo.

Archivio video de L’Osservatore d’Italia



TROVATA LA TOMBA DI ERICH PRIEBKE

di I. G.

Il capitano SS Erich Priebke, morto l’11 ottobre 2013 è sepolto in un’isola, in un cimitero in disuso nel recinto di un carcere.

Priebke, come riportato da l'Espresso, è sepolto vicino ad un medico, morto nel 1942 e ad una neonata deceduta durante il parto. E poi alcuni pregiudicati morti in carcere e lasciati lì dai familiari.Il camposanto si trova su una collinetta, dove circa cento anni fa è stata costruita una piccola cappella, ormai semidistrutta, attorno alla quale è poi stato  il cimitero. Il lembo di terra è protetto da un muro alto poco più di due metri, e vi si accede da un cancello. Si contano circa cento croci di ferro arrugginite, più altre in legno ormai fradice, piantate nel terreno, allineate in file da otto, sulle quali però non è scritto alcun nome. L’erbaccia copre tutto. Non c’è alcuna manutenzione. E non c’è alcun segno di affetto sulle tombe: né un fiore reciso, né una lapide sistemata. Neppure un nome o una foto.


Il diretto superiore di Erich Priebke, il maggiore SS Karl Hass è invece sepolto a Castel Gandolfo nel cimitero sulla via Appia. La tomba si trova in cima a delle scale in un angoletto dove sono sepolti altri defunti, di cui qualcuno trascurato da tempo.
A differenza dei tumulti scoppiati ad Albano Laziale in occasione del funerale del capitano SS, il 21 aprile del 2004  ebbe luogo la sepoltura del maggiore SS Karl Hass, dirigente del reparto delle SS incaricato dello spionaggio all'estero e superiore del capitano SS Erich Priebke, senza disordini o proteste. Eppure anche Hass prese parte attiva all'Eccidio delle Fosse Ardeatine assieme a Priebke. Hass finì i suoi anni a Castel Gandolfo dove prese la residenza e morì a 92 anni mentre scontava l'ergastolo ai domiciliari nella casa di riposo “Garden” sul lungolago.




ALBANO LAZIALE, TUTTI I SACRAMENTI VENGONO AL PETTINE: BRACCIO DI FERRO TRA VESCOVO SEMERARO E LEFEBVRIANI

di Chiara Rai

Albano Laziale (RM) – Tutti i sacramenti celebrati nella “Fraternità San Pio X di Albano” sono nulli. Tuona il vescovo della diocesi di Albano Marcello Semeraro, al quale non vanno giù le messe in latino che i lefebvriani continuano a celebrare nella sua diocesi nonostante il veto della curia e la lettera ai vescovi di Papa Benedetto XVI nel 2009 per mezzo della quale ha ribadito che “la Fraternità non ha alcun stato canonico nella Chiesa e i suoi ministri – scriveva il Papa emerito – non esercitano in modo legittimo alcun ministero della Chiesa”.

Ancora al centro di polemiche dunque, il sito di San Pio X dove un anno fa, di questo mese, venivano celebrati i funerali dell’ex capitano delle SS Erich Priebke che nessuno si era reso disponibile ad officiare. Frequentare le messe in latino dei lefebvriani secondo Semeraro equivale ad interrompere la comunione con la chiesa cattolica, perché da quanto si evince dalla dura notificazione di Semeraro rivolta ai parroci, da parte della Fraternità vi sarebbe una semplificazione o almeno differente procedura verso la ricezione dei sacramenti come le comunioni e cresime che di fatto, per la chiesa cattolica devono essere traguardi conseguiti a seguito di “percorsi formativi per la maturazione della vita di fede”.

