ROMA, CASILINO: IN CENTO FAMIGLIE PROVANO AD OCCUPARE UN COMPLESSO RESIDENZIALE SEQUESTRATO

Redazione

Roma – Sono le ore 18 di ieri quando un nutrito gruppo di persone, circa un centinaio, irrompe in un complesso residenziale posto sotto sequestro nel tentativo di occupare le abitazioni.

A richiedere l’intervento della Polizia sono state le due guardie giurate poste a presidio dell’area, dove molte case sono già state vendute.

Quando sono arrivati gli agenti del Commissariato Casilino e del Reparto Volanti della Questura la metà delle persone si era già allontanata, ma comunque sul posto c’erano ancora diversi nuclei familiari con le loro auto, che pretendevano di prendere possesso delle abitazioni.

A loro dire erano stati poco prima contattati dal vice presidente di un’associazione che si occupa di chi non ha una casa, poi identificato sul posto dai poliziotti, secondo il quale quell’occupazione sarebbe stato un diritto per i presenti.

Nonostante l’atteggiamento minaccioso che gli occupanti hanno avuto prima con le guardie giurate e poi con i poliziotti, la situazione è rimasta tranquilla.

Dopo circa due ore di trattative, convinti non solo dal fatto che nelle case in questione non c’erano né luce né acqua, ma soprattutto dalla prospettiva di un’immediata denuncia da parte delle forze dell’ordine, tutte le persone hanno desistito dal loro intento e si sono allontanate.




ROMA, CASILINO: UN ALTRO STALKER ASSICURATO ALLA GIUSTIZIA

Redazione

Roma – Da anni maltrattava la sua convivente picchiandola e abusando sessualmente di lei.

Tanto che la donna, approfittando di un periodo in cui l’uomo è stato in carcere, se ne era andata dalla propria abitazione con il loro figlio minorenne ed era tornata a casa dei genitori.

Ma da allora l’ex compagno, scontata la pena e tornato libero, ha iniziato a perseguitarla, tentando in ogni modo di intimorirla, con minacce dirette a lei e a tutti suoi familiari.

Più volte l’uomo, sotto le continue minacce o con la forza, è riuscito a riportare a casa la vittima, sottoponendola a continui maltrattamenti fisici e verbali, nonché costringendola ad avere rapporti sessuali di ogni genere e sempre con violenza, spesso dopo aver assunto stupefacenti, di cui era consumatore abituale.

La donna ha tentato per anni di tenere la situazione sotto controllo, credendo che assecondando le sue richieste avrebbe lasciato in pace i suoi familiari.

Quando ha compreso che la situazione non faceva altro che peggiorare ha deciso di rivolgersi alla Polizia che, dopo la denuncia presentata al Commissariato Casilino, ha avviato le indagini necessarie a richiedere un provvedimento restrittivo nei confronti del suo aguzzino all’Autorità Giudiziaria.

Ieri gli agenti diretti dal dott. Francesco Zerilli hanno eseguito nei confronti di A.C., 45enne romano, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di lesioni personali, violenza sessuale pluriaggravata e continuata, atti persecutori e minacce aggravate.




ROMA CASILINO, TENTA DI RAPINARE E UCCIDERE L'EX COMPAGNA

Redazione
 

Roma – E’ il 28 febbraio scorso quando una donna con ferite alle mani e alle gambe provocate con un’arma da taglio si presenta al Policlinico Casilino.

Allertata la Polizia, gli Agenti si sono recati immediatamente presso il nosocomio per accertare cosa le fosse successo.

La donna con coraggio,  è riuscita a denunciare quanto le era appena accaduto.

Racconta ai poliziotti che nel mese di febbraio ha deciso di lasciare il suo ragazzo a causa della  gelosia morbosa dello stesso e per  vari episodi di violenza nei suoi confronti dovuti al carattere irascibile e violento dell’uomo.

L’uomo, da quel momento ha iniziato a minacciarla con telefonate e sms.

Impaurita da tale comportamento ha deciso così di chiedere aiuto al padre del suo persecutore.

Ha fissato un appuntamento con l’uomo ma quando è arrivata sotto casa ha trovato ad attenderla il suo ex, T.M., romano di 37 anni.

Spaventata ha tentato  inutilmente di allontanarsi. L’uomo prima l’ha seguita e poi ha iniziato a picchiarla fino a farla cadere terra.

La furia dell’uomo, che come sport pratica il pugilato, è iniziata  con calci e pugni nei confronti della donna ed è esplosa quando dalla tasca ha tirato fuori un coltello da cucina tentando di colpirla ripetutamente al petto e alle gambe.

La fortuna ha voluto che la donna nel tentativo di difendersi ha apposto le proprie mani sul torace.

