RIETI, CAMMINO DI SAN FRANCESCO 2014: FIRMATO PROTOCOLLO PER LE CELEBRAZIONI A SANTIAGO DI COMPOSTELA

Redazione

Rieti – Il Comune di Rieti ha firmato con la Xunta di Galizia (Governo regionale) e Xacobeo (la società di gestione del Cammino di Santiago) un importante protocollo operativo per le celebrazioni dell'800° anniversario dell'arrivo di San Francesco a Santiago di Compostela del 2014.

Il Sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, e l'Assessore alle Culture e al Turismo, Diego Di Paolo, lo hanno siglato venerdì, a Santiago, insieme alla Direttrice del settore Turismo di Galizia, Maria Nava Castro, e con il Direttore del Xacobeo, Jose Paz, definendo importanti collaborazioni tra il nostro Cammino di Francesco e l'Itinerario Culturale Europeo per eccellenza, il Cammino di Santiago.

Il protocollo prevede tre importanti momenti.

Il primo sarà la presenza del Cammino reatino alla mostra dei presepi che sarà allestita nella cattedrale di Santiago, con la collaborazione del Santuario Francescano del Presepe di Greccio, mostra che verrà inaugurata entro metà dicembre.

Seguirà una mostra fotografica sul Cammino di Francesco, con le immagini del famoso fotografo Steve McCurry, che sarà allestita a Santiago nella primavera 2014.

Sempre per lo stesso periodo è previsto l'allestimento, a Rieti, di una mostra sul Cammino di Santiago.

E' stata concordata, inoltre, una reciproca promozione permanente dei due Cammini, a Santiago e a Rieti, come collaborazione tra le due realtà più importanti nel mondo degli itinerari spirituali.

Il Sindaco e l'Assessore sono stati ricevuti dal Sindaco di Santiago, Angel Curras Fernandez, per un momento di condivisione di obiettivi e pianificazione progettuale di collaborazione tra le due città.

Nelle intenzioni dell'Amministrazione comunale di Rieti c'è l’avvio di una stretta collaborazione per questo progetto anche con la Regione Lazio, con gli altri comuni della provincia toccati dal Cammino e con il Comitato Amici del Cammino di Francesco.

La firma del protocollo operativo di Santiago è un passo importante verso la promozione e la valorizzazione del Cammino di Francesco in un’ottica di collaborazione e rete tra esperienze, territori e comunità locali d'Europa.




REGIONE LAZIO: CONDANNATO A 4 ANNI DI RECLUSIONE L'EX ASSESSORE ALLA SANITA' MARCO VERZASCHI

In favore di Verzaschi è stato però dichiarato prescritto un episodio di corruzione per somme di denaro che Anna Iannuzzi, nota come 'Lady Asl' gli avrebbe consegnato per l'autorizzazione all'apertura della casa di cura privata Centro Romano San Michele

 

Redazione

Regione Lazio – La quarta sezione penale del Tribunale di Roma ha condannato oggi l'ex assessore della Regione Lazio, durante la Giunta di Francesco Storace, alla Sanità, Marco Verzaschi, a quattro anni di reclusione (tre dei quali coperti dall'indulto) per l'accusa di "induzione indebita a dare o promettere utilità".
Per l’ex assessore scatta anche l’interdizione Verzaschi per cinque anni dai pubblici uffici, pagare le spese di giudizio e restituire alla parte civile i 200 mila euro che aveva ricevuto secondo l'accusa.

Nell'originario capo di imputazione la Procura contestava a Verzaschi, una tangente da 200mila euro che l'imprenditore Renato Mongillo, titolare della Security Service, gli avrebbe versato nella primavera del 2004 per accelerare la procedura di aggiudicazione di un appalto per la messa in sicurezza dell'ospedale San Giovanni-Addolorata, benchè la stessa si fosse conclusa a favore della società. Verzaschi in seguito al coinvolgimento in questa vicenda, quando era sottosegretario alla difesa del governo Prodi, rassegnò le dimissioni. Ad alcuni giorni di distanza da quella decisione arrivò una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Il pm Antonino Di Maio, in sede di requisitoria, ha chiesto una condanna a 8 anni di reclusione. In favore di Verzaschi è stato però dichiarato prescritto un episodio di corruzione per somme di denaro che Anna Iannuzzi, nota come 'Lady Asl' gli avrebbe consegnato per l'autorizzazione all'apertura della casa di cura privata Centro Romano San Michele. Il difensore di Verzaschi, l'avvocato Fabrizio Lemme, ha prima ricordato che tre anni di pena sono coperti da indulto e poi sottolineato: "Contro la condanna faremo ricorso in appello".

