STOP AI COMUNI CHE NON DIFFERENZIANO

Redazione

Regione Lazio – Stop alle deroghe ai Comuni che non fanno la differenziata a sufficienza. La Regione Lazio cancella il cosiddetto ‘scenario di controllo’ del Piano di gestione dei rifiuti. Questo meccanismo stabiliva che, in caso di mancata riduzione della produzione dei rifiuti e di percentuali di raccolta differenziata inferiori al 65%, si potessero attuare interventi in deroga alle normative nazionali ed europee rispetto a quelli indicati dalla legge per i Comuni inadempienti. Una decisione della Giunta che ora passa al vaglio del consiglio. Con cui la Regione fissa un punto fermo. I Comuni devono andare nella direzione della raccolta differenziata porta a porta, per la quale sono stati stanziati nel nuovo bilancio 150 milioni di euro. La delibera cancella l'anomalia di una sorta di “exit strategy” per i Comuni inadempienti rispetto agli obblighi di legge del 65% di raccolta differenziata e rappresenta l'avvio del processo di monitoraggio e aggiornamento del piano gestione dei rifiuti nel Lazio. Processo che si realizzerà insieme a enti locali e associazioni. E’ una scelta che va incontro alla richiesta di  abrogazione dello "scenario di controllo" oggetto del referendum regionale – promosso da un ampio fronte di comitati e Comuni – la cui indizione sarebbe prevista entro il prossimo mese di agosto, permettendo in questo modo un risparmio per la Regione tra i 10 e i 20 milioni di euro.




LAZIO, SANITA': MINOR AGGRAVIO NEL MIRINO DI INPS E REGIONE

Redazione

Lazio – Controlli più accurati e puntuali sulle richieste del cosiddetto minor aggravio da parte del personale impegnato nella sanità del Lazio. Un fenomeno che oggi toglie dai reparti  ospedalieri almeno 1000 persone tra infermiere  e tecnici. Il minor aggravio viene riconosciuto ai dipendenti per le ragioni di salute più varie (dalle allergie ad altre patologie invalidanti), e questo comporta la destinazione ad altri servizi non sanitari. Una piccola invalidità che svuota i reparti ospedalieri. Ora si cambia senza alcuna volontà punitiva, ma solo quella di far funzionare e utilizzare al meglio le risorse di cui il sistema sanitario regionale dispone.

Questa mattina il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha incontrato Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, per verificare insieme la possibilità di attivare una collaborazione coordinata ed efficace per le procedure di controllo e verifica delle richieste di minor aggravio da parte del personale della sanità. Tutto l’iter potrebbe essere seguito dall’Inps con la sigla di una convenzione con la Regione Lazio.

Nello stesso incontro è stato affrontato anche il tema dei crediti previdenziali maturati dagli ospedali religiosi. L’Inps ha dato la sua disponibilità ad avviare una ricognizione puntuale della situazione, in modo da individuare, con la Regione, un sistema di compensazione che eviti situazioni di crisi e salvaguardi i livelli occupazionali. Affrontata anche l’ipotesi di individuare un percorso per velocizzare le domande di riconoscimento dell’invalidità civile.

Il Presidente Zingaretti ha incaricato la Cabina di regia di procedere alla stesura dei protocolli e delle convenzioni necessari per rendere operativi i programmi con l’Istituto nazionale di previdenza su tutti i temi trattati.

 