Malgrado le ferite inferte, la donna è riuscita a rialzarsi  ed ha chiesto aiuto ad una automobilista che l’ha accompagnata in ospedale.

Durante l’aggressione l’uomo ha sottratto la borsetta alla donna portandosela via.

I poliziotti, raccolta la denuncia della vittima, non hanno perso tempo e in considerazione delle condizioni cliniche della donna che presentava  numerose ferite alle mani, un trauma cranico e facciale nonché per la rapina della borsetta subita dalla stessa, hanno iniziato a ricercare l’aggressore.

Quando si sono recati nell’abitazione dell’uomo hanno trovato in casa solo la madre che ha riferito di non sapere dove fosse il figlio.

Nel frattempo T.M., resosi irreperibile, ha continuato comunque ad inviare sms minacciosi alla donna provando anche a telefonarle.

In considerazione della spiccata personalità criminale dimostrata dall’uomo, per i gravi reati del quale si è reso responsabile e per la probabilità che potesse commetterne altri  nei confronti della vittima, gli agenti del Commissariato Casilino Nuovo, diretto dal dr. Antonio Roberti, hanno deciso di richiedere ed ottenere dal Magistrato l’emissione di un decreto di custodia cautelare nei confronti dell’uomo.

Dopo vari appostamenti i poliziotti l’hanno “beccato” davanti alla palestra frequentata dall’uomo.

Ha cercato di farsi passare per un’altra persona ma i poliziotti certi della sua identità anche grazie alle foto acquisite nel corso delle indagini l’hanno condotto negli uffici del Commissariato dove, dopo avergli notificato l’ordinanza a suo carico è stato accompagnato presso la casa circondariale di Regina Coeli.   

 

 

 




ROMA CASILINO, SALA SCOMMESSE: SI PORTA VIA UN BANCOMAT CON UN BOTTINO DI 50 MILA EURO

Redazione

Roma – La segnalazione di un un cittadino a l’equipaggio di una Vonte in transito, ha consentito di sventare un furto di 50.00 euro a spese di una sala scommesse di via Mazzolari al Casilino.

A finire in manette un pregiudicato romano di 67 anni. S.F..

I poliziotti lo hanno bloccato quando già pensava di averla fatta franca e di aver portato a casa il sostanzioso bottino.

È successo ieri mattina intorno alle ore 7,30.

La volante della polizia è stata avvicinata da un uomo che ha detto ai poliziotti di aver visto tre persone incappucciate, uscire in tutta fretta dal retro di una sala scommesse e che, uno di loro, dopo essersi messo alla guida di un furgone con la scritta “Segnaletica Stradale”, si era dileguato velocemente.

Gli agenti, a quel punto, ritenendo veritiera la segnalazione, hanno informato la sala operativa della Questura di quanto erano venuti a conoscenza, per far convergere sul posto altre pattuglie, e si sono messi  alla ricerca dei sospetti.

Giunti in via tenuta del cavaliere, all’altezza di via Lunghezza, hanno incrociato il furgone segnalato e lo hanno fermato.

Durante il controllo del soggetto, gli investigatori hanno notato, da una fessura del portellone posteriore del furgone, chiuso malamente da una corda, che all’interno del vano portabagagli vi era una macchina di grosse dimensioni, poi accertato essere un bancomat per l’erogazione di contanti.

Vista la reticenza del fermato, circa il possesso del bancomat, gli investigatori, con l’ausilio di altro personale che intanto era giunto sul posto, hanno preso contatti con i responsabili della sala scommesse di via Mazzolari,  scoprendo, che pochi istanti prima, si erano accorti del furto della macchina erogatrice, posizionata in una apposita sala all’interno della struttura.

Essendo, il locale, provvisto di un sistema di videosorveglianza interno, gli agenti hanno chiesto al gestore di poter entrare in possesso delle immagini che, una volta visionatei, hanno inchiodato il fermato.

Infatti,  mediante la scansione dei filmati, gli agenti riconoscevano senza ombra di dubbio, S.F., come una delle tre persone, che una volta entrate all’interno della sala, eludendo il controllo dei dipendenti, caricavano la macchina su un carrello idraulico, e la trasportavano fuori dal locale.

Contattata la ditta responsabile della macchina bancomat, la stessa, a causa dei danni causati dai malviventi per asportarla, non è stata potuta aprire nell’immediatezza per quantificarne il contenuto, anche, se da un primo esame, mediante interrogazione ai terminali della banca che la  gestisce, all’interno ci sarebbero dovuti essere tra i  40/50mila euro contanti.

Alla luce di quanto emerso, per il 67 è scattato l’arresto per il reato di furto pluriaggravato in concorso, nonché denunciato per la ricettazione del furgone su chi è stato trovato alla guida, risultato di provenienza furtiva.

