Firenze, Vigili del Fuoco: successo per la manifestazione “Anch’io sono la Protezione Civile”

FIRENZE – Nell’ambito del progetto “Anch’io sono la Protezione Civile”, organizzato dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ed indirizzato ai ragazzi di età adolescenziale, l’Associazione di Volontariato “Humanitas” di Scandicci, ha previsto una giornata presso i Vigili del fuoco. Nel pomeriggio del 28 agosto, 26 ragazzi sono stati ospitati presso la Sede del distaccamento cittadino dei Vigili del fuoco dove hanno seguito una serie di relazioni sulle attività del Corpo, sulla loro organizzazione e sulle specializzazioni, incluso il settore AIB degli incendi boschivi.

I giovani partecipanti all’evento hanno potuto vedere da vicino i veicoli di soccorso apprendendo importanti informazioni sul materiale c




Sicilia in fiamme: polemiche al vetriolo tra Crocetta e Protezione Civile

 

di Paolino Canzoneri

 
PALERMO – Come se non bastassero mai, le polemiche tengono sempre banco evidenziando in ogni modo problemi, inefficenze e carenze ad ogni livello lasciando sempre un certo amaro in bocca per il nostro paese sempre alle prese con i soliti rimbalzi di colpe e responsabilità che sanno più di immobilismo che di vero impegno ed interesse a risolvere i problemi. Questo rovente luglio verrà ricordato per la quantità di ettari bruciati che in tutta Italia segna in modo indelebile una certa inversione di tendenza relativamente alla media degli incendi boschivi registrati nelle estati precedenti.
 
Le giornate di fuoco in molte regioni dello stivale carbonizzano ettari e aree intere causando copiose evacuazioni e vittime. Al momento il triste primato sembra proprio spettare alla Sicilia. La situazione risulta davvero grave e i moltissimi fuochi ancora attivi sembrano resistere all'incessante sforzo dei reparti dei Vigili del Fuoco e Canadair che da giorni si adoperano per domare le fiamme che avanzano alimentate da un clima torrido e da un maldestro vento caldo che peggiora la situazione. In presenza della Commissione ambiente del Senato a Roma, il Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta ha polemizzato duramente senza peli nella lingua: "Lo Stato non ha rispettato la convenzione relativa alla fornitura di mezzi aerei lasciandoci improvvisamente disarmati dinanzi gli incendi quando non era più possibile ricorrere a mezzi alternativi senza violare le norme sugli appalti".
 
Una emarginazione che per Rosario Crocetta comporta un prezzo altissimo per la Regione che sembra dovrà ricorrere a enormi rimboschimenti. Il presidente della Regione ha ulteriormente spiegato che la richiesta di conferma della convenzione con i Vigili del Fuoco per fine maggio era stata inoltrata a Febbraio di quest'anno e il rinnovo non era stato consentito per motivi legati alla mancanza di mezzi da parte dello Stato e passati invece ad altri servizi con il disagio di dover far fonte all'emergenza dei roghi con 4 dei 10 eliccotteri causa manutenzione degli altri 6. Il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha risposto alle polemiche dicendosi sopreso di come si arrivi a coprire certe inefficenze regionali e come si tenda ancora a confondere la flotta nazionale con quella regionale. Curcio ha evidenziato inoltre che le Regioni e province autonome devono saper programmare e attuare le attività di previsione e prevenzione e lottare attivamente contro gli incendi boschivi dolosi con un piano dettagliato e rigoroso aggiornato anno dopo anno. Il Presidente della Regione Sicilia inoltre ha espressamente richiesto un importante inasprimento relativo alle pene per chi provoca incendi e si reputa "sottoposto ad attacchi su più fronti" riferendosi proprio alla criminalità organizzata ma anche quella dei pastori alla ricerca di nuove aree per pascoli: "Queste affermazioni anche se difficili da provare non possono essere escluse".
 