FONDI EUROPEI: LA REGIONE APRE UNA NUOVA FASE

Redazione

Regione Lazio – Come spendere i fondi dall’Europa. La Regione fa squadra con i protagonisti del mondo del lavoro, delle imprese e dell’economia. E’ questo lo scopo di 'Lazio idee – Proposte e progetti per migliorare la vita delle persone', il momento di ascolto organizzato a Roma all'Auditorium. L’obiettivo è definire insieme la programmazione del Fondo sociale europeo 2014-2020, legando le risorse europee alla realizzazione di un nuovo modello di sviluppo regionale. "Vogliamo affermare la centralità della programmazione europea nel governo della Regione – ha detto il presidente Nicola Zingaretti – i fondi non sono un'altra cosa rispetto all'agenda di governo". Per il presidente Zingaretti “Bruxelles è un'altra regione d'Italia e non un mondo separato. Troppo spesso – ha sottolineato – la burocrazia locale non lo ha capito". “Ci sono risorse importanti dell'Unione Europea – ha spiegato il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio – al momento circa 780 milioni di euro sulla formazione, l'inclusione sociale e lo start up di impresa e per noi diventa un imperativo cercare di spendere al meglio queste risorse”. Il Fondo sociale europeo, secondo quanto previsto dalla strategia 'Europa 2020' definita dalla Commissione Ue, dovrà migliorare le opportunità di lavoro, istruzione e formazione e combattere l'emarginazione e la povertà in base a quattro obiettivi: occupazione e mobilità, istruzione e competenze, inclusione sociale ed miglioramento e semplificazione della pubblica amministrazione. La Regione Lazio avvia quindi un percorso di partecipazione con due grandi ambizioni: migliorare la qualità dei progetti e  garantire la massima trasparenza. Per i bandi ci sarà un nuovo metodo: conteranno il merito e il valore delle idee proposte, con l’obiettivo di creare lavori veri, nuovi lavori veri. “Nei prossimi cinque anni la Regione Lazio sarà l'Europa”. Così Zingaretti ha sintetizzato le ragioni di questa prima giornata di confronto su questo tema strategico per il Lazio.




LAZIO, SCATTA IL PIANO CALDO

Redazione

Regione Lazio – Operativo da oggi 21 giugno e fino al 15 settembre il piano contro le ondate di calore a tutela delle fasce di popolazione più esposte ai rischi derivanti dalle alte temperature. Nel Lazio si tratta complessivamente di oltre 40mila persone. Trentamila sono quelle  affette da patologie cardiocircolatorie e respiratorie, ma il numero si amplia considerando che nel programma di sorveglianza i medici possono inserire, oltre che anziani con problemi sanitari, anche quelli in particolare difficoltà sociale. La tutela è affidata ai circa 5000 medici di famiglia operanti nel Lazio. A loro spetterà il compito di selezionare quali tra i propri assistiti dovranno essere inseriti nel programma, scelti su una più ampia platea di soggetti suscettibili, indicati dal programma elaborato dall’Osservatorio epidemiologico regionale che da sempre cura l’attuazione del progetto e che indica quattro diversi livelli di rischio. L’accordo stipulato nei giorni scorsi  prevede che per ognuno dei pazienti selezionati sia compilata una scheda, quest’anno molto semplificata, e che per ognuno sia assicurato obbligatoriamente almeno un accesso domiciliare.

L’anno scorso oltre il 65% dei pazienti inclusi nel sistema ha ricevuto la visita a domicilio, il 19% ne ha ricevute due o tre. La platea è composta prevalentemente da una popolazione che va dai 64 ai 74 anni. Il programma è mirato soprattutto ad offrire una maggiore tutela alla popolazione anziana residente nella regione con particolare riferimento a quella delle aree urbane. I sistemi di allarme previsti dal Ministero nella nostra regione sono sei: Roma, Latina, Frosinone, Viterbo, Rieti e Civitavecchia che elaboreranno bollettini giornalieri di allarme, consultabili sul sito web del Ministero della salute ed a breve anche sul sito dell’Osservatorio del dipartimento di epidemiologia del Lazio. In base al piano operativo regionale l’indicazione ai medici è di programmare e potenziare gli accessi domiciliariin corrispondenza dei giorni in cui sono previste condizioni climatiche ad alto rischio. “Quest’anno – spiega il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti –  a parità di risorse, circa 2 milioni di euro, puntiamo a raddoppiare gli accessi, cioè le visite a domicilio, grazie al senso e all’assunzione di responsabilità da parte dei circa 5000 medici di famiglia del Lazio che voglio ringraziare personalmente. Hanno accolto la nostra impostazione volta a ridurre al minimo necessario le risorse impegnate per la parte burocratica, e utilizzarle invece per garantire una copertura più efficace agli anziani che ne hanno bisogno e ridurre così i ricoveri”.