Il bancomat, con i soldi, è stato restituito alla banca che avrebbe provveduto, mediante personale specializzato, al recupero del contante.





ROMA CASILINO: BOTTE, URLA E CONTINUE AGGRESSIONI DI UN FRATELLO A SUA SORELLA PER AVERE I SOLDI DELLA MADRE

Redazione

Roma – L’ennesima lite e le minacce. Successivamente le urla e le botte.

Una storia che ormai si protraeva da anni ed ha avuto fine con l’intervento della Polizia, chiamata poco prima dalla sorella in lacrime dopo l’ultima aggressione subita dal fratello.

Quando l’equipaggio della volante è intervenuto in un’abitazione di via Ferruccio Mengaroni nel quartiere Casilino, ieri sera poco prima delle nove, dopo una segnalazione al 113 di una lite in abitazione , si è trovato ad affrontare una situazione ben diversa.

La donna 48enne, autrice della chiamata al 113, era ancora in lacrime e terrorizzata sulle scale del palazzo del proprio appartamento. Tanto che, alla vista degli agenti ha cercato rifugio dietro di essi.

Dapprima rassicurata, gli agenti hanno raccolto le prime informazioni dalla donna, la quale ha mostrato i segni delle percosse subite al volto ed alcuni tagli provocati con un coltello al braccio, aggiungendo loro che il responsabile di tali ferite, suo fratello, si trovava ancora all’interno dell’abitazione.

Gli agenti sono così entrati in casa trovandosi davanti l’uomo il quale, palesemente infastidito dalla loro presenza, ha tentato a quel punto di uscire ma è stato subito trattenuto per verificare quanto stesse accadendo.

All’interno, oltre l’uomo, la madre dei due, ammalata e allettata la quale necessita di cure continue e delle quali si occupa quotidianamente la figlia.

Dagli agenti è stato trovato il coltello da cucina con il quale era stata aggredita la donna che, subito dopo, ha mostrato loro anche la mazza da baseball usata dal fratello nel pomeriggio, nel corso di un’altra aggressione talmente violenta da richiedere anche in tale circostanza l’intervento della Polizia ed il trasporto in ambulanza della donna presso l’ospedale Villa Irma, dove era stata medicata e dimessa con una prognosi di dieci giorni per trauma cranico e ferita da taglio ad un avambraccio, ma nonostante ciò, al suo rientro a casa, il fratello l’aveva nuovamente picchiata e minacciata di morte.

La donna, ormai tranquillizzata dalla presenza dei poliziotti, è in tal modo riuscita a rompere il ‘muro’ di angherie alle quali da tempo era sottoposta ‘confessando’ loro che la sua storia di maltrattamenti da parte del fratello andava avanti ormai da anni, durante i quali diversi sono stati gli interventi da parte di Polizia e  Carabinieri in quanto più volte si sono verificate situazioni di liti e aggressioni da parte dell’uomo, P.M. di 49 anni,  arrivato anche a minacciare di morte la sorella se non gli avesse consegnato i soldi della pensione della madre.

Condotto presso gli uffici del  Commissariato di ‘Casilino Nuovo’, al termine delle indagini, P.M. è stato tratto in arresto per minacce, lesioni aggravate, maltrattamenti in famiglia ed estorsione.




ROMA CASILINO, ENTRA IN UN BAR AFFOLLATO DI RAGAZZI E FA FUOCO

Redazione

Ha esploso alcuni colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di una donna e del suo attuale compagno, ma questa volta la gelosia non c’entra.

È successo la mattina del 23 ottobre scorso, nella zona del Casilino, quando un uomo,  arma in pugno, è entrato nel bar gestito dalla donna ed ha fatto fuoco.

Fortunatamente, nonostante il locale fosse affollato da clienti e ragazzi della vicina scuola, i proiettili non hanno colpito nessuno.

Prima di darsi alla fuga, appena uscito dal bar, il malvivente ha sparato un ultimo colpo in direzione di un balcone al secondo piano di uno stabile, da dove, incuriosita dagli spari, si era appena affacciata la nonna di una delle due vittime.

Subito dopo il fatto sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato di zona, diretti dal dr. Antonio Roberti, che, dopo aver raccolto le prime informazioni, a seguito di una battuta nelle vicinanze, hanno sequestrata una pistola, trovata incustodita in un parco non distante da dove si era consumato il fatto.

Ricostruita l’intera vicenda, anche con l’aiuto di alcuni testimoni presenti sul posto, gli agenti hanno avviato immediatamente le indagini, identificando, come possibile autore del tentativo di omicidio, un 31enne, originario della regione Puglia, che tuttavia si è reso da subito irreperibile presso il suo domicilio.

