RIETI, SCANDALO ASM: IL COMUNE PRONTO A COSTITUIRSI PARTE LESA

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Chiara Rai

Rieti – Costituirsi come parte lesa per partecipare al procedimento e qualora ci fossero dei rinvii a giudizio sul caso Asm, il Comune è pronto a costituirsi parte civile. L’operazione trasparenza dell’mministrazione Petrangeli sta dando delle risposte e non sembra essere soltanto di facciata. Questa mattina il sindaco di Rieti simone Petrangeli, al telefono ha confermato di essere molto preoccupato per le vicende che si sono abbattute sul Comune. E’ chiaro che al momento al centro del mirino c'è il caso penale che ha sollevato, tra gli altri, Petrangeli spinto dalla volontà di operare in piena trasparenza e che ha portato la magistratura ad aprire un’inchiesta per la cessione da parte del Comune del 40 per cento delle quote pubbliche della municipalizzata Asm alla società Azimut di Rinaldi. Una cessione configuratasi a prezzo “stracciato” rispetto alla quotazione di mercato che avrebbe procurato un profitto illecito pari a 6 milioni e 600 mila euro all’anno agli indagati: l’ex sindaco Giuseppe Emili, all’amministratore delegato dell’Asm, Otello Rinaldi e al socio privato della municipalizzata, Salvatore Limata.

Adesso però, il primo cittadino Petrangeli intende fare luce fino in fondo a questa vicenda e continua con fermezza un lavoro parallelo di trasparenza: “Questo – ribadisce il sindaco reatino – anche per dare concretezza e luce rispetto al lavoro e le iniziative costantemente messe in atto da chi è stato all’opposizione in Consiglio”.  Dunque dagli intenti ai fatti: La Giunta formalizzerà nei prossimi giorni la decisione di costituirsi parte civile nei procedimenti pendenti in cui l’Amministrazione comunale risulta o risulterà parte lesa.

"E' davvero spiacevole e deprimente – dichiara il Sindaco Simone Petrangeli – constatare i tanti procedimenti penali che riguardano direttamente o indirettamente il Comune di Rieti e le sue precedenti amministrazioni. Evidentemente non ci eravamo sbagliati quando abbiamo indicato nella legalità, nella trasparenza e nella partecipazione le stelle polari del nuovo corso amministrativo.

Il compito che dobbiamo assolvere è anche quello di rendere edotta la città di quello che è successo in questi anni e di ciò che abbiamo trovato: qualcosa che appare simile ad un sistema di corruttela morale, illegalità e irregolarità diffuse che ha reso la "cosa pubblica", il Comune di Rieti per quanto ci riguarda, una preda da spolpare.

Tutto quello che sta emergendo, nella presunzione di innocenza per gli indagati e nel solco della cultura garantista che ci contraddistingue, mette comunque in risalto un inquietante disprezzo per i cittadini e per il bene comune espresso da qualcuno nello svolgimento delle sue funzioni ma con la connivenza di molti.

Per questo motivo il Comune si costituirà parte civile nei processi penali nei quali è parte lesa, come sono parte lesa tutti i reatini onesti ai quali – conclude il Sindaco – chiediamo supporto e sostegno nell'impresa di restituire dignità e legittimazione”

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12/03/2013 RIETI, BUFERA SULL'EX GIUNTA EMILI



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Chiara Rai

Rieti – L’accusa di reato di peculato ha investito come un ciclone l’ex giunta Emili. Il comune di Rieti cede ad un privato il 40 per cento delle quote pubbliche della municipalizzata Asm alla società Azimut di Rinaldi. La cessione avviene in due riprese: Nel 2005 il 38 per cento delle azioni e nel 2012 il restante 2 per cento del pacchetto. Una cessione configuratasi a prezzo “stracciato” rispetto alla quotazione di mercato che avrebbe procurato un profitto illecito pari a 6 milioni e 600 mila euro all’anno agli indagati: l’ex sindaco Giuseppe Emili, all’amministratore delegato dell’Asm, Otello Rinaldi e al socio privato della municipalizzata, Salvatore Limata. Nel 2008 questa “cessione a due soldi” saltò all’occhio anche del procuratore regionale della Corte dei Conti Luigi Mario Ribaudo che nella relazione inaugurale dell’anno giudiziario citò chiaramente la vendita delle azioni Asm come «un danno di oltre 1.870.000 euro arrecato al Comune».

Ma il difensore di Emili ha dichiarato nei giorni scorsi che l’ex giunta ha operato seguendo le procedure dettate dalla legge. Infatti, il prezzo di vendita sarebbe stato stabilito da un advisor nominato dalla giunta che, a sua volta, avrebbe chiesto un parere a uno studio commerciale di Roma che fissava in 3 euro ad azione la base per il prezzo d’asta. C’è stata una sola offerta, considerata poi congrua da una commissione nominata dall’intero consiglio comunale. Ma intanto la Magistratura ci ha messo mano per accertare i fatti. La coperta è stata di recente sollevata da una relazione del sindaco Simone Petrangeli il quale non appena insediatosi in Comune ha inteso attivare una sorta di operazione trasparenza. Da qui la Procura ha iniziato a consegnare gli avvisi di garanzia. A ciò si è aggiunta la relazione dei revisori dei conti del Comune, spedita il 9 maggio del 2012 ma protocollata dagli uffici solo a inizio ottobre, dopo che il nuovo sindaco, Simone Petrangeli, l’aveva a lungo cercata.

Un’anomalia, un giallo che ha interessato anche la finanza soprattutto perché  il documento riporta un parere negativo del collegio sulla cessione del 2% delle azioni alla Azimut di Rinaldi. Questo giudizio negativo sarebbe emerso in Comune soltanto passati cinque mesi dal passaggio di testimone tra Emili e Petrangeli nonostante i mittenti l’avessero inviata a maggio all’ex sindaco. Sembrerebbe che al documento non sarebbe stato assegnato un numero di riferimento da qui il momento di sospensione fino alla ripresa del suo iter in ottobre, quando i tre revisori la spediscono nuovamente al protocollo su sollecitazione di Petrangeli.

Dove si è fermato l’incartamento? Intanto il sei marzo le fiamme gialle hanno fatto visita in Comune. La mattina alle 5, guidati dal maggiore Paolo Soro e dal colonnello Luca Patrone, i finanzieri sono entrati a Palazzo di Città e hanno sequestrato il 40 per cento delle azioni Asm. Sono state inoltre perquisite le abitazioni dell’ex sindaco Emili e dell’amministratore delegato e socio privato Rinaldi. Detto ciò, l’inchiesta è in piena fase di verificazione e intanto sono state aperte le finestre all’Asm: Il nuovo presidente della municipalizzata, Enza Bufacchi, intende risanare l’azienda, dialogare con la parte privata per conseguire l’obiettivo di garanzia ed efficienza dei servizi resi alla cittadinanza.