FARMACI: LA RIVOLUZIONE DEI COMITATI ETICI

Redazione

Regione Lazio – I Comitati etici sono gli organismi che autorizzano la sperimentazione clinica di nuovi farmaci. La cosiddetta terza fase in cui si verifica la validità finale  del nuovo prodotto. Se non ha il via libera del Comitato etico il farmaco viene bloccato. Attualmente la rete era articolata in ben 34 strutture, una per ogni Asl, grandi Ospedali pubblici e privati, Fondazioni, Ircss, Policlinici universitari, il Bambin Gesù e altri ospedali classificati. Una giungla dove spesso vigevano sistemi di valutazione e regole di funzionamento anche  molto diverse e dove venivano applicate tariffe differenti a carico delle aziende produttrici. Ora cambia tutto. La riorganizzazione ne lascia attivi solo 6 più uno specifico per tutti gli Irccs. “Con questo atto – ha spiegato il presidente Nicola Zingaretti – la Regione Lazio è la prima in Italia a rendere operativa  la riforma contenuta nel decreto ministeriale pubblicato nella Gazzetta ufficiale n.96 dello scorso 24 aprile, decidendo di agire subito per immettere in questo sensibilissimo segmento del sistema sanitario trasparenza e regole di funzionamento certe e uguali per tutti“.  Ecco come sono riorganizzati i comitati etici: 4 singoli Comitati etici saranno presenti al Gemelli, all’Umberto I, al Policlinico Tor Vergata, al Campus Biomedico. Il Comitato 5 (Lazio 1) che avrà sede al S. Camillo, invece raggrupperà quelli delle Asl A, E, F, G, Rieti, Viterbo, S.Camillo Forlanini, San Filippo Neri, Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina e Villa S. Pietro. Nel Comitato etico 6, (Lazio 2) con sede nella Asl RmC, confluiranno le strutture della Asl B,C,D,H, Frosinone, Latina, Ospedale S. Giovanni, Israelitico, Regina Apostulorum di Albano, e il comitato etico dell’Associazione Cavalieri di Malta. Il settimo invece sarà quello degli Ircss e vi confluiranno l’Ifo, Fondazione G.B. Bietti, Spallanzani, Bambin Gesù, S. Raffaele – la Pisana, Idi. La sede sarà presso l'Ifo Regina Elena.




MOMPEO: TUTTO PRONTO PER IL FESTIVAL DEL CORTO

Redazione

Mompeo (RI) – Torna l’appuntamento con il Festival Internazionale del Cortometraggio in Sabina, un festival rinnovato nella denominazione, “MOMPEO IN CORTO”, nel restyling del sito, e nell’affidamento della Direzione Artistica alla dott.sa Maria Luisa Lafiandra.

Un evento che accende i riflettori sul magnifico Palazzo Baronale Orsini-Naro, sorto sui resti della villa di Pompeo Magno, che riaprirà ufficialmente le porte dopo la recente ristrutturazione.

L’intero paese, e soprattutto le sue nuove generazioni, si riappropria di un patrimonio esclusivo che si propone di diventare anche polo attrattivo per la crescita del turismo culturale, in relazione con tutte le altre realtà storico artistiche che arricchiscono il Paese e gli consentono di aspirare a divenire un’eccellenza territoriale.

Il Festival patrocinato dal Ministero della Gioventù, sarà realizzato grazie al contributo della Provincia di Rieti e della Regione Lazio e con la partecipazione di numerosi sponsor privati ai quali va un sentito ringraziamento per l’impegno nella valorizzazione di un evento che pone il nostro territorio all’attenzione internazionale.

Siamo certi che il valore, la varietà ed il fascino delle tante proposte offerte sapranno interessare, soddisfare e divertire tutti coloro che ci onoreranno della loro presenza.




ALBANO INCENERITORE, UNA PARTITA IN DIFESA DELLA SALUTE: I NO INC SCENDONO IN CAMPO

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

st1:*{behavior:url(#ieooui) } /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Redazione

Albano Laziale (RM) –  Il Comitato No Inc di cui Daniele Castri è il referente legale, resta in campo e spiega alla cittadinanza interessata i nuovi risvolti relativi ai fondi pubblici per la costruzione dell'Inceneritor
e di Albano. Lo fa con una una iniziativa, ampiamente e chiaramente esplicata nella nota di seguito pubblicata:


"La famigerata “convenzione preliminare Coema-GSE” è finita, su impulso dei dirigenti del G.S.E., tra le mani dell’attuale Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato e della Dott.ssa Rosaria Fausta Romano, Direttrice generale della Direzione per le Energie Rinnovabili per conto del Ministero, che presto dovranno decidere se annullarla o rinnovarla.

