Latina, suicidio di 2 poliziotti della Questura: parla Elvio Vulcano Ugl-Les

LATINA – Due Poliziotti della Questura di Latina si suicidano sparandosi. A distanza di pochi giorni due poliziotti in servizio presso la questura di Latina si sono suicidati sparandosi con l’arma in dotazione, l’ultimo dei due, persino sul terrazzo della stessa questura, molto probabilmente il giorno precedente il Natale o proprio il giorno di Natale.

Riteniamo l’argomento della massima importanza, poiché due suicidi di appartenenti alle Forze dell’Ordine, nel giro di così breve tempo, è un fatto che merita molta attenzione.

Ne parliamo con Elvio Vulcano, Coordinatore Nazionale del sindacato Ugl-LeS (ovvero l’unica voce dell’Ugl nella Polizia di Stato).

Il LeS, di cui Lei è portavoce, è sempre stato una voce che si è contraddistinta per le battaglie civili in favore delle Forze dell’Ordine in generale e degli appartenenti alla Polizia di Stato, in particolare, mostrando sempre molta attenzione alle problematiche della provincia pontina. Le chiediamo: cosa sta succedendo nella Questura di Latina? Inoltre, non le sembra che il precedente suicidio sia passato sin troppo sotto silenzio?
Da tempo denunciamo il malessere che vivono i colleghi che prestano servizio nel territorio pontino, dovuto a molteplici cause, tuttavia, ahimè, non sembra che siano stati presi provvedimento per eliminare almeno qualcuna di queste cause, quali, ad esempio, gli stressanti turni di servizio a cui qualcuno si sottopone, forse perché non sa dire di no alle richieste del proprio dirigente o per qualche altro motivo. Latina è una realtà particolare in cui persino fatti così eclatanti passano in sordina e, probabilmente, la cosa a qualcuno potrebbe non dispiacere.

Lei ci sta raffigurando un quadro che sembra abbastanza singolare nel panorama nazionale. Il vostro sindacato, come si sta muovendo per sollevare l’attenzione su questa situazione?
Le mie sono soltanto delle ipotesi. Spetterà alla Magistratura fare piena luce sui due fatti accaduti e, ne siamo certi, che la Magistratura andrà fino in fondo, come è giusto che sia. Inoltre, il nostro Segretario Nazionale Giovanni Iacoi ha immediatamente richiesto l’intervento del ministro Salvini con un’accorata lettera nella quale, partendo dal suicidio del giovane Assistente Capo di Latina, ha sollevato l’attenzione sull’aumento esponenziale dei suicidi nelle forze dell’ordine. Sappiamo che anche il sindacato al quale era iscritto l’Assistente Capo ha formalizzato una richiesta di “accesso agli atti” e tale richiesta rende plausibile la tesi che in questo caso la causa sia attribuibile allo stress lavoro correlato, nonostante il tentativo, che da qualche parte è stato tentato, di screditare un bravo ragazzo ed un ottimo poliziotto.

Cosa ci può dire del suicidio dell’Ispettore che è stato trovato solo il giorno di Natale sopra un terrazzino della Questura, malgrado egli si sia tolto la vita, forse, qualche giorno prima?
Era un poliziotto molto conosciuto, serio ed apprezzato e lo dimostrano anche i numerosi messaggi di cordoglio sui social media. Era una persona generosa e pronta ad esporsi per reclamare rispetto per i propri diritti. Una persona con un carattere forte da cui non ti puoi certo aspettare un gesto così. Non vorremmo che a qualcuno, ora, venisse la tentazione di giustificare il suo gesto attribuendolo di getto a cause esterne all’ambiente lavorativo. Ben due casi a distanza di pochi giorni uno dall’altro reclamano e meritano la massima attenzione sia da parte della magistratura locale che da parte dello stesso Ministero dell’Interno, ed è proprio quello che, come colleghi, come amici, prima ancora che come poliziotti, riteniamo lecito attenderci.

