ROMA, MAXI RISSA TRA NOMADI A COLPI DI BASTONE. UN UOMO TRAVOLTO DA UN FURGONE

Redazione

Roma – Roma continua ancora ad essere violenta. Ancora tutti da chiarire i motivi della violenta lite, poi degenerata con l’investimento e il successivo decesso di un uomo di 62 anni, avvenuta nel pomeriggio di ieri nei pressi del piazzale dei Caduti Militari nel Lagher, ubicato nella zona di Esposizione, ove sono soliti accamparsi gruppi di nomadi di diverse etnie. A dare l’allarme al 113 è stata una guardia giurata che in quel momento si trovava nei pressi della piazza e ha udito prima lo stridio degli pneumatici di due furgoni che si rincorrevano a forte velocità, e poi ha notato un folto gruppo di persone, tutte nomadi, che, armate di bastoni, stavano cercando di colpire i mezzi in fuga. Proprio durante queste fasi, una delle persone a piedi è stata investita in pieno da un furgone e l’uomo, rimasto a terra agonizzante, è stato accompagnato in ospedale dai suoi stessi compagni. Quando gli agenti del Commissariato di Tor Carbone e di Spinaceto sono giunti sul posto, delle persone che avevano partecipato alla rissa non vi era traccia, ma grazie alle testimonianze raccolte dagli investigatori, che hanno ascoltato sia la guardia giurata che alcuni testimoni che avevano assistito ai fatti, i poliziotti sono riusciti a ricostruire la scena. Le indagini, affidate agli agenti del Commissariato Esposizione, diretti da Francesco Zerilli, hanno consentito, nell’immediatezza, di identificare alcune persone dell’accampamento; tutte accompagnate in ufficio per accertamenti. Intanto, diramate le note di rintraccio, gli agenti si sono messi a caccia del furgone da ricercare che, poco più tardi, è stato rintracciato, insieme al conducente, da una pattuglia del IX Gruppo dei Vigili Urbani di Roma Capitale. Preso in consegna dai poliziotti, l’uomo è stato identificato per R.H., di anni 39 e, al termine delle indagini, svolte dagli agenti della squadra investigativa, agli ordini di Simone Macrì, riconosciuto come l’autore dell’investimento volontario che ha provocato la morte del 62enne.




ROMA, MINACCE ED ESTORSIONI DEI NOMADI ALLE BIGLIETTERIE METRO E FS

Redazione

Roma – “I cittadini romani sono da troppo tempo ostaggio delle angherie, del racket e delle minacce di nomadi appostati presso le biglietterie automatiche di decine di stazioni metro e FS. E’ ora di dare una risposta concreta e determinata a questo fenomeno di vera e propria estorsione, perché di questo si tratta”, così in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e già Presidente della Commissione Sicurezza Urbana, commentando le ripetute segnalazioni provenienti da decine di utenti di mezzi pubblici.

“Se pensare che incentivare i trasporti pubblici significhi anche rendere serena e sicura la loro fruibilità allora è inutile prestarsi a forme di buonismo. E’ sotto gli occhi di tutti quanto accade quotidianamente nelle stazioni della metro, compresa la stazione FS di Termini. Emblematico è infatti il caso denunciato dal blog Romafaschifo di una coppia di romani minacciati dai rom di essere seguiti fino a casa se non avessero lasciato loro il resto restituito da una biglietteria automatica, dell’impotenza degli addetti della Metro di fronte all’accaduto e, non in ultimo, del mancato intervento della Polfer. Non è un caso isolato, ma si tratta di un fenomeno cui è stata vittima anche il sottoscritto alla stazione Piramide e che non ha nulla da invidiare al fenomeno dei parcheggiatori abusivi. Talvolta le nostre stazioni metro sembrerebbero essere terra di nessuno, con portoghesi che scavalcano i varchi e nomadi che stazionano di fronte alle biglietterie automatiche in cerca delle prossime vittime, meglio se turisti. Marino, il Prefetto e Metro intervengano urgentemente”, conclude la nota.