Polemiche e rimbalzi di responsabilità fra Palermo e Roma che non spengono affatto gli incendi che invece si propagano incessantemente da oriente ad occidente investendo la contrada Ferla di Cefalù, a Misilmeri in contrada Montagnola e anche contrade di Belmonte Mezzagno e Altofonte. Ad oriente roghi devastano zone del messinese, arree del Parco dei Nebrodi, zone di Piazza Armerina fino ad arrivare nelle vicinanze di Caltanissetta e oltre. Una situazione che lascia posto ad una certa amarezza mista a sincera preoccupazione per un fenomeno che quest'anno sembra aver raggiunto livelli inaccettabili.    



TERREMOTO A NAPOLI: ECCO COSA DICONO GLI ESPERTI

di Christian Montagna

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Napoli – Una polemica che va avanti da anni quella delle violenze sul nostro territorio perpetrate nel tempo e senza accertamenti preventivi. Proprio ieri, si è tornato a parlare della necessità di trivellare la parte di terra dove ieri, tra le 9,20 le 11,40 ben 33 scosse si sono susseguite . La realizzazione di un impianto geotermico nella zona est della Solfatara potrebbe in qualche modo contribuire al susseguirsi di terremoti.

 

Proprio nel punto in cui ieri si è registrato l’epicentro, tra Pozzuoli, Bagnoli e Fuorigrotta, bisognerebbe, secondo il progetto, scavare quattro pozzi scavati in profondità per andare a catturare l’energia del vulcano. Il progetto è stato anche sottoposto al Ministero dell’Ambiente per una valutazione ed è aperto alla consultazione di ogni cittadino che può anche intervenire con commenti e richieste di chiarimenti: sulla carta, si mostra il punto esatto in cui dovrebbero essere scavati i pozzi, nella zona di Agnano/Pozzuoli dove sono concentrate le rivendite di automobili.

 

Il flop del piano di fuga . Una pessima prova è stata quella di ieri per quanto riguarda il piano di fuga. “ Siamo in ritardo con l’approvazione del piano comunale di protezione civile e ieri mattina è stato evidente il problema delle vie di fuga intasate. Tutta colpa delle scuole e delle dirigenti scolastiche”, ha riferito Franco Alberto De Simone , architetto in servizio al Comune di Pozzuoli che coordina la protezione civile; “ Il piano di evacuazione dalla zona rossa è stato un flop”. Migliaia di studenti in strada e auto di genitori in preda al panico, hanno intasato letteralmente le strade. La situazione di ieri fortunatamente non è stata allarmante ma, è necessario rivisitare le vie di fuga.


Pozzuoli è rimasta paralizzata: tra alunni fuori scuola, genitori in strada e abitanti terrorizzati, sarebbe stato un disastro se l’allarme fosse stato concreto e l’intensità maggiore.


Cosa dicono gli esperti. “Ieri abbiamo registrato uno sciame sismico con una serie di microscosse, la più intensa delle quali di magnitudo 2.5 alle 9.20, spiega De Simone, una situazione sicuramente non allarmante, eppure è bastato questo per mandare in tilt i docenti e soprattutto i genitori. Comprendo e condivido umanamente la paura di questi docenti e quella dei genitori che si sono fiondati a scuola a riprendere i loro figli. Ma da un punto di vista di protezione civile la situazione non è assolutamente condivisibile. Ci vuole più formazione, più cultura della prevenzione”.


Anche INGV- Osservatorio Vesuviano ha comunicato in una nota il resoconto di quanto avvenuto ieri: uno sciame sismico di 33 eventi registrati in totale dalle 9,20 alle 11,40. Di queste, almeno quattro scosse di magnitudo 2,5 sono state avvertite dalla popolazione.


Secondo gli esperti, “ si tratta di scosse lievi, causate da un bradisismo fisiologico. Niente di preoccupante anche se erano 4 anni che questo tipo di fenomeno era scomparso” .

 

Italia, paese sismico. L’Italia però, come avverte anche la Protezione Civile, va ricordata come paese sismico. Negli ultimi anni, circa tremila terremoti hanno provocato danni più o meno gravi. Una parte di questi con magnitudo superiore a 5,5 ed effetti distruttivi. I terremoti più forti si concentrano in alcune aree ben precise: nell’Italia Nord-Orientale (Friuli Venezia Giulia e Veneto), nella Liguria Occidentale, nell’Appennino Settentrionale e soprattutto lungo tutto l’Appennino Centrale e Meridionale, in Calabria e in Sicilia Orientale. 