In pratica i lefebvriani sembrano essere tacciati di sottrarre fedeli alla diocesi con condotte già condannate in passato. Di tutta risposta la Fraternità non arretra di un passo e, oltre a ribadire che la stessa Santa Sede non ritiene più fuori dalla comunione nemmeno i vescovi della medesima Fraternità, va avanti non curandosi delle parole di Semeraro. Anzi i lefebvriani evidenziano tra l’altro come lo stesso vescovo apra ai “cristiani omossessuali” mentre per la loro Fraternità c’è soltanto una evidente chiusura. Continua dunque un braccio di ferro iniziato negli anni di piombo. L’ istituzione tradizionalista lefebvriana fondata negli anni Settanta vede come “ribelle” il vescovo Marcel Lefebvre, prima sospeso a divinis per aver disatteso al rinnovamento conciliare perché sfidò pubblicamente il Vaticano celebrando la messa in latino quando era proibito e poi scomunicato alla fine degli anni 80 insieme ad altri quattro vescovi da lui illecitamente consacrati senza l'assenso del Papa.




ALBANO, MANIFESTAZIONE FORZA NUOVA PER RICORRENZA PRIEBKE: A GENZANO C'E' PREOCCUPAZIONE

Redazione

Genzano (RM) – L’Amministrazione comunale di Genzano esprime la propria preoccupazione per la manifestazione indetta da Forza Nuova sabato 11 ottobre ad Albano Laziale. L’anno scorso infatti, in data 15 ottobre, il tentativo di celebrare ad Albano il funerale del gerarca nazista Priebke (responsabile dell’esecuzione di 335 italiani), è stato avvertito dal tessuto democratico e antifascista dei Castelli romani come un sopruso inaccettabile e come una provocazione nei confronti di una cittadinanza che ha visto la morte di diversi propri concittadini alle Fosse ardeatine.

Esprimiamo la nostra preoccupazione per questa manifestazione, indetta ad Albano nel giorno della ricorrenza della morte di Priebke, soprattutto avendo assistito alle provocazioni di gruppi neofascisti nei confronti di una popolazione inerme che, il 15 ottobre scorso, si è spontaneamente riversata in strada, non appena informata del tentativo di officiare il funerale del gerarca nel territorio castellano.

Consapevoli di come l’antifascismo sia uno dei valori fondanti della nostra democrazia auspichiamo un’attenzione maggiore da parte delle autorità preposte nell’autorizzare manifestazioni che inneggiano al fascismo e alla violenza, soprattutto in territori in cui i valori dell’antifascismo e della democrazia sono avvertiti come imprescindibili dalla popolazione tutta.




QUELLA RABBIOSA E IGNOBILE BELVA DA CONDANNARE

di Chiara Rai

Mentre noi giornalisti siamo continuamente minacciati e querelati per il diritto di cronaca e critica che continuiamo a manifestare nonostante tutto, ci sono esseri che hanno facoltà di scrivere affermazioni ignobili e miserevoli, come il consigliere di circoscrizione del Carroccio a Verona Francesco Vartolo il quale non vedeva l’ora di sputare volgarità e spregevolezze nei confronti di un uomo universalmente riconosciuto come un “grande uomo”, Nelson Mandela. E nonostante abbia chiesto scusa, Vartolo ormai ha parlato: “Finalmente il terrorista Mandela, belva assetata di sangue bianco trasformato in eroe dalla propaganda mondialista, si troverà di fronte a tutta la gente che ha fatto ammazzare – ha scritto sulla bacheca del social network -. Con le bombe nelle chiese o con i copertoni incendiati intorno al collo”. Il presidente del Veneto Luca Zaia, fortunatamente ha condannato il gesto al punto di espellere dal partito il consigliere assetato di protagonismo mediatico e talmente condannabile da non meritare più attenzione dopo questo gesto. Vartolo, è lo stesso che pochi mesi fa, aveva anche espresso solidarietà a Erich Priebke. Prima intervenendo su radio Padania, l’emittente radiofonica della Lega: “Tutti quelli che sono odiati da tutti, a me stanno simpatici, perché se sei odiato da tutti un motivo di domandarsi il perché c’è, e, probabilmente, se sei così odiato, forse è perché può anche venire il dubbio che tu sia dalla parte giusta”. Poi in un gruppo chiuso su Facebook: “Capitano Priebke, presente!”. Mentre qualcuno sputa sul simbolo della lotta per i diritti umani, ci sono miliardi di persone in commozione che parteciperanno ai funerali di Mandela che dureranno dieci giorni. Non ho nient’altro da dire se non: Nelson! Nelson! Nelson!

