IGNAZIO MARINO:"RENZI VOLEVA ROMA E SE L'È PRESA"

Redazione

Roma – Il botta e risposta tra Renzi e marino non si placa anche se è quest'ultimo che sputa maggiore veleno tentando di gettare fango sul premier che, tutto sommato, ha snobbato il primo cittadino tanto che ha fatto ricoprire ad altri il ruolo di espulsore. "Il Presidente del Consiglio potrebbe e dovrebbe esercitare maggiore rispetto – Esordisce l'ex sindaco ignazio Marino – . Continua a dire 'basta polemiche', ma poi insiste negli insulti e nelle provocazioni. Non si rende conto, o forse non gli interessa, che insultando me insulta le centinaia di migliaia di cittadini che mi hanno scelto come sindaco prima alle primarie, poi al primo turno ed infine al ballottaggio. Ignora le numerose manifestazioni di sostegno che in migliaia mi stanno dedicando. È del tutto evidente che Renzi mi attacca e offende sul piano personale per coprire con la 'damnatio memoriae' una spregiudicata operazione di killeraggio che ha fatto esultare i tanti i potentati che vogliono rimettere le mani sulla città". A parlare, dopo le dichiarazioni rilasciate dal premier Matteo Renzi a Bruno Vespa, è l'ex sindaco Ignazio Marino che ha pubblicato un post su Facebook. "Occorre invece ristabilire la verità – afferma Marino – Renzi voleva Roma sotto il suo diretto controllo e se l'è presa, utilizzando il suo doppio ruolo: come segretario del partito ha voluto che i 19 consiglieri del PD si dimettessero, come Presidente del Consiglio ha sostituito il sindaco, legittimamente eletto, con un prefetto, certamente persona degnissima, che farà capo come dice la legge allo stesso Presidente del Consiglio. Assistiamo a una pericolosa bulimia da potere, che elimina gli anticorpi democratici. Il messaggio è chiaro: chi non si allinea, chi non ripete a pappagallo i suoi slogan viene allontanato o addirittura bandito"