RIETI FURTI IN APPARTAMENTO: ARRESTATE DUE RAGAZZE MINORENNI PROVENIENTI DA ROMA

Redazione

Rieti – Il personale della Squadra Volante dell’U.P.G. e S.P. della Questura di Rieti, ha fermato due minorenni di etnia Rom, provenienti da Roma, resesi responsabili di furti in appartamenti. Nella tarda mattinata di sabato 10 maggio 2014, infatti, proprio nel giorno in cui veniva celebrata la Festa della Polizia, personale della Squadra Volante, dopo una segnalazione pervenuta al 113 di furti perpetrati in due appartamenti di Via Fundania, ha individuato due ragazze che,da quella via, fuggivano in direzione del vicino centro commerciale Perseo.

All’interno del parcheggio le due minori sono salite a bordo di una autovettura ed incuranti dell’alt intimato da uno degli Agenti della Squadra Volante, sono partite a tutta velocità cercando anche di investire l’operatore. Dopo un breve inseguimento l’autovettura è stata bloccata e le due giovani sono fuggite a piedi all’interno del centro commerciale dove hanno abbandonato parte della refurtiva che è stata recuperata dagli Agenti e che sarà riconsegnata ai legittimi proprietari.  Le due ragazze sono state comunque immediatamente bloccate ed accompagnate in Questura per la necessaria completa identificazione e per i provvedimenti da adottare in conseguenza del loro comportamento delittuoso.

Sono infatti al vaglio degli investigatori anche altri episodi criminosi verificatisi nel capoluogo. L’autovettura, infine, non in regola per la circolazione su strada, è stata sequestrata.
 




RIETI SQUADRA MOBILE, CONTRASTO ALLO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI: SCATTANO LE MANETTE PER IL REATINO STEFANO MARTELLUCCI

Redazione

Rieti – Personale della Squadra Mobile ha arrestato il reatino Martellucci Stefano, del 1980 per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  Gli investigatori della IV Sezione Narcotici della Squadra Mobile, infatti,  hanno concluso una particolareggiata indagine scaturita dall’intensificazione dei servizi di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, disposta dal Vicario della Questura di Rieti Guglielmo Gagliardi che ricopre, in questo periodo, le funzioni di Questore, in attesa della nomina da parte del Capo della Polizia del successore del Dr. Casini, in pensione, per raggiunti limiti di età, dal 1° aprile u.s..

Gli Agenti, nel pomeriggio di ieri hanno individuato in pieno centro cittadino una autovettura al cui interno vi erano due tossicodipendenti reatini, già conosciuti alle Forze dell’Ordine per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Dopo un breve pedinamento, gli operatori hanno bloccato l’autovettura ed hanno notato che il Martellucci stava mettendo fugacemente qualcosa in bocca.

Il pronto intervento degli investigatori ha impedito all’uomo di ingoiare un piccolo involucro di cellophane, recuperato e sequestrato dagli Agenti, al cui interno vi erano alcuni grammi di eroina.

 La successiva perquisizione domiciliare effettuata ha permesso di rinvenire e sequestrare 6 flaconi di metadone, oltre tre grammi di hashish e materiale per il frazionamento e confezionamento delle dosi di stupefacente.

Il Martellucci, che già nel 2011 era stato fermato mentre tornava da Terni dopo essersi rifornito di stupefacenti, è stato, pertanto, arrestato e messo a disposizione della locale A.G. che ne ha disposto la traduzione, in regime degli arresti domiciliari, presso la sua abitazione.
 




RIETI DETENZIONE DI ARMI: LA QUESTURA COMUNICA LE NUOVE NORME

Redazione

Rieti – La Questura di Rieti comunica ai cittadini che, con l’entrata in vigore del decreto legislativo 29 settembre 2013, nr. 121, tra le altre disposizioni, è stato previsto che i detentori di armi, che non siano titolari di abilitazioni al porto, devono produrre il certificato medico previsto dall’art. 35, comma 7 del T.U.L.P.S., rilasciato dal settore medico-legale delle Aziende Sanitarie Locali, o da un medico militare o della Polizia di Stato o del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. Pertanto ogni cittadino residente nella provincia di Rieti che detenga un’arma presso il proprio domicilio, non in possesso di licenza in corso di validità di porto d’armi per difesa personale, di porto di fucile per uso caccia o uso sportivo, dovrà presentare presso la Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Rieti il previsto certificato medico in bollo, significando che in caso di mancata presentazione ne conseguirà l’impossibilità di detenere le armi.
Per ogni informazione o chiarimenti sulla materia i cittadini si potranno rivolgere all’Ufficio Armi della Questura di Rieti oppure alla Stazione dei Carabinieri di residenza.
 