“Per conoscere nel dettaglio quali iniziative il Ministero per lo Sviluppo Economico ha intenzione di prendere a proposito, il comitato No Inc ha richiesto in un incontro urgente col Ministro in carica Flavio Zanonato, con la dirigente del settore Rinnovabili Rosaria Fausta Romano, col Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e con l’Assessore Regionale ai rifiuti Michele Civita.”

Domenica prossima 16 giugno, dalla mattina alle 9,00 a seguire fino a tarda serata, presso il Centro Sportivo O.K. Club di Cancelliera, giornata di mobilitazione, gioco e divertimento per raccogliere fondi a sostegno delle iniziative  No Inc. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

 Neanche il tempo di archiviare i preziosi dati contenuti nella ”convenzione Coema-GSE” di giugno 2009 (doc. 1), che nuove e minacciose  nubi si addensano di nuovo attorno al progetto di costruzione dell’impianto brucia-rifiuti più grande d’Europa.

Il Consorzio Coema (Pontina Ambiente srl di Manlio Cerroni, Acea ed Ama), difatti, sta portando avanti da mesi interi una vera e propria attività di “pressing asfissiante” sui dirigenti del Gestore del Servizio Elettrico, GSE (doc. 2, doc. 3, doc. 4). Con lo scopo di ottenere, nonostante i termini di legge siano ampiamente scaduti, un “aggiornamento” della ormai rinomata convenzione. Ovvero una “nuova” convenzione che, in sostanza, cancelli quella divenuta pubblica appena pochi giorni fa, e permetta in ogni caso al consorzio Coema di accaparrarsi, costi quel che costi, l’accesso ai fondi pubblici CIP-6 e Certificati Verdi.

Come ricorderete, difatti, i fondi pubblici per la costruzione e gestione degli impianti brucia-rifiuti sono stati definitivamente messi al bando, per nostra fortuna, dalla U.E.. L'unica eccezione prevista riguardava gli impianti di incenerimento  “cantierizzati” entro e non oltre il limite ultimo del 31 dicembre 2008. La “convenzione preliminare” Co.E.Ma.-G.S.E. del giugno 2009, venne stipulata sul presupposto di una “cantierizzazione” avvenuta il 29 dicembre 2008, sulla base dell’ordinanza di Marrazzo  n. Z-0003 del 22 Ottobre 2008.

Cantierizzazione, tuttavia, assolutamente fittizia, in quanto consistente nella sola “posa di una rete metallica per la recinzione del lotto di terreno interessato”, come del resto certificato e verbalizzato dalla Polizia Municipale di Albano.  La cantierizzazione, difatti, ha inizio secondo la legge solamente con “l’avvio delle attività di escavazione”. Ma in ogni caso, l’ordinanza di Marrazzo e la successiva Dichiarazione di Inizio Attività, la D.I.A. del Coema, sono stati annullati definitivamente dalla sentenza del Consiglio di Stato di marzo 2012 (n. 1640 del 22 marzo 2012).

Come se ciò non bastasse, un ulteriore verbale della Polizia Municipale di Albano, di ottobre 2010, rappresenta la prova che l’attività di cantierizzazione, di fatto, non ha mai avuto luogo entro il termine ultimo imposto dalla U.E.: “nessuna attività edilizia” è quanto viene dichiarato espressamente nel verbale. Lo dimostra, del resto, oltre ogni ragionevole dubbio, ancor di più, lo stato attuale dei terreni accanto al VII invaso, dove dovrebbe sorgere il contestatissimo inceneritore, dove si espande un’immensa e intonsa distesa di erba verde.

