DOCCIA PER TUTTI

A cura di Roberta Sibaud – Vice Presidente Associazione Donne per la Sicurezza onlus

La lotta contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) va benissimo, tutti noi siamo assolutamente coscienti della sofferenza che questa malattia provoca al malato e ai suoi familiari, ma non dimentichiamo che i vari neurologi ogni giorno drammaticamente annunciano ai pazienti tante altre malattie degenerative altrettanto gravi che fin dall'infanzia non consentono di vivere una vita con un solo attimo di normalità e che la renda degna di essere vissuta, malattie non meno gravi della SLA che impediscono la possibilità di godere delle piccole gioie quotidiane, che non assaporeranno mai il dolce gusto di un bacio appassionato, il calore di un abbraccio d'amore, la gioia di essere papà o mamma o solo la bellissima libertà di passeggiare a piedi nudi sulla sabbia e tuffarsi nel mare della vita. E’ terribile solo a pensarci.

Sono una persona con "disabilità grave" e soffro di una patologia degenerativa altamente invalidante dall’età di 26 anni ora ne ho 57, riconosciuta ufficialmente dall'art.3 comma 3 della legge quadro 104/1992, legge per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità e mi chiedo quando verrà fatta dallo Stato italiano e dal mondo civile una doccia di consapevolezza, di giustizia e di umanità che faccia emergere dalla condizione di totale trasparenza tutte le persone disabili. La disabilità in quanto tale non deve subire ulteriori discriminazioni. Già se ne subiscono a sufficienza con i diritti negati, ad esempio quello di scegliere da chi essere assistiti di autodeterminarsi o autogestirsi con l’incubo di finire in RSA, ad un costo personale altissimo quello di sentirsi soli ed abbandonati, senza più la capacità e la forza di lottare e far sentire la propria voce; papà, mamme, sorelle, figlie che con coraggio e abnegazione e con lo spettro del futuro quando a mancare saranno anche le forze, assistono bambini, anziani e disabili senza aiuti dallo Stato.

Persone alle quali lo Stato nega il diritto alle cure compassionevoli con Stamina, l’unico metodo attualmente a disposizione per scongiurare la sofferenza o la morte (il Prof. Di Bella non ha insegnato proprio nulla?) e osteggia e blocca le sperimentazioni con la banale scusa che devono “essere accertati gli effetti” ben sapendo che i motivi sono altri. Se ci si ferma a pensare se una sperimentazione funzionerà o non funzionerà la scienza e il genere umano non andranno da nessuna parte e se nel tempo non si fosse osato con le sperimentazioni oggi moriremmo ancora tutti di raffreddore. 

Uno Stato che riduce e non rifinanzia adeguatamente il Fondo Nazionale per le non Autosufficienze e delega alle regioni, alle province autonome e ai Comuni l'onere di reperire le risorse economiche necessarie per l'erogazione dei servizi sociali assistenziali, come se fosse un compito discrezionale e non un obbligo del Governo, reperire detti fondi come sancito dalla Carta dell’ONU ratificata dall’Italia dovrebbe nel contempo ridurre i costi della politica e i vitalizi concessi anche a persone condannate … ma non lo fa.

Se questa esplosione mondiale di docce è il sistema per sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica, allora i benefici devono essere per tutti altrimenti è discriminatorio, e come persona con disabilità non mi sta bene.  

Mi complimento con Fiorello, Celentano ed altri, per le parole spese per Stamina e per essersi avvicinati al mondo della disabilità con l’auspicio che estendano la sfida planetaria delle docce a tutte le patologie degenerative invalidanti, nessuno escluso, poiché le malattie tutte non sono più cosi rare… e poi si muore.




ROMA CAPITALE, CONSIGLIO SUI DISABILI: PRIMA TI INVITO E POI TI IGNORO!

Redazione

Roma – Numerose le persone con disabilità e le famiglie sollecitate a presenziare alla seduta straordinaria del Consiglio Comunale in Campidoglio dello scorso 27 giugno 2014, finalizzata a chiedere risorse adeguate per i servizi per scongiurare che la scure dei tagli si abbatta sul sociale.