 




SEPOLTURA PRIEBKE, IL SINDACO DI POMEZIA FUCCI:"L'EX CAPITANO NAZISTA NON VERRA' TUMULATO IN PROVINCIA DI ROMA"

Redazione

Pomezia (RM) – Il Prefetto Pecoraro ha emesso un'ordinanza che vieta la tumulazione della salma di Erik Priebke, ex Ufficiale delle S.S. tedesche, morto a Roma l'11 ottobre scorso, all'interno del territorio della Provincia di Roma.

Il provvedimento, maturato in seguito ai violenti scontri avvenuti ad Albano Laziale il 15 ottobre scorso in occasione del rito funebre e al conseguente trasferimento della salma presso l'Aeroporto di Pratica di Mare, tiene conto delle "vibranti contestazioni in atto da parte di movimenti ed associazioni che si richiamano ad ideologie fortemente contrapposte" che rendono "inevitabile vietare la tumulazione della salma in questione in questa provincia al fine di scongiurare il pericolo, altamente probabile, della presenza di contrapposte e violente fazioni presso il luogo di sepoltura, nel corso della cerimonia di tumulazione e in futuro, con conseguenti turbative e gravi ripercussioni per l'incolumità delle persone e l'ordine pubblico".

"Un atto opportuno – dichiara il Sindaco di Pomezia Fabio Fucci – che accoglie le proteste dei cittadini e dei Sindaci del territorio assolutamente contrari ad ospitare la salma dell'ex capitano nazista e che conferma le rassicurazioni comunicate la scorsa settimana dal vice-prefetto da me contattato".

LEGGI ANCHE:

19/10/2013 CASTEL GANDOLFO, FUNERALI HASS PRIMA DI PRIEBKE… DUE PESI, DUE MISURE
17/10/2013 ALBANO LAZIALE PRIEBKE, INTERVISTA ESCLUSIVA AL PRETE CHE HA CELEBRATO LA MESSA: “MERITAVA UN DEGNO FUNERALE”
17/10/2013 RIETI: SIMONE PETRANGELI SOLIDALE CON IL SINDACO DI ALBANO LAZIALE
16/10/2013 ALBANO LAZIALE, PRIEBKE: LA LENTE SUI FATTI DI "OCCUPAZIONI PRECARI STUDENTI"
16/10/2013 ROMA, FUNERALI PRIEBKE: VICARIATO DI ROMA, 'ECCO COME E' ANDATA'
16/10/2013 PRIEBKE RINGRAZIA
16/10/2013 ALBANO, SALMA PRIEBKE: FUGA NOTTURNA A PRATICA DI MARE
15/10/2013 ALBANO LAZIALE, FUNERALE PRIEBKE: SCONTRI E CARICHE DAVANTI LA FRATERNITA’SAN PIO X
15/10/2013 ALBANO, FUNERALI PRIEBKE: PER IL SINDACO DI GENZANO GABBARINI E' UNA MANCANZA DI RISPETTO VERSO TRADIZIONI ANTIFASCISTE
15/10/2013 ALBANO LAZIALE: SFUMA LA FUNZIONE E PRIEBKE RESTA AI CASTELLI ROMANI. E' MISTERO SULLA SEPOLTURA
13/10/2013 ERICH PRIEBKE: NESSUNA ESEQUIE PUBBLICA



ALBANO LAZIALE PRIEBKE, INTERVISTA ESCLUSIVA AL PRETE CHE HA CELEBRATO LA MESSA: “MERITAVA UN DEGNO FUNERALE”

Maurizio Costa


Albano Laziale (RM)Don Pierpaolo Petrucci, il superiore dei lefebvriani in Italia che ha svolto personalmente il funerale di Erich Priebke, ha concesso a “L’Osservatore Laziale” una lunga intervista. Dai motivi del funerale proprio ad Albano Laziale, passando per il tanto discusso pentimento dell’ex SS, il parroco ci svela i retroscena dell’intera vicenda.
 