Questa “convenzione Coema-GSE” di giugno 2009 è finita ora (doc. 5), su impulso dei dirigenti del G.S.E. – stanchi, probabilmente, di essere “tirati per la giacchetta” –  tra le mani dell’attuale Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato, e della Dott.ssa Rosaria Fausta Romano, Direttrice generale della Direzione per le Energie Rinnovabili per conto del Ministero.

Proprio il Ministro Flavio Zanonato dovrà decidere, molto presto, se indicare ai dirigenti del GSE di annullare, senza appello, la vecchia “convenzione preliminare Coema- GSE” di giugno 2009 o se, viceversa, avallare la stipula di una nuova (?!) convenzione in favore del Coema accettando così, di fatto, di considerare tutto il tempo trascorso sino ad ora, ben oltre il limite massimo imposto dalla legge europea e nazionale, una “causa di forza maggiore”, come pretenderebbe il consorzio guidato dal monopolista dei rifiuti Manlio Cerroni. “Causa di forza maggiore” determinata dall’ostinata opposizione all’impianto di incenerimento del Comitato No Inc e delle Amministrazione Comunali di bacino.

Oltre al danno, sarebbe questa una beffa per l’intera comunità dei Castelli Romani.

Il Ministro Flavio Zanonato ha quindi, in questo momento, la possibilità di annullare definitivamente l’uso dei fondi pubblici CIP-6 e Certificati Verdi per la costruzione e gestione dell’Inceneritore di Albano, nel pieno rispetto delle normative Europee e nazionali. Un’occasione davvero unica di mettere la parola fine a questo brutto pasticciaccio di Roncigliano.

Proprio per questo, il comitato No Inc ha richiesto, stamattina, un incontro urgente al Ministro Flavio Zanonato, alla Direttrice generale della Direzione per le Energie Rinnovabili per conto del Ministero, al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ed all’Assessore ai rifiuti Michele Civita".




VELLETRI: AGGREDITI I COMPONENTI DEL GRUPPO HIP – HOP "99 POSSE"

Redazione

E' successo a Velletri davanti a un pub dove si doveva tenere un concerto della band. ''Siamo stati aggrediti dai neofascisti'', hanno raccontato il cantante Luca Persico, detto 'O Zulu, e un fonico postando una foto sulla loro pagina Facebook.

''Subito dopo aver parcheggiato nella piazza antistante il pub, siamo stati aggrediti con cinture e altri oggetti atti a offendere da un gruppo di una ventina di persone che esponevano simboli di estrema destra. La pronta reazione e l'intervento della sicurezza del locale hanno fatto si' che gli aggressori si dessero rapidamente alla fuga, impedendo che l'episodio avesse conseguenze piu' gravi delle contusioni, dei tagli e delle abrasioni superficiali riportate dai nostri compagni, che hanno rifiutato di essere trasportati in ospedale'', hanno raccontato ancora i 99 Posse, che hanno deciso comunque di non sporgere denuncia.

Solidarieta' alla band napoletana e' arrivata dal mondo politico. Non sono mancate parole di sdegno da parte del governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, per il quale ''e' gravissimo che sia stata organizzata una vile aggressione di stampo fascista nei confronti di un gruppo musicale cercando inoltre di soffocarne il messaggio culturale e artistico. Non e' tollerabile che la recrudescenza di ideologie, di nessun tipo, possa sfociare in violente aggressioni fisiche''.

Non è mancato l'intervento da parte del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, il quale ha espresso ''piena solidarieta' ai 99 Posse per l'aggressione subita. L'antifascismo e' il fondamento della nostra democrazia e della nostra Costituzione, entrambe nate dalla Resistenza. Deve essere sempre alta la vigilanza, da parte delle istituzioni e dei cittadini, in merito al rinascere di movimenti e fenomeni di carattere nazi-fascista, che dunque seminano razzismo e discriminazione. In Italia come nel resto d'Europa''.




REGIONE LAZIO, FIRMATO IL DECRETO PROROGA PRECARI

Redazione 

Roma – Nicola Zingaretti presidente della Regione e Commissario ad Acta per la sanità, accogliendo le istanze delle OO.SS Cgil, Cisl e Uil ed a piena tutela dei Lea per i cittadini ha emanato il Decreto che consente la proroga al 31/12/2013 del personale precario impegnato nel SSR su sollecitazione delle OO.SS.

