ROMA CONTROLLI GIUBILEO, BLITZ IN UN PALAZZO OCCUPATO DA IMMIGRATI

Redazione

Roma – Continuano i controlli del territorio romano previsto dall'ordinanza di servizio del Questore D'Angelo per la sicurezza del Giubileo. Dopo le perquisizioni al centro Baobab in via Cupa della scorsa settimana, oggi un altro blitz delle forze dell'ordine.

All'interno dello stabile occupato di via Curtatone sono state in tutto controllate 556 persone, per lo più cittadini eritrei ed etiopi, ma erano presenti anche alcuni sudanesi e 15 italiani. Tra i presenti anche una trentina di bambini e alcune donne incinte. Durante le operazioni d'identificazione nessuno ha opposto resistenza ai controlli della polizia. Al termine delle operazioni si è potuto constatare che si trattava per la maggior parte di rifugiati politici, soltanto 4 persone sono state accompagnate presso l'ufficio immigrazione della Questura in quanto prive di documenti.




ROMA GIUBILEO, GABRIELLI A TUTTO TONDO: DAI CENTRI DI ACCOGLIENZA AI B&B NON AUTORIZZATI

di M.L.S.

Roma – Controlli a tappeto dei centri di accoglienza e lotta ai bed and breakfast non autorizzati. Sulla scorta degli attentati che il 13 novembre hanno colpito Parigi, ed in vista del Giubileo Straordinario, il prefetto di Roma Franco Gabrielli è intervenuto martedì mattina in materia di sicurezza maggiore e misure anti-terrorismo. A poche ore dal blitz delle forze dell'ordine che all'alba della stessa giornata erano confluite all'interno del centro Baobab di Via Cupa per effettuare perquisizioni ed identificazioni, l'ex capo della Protezione Civile si è espresso durante un incontro nel Municipio I con le associazioni dei residenti.

Blitz al centro Baobab. Ventitrè extracomunitari scoperti senza regolare permesso di soggiorno. Questi i numeri del blitz scattato martedì mattina intorno alle ore 6 e 30, quando una sessantina tra Carabinieri e agenti di Polizia, uomini in tenuta anti-sommossa e unità cinofile, erano piombati nel centro di accoglienza Baobab per effettuare perquisizioni ed identificazioni degli “ospiti”. Al momento dell'irruzione, 40 uomini si trovavano ad abitare il centro che, durante l'emergenza migratoria di questa estate, era arrivato a registrare le 800 presenze. Il gruppo di irregolari, tutti magrebini, somali ed eritrei, era stato condotto in Via Teofilo Partini a Tor Cervara per ulteriori accertamenti. Nessun tensione durante l'operazione delle forze dell'ordine, che hanno anche effettuato perquisizioni. Solo in seguito, i volontari del "Baobab" tramite il profilo Facebook del centro, hanno indetto un presidio in via Patini 23, sotto l’ufficio dell’immigrazione, “per portare solidarietà ai migranti e chiedere politica di accoglienza degna”. inoltre, in una nota, gli stessi hanno criticato le politiche adottate dalle istituzioni. La risposta che attendevamo sull’emergenza transitanti nella Capitale è arrivata stamattina, dopo cinque mesi – si legge – Strano modo di intervenire, in tenuta antisommossa e con unità cinofile; proprio ora che i migranti sono drasticamente diminuiti iniziano perquisizioni ed identificazioni per allontanarli dal luogo che per cinque mesi ha coperto un buco dell’amministrazione pubblica sostenendosi col mero volontariato. Sarebbe questa la risposta che, come Paese civile, riusciamo a mettere in atto per affrontare l’emergenza profughi? E’ un atto di violenza che noi volontari condanniamo e da cui ci dissociamo, perché lascia in strada persone incolpevoli, alimentando una caccia all’uomo alimentata dalla paura di atti terroristici, amplificata mediaticamente e politicamente dopo i fatti di Parigi. Sono terroristi i 35 mila profughi, accolti da noi mentre tentavano di raggiungere il Nord Europa in fuga da guerre e dittature e provati da un viaggio che passa per l’orrore della Libia e dei barconi. Dove era lo Stato durante questa processione invisibile? Dove era mentre transitavano in Italia da clandestini, senza un nome, per evitare di essere identificati entrando nel meccanismo perverso di Dublino”.