 




REGIONE LAZIO: ARRIVA PEPPA PIG IN TOUR NEI REPARTI PEDIATRICI DEGLI OSPEDALI DI ROMA

Redazione


Regione Lazio – .Peppa Pig è un personaggio amato da tante bambine e tanti bambini che seguono le sue avventure televisive.

Ora diventa protagonista di un tour nei reparti pediatrici di dieci ospedali italiani. Tra questi, anche il S. Andrea di Roma, dove la mattina del  5 novembre raccoglierà i disegni che i piccoli realizzeranno per lei.

Si chiama ‘Allegria Tour’, la campagna di solidarietà realizzata dall'Agenzia Kimbe insieme a Salvamamme, Rai Ragazzi e Croce Rossa con il patrocinio della Regione Lazio, che porterà Peppa Pig ad abbracciare i piccoli pazienti e le loro famiglie nell’ospedale.

Perché la cura non passa solo attraverso gli interventi dei medici ma anche tramite il sostegno psicologico ai piccoli pazienti e alle loro famiglie nel cammino verso la guarigione.

“C'è un mondo  meraviglioso di associazionismo e di volontariato – ha spiegato il presidente Nicola Zingaretti – che entra meglio nella quotidianità del territorio. Questa esperienza è un modello, dove lo Stato non scappa, ma sostiene chi vuole  fare qualcosa per migliorare la vita di tutti”.
 




LAZIO, SANITA': DA OGGI OK A NUTRIZIONE ARTIFICIALE A CASA

Redazione

Lazio – La Regione Lazio ha emanato un nuovo decreto in materia di nutrizione artificiale che consentirà al paziente di ricevere le cure direttamente a casa. Nel Lazio sono circa 1400 le famiglie interessate che potranno fare richiesta presso il medico di base per usufruire del nuovo servizio messo a disposizione dall’ente.

La Nutrizione Artificiale Domiciliare (Nad), Parentale (Npd) ed Enterale (Ned) è indispensabile a tutti i soggetti, di qualsiasi età, che non riescono ad alimentarsi a sufficienza in modo naturale. La nutrizione artificiale diventa quindi necessaria in alcuni casi alla sopravvivenza dei pazienti, in altri è utile al miglioramento della qualità delle loro vite o al reinserimento sociale e lavorativo degli stessi.

Le procedure Nad saranno erogate al paziente che ne farà richiesta, al di fuori delle strutture ospedaliere e, dunque, a domicilio, con la conseguente riduzione dei tempi di degenza e delle spese per i nosocomi interessati. Il decreto stabilisce inoltre la creazione di un ‘Coordinamento dei centri di assistenza domiciliare’, che si avvale di professionisti esperti in materia, con lo scopo di consentire ai cittadini che necessitano di nutrizione artificiale domiciliare una migliore accessibilità ai servizi.  

La Nad è prevista per le patologie mediche e chirurgiche che rendono impossibile, insufficiente e controindicata l’alimentazione per via naturale al punto da mettere a rischio la sopravvivenza del paziente. I pazienti devono accettare esplicitamente il trattamento a domicilio e condividerne la responsabilità, dopo esserne stati opportunamente informati. L’assistenza viene erogata dall’Unità ospedaliera Nad in collaborazione con le equipe Nad e con i Cad, centri di assistenza domiciliare composti da personale medico e infermieristico con specifiche competenze. Secondo il decreto, infine, ogni Azienda Asl dovrà essere dotata di una equipe Nad, che provvederà a ricevere le prescrizioni per gli assistenti domiciliati nelle Asl di riferimento, mettere in connessione gli ospedali con i Cad, registrare i trattamenti in corso per i pazienti e segnalare alle commissioni eventuali incongruenze.  

“Abbiamo deciso di mettere ordine  – spiega il commissario ad acta e presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – in una materia che attendeva da anni di essere rivoluzionata. Abbiamo operato sempre nell’ottica di produrre risparmi per le spese delle strutture ospedaliere e migliorare i servizi offerti ai cittadini che necessitano di cure e assistenza specifiche. Il tema dell'umanità delle cure e dei bisogni del malato deve diventare centrale nella nostra regione. La nutrizione artificiale domiciliare interessa migliaia di famiglie nel Lazio che non riescono da sole ad offrire ai loro cari le cure utili alla guarigione o in ogni caso al sostentamento. L’obiettivo del decreto dunque è anche quello di non far sentire sole queste persone, offrendo un servizio che, se reso nell’ambito delle mura domestiche, porta benefici nella vita dei pazienti e delle persone che sono loro vicine”.  

