ROMA MONTE MARIO: NOMADI ASSALTANO CONTENITORE PER LA RACCOLTA DEGLI ABITI USATI.

Redazione
Roma
– I Carabinieri della Stazione Roma Monte Mario hanno arrestato 2 ragazzi e una ragazza di 21, 25 e 27 anni, tutti nomadi di origini romene e nella Capitale senza fissa dimora, con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso. I tre giovani sono stati sorpresi dai militari in via Mario Fani mentre stavano tentando di rubare capi di abbigliamento che erano stati depositati negli appositi contenitori per la raccolta di abiti usati. I ladruncoli sono stati ammanettati e portati in caserma dove attendono di essere sottoposti al rito direttissimo.
 




ROMA MONTE MARIO: COLPISCE A BASTONATE IN FACCIA UN'AMICA PER UCCIDERLA

Redazione

Roma – E' stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio l'uomo che verso le ore 17,00 di ieri pomeriggio ha colpito con diverse bastonate al volto una sua conoscente.

A bloccarlo gli agenti del Commissariato Monte Mario che a seguito di una segnalazione giunta al 113, fatta da alcuni passanti, sono intervenuti in via Francesco Albergotti e dopo aver soccorso la donna, trovata seduta in terra con il capo ed il viso tumefatto e sanguinante, hanno atteso l'arrivo dei sanitari del 118 e poi hanno ascoltato le testimonianze dei presenti, tra cui il compagno della ferita.

Una storia di persone senza fissa dimora che sono soliti alloggiare in ricoveri di fortuna o all'interno dei diversi campi nomadi della zona.

L'arrestato, un italiano di 64 anni, che vive in una roulotte parcheggiata nelle vicinanze del luogo dove si sono verificati i fatti, dopo la violenta aggressione è stato rintracciato nei pressi di un bar poco distante.

Ai poliziotti che lo hanno identificato e ascoltato, ha riferito di aver picchiato la donna con la chiara intenzione di ucciderla; questo perché a fronte di un favore ricevuto dalla stessa, che lo avrebbe fatto rientrare in possesso di beni di sua proprietà, favore che sarebbe stato comunque già ricompensato con 100 euro, la vittima pretendeva altri soldi.

Il 64enne dopo aver indicato agli investigatori il luogo dove aveva riposto i due bastoni usati per il pestaggio, ha continuato ad inveire nei confronti della donna dicendo che se non lo avessero arrestato sarebbe tornato da lei per finire il lavoro che aveva iniziato.

Accompagnato negli uffici di Polizia l'uomo, di origini campane ma di fatto residente nella Capitale, è stato sottoposto al fermo di indiziato di delitto per tentato omicidio.

La vittima, una donna di nazionalità russa di 39 anni, è tutt'ora ricoverata in ospedale anche se da un primo esame non dovrebbe correre pericolo di vita.




ROMA MONTE MARIO, CAMPO ROM: MUSICA E BALLI FONO ALL'ALBA, CITTADINI STREMATI

Redazione

Roma – Sono esausti i residenti di Monte Mario per l'insediamento abusivo presente da anni accanto al Santa Maria della Pietà. "Migliaia di segnalazioni, riunioni, proclami e tanta stampa negli anni si sono succeduti – afferma Massimo, uno dei tanti residenti che non ce la fanno più – "e alla fine quel campo è ancora qui. Anzi la situazione è peggiorata: fumi tossici ogni giorno e reati di qualsiasi genere in forte aumento nel quartiere che ormai sembra casa loro" ribadiscono i cittadini. Intanto da ieri sul gruppo Facebook di Monte Mario circola un video che racconta che nel quartiere non si può neppure più dormire. Musica ad altissimo volume e balli fino alle 5 del mattino nell'insediamento abusivo adiacente al Santa Maria della Pietà e nessun controllo da parte delle forze dell'ordine e per i cittadini solo insonnia e impotenza. I soliti a parlare della questione e ad alzare il tiro sul delicato tema rom sono il presidente di Movimento Capitale Marco Visconti e il consigliere regionale Fabrizio Santori.