Il prefetto risponde. A margine dell'intervento, il prefetto Gabrielli ha annunciato che il controllo di martedì:”Non è il primo e non sarà ultimo di una serie di interventi che faremo in tutta la città per verificare la presenza di persone che a mio giudizio, a maggior ragione in questi contesti, debbono essere opportunamente identificate”. Per quanto riguarda invece la possibilità che vengano chiusi i battenti della struttura, il prefetto ha precisato:”In questo momento lo sgombero non è il nostro obiettivo che, invece, è provare a controllare quanto più possibile quello che avviene sul territorio di Roma e provincia”. Con la mente agli attentati di Parigi, però, l'ex capo della Protezione Civile ha lanciato anche un appello ai cittadini, chiamati a contribuire nella lotta al terrorismo. “Denunciate i bed&breakfast abusivi perché sono un vulnus per la sicurezza, specialmente in vista del Giubileo e in un periodo di allarme terrorismo. L’abusivismo ricettivo mi preoccupa molto- ha aggiunto Gabrielli-usciamo dalla logica della delazione, questo è un atto di responsabilità civica”.

3 misure per il Giubileo. Nel corso dell'incontro, il prefetto ha anche delineato i nuovi provvedimenti la cui entrata in vigore sarà prevista per il centro storico, a Testaccio e Trastevere. Tre ordinanze specifiche firmate dal commissario Francesco Paolo Tronca che andranno ad intervenire sulla vendita di alcolici, l'abusivismo commerciale e gli artisti di strada. «Siamo in attesa – ha aggiunto il prefetto -, per noi saranno strumenti efficaci. Per le vicissitudini del Campidoglio, ad esempio, il nuovo regolamento della polizia urbana ha subìto ritardi, adesso sarà tutto molto più semplice”. Ordinanza esclusiva, invece, per Colle Oppio: “Sarà un grande passo per la sua fruibilità diurna, se riusciremo a chiuderlo in tempo di notte, garantendo il passaggio delle forze ordine e di soccorso”.