 




ROMA, SANITA': A TOR VERGATA INTERI REPARTI E PALAZZI CHIUSI

Redazione 

Roma – “Dopo le numerose segnalazioni di cittadini che lamentavano inefficienze al Policlinico Tor Vergata, ho preso personalmente visione di una situazione paradossale che sta minando il diritto alla salute di migliaia di cittadini di un quadrante della città in forte espansione. Poi ci si chiede perché aumenta il deficit sanitario della Regione Lazio”, così Fabrizio Santori consigliere regionale e membro della Commissione Salute che annuncia l’inizio di un tour tra le strutture sanitarie della Regione Lazio

“Numerose palazzine e interi reparti, seppur attrezzati con ossigeno e luce, risultano tutt’ora completamente inutilizzati, mentre per espletare il servizio di pronto soccorso, molti pazienti sono costretti a sostare con le barelle nei corridoi per interi giorni oppure ad attendere mesi in lista d’attesa per un ricovero o per un intervento chirurgico. Contando tutti i reparti chiusi, con la torre numero 6 che ad esempio annovera ben 7 piani inutilizzati, si perde una capienza pari praticamente all’intero Ospedale Sant’Andrea. Non va dimenticato come a tutt’oggi il Policlinico Tor Vergata risulterebbe avere un passivo di circa 50 milioni di euro solo per il bilancio 2013 e i posti letto inutilizzati ed interi reparti pronti ma chiusi al pubblico gridano ulteriormente vendetta, in quanto se efficientati, anche attraverso affitti, potrebbero rendere meno gravoso il bilancio del Policlinico. Troppe ombre su questa struttura che andrebbero verificate una su tutte la doppia gestione azienda ospedaliera – fondazione che ha raddoppiato gli incarichi e le competenze sempre a danno delle casse regionali. A conclusione dei sopralluoghi, in programma nei prossimi mesi, presenterò in Commissione Sanità una mappatura di tutti i presidi ospedalieri con tutti i disagi e gli sperperi  riscontrati”, conclude Santori.

 




APRILIA, IPOTESI COMMISSARIO AD ACTA PER ACQUALATINA: IL SINDACO TERRA….CONDIVIDE!

Redazione

Aprilia (LT) – Il sindaco di Aprilia Antonio Terra commenta così la paventata ipotesi che la società Acqualatina possa essere commissariata: «Abbiamo appreso la notizia della mozione che Sel presenterà nei Consigli Comunali pontini per chiedere al Presidente della Regione Lazio Zingaretti di nominare un commissario ad acta per Acqualatina, affinché la società che gestisce il servizio idrico nel nostro Ambito Territoriale adempia una buona volta agli obblighi imposti dalla legge, in primo luogo al rispetto della volontà popolare espressa con il Referendum.

Inoltre desta interesse la proposta di un tavolo che coinvolga i Sindaci di centrosinistra e a capo di coalizioni civiche per fare fronte comune nella Conferenza dei Sindaci dell’Ato4.

La nostra coalizione civica fin dal 2009 si appella ad un percorso condiviso per imporre al gestore del servizio idrico il rispetto della convenzione tipo regionale, per far cessare politiche gestionali vessatorie nei confronti dei cittadini e per meglio indirizzare risorse e fondi da destinare ad opere pubbliche. Tuttavia, in questi anni la nostra coalizione civica ha lamentato la politica di isolamento subìta in Conferenza dei Sindaci, dove l’atteggiamento dei colleghi Sindaci mi ha lasciato spesso perplesso, perché sembrava rispondere a logiche diverse da quelle del perseguimento dell’interesse pubblico.

Per questo motivo, riteniamo che la proposta sia condivisibile e la nostra coalizione civica già esprime la sua adesione all’ipotizzato tavolo. Siamo pronti a dare il nostro contributo e a verificare se alle dichiarazioni d’intenti seguiranno politiche tangibili sul tema del servizio idrico a tutela della collettività».