Messaggio di invito a partecipare postato su fb anche dal Presidente Fish Lazio Dino Barlaam e dai politici deputati al sociale. Nonostante l’invito a collaborare e presenziare, le molte persone con disabilità e rispettive famiglie, non sono potute entrare e dopo aver raggiunto a fatica il Colle del Campidoglio alle ore 16.00, quelle più calde di un pomeriggio assolato, sono dovute restare fuori ai piedi delle scale all’ingresso principale, in compagnia di vigili, polizia e messi comunali, senza poter entrare perché erano finiti i pass. "Nessun politico si è scomodato per scusarsi dell’inconveniente. – commenta Roberta Sibaud vice presidente dell'associazione Donne per la Sicurezza Onlus – Caso strano per i guru del terzo settore, – prosegue Sibaud – c’era una lista VIP all’ingresso. Non solo, all’interno dell’aula è stata data la parola solo alle coop, agli enti accreditati e perfino la Consulta Cittadina (inesistente) e la Federazione FISH (e tutte le Associazioni confederate che sostengono la Fish) sono state rappresentate da un ex consigliere comunale (due mandati) gestore di 4 case famiglia e portavoce delle circa 56 RSA H. – Sibaud prosegue – Nessuno si è degnato di salutarci pubblicamente ad eccezione della consigliera comunale Gemma Azuni che lo ha fatto pubblicamente ed ha comunicato ai colleghi la nostra presenza in aula. Noi persone con disabilità e le famiglie non abbiamo avuto il “diritto di parola”. Ci sentiamo ancora una volta usati ed umiliati, cosa ormai consona anche nelle “riunioni” visto che per gli incarichi riservati alle persone con disabilità si preferiscono persone “normodotate giovani belli e massimo 30/35 anni”. I Consiglieri della maggioranza che si occupano di sociale non ci hanno voluto far parlare hanno preferito dare voce alle cooperative… forse perché qualcuno ci lavora ancora, visto che in rete sono stati pubblicati i compensi che percepiscono… conflitti a gogò! 
Abbiamo partecipato convinti che la Fish dopo i suoi proclami ed inviti, avesse nominato un nostro rappresentante, ma se n’è guardata bene, oramai anche per la Federazione le persone con disabilità sono un optional su carta ONU da esibire solo per far proclami e da "bancomat" per avere fondi. Ora vedremo come andrà con il tira e molla del Servizio Trasporti H del Comune di Roma (ex Trambus, ex Falaschi subappaltata da ATAC, ora Meditral già Falaschi + 3570 già 551 Samarcanda), ora come si chiamerà il nuovo gestore che si aggiudicherà un appalto di  milioni di euro per continuare a lucrare visto l’affair lasciato in eredità alle new entry: figli mogli, fidanzate conviventi, amici e affini? Confidiamo nella Commissione Trasparenza di Roma Capitale affinché faccia chiarezza su tutto l’allegro sistema romano, dall’Osservatorio del Trasporto H all’assistenza domiciliare diretta ed indiretta fino alla destituzione delle 15 Consulte Municipali H romane sostituite dalla Fish e dalla Fand. – La vice presidente Sibaud conclude – Il Sindaco Marino cosa ne pensa?? se ne sarà accorto di tutto questo mentre continua a pedalare e ad essere assente alle sedute straordinarie della sua giunta quando si parla del Sociale di Roma Capitale (tra un andirivieni e assenze in aula di Consiglieri nostri “rappresentanti” avranno compreso cosa è stato votato e a chi andranno i fondi?) o dobbiamo andare da lui in “carrozzella” ?? … non ci resta che piangere!




ROMA, CUCINA E SAPORI: TUTTI PAZZI PER LA CUCINA DI TANIA & ANDY

Redazione

Roma – Se non si prova non si può immaginare. Sta spopolando in tutta la capitale un servizio d'eccellenza, si tratta della cucina di Tania & Andy, due fenomeni che trasformano le cene nelle case regalando piatti unici, di ottima qualità e assicurando una serata fantastica per gli ospiti.

"La nostra nuova attività nasce dalla vera passione per il cibo – dice Tania – e per la qualità che troppo spesso viene meno nei ristoranti". Non è assolutamente esagerato dire che Tania & Andy sono un mix esplosivo tra piatti tradizionali e rivisitazioni da capogiro, per non parlare dei dolci. Ottimi, fenomenali. 

Tanya & Andy in cucina non si battono. L'ultima cena perfettamente riuscita ha visto come padrona di casa Roberta Sibaud, vicepresidente di Donne per La sicurezza Onlus e i suoi meravigliosi ospiti tra cui Barbara Cerusico, presidente dell'Associazione contro la violenza sulle donne. 

Un menù ricercatissimo quello di Tania & Andy che hanno proposto, tra le numerosissime pietanze, un tortino di patate con provola affumicata e carciofi stufati, l'antica ricetta della coda alla vaccinara con il cioccolato, lasagna con ricotta al tartufo, stinco di maiale cotto nella birra una carrellata di dolci tra cui un'ottima pastiera napoletana che sposa i sapori tradizionali. 

Per contattare Tania & Andy: letorteditania@gmail.itTelefono: 3201611922




ROMA: MEZZI PUBBLICI… MA NON PER TUTTI

di Christian Montagna

Roma
– Se prendere un autobus a Roma è già di per sé un' impresa, figuriamoci per una persona disabile cosa possa essere.

Mercoledi 20 Novembre in via Venti settembre, a Roma, sono stato chiamato a testimoniare l'ennesimo atto di ingiustizia: la signora Roberta che si stava recando alla manifestazione dei malati di SLA, si è dovuta affidare alla sensibilità e al buon senso dei passeggeri poiché l'autobus sul quale viaggiava era sprovvisto di pedana per consentire la salita e la discesa dal mezzo alle persone disabili.

"E' solo uno dei tantissimi casi- racconta Roberta – molto spesso le persone disabili sono costrette a dover rinunciare all'utilizzo dei mezzi pubblici in quanto le vetture sono stracolme e prive dello spazio per poter collocare il mezzo di sostegno. – Roberta prosegue nel racconto – Ma vi siete mai chiesti quanto tempo deve impiegare un disabile per raggiungere una destinazione se è sprovvisto di mezzi privati? A quanto pare  il Protocollo d'Intesa sottoscritto da Atac e Roma Capitale con le Associazioni delle persone con Disabilità al fine di proseguire in maniera organica e sistematica all'abbattimento di barriere architettoniche non è stato rispettato. Sul territorio urbano, sui mezzi pubblici, sui servizi sotterranei le barriere ci sono ancora e nessuno accenna ad abbatterle. Marciapiedi sprovvisti di scivoli e a volte troppo alti per essere scavalcati; spazi destinati ai disabili spesso occupati da ignari e indifferenti che non si preoccupano di chi è meno fortunato. Ed e' cosi che spesso ci si trova costretti all'utilizzo di taxi o vetture speciali a spese proprie. – Roberta conclude – Si sta limitando la libertà di chi già lotta per averne una".