ROMA, GIUBILEO: ECCO PRONTA LA GUIDA

Redazione

Roma – Una Guida per il Giubileo realizzata dal Comitato della diocesi di Roma, una città “prontissima” per l'Anno Santo per il cardinale vicario della Capitale Agostino Vallini, ma che “vive un momento di sofferenza, un momento che non riguarda solo Roma. Certo Roma è la capitale, deve dare l'esempio. Il Giubileo è una grande occasione per ridare speranza e fiducia alla città". Per il Giubileo, intanto, annuncia il vicepresidente dell’Opera Romana Pellegrinaggio monsignor Liberio Andreatta, “verranno creati dei parcheggi, con collegamenti, ai margini della città, ossia a Tiburtina, Aurelia, Ostiense, Osteria del Curato. E' stato previsto anche un piano del trasporto pubblico, presentatoci a un recente incontro, che prevede per tutto l'anno del Giubileo un aumento delle corse dei mezzi pubblici che saranno anche potenziati per gli eventi particolari. I lavori proseguono è stato iniziando anche quelli nei pressi della piazza di Porta Leonina". Per Vallini gli aspetti fondamentali per il Giubileo sono “carità vissuta, ricevuta e testimoniata". Un Anno Santo in cui la Misericordia dovrà essere vissuta sotto quattro aspetti, quattro punti: misericordia come cammino di conversione, come esperienza, come testimonianza, come vita di carità e attraverso il pellegrinaggio. Tutti aspetti contenuti nella Guida già menzionata, intitolata “Misericordiosi come il Padre. Il Giubileo della Misericordia nella Chiesa di Roma”, presentata nella Sala Rossa del Vicariato di Roma. All’incontro hanno preso parte, oltre a Vallini e Andreatta, monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas diocesana. La Guida, che pubblica brani scelti della Bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia, si apre con una presentazione di Vallini, illustra gli eventi promossi per il Giubileo dalla diocesi di Roma per le varie categorie pastorali che la compongono: le comunità parrocchiali, il clero, i diaconi, i consacrati, i seminaristi diocesani, i catechisti, gli animatori di adolescenti e i responsabili di oratori, gli stessi adolescenti, i giovani, gli universitari, gli insegnanti, le comunità etniche gli ammalati e gli operatori sanitari, gli uomini e le donne delle istituzioni politiche e amministrative, gli operatori della carità, gli operatori del turismo, gli operatori della comunicazione e gli artisti. Il libretto prosegue con le schede delle “Catechesi giubilari” e la sezione dedicata alle “Opere di misericordia” con alcune iniziative concrete di prossimità. Tra queste l’istituzione di un “Fondo Famiglia” con l’obiettivo di accompagnare e potenziare la comunità cristiana che incontra e si prende cura di famiglie in difficoltà sociale ed economica. Poi i percorsi e gli itinerari giubilari proposti dall’Orp. A chiudere la Guida, infine, il calendario di tutti gli eventi con il Papa tra cui anche 12 udienze giubilari straordinarie di sabato che si aggiungono a quelle ordinarie del mercoledì. "Ci auguriamo possa essere una bella esperienza – ha detto Vallini – Della Guida abbiamo stampato 5mila copie". Prossimo appuntamento, intanto, il 5 novembre per la presentazione della "Lettera alla città" di Roma "frutto di un lavoro di riflessione – ha spiegato Vallini – iniziato circa un anno e mezzo fa il consiglio pastorale diocesano nell'ambito di una riflessione su rapporto tra la Chiesa e la citta' di Roma. Il cinque novembre sara' occasione per incoraggiare riflessione e iniziative in termini di ottimismo e speranza. Vogliamo innescare con questa lettera un meccanismo virtuoso".




ROMA, GIUBILEO: GABRIELLI IN CORSA PER IL SUO ANNO SANTO

di Matteo La Stella
Roma
– Il Consiglio dei ministri, nella giornata del 27 agosto, ha aperto la corsa del prefetto Gabrielli verso il Giubileo. Una figura, quella in gara, già rodata nell'”atletica pesante” dell'amministrazione capitolina, capace di imporsi sulle rovine di una giunta senza testa dall'alba dell'incarico prefettizio, ma che ora dovrà affrontare tutti gli ostacoli che la separano dal traguardo dell'Anno Santo in una folle corsa contro il tempo. Il prefetto, prodotto del Governo Pd, è stato infatti investito dal Cdm della carica di coordinatore per la cabina di regia del Giubileo, oltre ad aver acquisito una serie di “superpoteri” che gli consentiranno, insieme ai suoi uffici, di spadroneggiare in qualità di “tutor” sul Campidoglio di Ignazio Marino, in modo tale da bonificare le terre di conquista della cupola di Mafia Capitale. Intanto, il sindaco calpestato, resta seduto al suo posto ormai privo di significato.
Una scelta, quella del Cdm per il Giubileo, forgiata su misura per l'ex numero uno della Protezione civile che, dopo aver centrato il primo obiettivo dell'apertura giubilare fissata per l'8 dicembre, dovrà continuare a supervisionare l'Anno Santo fino alla sua chiusura.