Che cosa proponete come Organizzazione Sindacale?
Se sarà accertata qualche responsabilità in ambito lavorativo, andrebbe pure appurato quanti poliziotti sono in malattia per stato ansioso ed in quali uffici questi prestano servizio. Se i casi dovessero essere in numero relativamente elevato rispetto ad altri uffici della questura o, persino, rispetto, ad altre questure, il Ministero dovrebbe adottare provvedimenti immediati nei confronti di coloro che dovessero essere ritenuti in qualche modo responsabili, anche se, ovviamente, in maniera indiretta di queste situazioni, anche se non portate alle estreme conseguenze. In sostanza, se deve manifestarsi l’opportunità di rimuovere qualche dirigente, è bene che il Ministero adotti gli opportuni provvedimenti, senza guardare in faccia a nessuno, come è giusto che sia. Nelle prossime ore chiederemo a Paolo Capone, Segretario Generale dell’Ugl, sindacato del quale, peraltro, condividiamo pienamente lo statuto e che ha portato in diverse piazze Italiane l’iniziativa ‘Lavorare per Vivere’, di aiutarci in questa lotta. Durante le iniziative che l’UGL ha finora portato avanti sul tema, per sensibilizzare l’opinione pubblica, sono state installate sagome bianche in numero pari alle persone morte sul lavoro. Lo riteniamo un segnale importante per sensibilizzare i vertici dei vari Ministeri interessati su un tema ormai non più eludibile.
La sensibilità di Capone sulla tematica dei decessi, soprattutto nelle forze armate, è da sempre una costante tra le finalità della lotta sindacale di quella Organizzazione Sindacale e noi non possiamo che plaudire al fattivo sostegno che ci aspettiamo di ricevere, e che informalmente ci è stato anche anticipato per l’opera che stiamo svolgendo localmente perché tutti, a partire dai parenti e finire a noi colleghi abbiamo la certezza che saranno svolte le indagini più minuziose, perché crediamo fortemente nello Stato e nelle sue istituzioni, ed, in primo luogo, proprio nella magistratura.




LATINA, STRETTA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE SUL CONSUMO INDISCRIMINATO DI ALCOLICI IN SPAZI PUBBLICI

Da oggi 1 settembre il divieto, in tutto il territorio comunale di: consumare in luogo pubblico e/o di uso pubblico (marciapiedi, strade, piazze, giardini pubblici ed aree verdi in genere, parchi, vicinanze scolastiche, campi sportivi, parcheggi pubblici e nella Zona Pub di via Neghelli bevande alcoliche e di qualsiasi gradazione (il consumo è invece consentito all’interno degli esercizi pubblici autorizzati)

 

Redazione

Arriva la stretta da parte dell’amministrazione comunale contro la vendita e il consumo indiscriminato di bevande alcoliche nei luoghi e  nelle occasioni non autorizzati. Nelle ultime settimane, infatti, sono state inoltrate al Comune diverse segnalazioni da parte delle forze dell’ordine e dei cittadini stessi relative a situazioni di disagio e episodi di aggressività che si sono registrati in aree pubbliche della città, la cui causa è riconducibile all’eccessivo consumo di bevande alcoliche. Si tratta di episodi che hanno spesso per protagonisti anche dei minorenni e che sfociano in danneggiamento dell’arredo urbano, schiamazzi, disturbi della quiete pubblica. L’amministrazione comunale, ritenuto che tali situazioni possano condizionare la qualità di vita dei cittadini e una lesione dei diritti alla salute, pubblica quiete, sicurezza urbana e incolumità pubblica, ha emesso una ordinanza che, al fine di evitare pericoli per le persone che frequentano spazi pubblici e che hanno diritto a usufruirne in condizioni di tranquillità, sicurezza ed igiene, stabilisce da oggi1 settembre il divieto, in tutto il territorio comunale di: –    consumare in luogo pubblico e/o di uso pubblico (marciapiedi, strade, piazze, giardini pubblici ed aree verdi in genere, parchi, vicinanze scolastiche, campi sportivi, parcheggi pubblici e nella Zona Pub di via Neghelli) bevande alcoliche e di qualsiasi gradazione (il consumo è invece consentito all’interno degli esercizi pubblici autorizzati); – abbandonare nei medesimi luoghi qualunque contenitore vuoto di bevande, in particolare di vetri, di alimenti, rifiuti ed altri oggetti che possano creare pericoli ai fruitori delle aree pubbliche; –    vendita e/o somministrazione di alcolici di ogni gradazione, a qualsiasi titolo e a persone di ogni età, nelle vicinanze dello stadio comunale “Francioni”, nei giorni di svolgimento delle partite di calcio (disposizione richiesta dalla Questura di Latina). Sono esclusi da tale divieto le attività “plateatiche”, praticate anche mediante tavoli e sedie, degli esercizi commerciali durante l’orario di apertura, limitatamente alle bevande somministrate, con l’obbligo per i gestori di provvedere con immediatezza, al termine del consumo, al ritiro dei contenitori rimasti vuoti. Sono esclusi dal divieto anche i casi di manifestazioni culturali e sportive (tranne lo stadio “Francioni” per le gare di calcio) sagre, fiere e mercati, limitatamente alle aree ad essi dedicati In caso di inosservanza si applicano le apposite sanzioni previste dalla legge.