Il funerale di Erich Priebke è stato celebrato regolarmente? C’è stato qualche ritardo dovuto a motivi di sicurezza e al trasporto in strada della salma ma posso dire che il funerale è stato celebrato normalmente.
Chi ha chiesto di poter celebrare il funerale di Priebke proprio nella vostra Fraternità? I familiari volevano che si svolgesse in una Chiesa ma poi hanno contattato noi, visto che il luogo è più sicuro, e la nostra Fraternità è stata d’accordo.
 

Tutti si sono rifiutati di officiare il funerale, perché voi no? Priebke era un cristiano battezzato e per questo non gli si poteva negare un funerale. Al di là dei peccati che ha commesso, che reputo gravissimi, lui era un cristiano come gli altri e per questo non potevo negargli questa cerimonia. L’eccidio delle Fosse Ardeatine è stato un evento catastrofico, con centinaia di italiani morti, ma siamo andati oltre i peccati che ha commesso perché lui era in pace con Dio.
Il Canone 1184 del codice di diritto canonico stabilisce il divieto ai funerali cristiani per coloro che non si sono pentiti prima della morte e che con i loro peccati manifesti potrebbero dare «pubblico scandalo ai fedeli». Lui poco prima di morire si è pentito per quello che ha fatto; infatti se andate a vedere su Youtube ci sono i video che lo verificano. Essendosi pentito meritava un degno funerale e noi lo abbiamo celebrato senza paure.
 

Si aspettava una manifestazione così forte da parte della gente? No. Molti atteggiamenti sono stati sbagliati; per esempio prendere a calci e sputi il feretro è stato un gesto bruttissimo che poteva essere evitato. Capisco la rabbia della gente ma alcuni comportamenti sono sempre deprecabili.
Ha svolto la cerimonia con tranquillità? Ho svolto il funerale con molta serenità. Per me Priebke era un cristiano normale e quindi non ho avuto problemi. Continuo a ripetere: chiunque muoia in pace con Dio merita un funerale.
 

Erano presenti anche i familiari di Priebke? Da quello che ho potuto notare no, non c’erano. Anche perché l’avvocato e tutore di Priebke voleva annullare proprio per questo il funerale.

Dove sarà seppellito l’ex SS? Questo non lo so. Spero solo che avrà degna sepoltura e possa riposare in pace. Non deve avvenire che le sue ceneri vengano cosparse da qualche parte come qualcuno dice.

LEGGI ANCHE:

17/10/2013 RIETI: SIMONE PETRANGELI SOLIDALE CON IL SINDACO DI ALBANO LAZIALE
16/10/2013 ALBANO LAZIALE, PRIEBKE: LA LENTE SUI FATTI DI "OCCUPAZIONI PRECARI STUDENTI"
16/10/2013 ROMA, FUNERALI PRIEBKE: VICARIATO DI ROMA, 'ECCO COME E' ANDATA'
16/10/2013 PRIEBKE RINGRAZIA
16/10/2013 ALBANO, SALMA PRIEBKE: FUGA NOTTURNA A PRATICA DI MARE
15/10/2013 ALBANO LAZIALE, FUNERALE PRIEBKE: SCONTRI E CARICHE DAVANTI LA FRATERNITA’SAN PIO X
15/10/2013 ALBANO, FUNERALI PRIEBKE: PER IL SINDACO DI GENZANO GABBARINI E' UNA MANCANZA DI RISPETTO VERSO TRADIZIONI ANTIFASCISTE
15/10/2013 ALBANO LAZIALE: SFUMA LA FUNZIONE E PRIEBKE RESTA AI CASTELLI ROMANI. E' MISTERO SULLA SEPOLTURA
13/10/2013 ERICH PRIEBKE: NESSUNA ESEQUIE PUBBLICA



RIETI: SIMONE PETRANGELI SOLIDALE CON IL SINDACO DI ALBANO LAZIALE

Petrangeli ha apprezzato l'operato del Sindaco Marini che con un'ordinanza, poi revocata dal Prefetto di Roma, si è fermamente opposto affinché si svolgessero nella sua città i funerali di Priebke.