Modello Expo. La soluzione prefettizia prende spunto dal modello Expo 2015, come ha spiegato il vicepremier Claudio De Vincenti a margine del Consiglio:”Abbiamo fatto riferimento alla metodologia già adottata per l’Expo di Milano. Gabrielli avrà il compito di supervisionare e rafforzare l’azione della Giunta capitolina in vista della realizzazione delle opere necessarie per il
Giubileo”. Un'azione possibile grazie all'approvazione di un provvedimento a Palazzo Senatorio, avvenuta sempre il 27 agosto. L'incontro in Campidoglio è andato in scena prima dell'inizio del Cdm, ed è stato utile a rivedere dal punto di vista formale il provvedimento stilato il 12 agosto, in cui rientravano gli interventi per il Giubileo da effettuare con i 50 milioni di euro sbloccati grazie all'allentamento del patto di stabilità concesso dal Governo. Con questa modifica, in seguito, il Cdm ha potuto approvare un atto che permetterà al Comune di Roma di indire gare “lampo” per l'affidamento dei lavori utili, così da poter lanciare i cantieri entro la prima metà di settembre. “Non si tratta di deroghe – ha sottolineato ancora De Vincenti – ma solo di una riduzione dei tempi. Tutto ciò si svolge all’interno di procedure a evidenza pubblica previste dalla legge, anche qui sul modello Expo”.

Le opere.
Tra le opere più importanti del provvedimento, ecco spuntare la messa a nuovo dei piazzali antistanti le stazioni di Trastevere e San Pietro, oltre ad una linea di tram che porterà da Trastevere fino alla Basilica di San Paolo. Tutto sotto la supervisione del prefetto, aiutato da Raffaele Catone dell'Autorità Anticorruzione e dall'ex assessore al Bilancio Silvia Scozzese, ora presente in qualità di commissario per il debito capitolino.

Sanità per il Giubileo.
De Vincenti ha poi evidenziato che sarà importante: “Realizzare il necessario raccordo operativo fra le istituzioni interessate, ovvero il Comune di Roma e la Regione Lazio, che si occuperà interventi per rafforzare i presidi sanitari e servizi connessi”. Proprio a questo proposito, nella giornata di venerdì 28 agosto, il numero uno di Via della Pisana nonché commissario per la sanità regionale, Nicola Zingaretti, ha effettuato un sopralluogo all'ospedale San Giovanni, che come tante altre strutture è in fase di adeguamento in vista del Giubielo Straordinario. I lavori per il potenziamento dei nosocomi, per cui sono stati stanziati 34 milioni di euro, dovrebbero terminare entro il 30 novembre. Al San Giovanni, come al Policlinico Gemelli, al Sant'Andrea e al Santo Spirito i lavori sono più avanzati, con il completamento dell'opera che si attesterebbe già intorno al 40% . I lavori di potenziamento, invece, sarebbero al 30% al Grassi e al San Filippo Neri, al 20% al Policlinico Umberto I, al Pertini e al Sant'Eugenio e al presidio di Monterotondo dove è prevista l'apertura di un reparto di psichiatria. Nessun cantiere, invece, all'ospedale San Camillo, dove i lavori partiranno il 5 settembre prossimo, mentre il Policlinico Tor Vergata e l'ARES sono interessati al rinnovo e all'acquisto del parco auto e delle attrezzature. Dalla Regione, inoltre, sono stati stanziati altri 19 milioni di euro per l'emergenza straordinaria posta in essere dal Giubileo, che saranno utili al rinnovo del parco macchine e all'ampliamento dal 15% al 30% delle deroghe allo sblocco del turn over. Ulteriori 35 milioni di euro, invece, arrivano dal fondo sanitario nazionale 2015, e serviranno per il potenziamento delle unità operative in pronto soccorso, sulle ambulanze, e per i corsi di formazione ai volontari. In questo modo, gli interventi per la Sanità in vista del Giubileo arriveranno a toccare gli 88 milioni di euro. 




ROMA GIUBILEO, L'IRA DI RUTELLI:"IN 4 MESI NON SI E' FATTO NULLA"

A.D. M.