Per vivere una vita autonoma una qualunque persona ha bisogno di potersi spostare agevolmente in ogni luogo e noi questo dobbiamo poterlo permettere. Come cita l'articolo 19 della Costituzione dell'ONU per i diritti delle persone con disabilità approvata nel dicembre 2006: "Le persone con disabilità abbiano la possibilità di scegliere,su base di uguaglianza con gli altri, il proprio luogo di residenza e dove e con chi vivere; le persone con disabilità abbiano accesso ad una serie di servizi necessari per consentire loro di vivere nella società e impedire che siano isolate o vittime di segregazione; i servizi e le strutture sociali destinati a tutta la popolazione siano messe a disposizione, su base di uguaglianza con gli altri, delle persone con disabilità e siano adattati ai loro bisogni" . Ebbene è giunto il momento di lavorare per questo obiettivo: una ragionevole accessibilità. Auguro dunque a voi care Istituzioni una buona progettazione e soprattutto una imminente realizzazione di tutto ciò.
 




COLFELICE, FROSINONE: STALKING E FEMMINICIDIO, DA NON PERDERE IL CONVEGNO NAZIONALE "VIOLENZA IN FINITA"

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Angelo Parca

Colfelice (FR) – Appuntamento di grande rilievo sabato 16 novembre 2013 presso il palazzetto dello sport di piazza del Municipio di Colfelice a Frosinone con il secondo convegno nazionale “Violenza in Finita” promosso dall’associazione Donne per la Sicurezza Onlus. Importante la partecipazione straordinaria del Generale Luciano Garofano, già comandante del R.I.S. di Parma (Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche), chiamato sulla scena di molti casi giudiziari avvenuti negli ultimi decenni in Italia. Tra i relatori, il direttore de L’osservatore Chiara Rai che proporrà un approfondimento sul tema di carattere socio – comunicativo. Tra i relatori non potevano mancare la Presidente di Donne per la Sicurezza Onlus Barbara Cerusico e la Vice Presidente Roberta Sibaud.   Si parlerà dinque, con l’ausilio di esperti di Stalking, femminicidio, decodifica del problema sociale e ipotesi d’intervento. Sempre in provincia di Frosinone, non si può non ricordare l’omicidio della diciottenne Serena Mollicone, scomparsa ad Arce il 1 giugno del 2001. Sono le 7.30 del mattino, Serena esce di casa e va a prendere un autobus: quel giorno non deve andare a scuola, ma all’ospedale di Isola del Liri per fare un’ortopanoramica. Terminata la visita, intorno alle 9.30, di lei si perdono le tracce. Qualcuno la vede nei pressi della stazione ferroviaria di Isola del Liri mentre acquista delle pizzette all’interno di una panetteria, ma nessuno è in grado di fornire elementi certi per ricostruire i suoi spostamenti. La sera il padre Guglielmo, non vedendola rientrare, dà l’allarme. 

Il 3 giugno due volontari della Protezione Civile trovano il cadavere di Serena nel bosco di Anitrella. Il corpo giace supino, ha la braccia dietro la schiena e gambe e polsi legati insieme con nastro adesivo e filo spinato. La testa è avvolta in una busta di plastica fissata al collo della ragazza con del nastro adesivo. Il cadavere è legato a un arbusto con del filo di ferro. A qualche metro di distanza c’è la tesina alla quale Serena stava lavorando, ma lo zainetto che la ragazza aveva con sé non verrà mai ritrovato. L’autopsia stabilirà che Serena è morta per asfissia meccanica: una morte atroce, un’agonia durata parecchie ore. Inoltre a Serena prima di morire è stato inferto un violento colpo al sopracciglio sinistro con un bastone o una paletta di ferro, che le ha provocato una frattura e un’emorragia. Il 6 febbraio 2003, a quasi due anni dall’omicidio, viene arrestato Carmine Belli, un carrozziere di 38 anni. Nella sua officina viene trovato un bigliettino di Serena in cui è appuntata la data di una visita medica. Inoltre il nastro adesivo da lui utilizzato è compatibile con quello adoperato per legare mani e piedi della ragazza. Carmine Belli, secondo l’accusa, avrebbe ucciso Serena, colpevole di aver rifiutato le sue avances.

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ROMA, SIT MONTECITORIO PRO METODO VANNONI: PER AGGRAPPARSI ALLA VITA CI VUOLE L'AIUTO DI TUTTE LE ISTITUZIONI

Chiara Rai

Roma – E' meglio andare in contro alla morte o tentare di riappropriarsi della propria vita? Domani primo agosto il protocollo del "metodo Stamina" sarà finalmente consegnato al Ministero della Salute. Un evento atteso in primis da Davide Vannoni, presidente della Stamina Foundation, che ha preso accordi con l'Istituto Superiore di Sanità. Le cure compassionevoli sono state sospese dal ministero della Sanità perché ritenute pericolose.
E intanto a Montecitorio si sta tenendo un sit in ad oltranza per l'uso compassionevole della terapia con cellule staminali, per intenderci proprio per il metodo Vannoni. In pratica il "caso Stamina" è ancora al centro di polemica e di lotta per ottenere l’accesso a questa cura alternativa e più in generale, alle presunte terapie basate sulle cellule staminali mesenchimali, ossia cellule immature del midollo osseo capaci di generare pelle, ossa e cartilagine. La sig.ra Angela Di Mastromatteo di Fiumicino con sindrome di Lehman, dal 23 luglio è in sit in permanente nella piazza capitolina ma questa ieri si è sentita male per il gran caldo e per lo stress.
Folta la partecipazione delle associazioni a partire dal Movimento Vite Sospese il vicepresidente è Pietro Crisafulli e dal responsabile Campania Arturo Folgore; Sicilia Risvegli Onlus; Staminali Campania di Salerno; Asams Sicilia; Libertá nell'handicap di Valentina Valenti; Donne per la Sicurezza Onlus con il suo vicepresidente Roberta Sibaud, per sostenere i fratelli Biviano Sando e Marco insieme ad altre persone con disabilitá che agognano un intervento della politica per evitare altre morti di bambini ed adulti con malattie incurabili. “Perché non dare loro la possibilitá di tentare l'uso compassionevole della terapia con cellule staminali metodo Vannoni – dice la vicepresidente di Donne per la Sicurezza onlus Roberta Sibaud – considerando che altre alternative di rimanere in vita non ci sono? Daniela Iannone una ragazza con disabilità motoria presente notte e giorno dal 23 luglio ha detto che "proprio ieri 29 luglio, a seguito di un ricorso effettuato per richiedere l'infusione di Cell staminali presso gli Spedali di Brescia, hanno rigettato il ricorso. Le motivazioni devo ancora leggere – continua la ragazza –  ma la prima é che non sono in pericolo di vita ma non viene nemmeno considerato l'inferno che noi persone disabili viviamo sia per quanto riguarda l'assistenza domiciliare, il lavoro i trasporti pubblici, la vita. Proprio per questo daremmo qualsiasi liberatoria pur di tentare una terapia che potrebbe migliorare la nostra qualità di vita. Noi vogliamo vivere".