Il Governatore si è impegnato, sia nel rapporto con il Ministero della Salute, sia all’interno della Conferenza Stato Regioni, a creare le condizioni per il superamento del precariato e lo sblocco del Turn Over per la garanzia dei servizi.

"Contestualmente, con la cabina di regia e l’assessorato alla Sanità, si è aperto un confronto finalizzato all’identificazione del personale interessato con particolare attenzione a chi è direttamente impegnato nei processi di cura e assistenza per le garanzie del diritto alla salute, nonché alla definizione dei percorsi giuridicamente validi per la stabilizzazione del personale da completarsi nell’arco della legislatura. – Comunicano il Segretario Regionale della Uil Fpl Lazio Sandro Biserna ed il Segretario Responsabile della Uil Fpl di Roma Sandro Bernardini. – Le parti hanno condiviso la necessità di definire, al più presto, nel quadro dei rapporti con le OO.SS le linee guida specifiche per le relazioni sindacali di categoria. Infine il presidente, – concludono i sindacalisti – in coerenza con la sua impostazione di trasparenza e informazione, si impegna a rendere pubblici tutti gli atti della gestione commissariale e, per la categoria, tutti gli atti e circolari che attengono alla gestione delle risorse umane".




DIRITTI DEI DISABILI: E’ ALLARME

Redazione

Roma – “Cateteri, carrozzine, traverse, sacche per stomizzati. Sono i cosiddetti presidi e ausili sanitari che migliorano la vita di pazienti che hanno subito interventi fortemente invalidanti. Dalla loro qualità dipende la qualità della vita di molte persone ma ai vertici della Asl Roma B e della Regione Lazio questo sembra sfuggire”. Ė la denuncia che parte dal presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, che mette in luce una situazione insostenibile: le gare al massimo ribasso, i tagli sulla pelle dei cittadini, e ancor peggio, dei cittadini malati “il cui diritto alla salute – continua Maritato – è barattato in cambio di risparmi che vanno a migliorare i premi di produzione di qualche dirigente e il bilancio aziendale, con buona pace della persone che soffrono”. Da alcuni mesi stanno arrivando all’associazione di tutela dei diritti dei cittadini numerose segnalazioni indirizzate, il più delle volte, anche alla Regione Lazio “il cui nuovo corso – tuona il presidente – sembra esaurirsi soltanto in annunci ad effetto. Nei fatti, la situazione dei malati è sotto gli occhi di tutti”.    Sembra che la ditta fornitrice della Roma B – cui afferisce il più ampio bacino di utenza di tutta Roma – scarseggi nella fornitura, provocando ritardi insostenibili e distribuendo cateteri rigidi che provocano sanguinamento, traverse che non assorbono alcunché facilitando processi di decubito negli allettati e sacche per stomia che perdono pezzi ogni momento. “Sono mesi che pazienti e famiglie attendono un cambio di rotta – conclude Maritato – ma l’incontinenza non può attendere”.




LAZIO, ZINGARETTI: UNA LETTERA FIRMATA DALLE NUOVE BRIGATE ROSSE CON MISCELA VELENOSA

Redazione

Lazio – Il mondo politico esprime solidarietà a Zingaretti per l'atto intimidatorio subito. Si tratta di una lunga missiva scritta a mano e che porta alla fine la firma delle Nuove Br con tanto di stella a 5 punte. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione Garbatella e quelli del nucleo investigativo di via In Selci. Secondo gli investigatori potrebbe essere opera di un mitomane, ma le indagini sono appena iniziate. A finire in ospedale due persone: la lettera è stata toccata da due impiegate che lavorano nella segreteria. Indagini sono state attivate anche per capire il tipo di sostanza contenuta nella busta. Sulla vicenda indaga anche la Procura di Roma che ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato.

La lettera  è giudicata dagli investigatori "poco attendibile". Nel testo, minacce ai politici ('Colpiremo i senatorì, 'Berlusconi ha rischiato') e una descrizione della presunta pericolosità della polvere contenuta nella missiva indicata come una "miscela di zucchero e veleno".