Visconti e Santori in una nota congiunta affermano: "Tutto questo è vergognoso, ci batteremo perché l'insediamento di Monte Mario venga al più presto sgomberato e ci uniremo con forza alle segnalazioni dei cittadini e – si legge ancora nella nota- continueremo a lavorare su rimpatrii coatti per i rom che delinquono e per la bonifica di tutte le aree occupate abusivamente e che vanno al più presto restituite alla collettività senza più scuse. Incontreremo le autorità preposte e non smetteremo di batterci sul tema rom fino a quando non ci saranno risultati positivi per Roma e per i Romani."

In allegato all'articolo il video realizzato da Movimento Capitale il cui presidente è Marco Visconti 




ROMA MONTE MARIO: GIOCANO ALLE SLOT MACHINE E PERDONO. DECIDONO QUINDI DI MINACCIARE DI MORTE IL TITOLARE DEL BAR FACENDOSI RIMBORSARE 500 EURO

Redazione
Roma
–  I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato una coppia di cittadini romeni, lui di 58 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine e lei di 51 anni, incensurata, con l’accusa di estorsione in concorso. I due, ieri sera, in un bar di piazza Pietro Thour, nel quartiere Monte Mario, dopo aver giocato e perso una ingente somma di denaro alle slot machine, sono andati su tutte le furie ed hanno minacciato di morte il titolare dell’attività, un 39enne romano, estorcendogli 500 euro, a parziale rimborso del denaro perso. La vittima, non appena i due estorsori si sono allontanati, ha subito allertato il 112. I Carabinieri intervenuti, grazie alla descrizione fornita, ha rintracciato e bloccato la coppia poco lontano dal bar, recuperando anche il denaro che è stato riconsegnato al 39enne. Arrestati dai militari dell’Arma, i due sono stati poi accompagnati in caserma, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo. 
 




ROMA, MONTE MARIO: "CARLA" AVVENENTE RAPINATRICE SERIALE, PRIMA LI SEDUCE, POI LI STORDISCE E RAPINA

Redazione

 

Roma – Tra il 17 e il 20 agosto, a Roma, sono state compiute quattro rapine in appartamento ad opera di una donna.

Le indagini, iniziate da un primo episodio avvenuto nella zona della Balduina, sono state condotte dagli uomini del Commissariato Monte Mario, diretto dal dott. Claudio Cacace.

Gli investigatori, dopo aver ascoltato per ore le vittime, sono arrivati ad un quadro generale della situazione in cui la protagonista degli episodi corrispondeva sempre alla stessa donna, che si presentava con il nome di Carla, a suo dire di nazionalità ungherese.

Le vicende sono tutte iniziate tramite incontri su noti Social Network per poi, man mano, arrivare ad una conoscenza personale.

La bella presenza della donna ed i suoi modi eleganti e garbati non hanno mai fatto sospettare alle vittime chi invece si celasse dietro quegli sguardi “angelici”.

Dal primo appuntamento all’invito per una cena a lume di candela a casa degli sventurati il passo era breve. Una volta all’interno dell’appartamento la ragazza adottava sempre la stessa tecnica e, promettendo una serata “elettrizzante”, preparava un cocktail, che inevitabilmente faceva perdere conoscenza alle ignare vittime.

Dall’esame delle bevande, infatti, è stato rilevato che la ragazza metteva dosi massicce di sostanze a base di “benzodiazepine”, con l’altissimo rischio, tra l’altro, di causare anche la morte in soggetti particolarmente sensibili.

Fortunatamente le vittime, tutte trasportate al Pronto Soccorso, oltre a trovarsi gli appartamenti svaligiati, hanno riportato soltanto alcune ecchimosi procurate dalle ripetute cadute avvenute parecchie ore dopo durante il risveglio.

Gli investigatori, analizzando le chat delle vittime, sono riusciti a risalire all’utenza telefonica utilizzata dalla donna, risultata intestata ad una persona inesistente.

Sono partite immediatamente le intercettazioni telefoniche e, oltre ad accertare che la donna gravitava nel fiorentino, si appurava che la notte del 24 aveva colpito ancora ma, questa volta, a Livorno.

Mentre gli investigatori si stavano preparando a spostarsi su Firenze, la donna ha contattato di nuovo un uomo romano, dandogli appuntamento per la serata di ieri.

Immediatamente è stato predisposto servizio di appostamento sul luogo dell’appuntamento dove, all’orario convenuto, si è presentato l’uomo.