Paola Binetti medico e politico italiano, numeraria dell'Opus Dei, ha così  commentato la vicenda: “Nel mio intervento in Aula durante la discussione generale sulla legge comunitaria – ha detto –  ho sollecitato una sperimentazione scientifica soprattutto a favore delle persone affette da malattie rare. I pazienti che da alcuni giorni sono in piazza Montecitorio 24 ore su 24! E ci ricordano le loro urgenti ed inderogabili necessità, minacciando di lasciarsi morire lì davanti alla Camera dei deputati, il Palazzo che può essere considerato la casa di tutti gli italiani. Non vogliamo che siano loro a far da cavia. Vogliamo una ricerca più mirata sulle loro necessità reali… La presidente Boldrini ha voluto unirsi al mio intervento per sottolineare il senso di pena profonda che suscita anche in lei l'apparente silenzio delle istituzioni, che sembrano indifferenti a tanta sofferenza, che giorno per giorno incontriamo uscendo dal Palazzo”.

Intanto Davide Vannoni, alla vigilia della consegna parla a tutti coloro che confidano nel suo metodo: “Cari amici – scrive Vannoni –  ho deciso di consegnare domani la metodica standardizzata ed il razionale per le tre patologie richieste. Lo faccio perchè spero che questa apertura trovi dalla parte del Ministero un'altrettanta apertura verso quei pazienti che, oggi, stanno attendendo nella lista di attesa a Brescia il concretizzarsi di un diritto e per coloro che, pur non avendo ancora iniziato il percorso legale, sperano di poter accedere alle cure. Nessun altro ricercatore avrebbe mai dato la metodica in un contesto di così elevato conflitto di interesse e poca trasparenza. Mi auguro che questa nostra scelta produca un risultato per tutti quei pazienti che, come i fratelli Biviano, da una settimana davanti a Montecitorio, aspettano una risposta subito, perchè non hanno più tempo. Se quella fatta è la scelta giusta lo dirà il tempo. A voi tutti cittadini e ai politici che hanno promesso di sorvegliare e tutelare la corretta applicazione della legge e la trasparenza di quanto verrà fatto, il compito di continuare a mantenere alta l'attenzione su questo tema e di combattere perchè le nostre due richieste vengano esaudite (la CRO e l'inserimento di membri senza conflitto di interesse nel comitato scientifico). Mi auguro che le cure compassionevoli possano continuare in modo certo e spedito perché è lì che i malati di oggi possono riporre una speranza.  Se questa sperimentazione rappresenterà una nuova opportunità per il futuro o sarà la fine di tutto dipenderà anche da voi e da tutti quelli che si sono impegnati ad aiutarci. Che questa mia scelta – conclude Vannoni – che va contro tanti consigli dati in senso contrario ed a ciò che la logica avrebbe imposto possa aiutare le persone malate a trovare nei politici quell'umanità e quella speranza che cercano disperatamente".

Nel frattempo la senatrice del Pdl Anna Cinzia Bonfrisco, al fianco dei manifestanti si appella al Governo affinché rispetti la volonta' del parlamento. E aggiunge: ''Meno male che l'assessore alla Sanita' della Lombardia Mantovani ha rettificato riguardo le intenzioni del ministro Lorenzin. Questo chiarisce circa l'atteggiamento del governo sul rispetto della volonta' del Parlamento e del suo legittimo dibattito''. Quella delle staminali ''e' una vicenda generata da una cattiva burocrazia – afferma la parlamentare -sulla pelle dei pazienti. Il Senato ha rimediato a tutto questo, la Camera non sia da meno. Per la politica e' un'occasione troppo importante per dare risposte rapide e concrete a chi ha bisogno di noi''.

Intanto Roberta Sibaud continuerà ad essere vicina, insieme alla onlus, ai disabili in protesta: “Perché non essere solidali per cause di questo genere, per la salute, per la vita di tutti noi, nessuno escluso! Chiedere di vivere ed essere sottoposti alla sperimentazione della cura compassionevole con cellule staminali con il metodo Vannoni non è una eresia, è civiltà!”
 




CERVETERI, NESSUN TAGLIO AL SOCIALE. EROGATO IL CONTRIBUTO MENSILE ALLA DISABILE CATERINA

Redazione

Cerveteri (RM) – Arriva puntuale la nota di Francesca Cennerilli, assessore alle Politiche alla Persona del Comune di Cerveteri a seguito della segnalazione di una disabile alla quale non erano stati più erogati 250 euro per l’assistenza domiciliare.

Ecco la nota: In riferimento a quanto dichiarato dalla Signora Conti Caterina in merito al taglio dei fondi destinati all'assistenza indiretta disabili si precisa quanto segue:

"Il Comune di Cerveteri ha investito nel sociale rispetto allo scorso anno una somma aggiuntiva di circa 360,000,00 così come si evince dal bilancio approvato con atto consiliare n. 23 del 03.07.2013.