 

Cosa fare in caso di terremoto? Sul sito del Comune di Napoli, la Protezione Civile ha diffuso importante consigli comportamentali da adottare in caso di terremoto. ”Un terremoto o sisma, può definirsi come una rapida serie di movimenti della crosta terrestre che, propagandosi in tutte le direzioni sotto forma di onde, determina improvvise oscillazioni e vibrazioni del terreno e delle costruzioni. L’Italia è ad alto rischio sismico perché si estende su più placche tettoniche, il cui movimento reciproco genera periodicamente dei terremoti di intensità più o meno elevata. Napoli non ricade tra le zone maggiormente esposte a terremoti di intensità medio-alta, tuttavia ha una vulnerabilità molto elevata per la fragilità del patrimonio edilizio esistente, a rischio di dissesti e crolli in caso di scosse sismiche anche non violente, e un’esposizione altissima per l’elevato numero di abitanti e di beni che potrebbero subire gli effetti di un terremoto. Allo stato attuale non è possibile prevedere l’arrivo di un terremoto, per questo la prevenzione è l’unico modo efficace per ridurne le conseguenze: conosci le principali norme di comportamento in caso di terremoto e continua a tenerti informato".


Prima:
• Fai controllare la tua casa da un tecnico e se necessario intervieni per rinforzarla e renderla più
resistente, parlane con l’Amministratore del tuo condominio
• Informati su dove si trovano e su come si chiudono gli interruttori generali di gas, acqua e gli
interruttori della luce: gli impianti possono essere danneggiati dal terremoto
• Elimina gli oggetti pesanti da mensole e scaffali particolarmente alti, assicura al muro i mobili più
pesanti e più alti, fissa bene i quadri alle pareti, allontana i mobili dai divani e dalle sedute, chiudi bene
sportelli e pensili: gli oggetti potrebbero caderti addosso durante il terremoto
• Localizza i luoghi sicuri della tua abitazione (muri portanti, travi in cemento armato), gli spazi
all’aperto sicuri e le aree di attesa individuate dalla pianificazione di emergenza
• Informati sui piani di emergenza ed evacuazione a scuola o a lavoro: seguendo le istruzioni puoi
collaborare alla gestione dell’emergenza


Durante:
• Mantieni la calma e agisci senza farti prendere dal panico
• Cerca, se sei in luogo chiuso, riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più
spessi) o fra gli angoli di un muro portante, sotto una trave di cemento armato o sotto un letto o un
tavolo robusto: devi proteggerti da eventuali crolli
• Resta lontano dai mobili, dagli arredi da oggetti pesanti, da vetri quadri e finestre che potrebbero
caderti addosso
• Non uscire all’aperto, non utilizzare le scale, non andare sui balconi e non usare l’ascensore: scale e
balconi possono crollare, all’aperto puoi essere colpito e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire
• Non sostare, se sei in auto o all’aperto, in prossimità di ponti, di terreni franosi: potrebbero
lesionarsi o crollare
• Allontanati da costruzioni, alberi d’alto fusto, linee elettriche e impianti industriali: potrebbero
crollare o verificarsi incidenti
• Allontanati dai bordi dei corsi d’acqua e dalle spiagge marine e dalle strade costiere: si possono
verificare onde di tsunami
• Allontanati dagli animali spaventati potrebbero reagire inaspettatamente


Dopo:
• Aiuta chi si trova intorno a te e agevola i soccorsi
• Non muovere persone ferite gravemente: potresti peggiorarne le condizioni
• Chiudi il gas, l’acqua e l’energia elettrica
• Esci con prudenza indossando le scarpe: in strada potresti ferirti con vetri rotti, calcinacci, oggetti che
cadono dall’alto
• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti che potrebbero crollare
• Presta attenzione alle informazioni ed avvisi delle Autorità
• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi l’area di attesa che ti sarà indicata
• Evita di usare il telefono e l’automobile: è necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere
per non intralciare i soccorsi

 

Nel 2009, dopo il terremoto dell’Aquila, lo Stato ha avviato un piano nazionale per la prevenzione sismica, che prevede lo stanziamento alle Regioni di circa un miliardo di euro in sette anni con diverse finalità: indagini di microzonazione sismica, per individuare le aree che possono amplificare lo scuotimento del terremoto; interventi per rendere più sicuri gli edifici pubblici strategici e rilevanti; incentivi per interventi di miglioramento sismico di edifici privati.