RIETI, SQUADRA MOBILE: COLOSSALE OPERAZIONE ANTIDROGA “ONE WAY TRIP 2”

Otto mesi di indagine, di cui cinque comprensivi di servizio  di intercettazione telefonica

 

Redazione
 

Rieti – Nella mattinata odierna, personale della Squadra Mobile della Questura di Rieti, con la collaborazione delle Squadre Mobili di Terni, Vicenza, Cosenza e della Squadra Mobile di Caserta – Sezione criminalità organizzata di Casal di Principe, a conclusione di complesse indagini supportate da intercettazioni telefoniche, ha dato attuazione all’operazione denominata “One way trip 2” (viaggio senza ritorno), volta al contrasto dei reati specifici in materia di sostanze stupefacenti, eseguendo 11 misure cautelari disposte dal Gip presso il Tribunale di Rieti, dottoressa Francesca Ciranna, a carico dei sotto elencati soggetti responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione e spaccio di sostanze ad effetto stupefacente del tipo eroina, cocaina, hashish e marijuana.

Destinatari di custodia cautelare in carcere:

De Angelis Mirko, nato nel 1990, residente a Rieti; Francucci Toni, nato nel 1985, residente a Rieti; Tini Brunozzi Marco, nato nel 1961, residente a Terni; Di Stasi Michele, nato nel 1978, residente a Terni; Dionisi Francesco, nato nel 1984, residente a Rieti; Zhari Mohamed, nato nel 1989, cittadino marocchino, residente a Terni; Sanusi Isa , nato nel 1983, cittadino nigeriano, residente a Castelvolturno; Genue Salam, nato nel 1986, cittadino del Burkina Faso, già ristretto presso la Casa Circondariale di Terni; Modre Idrissa, nato nel 1988, cittadino del Burkina Faso, già ristretto presso la Casa Circondariale di Terni;

Destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari:

Floridi Lorenzo, nato a Rieti nel 1993, domiciliato a Vicenza; Cappelletti Roberta, nata a Rieti nel 1989, residente a Rieti;

Destinatari della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria:

Bigliocchi Arianna, nata a Rieti nel 1992, residente a Rieti; Bernacchia Federica, nata a Rieti nel 1976, residente a Terni.

Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Lorenzo Francia, sono iniziate nel mese di novembre 2011 con una serrata attività info- investigativa su di un gruppo di giovani reatini, incensurati, coinvolti in un vorticoso circuito di spaccio di eroina localizzato nel popoloso quartiere di Quattrostrade.

Le attività di monitoraggio sulle utenze in uso ai predetti soggetti davano conferma del fatto che gli stessi si recavano quotidianamente nella vicina città di Terni per approvvigionarsi  di pochi grammi di eroina anche, e soprattutto, per cederli a terzi, circostanza ancora più allarmante se si tiene conto della molteplicità dei viaggi, concentrati anche in una stessa giornata, certificati dagli investigatori e del numero dei reatini coinvolti, alcuni dei quali, proprio nel periodo monitorato, hanno effettuato il cosiddetto salto di qualità, passando a loro volta da meri assuntori a spacciatori di tossicodipendenti locali.

Le risultanze indiziarie portavano ad individuare l’esistenza di diversi canali di rifornimento di sostanze stupefacenti, interrotti dall’esecuzione , il 7 giugno 2012, nel corso dell’operazione “One way trip ”, del decreto di Fermo emesso dalla locale Procura nei confronti di otto soggetti, tutti cittadini extracomunitari, per i quali sussisteva un concreto pericolo di fuga:
•    il primo canale facente capo ai congiunti   Zhari Khaled, Hassan,e Nabil gravitanti in Papigno-Terni, diretti fornitori degli spacciatori reatini e ternani;
•    il secondo gestito da Allali El Bouazzaoui, in collaborazione con il cugino Allali  Nour Eddine che, all’epoca sfuggito alla cattura, è stato recentemente arrestato a Collestatte (TR);
•    il terzo gestito da Kriki Mhammed che riceveva la sostanza da spacciare da vari corrieri, provenienti da Casal di Principe,  inviatigli da Bandaogo Adamou, che organizzava le spedizioni di stupefacenti via telefono mentre si trovava  ristretto agli arresti domiciliari a Schio (VI), soggetto dalla  spiccata personalità criminale nei confronti del quale proprio lo scorso luglio  è stata emessa sentenza di condanna a 7 anni di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti.  

