Roma a Cinque Stelle: vietati i fuochi d'artificio e pure le miccette e forse salta pure il concerto di piazza

 

Redazione

 

ROMA – Daje addosso ai bambini con stelle filanti e miccette: neppure loro potranno divertirsi a Capodanno perché rischiano di essere multati con la nuova ordinanza della sindaca pentastellata. Infatti vige il divieto assoluto di utilizzo di fuochi d’artificio e petardi a Capodanno. Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha firmato l’ordinanza che vieta “dal 29 dicembre alle ore 24 del 1 gennaio 2017 di usare materiale esplodente, fuochi artificiali, botti e razzi” nel territorio di Roma Capitale. Per i trasgressori dell’ordinanza sono previste multe salate: le sanzioni vanno da 25 fino a 500 euro. L’ordinanza prevede, inoltre, il divieto di utilizzare materiale esplodente declassificato, ossia potenzialmente non pericoloso e posto in libera vendita, a meno di 200 metri dai centri abitati, dalle persone e dagli animali. Il provvedimento è motivato, si legge nell’ordinanza, dalla “urgente necessità di adottare misure idonee a garantire l’incolumità pubblica, la sicurezza urbana, la protezione degli animali e assicurare la necessaria prevenzione attraverso la limitazione dell’uso dei botti e dei fuochi d’artificio sul territorio comunale”.

Soddisfazione è stata espressa dalla Lav per l’ordinanza del sindaco Raggi che vieta i botti di Capodanno. “Siamo molto soddisfatti del varo di questa ordinanza a tutela sia degli animali che della pubblica incolumità. Proprio dieci giorni fa avevamo inviato alla sindaca Raggi nostra specifica istanza al riguardo, come peraltro Lav ha fatto con tanti sindaci italiani, ottenendo molti risconti positivi – dichiara David Nicoli, Responsabile della Sede Lav di Roma -. E’ fatto altamente positivo che la Capitale si segnali come città sensibile ai diritti dei suoi cittadini umani e non umani e ci attendiamo una speciale vigilanza da parte delle forze della polizia locale di Roma Capitale per garantire il rispetto dell’ordinanza“.

 

Non solo il divieto dei fuochi di artificio. A Roma salta anche il tradizionale concerto di piazza della sera del 31 dicembre, che negli ultimi anni si è tenuto al Circo Massimo. L’azienda che si è aggiudicata il bando, infatti, a quanto si apprende avrebbe scelto di fare un passo indietro dall’organizzazione dell'evento. Il primo Capodanno romano a 5 Stelle, dunque, potrebbe essere privo della festa di piazza solitamente più partecipata, limitandosi alle sole iniziative già in calendario per la mattina del 1 gennaio.




ROMA, DERIVATI STIPULATI DAL COMUNE: MAGI (RADICALI): "IL BLUFF DEI 5 STELLE"

Redazione

Roma – Riccardo Magi segretario di Radicali Roma tira dritto e parla dell'istanza presentata dal candidato Cinque Stelle De vito. "Dell'istanza di accesso agli atti sui derivati stipulati dal Comune di Roma – dice Magi –  depositata dal candidato M5S De Vito sui contratti dell'amministrazione veltroniana si può dire che è quasi più tempestiva che originale.

E' noto infatti che un gruppo di associazioni cittadine e nazionali (tra cui Antigene, CittadinanzAttiva, Federconsumatori) lanciarono l'allarme sui derivati sospetti di Veltroni nel 2009 e presentarono una istanza uguale a quella di De Vito ricevendo il diniego alla visione dei contratti. Lo stesso gruppo, insieme all'associazione Radicali Roma, ha poi a recuperato alcuni estratti dei contratti negati dalla relazione della Corte dei Conti del 2010 e li ha sottoposti all'analisi dei consulenti finanziari indipendenti dello studio LSAdvisor, ricevendo un interessante responso che ha confermato le caratteristiche assolutamente negative e gravi degli stessi.

L'operazione per cui l'avvocato cittadino Marcello De Vito si agita tanto, dunque, è già stata svolta. Strano che chi si candida a sciogliere la matassa della gestione finanziaria capitolina non abbia perso mezzora su Google per informarsi sul lavoro fatto da altri sullo stesso tema, magari per riprenderlo da dove si era interrotto.

E quel lavoro non si era fermato all'accesso agli atti ora legittimamente riproposto. Nell'estate del 2010 infatti Radicali Roma e l'associazione Antigene hanno presentato un esposto alla procura di Roma perchè indagasse sull'ipotesi di truffa ai danni del comune proprio alla luce della relazione della Corte dei Conti che rilevava che quelle operazioni – pur rispettando i requisiti formali indicati dal ministero dell'Economia –  "non sembravano perseguire alcuna strategia" nè di riduzione del costo finale del debito nè riduzione dell’esposizione ai rischi di mercato, sottolineando in molti casi: l’assenza di una adeguata valutazione dei rischi di evoluzione degli scenari di tasso di interesse e l’assenza di equilibrio nelle prestazioni corrispettive; il pagamento di commissioni implicite;lo spostamento di oneri su esercizi più lontani. Operazioni che esponevano il Comune a rischi di perditi potenzialmente illimitati. A seguito dell'esposto è stata avviata un'inchiesta dalla procura di Roma di cui si attende l'esito e poco più di un mese fa anche la Procura regionale della Corte dei Conti (un po' in ritardo rispetto alle informazioni) ha annunciato l'avvio di una inchiesta.

L'accesso agli atti di De Vito o è fatto sulla base di una ingenua disinformazione o si configura come un vero e proprio bluff. Peccato che i 5Stelle, con 109 eletti alla Camera e 54 al Senato, invece di fotocopiare iniziative di sicuro insuccesso, la trasparenza potrebbero esigerla eccome: direttamente dal Commissario al debito del comune di Roma e direttamente in Parlamento magari ripartendo dal lavoro fatto in questo senso dai parlamentari Radicali. Perchè – conclude Magi –  non l'abbiano ancora fatto è una domanda di cui dobbiamo temere la risposta?".