Roma – Sono in molti, in realtà a chiedersi come si sta preparando Roma al Giubileo, però le risposte sono dificili da trovarsi: la Capitale è paralizzata e le parole dell'ex sindaco Rutelli sono facilmente condivisibili. "Il Papa ha annunciato il Giubileo quattro mesi fa, a sorpresa. Ma sono passati quattro mesi e non e' accaduto nulla: non si e' creata una figura di coordinamento, non si e' scritto un programma di interventi. Eppure verranno a Roma molti milioni di persone in piu', come ci si e' preparati a questo in quattro mesi, quando non esiste una cabina di regia? Non ci vogliono grandi opere, ma operazioni minime a partire dal decoro di base". Lo ha affermato l'ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli a Rainews 24."La citta' non puo' piu' permettersi – ha continuato Rutelli – un bombardamento quotidiano come questo, un senso di rassegnazione e di amarezza che bisogna evitare diventi rabbia. Chi ha la responsabilita' politica, lo dico da padre di figli che vivono nella citta', capisca che si tratta di riorganizzare completamente la macchina".

Di tutt'altro parere il sindaco Ignazio Marino.“Abbiamo rotto un monopolio che durava dal 1963, con la chiusura di Malagrotta, interrotto 58 bandi sospetti destinati al decoro e al verde pubblico, riportato in Ama efficienza e spirito di servizio. Non è ancora abbastanza, lo sappiamo, la città non è ancora pulita come dovrebbe. Ma il lavoro fatto, ripartendo dalle fondamenta, permetterà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi di vedere risultati concreti". Lo scrive in un post su Facebook il sindaco di Roma Ignazio Marino, che conclude: "Intanto ringrazio chi ogni giorno si impegna per prendersi cura della città, come RetakeRoma, e apprezzo molto l’iniziativa lanciata da Alessandro Gassmann. È importante il contributo di tutti, cittadini e istituzioni: insieme dobbiamo amare Roma e rispettarla a partire dai piccoli, grandi, gesti quotidiani”.




ROMA AL GIUBILEO: "IL COMUNE DEV'ESSERE COMMISSARIATO"

A.D. M.

Roma – Se Roma vuole partecipare al Giubileo Marino deve fare qualcosa. Altrimenti meglio che Roma che il comune venga commissariato. "Siamo qui per lanciare un grido di allarme sulla situazione della nostra città. In quattro mesi che mancano al Giubileo della Misericordia non si può fare molto per le infrastrutture, ma si può fare qualcosa per rendere più attraente la nostra città, in termini pulizia, decoro urbano, manutenzione, verde. Non è possibile avere una città in queste condizioni. Ma c'é bisogno di un commissario governativo con poteri straordinari e risorse che servono. Non possiamo far conto in questo momento sull'amministrazione comunale". Così il presidente della Camera di Commercio di Roma, Giancarlo Cremonesi, a margine della presentazione della ricerca 'L'indotto del Giubileo straordinario della Misericordia'. "Il governo – ha aggiunto- deve mettere in campo risorse adeguate per far questi interventi, da qui al Giubileo. Riteniamo come romani che abbia il dovere di farlo, così come ha fatto a Milano per l'Expo. In questo anno saremo sotto l'occhio di tutto il mondo, alcuni momenti clou saranno ripresi e commentati ovunque. Cerchiamo di non far vedere una città in questo stato".