REGIONE LAZIO, IRCCS SANTA LUCIA: POSITIVO INCONTRO CON SINDACATI AZIENDA

Redazione

Roma – “Si è tenuto oggi presso la Regione Lazio l’incontro richiesto dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori dell’Irccs Santa Lucia. Nel corso della riunione, che si è svolta in un clima cordiale sono state rappresentate tutte le questioni che riguardano i dipendenti della struttura. Da parte della Regione è stato illustrato il percorso che dovrà portare al ridisegno complessivo della rete di riabilitazione, a partire dai fabbisogni assistenziali su cui sta lavorando una specifica commissione di massimi esperti nazionali con l’affiancamento dell’Agenas. Per quanto riguarda l’erogazione dei finanziamenti, sono state rappresentate alle organizzazioni sindacali dei lavoratori le modalità per cui saranno immediatamente sbloccate, da parte della Asl competente, tutte le somme liquidabili a favore della Fondazione Irccs Santa Lucia, entro la prossima settimana. Ciò consentirà nell’immediato di evitare una crisi irreversibile per la struttura”. 

Lo dichiara, in una nota, la Regione Lazio.

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CANALE MONTERANO, ALTRA SEDUTA DI CONSIGLIO SULLA RISERVA: IL COMUNE ACQUISISCE UN TERRENO AGRICOLO GIA' IN AREA PROTETTA PAGANDOLO 50 MILA EURO

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Chiara Rai 


Canale Monterano (RM) – Non si può dire che l’ultimo consiglio comunale di Canale Monterano di mercoledì 31 luglio non sia stato tumultuoso o meglio, come ha dichiarato il gruppo consiliare Voci di Strada, piuttosto “complesso”. Si è cercato di troncare questa seduta ancora prima che si tenesse. Ma per ovvie ragioni. Infatti prima del Consiglio Comunale, la Regione Lazio tramite una ennesima nota [ CLICCARE QUI PER LEGGERE LA NOTA DELLA REGIONE LAZIO ] ha invitato a soprassedere alla discussione dei punti che riguardano la gestione della Riserva di Canale Monterano. Anche perché a tale discussione non è preceduta ne istruttoria ne parere o nulla osta del direttore della riserva stessa (come accaduto per l’approvazione dell’ormai celebre delibera 37).


Per il consigliere Stefano Ciferri si è trattato di una condotta grave riferita alla maggioranza che anche questa volta ha ignorato il monito della Regione Lazio: “La Regione Lazio, ma anche la Provincia di Roma e perfino il Ministero dell’Ambiente – dice Ciferri – suggeriscono procedure in materia di urbanistica e pianificazione diverse all’amministrazione di Canale, censurano atti deliberativi chiedendone la revoca perché illegittimi e privi di valore giuridico, ma tutte le decisioni di questa amministrazione portano nella direzione opposta. Credo che aprire contenziosi su così tanti fronti non possa portare nulla di buono a Canale. Tecnicamente la situazione è chiara, ma nella pratica, quello che ci preoccupa, è che i cittadini di Canale si trovino a non avere certezze amministrative.


Voci di Strada fissa così alcuni punti: Con questo Consiglio fatto anche di altre prese di posizioni si è ben chiarito quale siano le priorità del Sindaco Angelo Stefani: Attaccare ideologicamente la Riserva naturale Monterano. “In un momento di crisi generale si attacca un area Protetta – continua il gruppo consiliare –  si occupa un punto all’ordine del giorno di un consiglio comunale per parlare del suo nome, di quanto personale regionale c’è (e che non stabiliamo noi), ma anche per parlare della procedura con la quale mettere nuove tabelle che delimitino il suo perimetro. Tutti argomenti già trattati con la Regione Lazio. Ma facendo finta di nulla si ripropongono come se si dovessero risolvere oggi”. Così l’interrogazione da parte dell’opposizione è sostanzialmente imperniata su quale siano le vere priorità per Canale: “E’ questa la vera priorità oppure sarebbe meglio pensare a programmare azioni per valorizzare la Riserva così da rilanciare il nostro paese. La nostra Riserva è un bene da tutelare ma anche da utilizzare?” E allora che fare?


Ecco cosa si sta facendo: Si revoca il Piano di Assetto della Riserva, eliminando ogni regolamentazione di quell’area protetta, buttando in fumo soldi spesi e tempi…e forze andando ad intaccare un parallelo iter approvativo iniziato ovvero quello di una Variante Urbanistica del 2001


…Revocare il piano anche se ormai datato e mai definitivamente approvato significa iniziare da capo l’iter. Non sarebbe stato meglio, si chiede Voci di Strada, adeguarlo alle reali esigenze della popolazione e portarlo a definitiva approvazione regionale? Ultima priorità prima dell’estate: Togliere con un meccanismo perlomeno discutibile la proprietà di terre che sono da sempre della popolazione di Canale attraverso volture catastali che avranno un costo che pagheremo noi. Serve proprio spendere soldi per questo?