Dalle verifiche è emerso anche che l’episodio, con molta probabilità, sarebbe da ricondurre ad attriti insorti e che vede coinvolti tutti i protagonisti.

Le indagini sono ancora in corso e non si esclude che nelle prossime ore, il responsabile del duplice omicidio possa essere assicurato alla giustizia.




ROMA CASILINO, LUPIN "DE ROMA" RAPINA MACELLERIA CON FELPA NERA E NUMERO BIANCO STAMPATO SULLE SPALLE….BECCATO!

Redazione

E’ stata una felpa di colore nero con impresso il numero 46 a caratteri bianchi, a tradire l’autore di una rapina in una macelleria avvenuta ieri in via Casilina.   

C.C., 22enne romano, noto alle forze di polizia, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria  per il reato di rapina a mano armata, dagli agenti del commissariato Casilino diretto dal dr. Antonio Roberti.

Nel primo pomeriggio di ieri il 22enne, indossando un casco, è entrato nell’esercizio commerciale  e dopo aver minacciato i clienti con una pistola, si è fatto consegnare i soldi contenuti nelle casse allontanandosi subito dopo a bordo di una moto.

Gli agenti giunti sul posto, hanno esaminato le immagini delle telecamere presenti all’interno e all’esterno del negozio, e sono riusciti a ricostruire la dinamica della rapina.

L’attenzione dei poliziotti si è poi soffermata su alcuni particolari importanti per poter risalire all’identità del responsabile.

La felpa di colore nero indossata dal rapinatore e che portava impresso il numero 46, oltre  al numero di targa della moto utilizzata per la fuga e da accertamenti risultata rubata.

Nel corso delle indagini, gli investigatori sono risaliti anche ad un’autovettura che il rapinatore aveva utilizzato in una fase successiva della sua fuga.

Attraverso ulteriori accertamenti i poliziotti hanno individuato il proprietario che aveva prestato la sua auto e sono riusciti a risalire anche all’identità dell’utilizzatore, i cui tempi risultavano corrispondere a quelli in cui era avvenuta la rapina.

Accertata la sua identità, i poliziotti si sono presentati a casa dell’uomo.

Ad inchiodarlo alle sue responsabilità è stato il ritrovamento della felpa di colore nero, con impresso  il numero 46,  che l’uomo indossava al momento della rapina e che era stata nascosta nell’auto sotto il sedile del conducente.

Accompagnato negli uffici del Commissariato Casilino,  C.C. è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per il reato di rapina aggravata.




ROMA CASILINO, SOTTO GLI OCCHI DELLA FIGLIA AGGREDISCE CON UN COLTELLO LA SUA EX E MINACCIA LA MADRE. ARRESTATO 37 ENNE ROMANO

 Redazione

Una storia familiare travagliata, costellata di aggressioni, liti e minacce maturate nella dipendenza dagli stupefacenti che ha portato all’arresto di un giovane di 37anni.

Ieri mattina in seguito a diverse segnalazioni giunte al 113 gli agenti del Commissariato Casilino diretto dal dr. Antonio Roberti hanno raggiunto uno stabile in via Antonio Capetti.

P.G. in forte stato di agitazione stava litigando violentemente con una donna seduta all’interno di un’autovettura, che era in compagnia della figlia minore.

I poliziotti hanno immediatamente soccorso la donna, che alla vista degli uomini in divisa si è rivolta agli agenti chiedendo il loro aiuto.

Poco prima l’uomo, insieme alla ex convivente e alla figlia, si era presentato sotto l’abitazione dei genitori della donna a bordo dell’auto

Dopo aver intimato alla donna di consegnargli denaro contante, si è rivolto anche ai suoi genitori che nel frattempo erano usciti sul balcone.

La madre del giovane ha cercato di tranquillizzarlo e gli ha lanciato una banconota da 50 euro dal balcone, ma il suo gesto non è servito a nulla.  

Il giovane ha quindi impugnato un coltello e agitandolo in aria ha minacciato la donna e rivolgendosi alla madre le ha intimato di consegnargli altri soldi.

A quel punto la madre del giovane ha avvisato il 113 e dopo pochi minuti sono intervenuti gli agenti che hanno bloccato il giovane e sequestrato il coltello che era stato nascosto all’interno dell’auto.

Negli uffici del Commissariato i racconti delle due donne hanno permesso di ricostruire episodi di violenti litigi e aggressioni che il giovane ha posto in essere anche nel corso di altre relazioni sentimentali.

L’origine delle intemperanze di P.G. e le sue frequenti richieste di denaro sarebbero dovute, secondo quanto finora emerso, dalla sua dipendenza dagli stupefacenti.

P.G., con diversi precedenti penali per reati riguardanti gli stupefacenti, lesioni, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori, è stato arrestato per il reato di lesioni personali ed estorsione aggravata.