Per quanto attiene le dichiarazioni riportate alla vostra redazione si comunica inoltre che nulla è stato tolto ne cambiato rispetto al passato ad alcun utente fruitore del servizio; nello specifico della Signora Conti Caterina vi è stato un ritardo nella liquidazione delle spese da Lei sostenute dovuto all'approvazione del bilancio. Infatti il servizio ha provveduto tempestivamente, alcuni giorni fa ad emettere atto amministrativo volto all'emissione del mandato di pagamento.

L'Ente nella persona dell'Assessore Francesca Cennerilli, sottolinea che la priorità di questa Amministrazione è la sensibilità alle problematiche ed ai bisogni delle persone più fragili".

Prende atto la signora Caterina Conti la quale anche per mezzo della vicepresidente di Donne per La Sicurezza Onlus, Roberta Sibaud, sottolinea: “Fa piacere sapere che non ci sono stati tagli – dice Sibaud – anche perché la iniqua somma di 250 euro, seppur  un segnale da parte dell’Amministrazione, non serve certamente a coprire una assistenza domiciliare H24 che servirebbe a persone con disabilità come Caterina. Mi auguro che le Amministrazioni riflettano su questi casi e non taglino sui contributi finalizzati all’assistenza domiciliare che, invece, meriterebbe ben altri contributi per un dignitoso sostentamento”.  

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Angelo Parca

Cerveteri (RM) – "Non ho un sostentamento, sono costretta sulla sedia a rotelle e adesso mi è stata tolto anche il contributo del Comune, noi disabili siamo abbandonati". 

Caterina Conti, persona con disabilità su sedia a rotelle, vive sola a Campo di Mare (Cerveteri). Non riesce a sostenere i costi di una necessaria assistenza  h24.

Il Comune per la cronica carenza di fondi per il sociale, ha tolto i già esigui 250 euro per l'assistenza domiciliare in forma indiretta (soldi direttamente al disabile il quale sceglie ed assume direttamente l'assistente domiciliare e non attraverso le cooperative). 

Cosi' Caterina ha dovuto rinunciare anche al telefono fisso ed internet, per esempio, e per una persona che vive da sola e sulla sedia a rotelle, le giornate sono lunghissime senza quello sguardo sul mondo che offre il computer. Può permettersi una assistente per 2 ore la mattina (per alzarsi dal letto, per vestirsi e per preparare un frugale pranzo) e due ore la sera (per mettersi a letto e rimanere da sola, in attesa di rivedere l'assistente il giorno successivo).

A lanciare e rinnovare il grido d'aiuto dei disabili e' Roberta Sibaud, vicepresidente dell’associazione Donne per la Sicurezza onlus: "Alziamo il livello di attenzione sul più importante servizio alla persona disabile, l'assistenza domiciliare, che è oggettivamente al di sotto del fabbisogno reale degli utenti. Lo stato dei servizi di accreditamento e di assistenza domiciliare – continua Sibaud – nonostante alcuni miglioramenti apportati negli ultimi anni, si trova in una condizione di ricorrente precarietà e inadeguatezza rispetto ai bisogni reali degli utenti: insufficienza del numero delle prestazioni domiciliari, lunghe ed estenuanti liste di attesa, carenza di centri diurni e case famiglia. Per non parlare della Delibera n.355 riguardante "l'epocale" Riforma del Sistema di Accreditamento e della Assistenza Domiciliare disposta dall'ex assessore ai Servizi Sociali del Comune di Roma Sveva Belviso, una riforma che sta creando molti problemi alla cittadinanza disabile. Inoltre, non rifinanziando il Fondo nazionale per la non autosufficienza (come se fosse un compito discrezionale e non un obbligo del Governo come sancito dalla Legge Quadro 104/1992) questa deresponsabilizzazione ha delegato alle Regioni, alle Province autonome e ai Comuni l'onere di reperire le risorse economiche necessarie per l'erogazione dei servizi assistenziali ai disabili non autosufficienti che ora si ritrovano a subire un grave danno alle condizioni di vita del disabile stesso e della famiglia (quando c'è!) Molti hanno genitori anziani non in grado di assisterli o vivono soli, o si trovano in precarie condizioni economiche. Stiamo purtroppo regredendo alla triste situazione dei primi anni 70 in cui l'onere della cura ricadeva completamente sul nucleo familiare, sia dal punto di vista assistenziale che economico.




ROMA, EVENTO AL SENATO DEL 22 LUGLIO "VIOLENZAinFINITA" DONNE PER LA SICUREZZA ONLUS SI TIRA FUORI

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Redazione

Roma – Quando qualcosa nasce senza quel giusto spirito umanitario e di intenti, poi si rompe e non rimane nulla. Doveva tenersi un evento il prossimo 22 luglio dal nome, ideato dal presidente di Donne per la Sicurezza Onlus Barbara Cerusico “VIOLENZAinFINITA”. Ma dopo che l’associazione “rosa” impegnata in trincea per la difesa dei diritti ha preso atto di una determinata serie di spiacevoli fatti, ha da subito preso le distanze dall’evento organizzato con un partner che loro definiscono inidoneo rispetto agli obiettivi che da sempre Donne per la Sicurezza Onlus persegue.

Pertanto Se l’evento si terrà ugualmente non importa, ma per una lodevole questione morale e di principio, l’associazione presieduta da Barbara Cerusico, dal vicepresidente Roberta Sibaud e dal segretario nazionale Anna de Sanctis preferisce prendere le distanze. 

Di seguito il testo che l’associazione ha inviato al Senato per disdire la loro presenza all’evento.

L’Associazione Donne per la Sicurezza Onlus prende le distanze dal convegno “ VIOLENZAinFINITA” che si terrà presso la Biblioteca Giovanni Spadolini del Senato della Repubblica, location richiesta a nostro nome dalla signora V. C. (Intellexi) per il prossimo 22 luglio 2013 dalle ore 15.00 alle 20.00.