Uno degli agenti si è avvicinato a lui in maniera riservata e, dopo averlo messo al corrente di quanto stava accadendo, gli ha chiesto di collaborare presentandolo alla ragazza come un suo amico incontrato lì per caso. L’uomo, capito il pericolo a cui era andato incontro, ha ovviamente accettato.

Con oltre un’ora di ritardo la ragazza è arrivata e, ancora una volta, si è presentata con il nome di Carla, dicendo altresì di avere origini ungheresi.

A smascherarla definitivamente è stato, però, un suo movimento con il quale ha messo in luce il tatuaggio a forma di fiore che aveva sull’avambraccio sinistro, precedentemente descritto da tutte le vittime.

A quel punto sono scattate le manette e la ragazza, che invece è di origini rumene, identificata per A.B. di 38 anni, è stata sottoposta a Fermo di Indiziato di Delitto e condotta presso la Casa Circondariale di Rebibbia.

All’interno della borsa che la donna aveva con sé, gli agenti hanno trovato numerose confezioni di medicinali a base di “benzodiazepine”, oltre alle ricette trafugate durante una rapina avvenuta tempo addietro in zona Villa Glori in danno di un noto medico.

 




ROMA MONTE MARIO, 100 AMICI MINORENNI SU FACEBOOK E TANTI FILMATI PEDOPORNOGRAFICI…IN MANETTE GESTORE DI NEGOZIO VIDEOGIOCHI

 

Redazione

Le indagini avevano avuto inizio alcuni mesi fa, quando la madre di un adolescente si era recata presso gli Uffici del Commissariato Monte Mario, diretto dal dr. Claudio Cacace, per esternare i suoi dubbi e la sua preoccupazione per una conoscenza che suo figlio, preadolescente, intratteneva su internet  con un adulto.

In particolare la donna aveva riferito di aver scoperto che nel corso di una conversazione su uno dei più diffusi social network, gli argomenti trattati dall’uomo con il proprio figlio erano chiaramente a sfondo sessuale e certamente poco adatti ad un giovane della sua età.

Sono pertanto immediatamente scattate le indagini degli investigatori del Commissariato che, partendo dal nickname utilizzato, sono riusciti ad identificare l’interlocutore del giovanissimo per C.P., 42enne, titolare di un’attività commerciale  di vendita di videogiochi nella zona di Monte Mario.

Forse proprio grazie alla sua attività l’uomo era venuto in contatto con numerosi giovanissimi, che evidentemente lo consideravano loro “amico”.

Gli agenti, per acquisire elementi utili alle indagini, hanno utilizzato un account fittizio con il quale hanno potuto accedere al profilo internet dell’uomo, constatando che nella bacheca vi erano oltre 100 “amici”, tutti giovanissimi, di età compresa tra gli 11 ed i 17 anni, tra i quali anche il figlio della denunciante.

Gli investigatori hanno anche accertato che sul suo profilo erano pubblicate anche immagini pornografiche e messaggi inneggianti al consumo di sostanze stupefacenti.

I precisi riscontri ottenuti hanno permesso agli agenti di ottenere dall’Autorità Giudiziaria un decreto di perquisizione dell’abitazione dell’uomo e della sua attività commerciale, nel corso della quale è stato rinvenuto un pc contenente materiale pedopornografico e fotografie ritraenti giovani donne nude, oltre a numerosi dvd con contenuto pornografico.

L’accurata analisi del pc e degli apparati di telefonica mobile sequestrati, oltre a consentire di acquisire ulteriori fotografie e filmati con contenuto pedopornografico, ha permesso in particolare di estrapolare un filmato contenente le immagini di un rapporto sessuale tra una bambina ed un adulto.

Le immagini ed i filmati sequestrati erano stati inoltre messi anche in rete dal C.P.

I precisi riscontri investigativi acquisiti hanno consentito di ottenere dall’autorità giudiziaria un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere che, nella giornata di ieri, è stata eseguita dai poliziotti del Commissariato Monte Mario, che hanno arrestato l’uomo.

Per lui si sono aperte, pertanto, le porte del carcere di Regina Coeli.

Le indagini comunque proseguono. Il sospetto degli investigatori è che anche altri minori siano stati “oggetto” delle attenzioni dell’uomo.