ROMA, GIUBILEO: IL PAPA CONSEGNA LA BOLLA DI INDIZIONE

Redazione

Roma – Papa Francesco, nell'atrio di San Pietro, consegna davanti alla Porta Santa la bolla di indizione "Misericordiae vultus" del Giubileo straordinario della Misericordia ai quattro cardinali arcipreti delle basiliche papali. Così il Pontefice ha indetto l'Anno Santo straordinario che inizierà il prossimo 8 dicembre. "'Misericordiosi come il Padre' è il 'motto' dell’Anno Santo. Nella misericordia abbiamo la prova di come Dio ama. Egli dà tutto se stesso, per sempre, gratuitamente, e senza nulla chiedere in cambio. Viene in nostro aiuto quando lo invochiamo. È bello che la preghiera quotidiana della Chiesa inizi con queste parole: 'O Dio, vieni a salvarmi, Signore, vieni presto in mio aiuto' (Sal 70,2). L’aiuto che invochiamo è già il primo passo della misericordia di Dio verso di noi. Egli viene a salvarci dalla condizione di debolezza in cui viviamo. E il suo aiuto consiste nel farci cogliere la sua presenza e la sua vicinanza. Giorno per giorno, toccati dalla sua compassione, possiamo anche noi diventare compassionevoli verso tutti". Così Papa Francesco nella Bolla con cui ha indetto il Giubileo Straordinario. "Ho scelto la data dell’8 dicembre perché è carica di significato per la storia recente della Chiesa. Aprirò infatti la Porta Santa nel cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II. La Chiesa sente il bisogno di mantenere vivo quell’evento". Così Papa Francesco nella Bolla con cui ha indetto il Giubileo Straordinario. "L’Anno Santo si aprirà l’8 dicembre 2015, solennità dell’Immacolata Concezione – si legge nella bolla – Questa festa liturgica indica il modo dell’agire di Dio fin dai primordi della nostra storia. Dopo il peccato di Adamo ed Eva, Dio non ha voluto lasciare l’umanità sola e in balia del male. Per questo ha pensato e voluto Maria santa e immacolata nell’amore (cfr Ef 1,4), perché diventasse la Madre del Redentore dell’uomo. Dinanzi alla gravità del peccato, Dio risponde con la pienezza del perdono. La misericordia sarà sempre più grande di ogni peccato, e nessuno può porre un limite all’amore di Dio che perdona. Nella festa dell’Immacolata Concezione avrò la gioia di aprire la Porta Santa. Sarà in questa occasione una Porta della Misericordia, dove chiunque entrerà potrà sperimentare l’amore di Dio che consola, che perdona e dona speranza. La domenica successiva, la Terza di Avvento, si aprirà la Porta Santa nella Cattedrale di Roma, la Basilica di San Giovanni in Laterano. Successivamente, si aprirà la Porta Santa nelle altre Basiliche Papali. Nella stessa domenica stabilisco che in ogni Chiesa particolare, nella Cattedrale che è la Chiesa Madre per tutti i fedeli, oppure nella Concattedrale o in una chiesa di speciale significato, si apra per tutto l’Anno Santo una uguale Porta della Misericordia. A scelta dell’Ordinario, essa potrà essere aperta anche nei Santuari, mete di tanti pellegrini, che in questi luoghi sacri spesso sono toccati nel cuore dalla grazia e trovano la via della conversione. Ogni Chiesa particolare, quindi, sarà direttamente coinvolta a vivere questo Anno Santo come un momento straordinario di grazia e di rinnovamento spirituale. Il Giubileo, pertanto, sarà celebrato a Roma così come nelle Chiese particolari quale segno visibile della comunione di tutta la Chiesa. Ho scelto la data dell’8 dicembre perché è carica di significato per la storia recente della Chiesa. Aprirò infatti la Porta Santa nel cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II. La Chiesa sente il bisogno di mantenere vivo quell’evento. Per lei iniziava un nuovo percorso della sua storia. I Padri radunati nel Concilio avevano percepito forte, come un vero soffio dello Spirito, l’esigenza di parlare di Dio agli uomini del loro tempo in un modo più comprensibile. Abbattute le muraglie che per troppo tempo avevano rinchiuso la Chiesa in una cittadella privilegiata, era giunto il tempo di annunciare il Vangelo in modo nuovo. Una nuova tappa dell’evangelizzazione di sempre. Un nuovo impegno per tutti i cristiani per testimoniare con più entusiasmo e convinzione la loro fede. La Chiesa sentiva la responsabilità di essere nel mondo il segno vivo dell’amore del Padre". "Il mio invito alla conversione si rivolge con ancora più forza alle persone più lontane dalla grazia di Dio per la loro condotta di vita. Penso agli uomini e alle donne che appartengono a un gruppo criminale, qualunque esso sia. Per il vostro bene vi chiedo di cambiare vita. Lo stesso invito giunga anche alle persone fautrici o complici di corruzione. È questo il momento di cambiare vita". Così Papa Francesco nella Bolla Papale consegnata oggi pomeriggio nella Basilica di San Pietro con la cui lettira viene ufficialmente indetto il Giubileo