La nostra Associazione, nata ed operativa sul territorio nazionale dal 2009 con i suoi centri anti violenza, che persegue obiettivi esclusivamente solidaristici, di tutela dei diritti civili e da sempre è di ausilio alle donne vittime di violenza, avendo compreso che l'evento in questione è strumentale al fine di una mera visibilità d'immagine da parte del partner Intellexi, associazione nata solo a dicembre 2012, ha ritenuto opportuno informare la Vostra prestigiosa sede che non parteciperemo più ne in qualità di partner all'evento e tantomeno saremo presenti allo stesso.

Tanto Vi dovevamo per correttezza, per consentire a tutti/e di conoscere esattamente i promotori dell'evento e per evitare possibili spiacevoli imprevisti relativi l'andamento e l'esito dell'evento stesso di cui non ci riteniamo più responsabili.

Si comunica altresi’ che si e’ provveduto a diffidare Intellexi anche dall’utlizzo del nostro titolo “Violenza Infinita”, deciso dalla nostra Associazione, cosi’ come dimostrano le innumerevoli comunicazioni intercorse tra noi e la sopracitata.

 

Qualche informazione in più su DONNE PER LA SICUREZZA ONLUS

“DONNE PER LA SICUREZZA ONLUS” da sempre impegnata nel sociale a difesa delle categorie svantaggiate. Costituisce l’Associazione a seguito della barbara recrudescenza della violenza sulle donne (alla quale stiamo assistendo in questo ultimo periodo), che torna a far riflettere su ciò che accade in silenzio sia dentro le mura domestiche che fuori, e sulla mostruosa aggressione proveniente da culture straniere che, come comune denominatore, ha il disprezzo per il genere femminile.
L’Associazione Donne per la Sicurezza Onlus si occupa di fornire assistenza legale-socio-sanitaria, formazione, istruzione, sport dilettantistico, tutela dei diritti civili e tutte le attività connesse alla tutela della donna. (come da Art.10 del Decreto Legislativo 460/97).
Con questa Associazione vuole chiamare ad un confronto diretto le donne che oggi, combattono in vari modi le ingiustizie, le violenze, i fondamentalismi, i regimi e le guerre, affermando con il proprio operato è possibile affrontare le diverse violazioni dei diritti delle donne: dalla violenza domestica alla tratta, dagli stupri durante i conflitti alle mutilazioni genitali.
La violenza sulle donne è uno scandalo per i diritti umani. In molte società questo problema si scontra con la mancanza di interesse, il silenzio e l'apatia dei governi. Sia in tempo di pace che in tempo di guerra, le donne subiscono atrocità semplicemente per il fatto di essere donne. A milioni vengono picchiate, aggredite, stuprate, mutilate, assassinate, in qualche modo private del diritto all'esistenza stessa. Donne per la Sicurezza chiede ai governi, alle organizzazioni e ai privati cittadini di impegnarsi pubblicamente per rendere i diritti umani una realtà per tutte le donne. Secondo il diritto internazionale dei diritti umani, tutti i Governi hanno la responsabilità di prevenire, indagare e punire gli atti di violenza sulle donne in qualsiasi luogo si verifichino: tra le mura domestiche, sul posto di lavoro, nella comunità o nella società, durante i conflitti armati.
E' fondamentale che i governi e le istituzioni si impegnino per rendere più forti le donne, garantendo loro indipendenza economica e protezione dei diritti fondamentali. Ci si rivolge a loro per chiedere che i trattati internazionali sui diritti umani vengano ratificati e attuati ovunque.

In questa battaglia per i diritti umani, sono essenziali anche la solidarietà degli uomini e il loro coinvolgimento nella campagna Mai più violenza sulle donne.
L’Associazione si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi sociali, barriere architettoniche, urbanistiche, archeologiche, culturali, storiche, politiche ed intende fungere da stimolo nei confronti delle amministrazioni pubbliche locali tessendo un filo diretto fra utente e gestori della cosa pubblica, proponendo, ove possibile, risoluzioni anche tecniche e operative, elevando il livello generalizzato di attenzione e spingere verso una "normale" e diffusa Cultura dell'accessibilità.
Si batte per una società basata sulla sicurezza della donna e dei soggetti più deboli: minori, disabili, anziani.
Persegue la protezione della vita umana, promuove la tutela del patrimonio archeologico, architettonico, monumentale, culturale e ambientale della propria terra. Promuove la partecipazione dei cittadini alla difesa ed alla definizione della propria qualità della vita, favorendo una migliore organizzazione sociale ed una modifica dei comportamenti individuali e collettivi.
Finalizza le proprie iniziative alla socializzazione, alla maturazione di una coscienza critica , al discernimento etico delle responsabilità, all’espressione ed alla salvaguardia della dignità della persona. Interviene nel campo dell’educazione, della formazione e della didattica per favorire lo sviluppo nei giovani, di una coscienza sensibile ai problemi della società moderna.


CONVEGNI
Giugno 2010 relatrice e organizzatrice del Convegno” Donne in Sicurezza” c/o il Centro Sportivo ARTIGLIO di Roma, patrocinio III Municipio e Comune di Roma

Settembre 2010 organizza la “Giornata dell’Altruismo” a Segni con il patrocinio della Regione Lazio e della Provincia di Roma

Ottobre 2010 relatrice al Convegno “La ferita in fondo all’Anima” c/o il Teatro Comunale di Narni, promuovendo il libro “Donne a Perdere”

Novembre 2010 in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle Donne, sponsorizza lo spettacolo teatrale “Io non sono Wonder woman” presso il Teatro LO SPAZIO di Roma patrocinato dalla Regione Lazio e dalla Provincia di Roma

Aprile 2011 relatrice al convegno “Violenza… oltre ogni limite” presso la sala Mons. L. di Liegro – Palazzo Valentini

