Ndrangheta e fondi comunità europea: in manette ex assessore della Regione Calabria

 

CALABRIA – L'ex assessore al Lavoro della Regione Calabria, Nazareno Salerno, è stato arrestato nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Catanzaro sull'ingerenza della cosca di 'ndrangheta dei Mancuso di Limbadi (Vibo Valentia) nella gestione dei fondi della comunita' europea diretti al sostegno economico di nuclei familiari in difficolta'. L'inchiesta riguarda, in particolare, la gestione dei fondi del credito sociale ed ha portato complessivamente all'arresto di nove persone.

Si tratta di esponenti politici, imprenditori e amministratori pubblici della Regione Calabria, nonché due soggetti contigui alla cosca Mancuso. Le indagini hanno documentato l'ingerenza mafiosa della potente cosca 'ndranghetista nella gestione dei fondi della Comunita' europea diretti al sostegno economico di nuclei familiari in difficolta'.

I reati contestati, a vario titolo, agli indagati sono minaccia ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione, peculato, turbativa d'asta ed abuso d'ufficio.

In corso di esecuzione anche un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore di circa 2 milioni di euro.

In particolare, l'attivita' ha accertato l'esistenza di un comitato d'affari che distraeva i finanziamenti comunitari vincolati al progetto regionale 'Credito sociale' indirizzandoli su conti correnti di societa' private, anche all'estero. Il provvedimento viene eseguito in queste ore dal Ros unitamente al Comando provinciale Carabinieri di Catanzaro e a quello della Guardia di finanza di Vibo Valentia, ed è stato emesso su richiesta della Procura distrettuale antimafia di Catanzaro.

L'operazione, coordinata dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, è stata condotta dai Carabinieri del Ros unitamente ai militari del Comando provinciale di Catanzaro ed alla Guardia di finanza di Vibo Valentia.




TERREMOTO IN REGIONE CALABRIA PER "RIMBORSOPOLI": CHIESTO L'ARRESTO PER IL SENATORE NCD BILARDI

Redazione

Terremoto in Regione Calabria finita nel mirino delle fiamme gialle. Otto misure cautelari personali e sequestri per 2,5 di beni a carico di 27 indagati sono stati eseguiti dalla Guardia di finanza nei confronti di altrettanti consiglieri regionali della nona consiliatura della Regione Calabria. L'operazione Erga Omnes ha portato all'esecuzione, su richiesta della Procura di Reggio Calabria, di tre arresti ai domiciliari e cinque ordinanze di divieto di dimora nei confronti di altrettanti consiglieri regionali.

Le intercettazioni. In particolare le indagini, effettuate anche a mezzo intercettazioni telefoniche e accertamenti bancari, hanno consentito di individuare diverse discrasie tra le movimentazioni e i saldi in conto corrente dei Gruppi consiliari regionali degli anni 2010, 2011 e 2012 e quanto documentato mediante le presentazioni del rendiconto annuale, celando il corretto impiego istituzionale per cui i fondi pubblici erano stati destinati. Ci sarebbe anche l'attuale assessore ai Lavori pubblici della Regione Calabria Antonino De Gaetano tra i destinatari delle misure cautelari personali eseguite dalla Guardia di finanza. De Gaetano sarebbe ai domiciliari. Oltre all'assessore c'è anche il senatore Ncd Giovanni Bilardi tra i tre destinatari di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip di Reggio Calabria. Trattandosi di un membro del Parlamento, l'ordinanza emessa a suo carico dal gip non è stata eseguita, in attesa dell'autorizzazione a procedere

Doppi rimborsi. In alcuni casi è stata riscontrata anche la presentazione di una doppia documentazione di spese al fine di ottenere dall'ente regionale un doppio rimborso. I consiglieri devono rispondere dei reati di peculato e falso. I dettagli dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 10.30, al Comando provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria, alla presenza del Procuratore capo Federico Cafiero de Raho.