Purtroppo, nessuno potrà prevedere il prossimo terremoto ma, essere informati sulla buona condotta da tenere durante i fenomeni sismici potrebbe ridurre di molto l’entità dei danni.
 




TENUTA CASTEL FUSANO INCENDIO: DOMATE LE FIAMME A UNA BARACCA TRA LE STERPAGLIE

Redazione

Tenuta Castel Fusano (RM) –  Un incendio si è sviluppato questo pomeriggio all’interno della Tenuta di Castel Fusano, nei pressi di Ostia. Ad andare a fuoco è stata una baracca. Sono intervenute sul posto tre squadre dei Vigili del Fuoco, otto squadre di volontari di Protezione Civile e due aeromobili della flotta regionale. La zona molto fitta di vegetazione non ha consentito ai mezzi di terra di raggiungere le immediate vicinanze del luogo interessato alle fiamme, rendendo più complesse le operazioni di spegnimento. L’incendio si sarebbe potuto facilmente estendere alla vegetazione circostante per il forte vento, ma il pronto intervento ha evitato problemi ulteriori. Non risultano esserci vittime all’interno della baracca.




LANUVIO, LA REGIONE EMILIA ROMAGNA PREMIA LA PROTEZIONE CIVILE

Redazione
 
Lanuvio (RM) – Nove mesi fa il terremoto ha distrutto decine di Comuni Dell' Emilia Romagna, domani 9 Marzo al Paladozza di Bologna, in una cerimonia organizzata dalla Regione Emilia Romagna in collaborazione con quanti hanno prestato servizio volontario per soccorrere i terremotati, ha organizzato un momento di ricordo per rivedere insieme il film che ricorda i momenti drammatici che hanno vissuto gli abitanti di quelle terre e per rendere onore e merito a chi ha prestato soccorso volontario e immediato allestendo strutture e campi. Il gruppo della Protezione Civile di Lanuvio dopo aver già' ricevuto un encomio dalla Provincia di Modena per l'eccellente lavoro svolto salirà' nuovamente in Emilia Romagna per ricevere direttamente dal Presidente della Regione Vasco Errani e dal Direttore Nazionale della Protezione Civile Gabrielli un ulteriore attestato di stima per la partecipazione e la qualità' del servizio prestato. In particolare saranno ringraziati i capi campo Marco Baccarini e Sergio Chiappetta che si sono distinti per aver coordinato le azioni nel Comune di S. Possidonio. La Protezione Civile di Lanuvio ha confermato un'altra volta di incarnare al meglio lo spirito del volontario, generoso, solidale e disponibile verso il prossimo ed i cittadini di Lanuvio devono essere orgogliosi di vedere che il nome della propria città viene veicolato in questo modo.