Aprile 2011 attiva il primo gruppo di ascolto online “Donne per la Sicurezza – Insieme per riprenderci la vita”

Giugno 2011 partecipa come relatrice al convegno “Violenze (In)visibili” presso l’Aula Magna dell’Ospedale Forlanini San Camillo di Roma


Novembre 2011 partecipa promuove il libro “Mobbing – Storia di una donna che non si arrende” presso la sala conferenze del Museo criminologico di Roma, evento a favore di Telethon.
Febbraio 2012 partecipa come relatrice al convegno “Minori scomparsi, quali strategie di prevenzione” presso l'Aula Giubileo dell'Universita' LUMSA di Roma

Aprile 2012 partecipa e promuove il convegno “Disabili in catene” presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati Aula Magna dell’Ospedale Forlanini San Camillo di Roma

Giugno 2012 promuove il convegno tavola rotonda sulla Sclerosi Multipla presso la sala Consiliare del Comune di Monterotondo

Luglio 2012 partecipa alla manifestazione Apertamente Caffeina Convegno “L'utopia delle pari opportunita'”

Aprile 2013 promuove e organizza il convegno “Fiori rubati dal vento” promuovendo il libro “Il bambino rubato dal vento” di Stefania Jade Trucchi presso il Museo Criminologico di Roma

Maggio 2013 partecipa come relatore al Convegno “Violenza Familiare, psicologica, economica e fisica”
presso il Forte Sangallo di Nettuno (Roma)

Maggio 2013 partecipa come relatore al Convegno “ L’investigazione privata nel contesto del reato di stalking” organizzato da CONIPI presso l’Aula magna dell’Istituto Nazareno di Roma

Luglio 2013 partecipa alla manifestazione Apertamente Caffeina Convegno “Donne, madri e bambini rubati”

Luglio 2013 partecipa al Congresso AISS come relatrice presso Spazio Novecento

PROGETTO “EDUCAZIONE ALLA LEGALITA
Promotrice del progetto “Percorsi di legalità” presentato da Donne per la Sicurezza O.n.l.u.s., in collaborazione con Associazioni partners del settore presso la Regione Lazio approvato con delibera dell’Osservatorio Tecnico Scientifico per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, per l’attuazione del programma di progetto per la seguente tematica: “educazione alla legalità, con riguardo a profili educativi e formativi degli studenti della scuole medie inferiori e superiori, volto ad accrescere il senso civico dei giovani e la sensibilità degli stessi rispetto all’ etica del fare”

PROGETTO “CENTRO DI ASCOLTO”
Promotrice del progetto “Centro di ascolto” presentato da Donne per la Sicurezza O.n.l.u.s., e finanziato dalla Regione Lazio




STALKING: DATI, LEGGI, RESPONSABILITÀ E PROFESSIONALITÀ

Angelo Parca

Bisogna fare diversi passi indietro per ritrovare quella responsabilità perduta dalla notte dei tempi. Bisognerebbe tornare a vestire quei termini ormai privi del proprio originario contenuto: Responsabilità, coalizione, unione, peso politico, seria concertazione.

Lo scenario politico italiano è ormai quella barca alla deriva della quale denunciammo la fuga al largo. Un grande partito come il centrosinistra che non riesce a prendere una decisione compatta e sacrifica la propria miglior carta per giocare ai soldatini dentro casa propria è da definirsi ormai un contenitore non solo privo di democrazia ma anche di tutti termini poc’anzi elencati: Responsabilità, coalizione, unione, peso politico, seria concertazione.  

Ieri Chiara Rai, direttore de L’osservatore laziale,  ha partecipato ad un convegno a Roma al museo di criminologia diretto da Carlo Berdini e ha portato la testimonianza di un giornalismo serio, attendibile non urlatore e neppure allarmistico in un momento storico in cui si trova una nociva generalizzazione dei media, molti dei quali purtroppo non contribuiscono a tenere alto il buon nome di questa professione. Il convegno ha tentato di contribuire alla conoscenza del fenomeno stalking analizzato e commentato attraverso gli occhi di personale esperto.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Donne per la Sicurezza Onlus (www.donneperlasicurezzaonlus.it) , in occasione della presentazione del libro “Il bambino rubato dal vento” di Stefania Jade Trucchi, Psicologa e Psicoterapeuta. “I bambini portati via dal vento – ha spiegato Trucchi –  sono tutti coloro che vengono strappati ai genitori senza motivo, tutte le piccole vittime di violenza, compresa quella psicologica, tutte quelle piccole anime che non hanno avuto il sacrosanto diritto all'infanzia”. Nel libro, uno psichiatra si troverà per un caso del destino ad indagare nel profondo di un ragazzo di nome Tommaso e da lì scoprirà quanto la sofferenza di un'infanzia violata sappia generare violenza in età adulta. L’autrice, descrive così la propria opera: “Un romanzo sullo stalking, non tanto e non solo per far conoscere meglio questo fenomeno nuovo che si aggiunge al lungo elenco dei vari tipi di violenza che affliggono l’intera società, ma soprattutto per sensibilizzare le persone sugli effetti che la violenza in generale genera nei bambini e nei figli qualora fossero strumentalizzati o dovessero assistere ad atti violenti. Dobbiamo essere consapevoli che questi bambini saranno i futuri uomini e donne del nostro domani e che dovranno avere diritto di crescere in modo sano e non traumatico. La violenza purtroppo genera violenza ed è dovere di tutti noi rompere questo circolo perverso e vizioso”. A moderare il convegno Rita Speranza, l’introduzione è stata a cura di Barbara Cerusico Presidente Associazione Donne per la Sicurezza Onlus.

Dopo i saluti del Vice Segretario Nazionale Osaap Ispettore Giuseppe Proietti Consalvi ha parlato Marisa Nicolini la quale ha snocciolato lo stalking attraverso il profilo delle collusioni pericolose approfondendone gli aspetti psicologici e psicopatologici della vittima e del persecutore.

