Roma, Direzione Italia: Fitto chiude ad Alfano

 

di Simonetta D'Onofrio

 

ROMA – Alla riunione romana di Direzione Italia è intervenuto il coordinatore del partito, Raffaele Fitto. La proposta lanciata dal politico pugliese è volta a riunire il centrodestra, per affrontare le prossime elezioni politiche. Sembrano quindi archiviate le incomprensioni che portarono, quasi due anni fa, alla rottura con Berlusconi e l’uscita da Forza Italia.

 

Certamente non sono stati superati tutti i problemi che hanno portato alla rottura, ma la convinzione che l’unità dello schieramento è prioritaria rispetto agli individualismi. Unico limite alla coalizione, non sia accetta chi è stato al governo con il Partito Democratico, chiaro stop a eventuali propositi di Angelino Alfano di tornare con il centrodestra. In una concitata conferenza stampa improvvisata, con alcuni colleghi, siamo riusciti a portare una domanda in esclusiva.




Roma, Direzione Italia: Luciano Ciocchetti riparte dal territorio

 

di Silvio Rossi

ROMA – Si è svolta Sabato 4 marzo, a Roma, presso l’Istituto Seraphicum nel quartiere dell'Eur, l'assemblea regionale del Lazio di Direzione Italia, per promuovere anche nel Lazio il nuovo partito fondato da Raffaele Fitto. Sono intervenuti il coordinatore regionale Luciano Ciocchetti, il consigliere regionale Pietro Sbardella, il consigliere capitolino Ignazio Cozzoli, il consigliere della Città metropolitana di Roma Capitale Giovanni Libanori, l’ex consigliere regionale Massimiliano Maselli. A chiudere l'incontro Raffaele Fitto. Presenti anche i referenti di alcune liste civiche vicine a Direzione Italia, che stanno valutando la possibilità di confluire nel partito di Fitto, come Sergio Manciuria, di Anguillara Svolta.


I vari interventi hanno sottolineato la vocazione unitaria del partito che punta alla costituzione di un nuovo centro destra sui valori fondanti della famiglia e della dottrina sociale della Chiesa, ponendosi, come mete del percorso politico, la revisione delle convenzioni in Europa, la creazione di uno stato di cose che porti alla ripresa dell’occupazione, la sicurezza di tutti, l’apertura e la tolleranza interlocutoria, che pretende, a sua volta, il rispetto delle proprie idee da parte degli altri.


"Noi vogliamo cambiare il centrodestra, cambiare l'Italia e cambiare l'Europa" Queste le parole del  coordinatore regionale Luciano Ciocchetti durante la video intervista rilasciata a L'Osservatore d'Italia. Ciocchetti ha inoltre evidenziato il bisogno di un nuovo messaggio per riunire gli elettori moderati di centrodestra che negli ultimi anni hanno perso i riferimenti politici e programmatici con la conseguenza che 10 milioni di italiani non sono più andati a votare. "Occorre quindi fare autocritica – ha aggiunto il coordinatore regionale – e rilanciare un progetto partendo dalle realtà territoriali".

 




FORZA ITALIA : FITTO ESCE DAL PARTITO. BERLUSCONI:"CI TOLGONO UN PESO"-.

di Matteo La Stella

Raffaele Fitto rompe gli indugi e alla trasmissione in ½ ora, al cospetto di Lucia Annunziata, mette il punto, in via del tutto ufficiosa per adesso, alla sua permanenza in FI. Una risposta netta quella dell'europarlamentare dissidente, che arriva sulla scorta delle parole esplosive lanciate da Silvio Berlusconi durante il suo tour promozionale in Puglia per appoggiare Adriana Poli Bortone. Proprio da Lecce, il Cavaliere, aveva definito l'europarlamentare un “traditore” per aver varato la lista “oltre con Fitto” in vista delle elezioni regionali in Puglia. -”Qualcuno voleva andare oltre, ma per me è andato fuori" , aveva ironizzato Silvio Berlusconi esternando la scissione dal ribelle. Queste parole avevano innescato un botta e risposta della durata di due giorni, che il 17 maggio ha visto il suo epilogo andare in onda su Rai 3. 
L'europarlamentare, già lontano dalla dottrina del partito dai tempi del patto del Nazareno, afferma -”Forza Italia non c'è più”-. Per Fitto -” FI è un capitolo chiuso”- e Berlusconi una -”leadership che ha concluso la sua esperienza”-. -”Noi”-, dice l'ormai “divorziato” europarlamentare-”abbiamo bisogno di andare oltre per un centro destra moderno”- riferendosi alla sua neonata lista che, passate le elezioni parlamentari, sogna un posto nel panorama politico nazionale. Durante il suo intervento, Fitto annuncia anche di aver inviato due lettere: la prima al capogruppo del PPE (Partito Popolare Europeo) in cui allega le spiegazioni del suo allontanamento dal partito. La seconda lettera, invece, all'indirizzo del capogruppo dei Conservatori e Riformisti Europei al quale esprime il desiderio di aderire allo schieramento. Fitto sembra abbagliato dai moderati inglesi, e ritiene che un passo nella loro direzione possa essere il -”Primo ed importante punto di riferimento”-. Inoltre, per accentuare la spaccatura che sta interessando il suo ex partito, annuncia che sono tante le persone che in FI condividono la sua posizione, ma che non hanno il coraggio di ammetterlo.
All'addio di Fitto, l'ex premier Berlusconi risponde che da FI ogni tanto c'è qualcuno che se ne va, ma -”Ci tolgono un peso”- e chi è uscito dal partito – “non è mai finito molto bene”-. Sottolinea, infine, come al paese non servano i -"Mestieranti della politica"- ai quali della gente non interessa nulla.
La sassaiola di dichiarazioni, che li vede protagonisti in casa FI ormai da alcuni mesi, sembra essere al tramonto. Silvio Berlusconi gli indica la porta mentre Fitto sta mettendo gli ultimi consensi in valigia, prima di partire formalmente alla conquista del centro destra.