Attraverso questi canali si riforniva il principale referente per l’acquisto di sostanza stupefacente nel quartiere reatino di Quattro Strade, De Angelis Mirko, soggetto fino a quel momento  sconosciuto ai vari organi investigativi delle forze dell’ordine, il quale, con la fattiva collaborazione della fidanzata Cappelletti Roberta, reimmetteva quotidianamente in questo Capoluogo, spacciandole ad un consistente numero di  tossicodipendenti,  le dosi appena acquistate a Terni.

Elevato il numero di cessioni accertate e sintomatici di una spiccata personalità delinquenziale gli accorgimenti escogitati per non destare sospetti nelle Forze dell’Ordine che si concretizzavano nel possesso di piccoli quantitativi di sostanza stupefacente (che comportavano dunque, per soddisfare le numerose richieste, anche molteplici viaggi a Terni in una stessa giornata) e nell’utilizzo di stratagemmi per consegnare l’eroina (lasciata talvolta sotto lo zerbino o dentro la buca della posta del centro sociale di zona).

Accertato il modus operandi dei due giovani, in data 22 dicembre 2011 personale dipendente traeva in arresto  Cappelletti Roberta  poiché, di ritorno da Terni, dove avevano incontrato un pusher preventivamente contattato dal De Angelis, veniva trovata in possesso di quasi sette grammi di eroina già suddivisi in dosi.

Inquietante la circostanza che il De Angelis, che solo saltuariamente effettuava di persona l’attività di reperimento e di spaccio di dosi di eroina preferendo delegare dette attività, nella maggior parte dei casi, alla predetta Cappelletti, dopo l’arresto della fidanzata, anziché fermarsi, abbia continuato a spacciare con le medesime modalità,  gestendo sempre dall’esterno le varie fasi della cessione, pensando bene di indirizzare gli acquirenti verso altri complici, sempre residenti nel quartiere di Quattro Strade.

Uno di questi,  Francucci Toni, di ritorno da un viaggio di approvvigionamento, veniva tratto in arresto poiché trovato in possesso di alcune dosi di eroina pronte per essere smerciate.

Nel corso delle indagini, sempre su Rieti, veniva individuato un secondo canale di spaccio  gestito dal giovanissimo Floridi Lorenzo il quale, con la fattiva complicità della fidanzata Bigliocchi Arianna, si dedicava allo smercio al minuto di dosi di hashish e marijuana anche a giovani minorenni; a loro volta, in quanto tossicodipendenti da eroina, Floridi e Bigliocchi si rifornivano di dosi di detta sostanza nel Capoluogo umbro interagendo, a tal fine, con la coppia Dionisi Francesco (originario di Cantalice) e Bernacchia Francesca, che spacciavano su Terni, i quali, a loro volta, acquistavano la droga da trafficanti marocchini, facendosi remunerare, per l’attività di intermediazione svolta in favore degli acquirenti reatini, con la cessione di dosi di stupefacente per il proprio fabbisogno.

Destinatari di custodia cautelare in carcere anche i tre corrieri, Sanusi Isa, Geune Salam e Modre Idrissa ( il primo catturato a Mondragone, gli altri presso il Carcere di Terni ove stanno scontando la pena relativa al primo arresto), tutti già arrestati in flagranza di reato nella parte centrale dell’indagine,  Zahri Mohamed, congiunto degli Zahri già sottoposti a fermo lo scorso anno (del quale è stato accertato il coinvolgimento nello spaccio di eroina in favore di reatini e non) e che questa mattina è stato rintracciato in provincia di Cosenza,  Tini Brunozzi Marco, valido collaboratore del clan Zahri con la mansione di assaggiatore della sostanza stupefacente proveniente dal casertano e Di Stasi Michele, altro spacciatore ternano a cui facevano riferimento molti tossicodipendenti reatini.