E’ arrivata poi l’interessante relazione del generale Luciano Garofano, ospite fisso del programma Mediaset “Quarto Grado” in quale ha saputo ritrarre i punti più salienti del piccolo passo che porta dallo stalking all'omicidio, arricchendo il suo intervento con diapositive e dati statistici inerenti l’attività investigativa. Garofano ha chiarito un concetto importante che ha con piacere condiviso anche il direttore de L’osservatore laziale, che è l’esigenza di formazione e di figure esperte in un ambito lasciato molte volte all’improvvisazione, naturalmente con tutto il rispetto per coloro che svolgono le indagini e sono impegnati in prima linea nella risoluzione di casi di omicidio e violenza.

L’avvocato Andrea Falcetta  ha poi curato gli aspetti legislativi e le normative in atto che regolano il fenomeno stalking. La vittima di stalking, ha sottolineato Falcetta, può e dovrebbe affidarsi ad un legale che s’intende della materia, per accelerare la procedura burocratica che rupta attorno al fenomeno. Ad esempio per velocizzare l’allontanamento dalla casa coniugale del marito o della moglie violenta. Insomma il convegno di ieri al museo di criminologia si è rivelato utile, serio e soprattutto “responsabile”.

 




ROMA STALKING: TUTTO PRONTO PER L'IMPORTANTE CONVEGNO SULLA VIOLENZA "FIORI RUBATI DAL VENTO"

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Redazione

Roma – Lo Stalking e i suoi fenomeni: tutto concentrato in un solo giorno. Si presenta davvero interessante l’evento organizzato dall’Associazione Donne per la Sicurezza Onlus (www.donneperlasicurezzaonlus.it) il prossimo venerdì 19 Aprile dalle ore  16.00 alle ore 20.00, in via del Gonfalone 29 presso il museo criminologico di Roma, in occasione della presentazione del libro “Il bambino rubato dal vento” di Stefania Jade Trucchi. I bambini portati via dal vento sono tutti coloro che vengono strappati ai genitori senza motivo, tutte le piccole vittime di violenza, compresa quella psicologica, tutte quelle piccole anime che non hanno avutoil sacrosanto diritto all'infanzia. Uno psichiatra si troverà per un caso del destino ad indagare nel profondo di un ragazzo di nome Tommaso e da lì scoprirà quanto la sofferenza di un'infanzia violata sappia generare violenza in età adulta.

L’autrice, descrive così la propria opera: “Un romanzo sullo stalking, non tanto e non solo per far conoscere meglio questo fenomeno nuovo che si aggiunge al lungo elenco dei vari tipi di violenza che affliggono l’intera società, ma soprattutto per sensibilizzare le persone sugli effetti che la Violenza in generale genera nei bambini e nei figli qualora fossero strumentalizzati o dovessero assistere ad atti violenti. Dobbiamo essere consapevoli che questi bambini saranno i futuri uomini e donne del nostro domani e che dovranno avere diritto di crescere in modo sano e non traumatico. La violenza purtroppo genera violenza ed è dovere di tutti noi rompere questo circolo perverso e vizioso”.

Inoltre il Vice Presidente dell'associazione Donne per la Sicurezza Onlus, Roberta Sibaud ha invitato come relatore al convegno il nostro direttore Chiara Rai.

 

IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO “FIORI RUBATI DAL VENTO”

Modera il convegno la Dott.ssa Rita Speranza

ORE 16.30 Barbara Cerusico Presidente Associazione Donne per la Sicurezza Onlus

ORE 16.45 Saluti del Vice Segretario Nazionale Osaap Ispettore Giuseppe Proietti Consalvi

ORE 17.00 Dott.ssa Marisa Nicolini – Collusioni pericolose: aspetti psicologici e psicopatologici della vittima e del persecutore

ORE 17.15 Gen. Luciano Garofano – Dallo stalking all'omicidio, dati statistici ed attività investigativa

ORE 17.30 Avv. Andrea Falcetta – Aspetti legislativi e Normative in atto

ORE 18.00 Chiara Rai Giornalista e Direttore del quotidiano “L'Osservatore Laziale” – Violenze, stalking e psicosi: il filtro giornalistico

 

ORE 18.15 BREAK

ORE 18.30 La scrittrice Stefania Jade Trucchi del libro “Il bambino rubato dal vento”

La Dott.ssa Anna De Sanctis Segretario Nazionale dell’Associazione Donne per la Sicurezza onlus leggerà e commenterà brani del libro.

 

VISITA GUIDATA MUSEO CRIMINOLOGICO ALLE ORE 15.00 PRIMA DEL CONVEGNO

Chi vorrà, alle ore 15.00 prima dell'inizio del convegno potrà visitare gratuitamente il MUSEO CRIMINOLOGICO, previa conferma delle persone e dei nominativi. (solo per la visita guidata al Museo, per il Convegno non è richiesta conferma).

L'esposizione, tra i tanti interessanti reperti in mostra, di antichi strumenti di punizione e di esecuzione capitale, testimonia la crudeltà dei sistemi punitivi del passato, contrapposti alle finalità della pena sancite dalla Costituzione, principi su cui si fonda l'Ordinamento penitenziario vigente.

Questo soltanto un aspetto che concorre a delineare il suggestivo percorso che si snoda nelle sale del Museo Criminologico, che offre spunti di riflessione per chi voglia approfondire temi che riguardano ambiti meno noti della nostra storia.

La storia del carcere e della giustizia può essere narrata anche attraverso il recupero della memoria che risiede nei luoghi, negli oggetti, nei documenti fotografici e d'archivio, attività in grado di fornire alle nuove generazioni gli strumenti interpretativi di una realtà in gran parte sconosciuta.