 

Redazione

Rieti – Il Sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, in un telegramma inviato ieri mattina, ha espresso a nome della Comunità reatina sentimenti di vicinanza e di solidarietà al Sindaco di Albano, Nicola Marini, e sdegno per quanto accaduto in occasione del trasferimento nella cittadina laziale della salma dell'ex ufficiale tedesco, condannato per crimini di guerra, Erich Priebke. Petrangeli, definendo la scelta incomprensibile, inopportuna e offensiva della memoria dei martiri dell'oppressione nazifascista, ha apprezzato l'operato del Sindaco Marini che con un'ordinanza, poi revocata dal Prefetto di Roma, si è fermamente opposto affinché si svolgessero nella sua città i funerali di Priebke.

LEGGI ANCHE:

16/10/2013 ALBANO LAZIALE, PRIEBKE: LA LENTE SUI FATTI DI "OCCUPAZIONI PRECARI STUDENTI"
16/10/2013 ROMA, FUNERALI PRIEBKE: VICARIATO DI ROMA, 'ECCO COME E' ANDATA'
16/10/2013 PRIEBKE RINGRAZIA
16/10/2013 ALBANO, SALMA PRIEBKE: FUGA NOTTURNA A PRATICA DI MARE
15/10/2013 ALBANO LAZIALE, FUNERALE PRIEBKE: SCONTRI E CARICHE DAVANTI LA FRATERNITA’SAN PIO X
15/10/2013 ALBANO, FUNERALI PRIEBKE: PER IL SINDACO DI GENZANO GABBARINI E' UNA MANCANZA DI RISPETTO VERSO TRADIZIONI ANTIFASCISTE
15/10/2013 ALBANO LAZIALE: SFUMA LA FUNZIONE E PRIEBKE RESTA AI CASTELLI ROMANI. E' MISTERO SULLA SEPOLTURA
13/10/2013 ERICH PRIEBKE: NESSUNA ESEQUIE PUBBLICA



ALBANO, SALMA PRIEBKE: FUGA NOTTURNA A PRATICA DI MARE

C.R.

Albano Laziale (RM) – Con le parole di sottofondo di Fauzi Cassabgi, assessore alle Politiche Sociale del Comune di Albano si chiude il capitolo castellano per il gerarca delle SS la cui salma, questa notte tra martedì 15 e mercoledì 16 ottobre, ha lasciato la cittadina di Albano Laziale per raggiungere l'aeroporto militare romano di Pratica di Mare. Adesso è giallo sulla prossima destinazione. Scontri fino a tarda serata ieri ad Albano Laziale, dove si sarebbero dovute svolgere le esequie dell'ex ufficiale delle Ss.

Oggi la comunità ebraica di Roma ricorda il 16 ottobre del 1943, quando il ghetto fu rastrellato da uomini che portavano la stessa divisa di Priebke.

“Portare Priebke ad Albano è stata davvero una offesa per la nostra collettività, alla sensibilità della cittadina – dice Fazi Cassabgi – basti pensare a Propaganda Fide. Ci sono cittadini di Albano, non destra e sinistra, oggi ci sono dei cittadini idgnati. Siamo vicini al sindaco Nicola Marini che come noi non sapeva nulla fino alle 15: 30 quando ci hanno avvisato”.

LEGGI ANCHE:

15/10/2013 ALBANO LAZIALE, FUNERALE PRIEBKE: SCONTRI E CARICHE DAVANTI LA FRATERNITA’SAN PIO X
15/10/2013 ALBANO, FUNERALI PRIEBKE: PER IL SINDACO DI GENZANO GABBARINI E' UNA MANCANZA DI RISPETTO VERSO TRADIZIONI ANTIFASCISTE
15/10/2013 ALBANO LAZIALE: SFUMA LA FUNZIONE E PRIEBKE RESTA AI CASTELLI ROMANI. E' MISTERO SULLA SEPOLTURA
13/10/2013 ERICH PRIEBKE: NESSUNA ESEQUIE PUBBLICA