E’ proprio necessaria tale operazione oppure non sarebbe meglio sistemare il demanio civico di Canale riorganizzando semplicemente la sua gestione senza così spendere neanche un euro e magari portando anche qualche frutto?


Ma intanto la maggioranza ha tirato dritto approvando il secondo punto all’ordine del giorno: Riserva Naturale Regionale Monterano. Acquisizione lotto terreno loc. Faggione. Deliberazioni di Consiglio Comunale n. 42 in data 3 agosto 2011 e n. 67 in data 21 dicembre 2012 Modifiche ed integrazioni.


E come successo due anni fa, anche questa volta il Gruppo consiliare Esperienza e Rinnovamento insieme all’opposizione ha votato contrario.


Il consiglieri Antonio Paolo Mascia e Alessandro Bettarelli hanno così motivato il loro voto contrario: “Due anni esatti per l’acquisizione di un terreno e ancora non è finita. Poi ci meravigliamo se per una Variante ci vogliono dieci anni. Un terreno agricolo, già in area protetta, che viene pagato 50.000 euro, con soldi pubblici ovviamente e che non serve a nessuno se non a chi lo ha venduto. Eravamo contrari due anni fa lo siamo anche oggi”.

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REGIONE LAZIO: 2 MILIONI DI EURO PER LA CULTURA

Redazione

Lazio – Modificata la legge regionale che tutela musei, archivi storici e biblioteche. Con un investimento straordinario di due milioni di euro per queste strutture.  

Il sostegno riguarda 125 biblioteche, 90 musei e 28 archivi storici comunali. Una boccata d'ossigeno per il territorio. “Con questo intervento possiamo rilanciare la rete di servizi culturali e di adeguare gli interventi ordinari a partire dal prossimo anno – ha commentato Lidia Ravera, assessore alla Cultura – Una biblioteca o un museo sono presidi insostituibili, in molti casi l’unico punto di riferimento culturale per le comunità locali e motore di attività che vanno anche oltre la loro funzione specifica: un concerto, uno spettacolo, una lettura, un incontro, un convegno. Gli archivi, per esempio, conservano un patrimonio di straordinaria importanza e possono essere fonti inesauribili di ricerca”.




LAZIO, REGIONE: NUOVE NOMINE PER LE ATER REGIONALI. GLI ENTI CHE GESTISCONO GLI IMMOBILI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA.

Redazione

Lazio – Ecco i nuovi commissari degli enti che gestiscono gli immobili di edilizia residenziale pubblica del territorio

All’Ater di Roma è stato nominato commissario l’architetto Daniel Modigliani, dal 2001 al 2008 direttore dell’ufficio Pianificazione e Progettazione dell’Amministrazione capitolina. Dal 2011, presidente della Sezione Lazio dell’Istituto Nazionale di Urbanistica.  

All’Ater della provincia di Roma arriva Leonardo Francesco Nucara, senior director dal 2005 presso la Bnp Paribas con precedente esperienza lavorativa in Telecom come responsabile delle attività di finanza internazionale. 

Per l’Ater di Viterbo è stato nominato commissario l’avvocato Pierluigi Bianchi dal 2001 al 2011 sindaco del Comune di Faleria (Vt) e attualmente consigliere nazionale dell’Anci. 

L’Ater di Rieti avrà come commissario l’architetto Eliseo Maggi, già presidente della Commissione edilizia del Comune di Farfa (Ri). 

Per l’Ater di Latina il commissario è l’ingegner Fabrizio Ferracci. Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Latina è stato membro del consiglio di amministrazione del Centro Studi del Consiglio nazionale Ingegneri. 

Ater di Frosinone. Qui il commissario è Antonio Ciotoli dal 2002 al 2012 sindaco del Comune di Ceccano e consigliere d’amministrazione del Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Frosinone.   

All’Ater di Civitavecchia il commissario è Antonio Passerelli, dal 2010 manager dell’Associazione Ulisse che ha come obiettivo la tutela e lo sviluppo dell’ambiente e del territorio in tutte le sue forme.




AGRICOLTURA LAZIO: SVOLTA EPOCALE

Redazione

Regione Lazio / Agricoltura – La Regione Lazio ha autorizzato il finanziamento dei primi 7,5 milioni di euro di fondi europei per avviare due Progettazioni Integrate Territoriali (PIT).  