ROMA, ALLARME METEO: FENOMENO RIDIMENSIONATO RISPETTO LE PREVISIONI. RESTA ALTO LO STATO D'ALLERTA

Alberto De Marchis

Ridimensionato l’allarme meteo sulla Capitale. Attesi fenomeni di minore intensità rispetto le previsioni per le prossime ore. Intanto la Protezione Civile fa sapere che entro le prossime 18 ore dovrebbero concludersi gli eventi più importanti generati dalla perturbazione “Cleopatra”. I temporali che nelle prossime ore colpiranno Roma saranno quindi di minore intensità rispetto quanto previsto. "Il picco di rischio nella Capitale – dichiara Gabrielli – sarà nel tardo pomeriggio. Io ero contrario alla chiusura delle scuole e degli uffici pubblici, perché la ritenevo una decisione eccessiva rispetto a quello che ci aspetterà nell'autunno e nell'inverno. Non possiamo sempre chiudere scuole ed uffici, occorre imparare a convivere con queste cose, limitare gli spostamenti quando ci sono avvisi di criticità, ma non si possono bloccare le città e, soprattutto, la Capitale". In mattinata due trombe marine si sono abbattute sul litorale romano tra Ostia e Fiumicino, per poi dirigersi verso nord e svanire progressivamente. In allerta resta la capitaneria di Porto di Roma dove si attende un peggioramento delle condizioni atmosferiche per il pomeriggio di oggi. Le zone più monitorate, oltre ai monumenti, sono Prima Porta, il litorale, la Tiburtina e la Piana del Sole. Imponente lo schieramento del personale che interverrà per gestire le criticità: 1.300 le unità operative nella Capitale tra personale della Protezione civile comunale, volontari, operatori Ama, servizio giardini e vigili urbani.

tabella PRECEDENTI:

15/10/2012 ROMA, EMERGENZA MALTEMPO: 500 POSTI MESSI A DISPOSIZONE PER LE PERSONE SENZA FISSA DIMORA



TUSCOLO: E' IN ATTO UN GROSSO INCENDIO TRA SAN SILVESTRO E TUSCOLO

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Redazione

Un grosso incendio si è esteso oggi per diversi ettari divampando tra la zona San Silvestro e il Tuscolo, ai Castelli Romani, non lontano dalle abitazioni. Immediati i soccorsi dei Vigili del Fuoco e della Forestale. Impegnati a spegnere le fiamme almeno tre canadair. L’incendio è stato avvistato intorno alle 10 di mattina. Sono quattro ore che divampano le fiamme che hanno intimorito i residenti di San Silvestro i quali si sono riversati in strada non appena hanno visto la parte boschiva andare in fumo.




ALBANO E TOR VERGATA, LA PROTEZIONE CIVILE E L'UNIVERSITA' IN SOCCORSO AI TTERREMOTATI DELL'EMILIA

Redazione

Un primo gruppo del dipartimento di Ingegneria Civile dell'Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, attivati dal Dipartimento di Protezione Civile, è partita nella serata di ieri per effettuare le verifiche di agibilità nelle zone colpite dal sisma in Emilia.

Grazie all’accordo raggiunto con l’Università, la Protezione Civile di Albano supporterà l’attività fornendo il materiale logistico e tecnologico per affrontare gli interventi in sicurezza. Responsabile per il nostro gruppo il Volontario è l’Ing. Guido Scalzi che collaborerà direttamente con il team universitario.




MALTEMPO, PROTEZIONE CIVILE NEGLI OSPEDALI DEL LAZIO

Redazione
Più personale nei pronto soccorso e unità della protezione civile di supporto negli ospedali. Sono alcune delle misure decise nella riunione della Task Force per l’emergenza maltempo che si è svolta presso la Regione Lazio. All’incontro, presieduto dalla presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, hanno partecipato tutti i direttori generali delle aziende sanitarie ed ospedaliere, dei Policlinici, Ares 118, Croce Rossa e Protezione Civile. La Task Force ha attivato un sistema di sorveglianza e intervento h24 per affrontare qualunque situazione di emergenza legata alle avverse condizioni climatiche che stanno interessando ed interesseranno la Regione Lazio fino alla prossima settimana. “Nonostante le criticità causate dall’ondata di freddo – ha evidenziato Polverini – sono state già adottate tutte le misure organizzative per garantire il pieno funzionamento delle strutture ospedaliere: verrà rafforzato il personale dedicato all’area dell’emergenza-urgenza per dare risposte tempestive alla cittadinanza. La Protezione Civile inoltre offrirà supporto alle strutture ospedaliere intervenendo in caso di necessità per assicurare l’accesso ai presidi”. Gli assessorati regionali competenti, Salute e Ambiente e gli uffici della Presidenza della Regione Lazio saranno attivi h24 per coordinare insieme alla Protezione Civile le attività operative necessarie. Sul sito della Regione Lazio, cliccando su “Emergenza Freddo” nella sezione Focus on, è possibile trovare informazioni utili ed i bollettini meteo della Protezione Civile. Il numero verde da contattare in caso di emergenza è 803555.