ROMA, PRESO IL RAPINATORE DEL LAURENTINO 38: LE SUE VITTIME PREFERITE ERANO DONNE E BAMBINI

Redazione

Roma – Preferiva i luoghi isolati e le sue vittime erano spesso le donne, specialmente se accompagnate da bambini, e che proprio per tale motivo erano più disposte ad assecondarlo e ad a consegnargli i loro averi.

Non disdegnava, però, di rapinare anche gli uomini, se le circostanze gli facevano ritenere il colpo realizzabile.

Ad interrompere le sue scorribande nella zona del Laurentino 38 e dell’Eur sono stati gli investigatori del Commissariato Esposizione, diretto dal dr. Giuseppe Miglionico.

Con un’attenta attività d’indagine, protrattasi per alcuni giorni, gli agenti hanno raccolto numerosi elementi di responsabilità a carico di W.E., romano 40enne, loro vecchia conoscenza, finito in manette nella giornata di ieri in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma.

Le indagini sono scattate immediate il 2 dicembre scorso, quando ben due persone hanno denunciato negli uffici del Commissariato di essere state vittima di rapina nello stesso pomeriggio.

La prima a dover consegnare i suoi averi, un orologio, un anello, il bancomat ed il portafogli, una donna che si trovava in compagnia della figlia di pochi anni. Minacciata con un coltello in una via del Laurentino 38, non aveva potuto far altro che accondiscendere alle richieste del rapinatore.

Stessa sorte per un 38enne, che nel riprendere la sua autovettura, parcheggiata sempre nella stessa zona, aveva subito una rapina da parte di un giovane armato di coltello, che si era fatto consegnare una somma di danaro ed un orologio.

Il giorno successivo altra vittima, una donna con il figlio piccolo, che nel rincasare era stata avvicinata da un giovane che aveva minacciato di “pungere” il figlio con una siringa se non avesse consegnato i suoi averi.

Il copione si era ripetuto due giorni dopo quando una baby sitter, in compagnia di una bambina, era stata minacciata da un giovane che le aveva mostrato una pistola.

Ed ancora, pochi giorni dopo, si era verificata una rapina ad un negozio e a due maestre che si accingevano a riprendere la loro autovettura.

Le indagini effettuate dagli investigatori del Commissariato hanno permesso da subito di restringere il cerchio. L’autore delle rapine doveva essere qualcuno che ben conosceva la zona del Laurentino e sapeva come muoversi.

Le descrizioni fornite dalle vittime, hanno fatto il resto. Gli agenti hanno subito individuato in W.E. il possibile autore.

Da una ricognizione fotografica effettuata, le vittime lo hanno riconosciuto senza incertezze.

L’esito dell’attività di indagine è stato comunicato alla Procura che, concordando con le risultanze investigative, ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Ieri, per lui sono scattate le manette. I poliziotti lo hanno rintracciato e tratto in arresto.
 




ROMA ARDEATINO, SPINELLI GIA' PRONTI IN PROVETTE DI PLASTICA. SEQUESTRATI 100 GRAMMI DI MARIJUANA A ROMANO

Redazione

 

Roma – Una serie di provette in plastica con all’interno “spinelli” già pronti per la vendita.

E’ quanto hanno trovato gli agenti del Commissariato Esposizione, diretto dal dr. Giuseppe Miglionico, ieri pomeriggio in una abitazione di via del Tintoretto, all’Ardeatino.

A finire in manette è stato un 33enne romano.

Gli investigatori hanno individuato – a seguito di un’ indagine – la sua abitazione come una possibile “base” dello spaccio.

L’uomo è stato quindi “monitorato” e, proprio ieri,  fermato per un controllo nei pressi di casa.

 D.S.A., queste le sue iniziali, è stato perquisito e trovato in possesso di marijuana e di due coltelli a serramanico con evidenti tracce di droga.

Perquisendo poi  il suo appartamento, i poliziotti hanno trovato il resto; all’interno di due barattoli di vetro c’erano 60 gr di sostanza stupefacente in parte suddivisa in bustine.

Poi, dentro un pensile della cucina, gli agenti hanno trovato una decina di provette di plastica con all’interno spinelli già pronti.

Altra droga è stata trovata all’interno della sua autovettura. Infatti nascosto nel cofano posteriore c’era un borsello con all’ interno 10 gr di marijuana, oltre a 600 euro in contanti, probabile provento dell’illecita attività.

Nel complesso sono stati sequestrati 100 gr di sostanza stupefacente.

Accompagnato negli uffici di Polizia, il 33enne è stato arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Giudicato questa mattina col rito direttissimo, l’uomo è stato condannato a 1 anno e 4 mesi di reclusione.




ROMA, UNA 23 ENNE ESTORCE DENARO IN CAMBIO DI DOCUMENTI SMARRITI.

Redazione

Roma – Ha ricevuto una “strana” telefonata nella mattinata di ieri.

Dall’altra parte della cornetta, una ragazza che aveva trovato i suoi documenti e chiedeva di incontrarlo per restituirglieli; in cambio però di 30 euro.

Protagonista della vicenda un cittadino che aveva smarrito il portafoglio con all’interno alcuni documenti e carte di credito.

Dopo l’iniziale sorpresa, la vittima di questo tentativo di estorsione, ha deciso di concordare un luogo d’incontro per lo “scambio”; non prima però di andare a denunciare quanto stava accadendo alla Polizia.

Proprio mentre stava raccontando agli agenti la sua “disavventura” ha ricevuto una seconda telefonata dalla ragazza che era in possesso del suo portafoglio, la quale aveva deciso di alzare il prezzo: adesso “occorrevano” 70 euro.

Confermato il posto – un distributore di carburanti in localita’ Falcognana – e l’orario per l’appuntamento, la vittima si e’ incontrata il giorno successivo con la donna.

A breve distanza, si sono pero’ appostati anche gli agenti del Commissariato Esposizione, diretto dal dr. Giuseppe Miglionico.

I poliziotti hanno seguito “in diretta” il momento dello scambio documenti –denaro e sono intervenuti bloccando la giovane.

B.A.C., 23enne di nazionalità rumena, è stata accompagnata negli uffici di Polizia ed al termine degli accertamenti arrestata per il reato di estorsione.

Il portafoglio con i documenti sono stati poi riconsegnati dai poliziotti al legittimo proprietario.