ROMA, RIFIUTI: PROROGATA MALAGROTTA

Redazione

Roma – Si esprime, come sempre del resto, senza mezzi termini il Coordinatore dei Socialisti Riformisti Donato Robilotta in merito alla proroga su Malagrotta: "La proroga di Malagrotta era inevitabile se non si volevano lasciare i rifiuti per strada e ancora una volta è la tanto vituperata discarica di Roma-Capitale ad evitare l’emergenza.

E’ un grave errore però che, in difformità a quanto sostenuto ieri dal Governo alle Camere di sospendere i commissariamenti, il Ministro Orlando rafforzi i poteri del commissario Sottile, cui va la mia più profonda stima, solo per fargli firmare la proroga di Malagrotta e prendere la decisione sul sito alternativo evitando così che queste due decisioni impopolari le prendano la Regione e Roma-Capitale.

In questo modo non si aiutano gli enti territoriali ad assumersi le proprie responsabilità e si aumento il distacco dei cittadini dalla politica, perché non si capisce cosa siamo andati a fare al voto per eleggere un Governo regionale e quello della Capitale quando invece le decisioni importanti e delicate su materie di loro competenza le deve prendere lo Stato.

Ritengo poi veramente grave – prosegue Robilotta – che già si annuncia che, nel caso il sito alternativo non sarà pronto, bisognerà portare i rifiuti nelle altre Regioni o all’estero, perché il Sindaco di Roma, che sui rifiuti ha evitato di dire una sola parola in campagna elettorale, al pari di Alemanno, ha il dovere di dire che i maggiori costi sarebbero pagati dai cittadini con l’aumento della tariffa.

Piuttosto che pensare di portare i rifiuti all’estero la Regione inizi velocemente la costruzione degli impianti di TMb già autorizzati dal 2008, favorisca la costruzione delle altre due linee del gassificatore di Malagrotta e insieme a Roma-Capitale decida una volta per tutte di iniziare i lavori del gassificatore di Albano, perché senza questi impianti l’emergenza rifiuti sarà permanente".




LAZIO RIFIUTI, ROBILOTTA: "SOLIDARIETA' A CERRONI E INDIGNAZIONE PER LE ACCUSE A DI CARLO"

Redazione

Lazio – In una nota Donato Robilotta, Coordinatore dei Socialisti Riformisti esprime piena solidarietà a Manlio Cerroni e indica la ricetta, a suo parere "giusta", per affrontare l'emergenza rifiuti

"Continuano gli attacchi all’avvocato Cerroni cui va tutta la mia solidarietà politica e personale – dice Robilotta –  perchè le istituzioni dovrebbero dirgli grazie per aver evitato sino ad oggi a Roma  e alla Regione Lazio quell’emergenza rifiuti che ha colpito altre Regioni e saputo tenere a debita distanza la malavita organizzata.

Sono letteralmente indignato per le basse insinuazioni che vengono fatte filtrare sul ruolo del compianto Mario Di Carlo sulla gestione dei rifiuti e per gli attacchi che gli ha rivolto in pieno consiglio comunale il Sindaco di Albano per il gassificatore.

Quanto alla questione dei rifiuti vedo che c’è un po’ di pressapochismo in giro, perché facciamo bene a preoccuparci delle sanzioni Ue ma faremmo ancora meglio a non avere un atteggiamento komeinista nei confronti dei termovalorizzatori e a costruire l’impiantistica necessaria per chiudere il ciclo dei rifiuti in maniera virtuosa.

Oggi i nove impianti di TMB che abbiamo nel Lazio al massimo delle loro potenzialità autorizzata possono trattare circa 1,9 milioni di tonnellate di rifiuti su un totale di tre milioni di tonnellate di rifiuti che produciamo, dando per scontato che abbiamo raggiunto il 30% di raccolta differenziata.

Dunque abbiamo un deficit di trattamento di rifiuti pari a 1 milione di tonnellate, che da qualche parte dobbiamo sversare.

Non solo, gli impianti di Tmb produrrebbero così circa 600 mila tonnellate annue di Cdr mentre attualmente i nostri due impianti, di Colleferro e S. Vittore, hanno una potenzialità di 300 mila tonnellate di Cdr. Dunque avremmo una produzione in eccesso di Cdr che dovemmo pure mettere da qualche parte.

Ecco dunque la necessità di costruire gli impianti necessari e già autorizzati – conclude il coordinatore dei Socialisti Riformisti – e di fare bene i conti prima di chiudere Malagrotta senza avere trovato un’alternativa.

In ogni caso Roma ha bisogno di una discarica di servizio dopo Malagrotta, perché sia gli impianti di TMb che quelli di gassificazione producono poi dei residui che da qualche parte vanno messi".