Le misure cautelari eseguite in data odierna chiudono il cerchio di un’indagine molto complessa mirata a contrastare il fenomeno sempre crescente del pendolarismo Rieti-Terni  da parte di soggetti noti per il loro status di tossicodipendenti, taluni gravati da precedenti per spaccio,  altri incensurati,  i cui viaggi, come è stato dimostrato, solo  in taluni casi si esaurivano nel mero acquisto della dose di stupefacente destinata al buco quotidiano poiché, con sempre maggiore frequenza, la sostanza acquistata andava ad alimentare il mercato reatino dello spaccio di stupefacenti.

 Sinteticamente, si riportano tutti i risultati conseguiti durante tutta l’attività:

Otto mesi di indagine, di cui cinque comprensivi di servizio  di intercettazione telefonica

32 telefoni monitorati
105797 telefonate intercettate
35 persone denunciate, di cui 12 reatini
10 arrestati in flagranza di reato
9 fermi di P.G.
11 custodie cautelari (9 in carcere, 2 arresti domiciliari)
2 misure coercitive dell’obbligo della presentazione alla P.G.

Sequestrati     650 grammi di sostanza stupefacente del tipo eroina
                   200 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina

100 dosi tra eroina, metadone cloridrato, hashish e marijuana

Nel corso dell’intera attività sono state interessate le  Squadre Mobili delle Questure di Terni, Perugia, Vicenza, Viterbo, Caserta, Cosenza  e Rieti

 




RIETI, ACCORPAMENTO PROVINCIE: SARÀ ANCHE UN GOVERNO DI TECNICI, MA MANCANO EVIDENTEMENTE I LAUREATI IN BUONSENSO.

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo da Leonardo De Sanctis

Rieti – La Provincia di Rieti ha 85 anni di storia. E' nata sotto il Fascismo, ha superato indenne la Seconda Guerra Mondiale, la Prima e anche la Seconda Repubblica e ora, con un "sobrio" colpo della Repubblica Tecnica, è sparita dal cilindro montiano per non riapparire mai più. La Provincia di Rieti ha rappresentato la logica unione di un territorio che da Amatrice a Greccio aveva ed ha una identità comune. Nulla a che vedere, quindi, con gli Enti provinciali nati negli ultimi 20 anni da un estremismo campanilista del tutto fine a se stesso. L'idea che Rieti non avrà mai più un rappresentante unitario del suo territorio è devastante sul piano pratico per la scomparsa innanzitutto della Questura e della Motorizzazione Civile; ma ancor di più lo è sul piano morale perché uccide una identità di Popolo che non era nata con l'Ente, esisteva già prima, ma nella Provincia aveva trovato una vera e propria bandiera da sventolare, tagliata su misura sull'intero territorio reatino-sabino. Sono tutte questioni sociali e storiche che il Governo Tecnico ignora completamente, parificando, nel furore dei tagli, un territorio storico come il reatino ad un emblema dello spreco come la provincia sarda di Carbonia-Iglesias. Ciliegina sulla torta è l'accorpamento con Viterbo, autentico capolavoro del nonsenso. Un territorio lontanissimo geograficamente e “mentalmente” da quello Sabino. Nei 100 Km di viaggio per raggiungere il capoluogo viterbese si incontra dopo soli 25 minuti la città di Terni, terra umbra storicamente imparentata con buona parte del Reatino: da San Francesco alle Cascate della Marmore che da sempre sono un capolavoro che i reatini considerano anche “roba loro”. E allora perché non realizzare l'unione di Rieti con l'Umbria ? E' talmente logico…che non lo fanno ! Se davvero si voleva realizzare un risparmio sulla spese Provinciali senza mortificare interi territori, sarebbe bastato svuotare la struttura amministrativa degli Enti, trasformando il Presidente in un eletto direttamente dal popolo, senza Giunta e senza Consiglio Provinciale, ma con diritto di voto in Consiglio Regionale e diritto di partecipazione ed opinione nelle riunioni della Giunta Regionale. Si sarebbe quindi creata una nuova figura di “rappresentante territoriale” ancor più legata al territorio, ancor più forte presso la Regione, senza necessità di abolire alcun ente provinciale e con un risparmio di spesa di molto superiore all'irrazionale accorpamento che si sta realizzando.

tabella PRECEDENTI:

03/11/2012 RIETI: RIORDINO PROVINCIE FATTO… E ADESSO?
22/10/2012 CONTIGLIANO, PROPOSTA DI DELIBERA DELLA MINORANZA: VOGLIONO CHE RIETI LASCI IL LAZIO PER L'UMBRIA