Si tratta del primo sblocco di fondi a meno di un mese dalla delibera approvata lo scorso 5 giugno dalla Giunta Zingaretti che aveva indirizzato 41 milioni di fondi europei del Programma di Sviluppo Rurale. Oggi l'amministrazione regionale consegna ai rappresentanti beneficiari gli atti di autorizzazione al finanziamento di due Pit:  il comprensorio del Parco regionale delle Montagne della Duchessa e l'Area Protetta dei Monti Simbruini, zone che interessano in tutto 30 Comuni delle province di Frosinone, Roma e Rieti.

Dopo le prime due di oggi, contiamo di concedere gli atti di finanziamento a tutte le 21 PIT del Lazio entro il 30 settembre. Con questi primi atti di finanziamento, la Giunta Zingaretti traduce in atto concreto una vera e propria opportunità di sviluppo per il sistema agricolo regionale e per l’intero mondo rurale. Un’opportunità che rischiava di rimanere inutilizzata a causa di vincoli burocratici che dal 2009 bloccavano le domande di partecipazione ai bandi.  Le PIT rappresentano una modalità di accesso alle risorse molto innovativa che poggia sulla capacità e sulla volontà di aggregare più idee e/o più soggetti per il perseguimento di un fine comune, attraverso la definizione di una strategia condivisa di sviluppo locale in grado di sostenere i comparti produttivi e lo sviluppo dei territori.

 I beneficiari dei fondi sono enti pubblici quali Province, Comuni, Comunità Montane, Enti Parco, Università Agrarie, e soggetti privati quali aziende agricole, microimprese e cooperative che operano nei territori interessati. 

 Gli obiettivi principali delle iniziative sono il sostegno alle imprese agricole ed extragricole, con particolare riferimento all’agroalimentare e al turismo, attraverso la dotazione di servizi e infrastrutture per lo sviluppo della multifunzionalità dell’agricoltura e per la valorizzazione del paesaggio rurale.

 Le PIT finanziate sono il comprensorio del Parco Regionale delle Montagne della Duchessa (comuni di: Ascrea; Belmonte in Sabina; Borgorose; Castel di Tora; Collalto Sabino; Fiamignano; Longone Sabino; Marcetelli; Pescorocchiano; Petrella Salto; Nespolo; Paganico; Pozzaglia Sabina; Rocca Sinibalda; Turania; Varco Sabino; Concerviano)  e quello dell’Area Protetta dei Monti Simbruini (comuni di: Piglio, Alatri, Anagni, Serrone, Fumone, Ferentino, Filettino, Trevi nel Lazio, Camerata Nuova, Subiaco, Cervara di Roma, Jenne, Vallepietra).

 

AGRICOLTURA: L’APPROVAZIONE DEI PIT UN PASSAGGIO EPOCALE PER I TERRITORI DEL LAZIO. LA DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEI CONSIGLIERI REGIONALI DEL GRUPPO PER IL LAZIO  

"Le autorizzazioni di finanziamento presentate questa mattina (28/6/2013) dal presidente Zingaretti  e dall’assessore all’agricoltura Ricci su i primi due Pit  – Progettazione Integrate Territoriali –  finanziati con  7,5 milioni di euro di fondi europei, rappresentano un’occasione unica per l’intero territorio regionale. 

Grazie al recupero di ingenti parti di fondi da destinare al potenziamento del settore agricolo e turistico la Giunta regionale, torna a ribadire la centralità dei finanziamenti europei che rappresentano un supporto fondamentale in un momento particolarmente critico  per gli enti locali e per le piccole realtà rurali.  

Realtà che,  grazie a questi progetti possono provare rispondere alla crisi e ai tagli centrali con la progettazione integrata. 

Una significativa inversione di rotta che testimonia la possibilità di cambiare rispetto a un sistema in continua evoluzione dove è necessario orientarsi con rinnovate volontà politiche e capacità amministrative.  

L’approvazione dei PIT è altamente innovativa perché questi progetti mettono in primo piano la responsabilizzazione delle comunità locali e  l’obbligo da parte degli enti proponenti di seguire il percorso anche dopo lo stanziamento dei fondi. 

I PIT sono alla base del progetto politico del Gruppo Per il Lazio perchè finalizzati al recupero della qualità del territorio, ad un’agricoltura moderna, alla promozione del paesaggio, all’implementazione di progetti etici che sappiano coniugare sviluppo locale e salvaguardia delle risorse".

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