ROMA, TEATRO DEGLI AUDACI: UN ESEMPIO POSITIVO DI CULTURA NELLE PERIFERIE

di Silvio Rossi

Roma – A due passi dal centro commerciale di Porta di Roma, nella zona nord della capitale, esiste una realtà teatrale particolarmente attiva, che rappresenta un esempio positivo sulla possibilità di portare la cultura nelle periferie.

Il teatro nasce due anni fa, nello spazio dell’aula magna della scuola Giulietta Masina, che è stato affidato alla Compagnia degli Audaci, che si è impegnata a trasformare uno spazio vuoto, arredandolo e trasformandolo in un moderno teatro, con poltrone in velluto, un palco di tutto rispetto, e un foyer accogliente.

Il teatro è utilizzato durante la mattina per le attività scolastiche, con laboratori aperti ai ragazzi. La sera invece si trasforma, con spettacoli di tutto rispetto, realizzati dalla compagnia diretta da Flavio de Paola, o da ospiti di tutto livello.

L’ultima realizzazione della compagnia è Daddy Blues, una simpatica commedia degli equivoci, che affronta con leggerezza i temi sociali dell’adozione e dell’omosessualità, con continui colpi di scena, e un finale divertente.Ciò che si può apprezzare della rappresentazione è la coralità, una compagnia bene amalgamata dove tutti gli attori sostengono adeguatamente la loro parte, resta difficile alla fine giudicare le qualità di un attore rispetto agli altri.

Lo spettacolo è in replica fino al 10 gennaio, ma il cartellone delle rappresentazioni continua fino a tutto maggio, sia con la compagnia degli audaci, che con altri attori di livello. Il 21 e 22 gennaio ci saranno due serate con Rocco Papaleo, e la sua “Piccola impresa meridionale”, uno spettacolo in musica che l’attore lucano ha portato in scena in tutta la penisola.

Sul sito del teatro  è possibile leggere tutta la programmazione.




ROMA, TEATRO DELL'OPERA: LE RAGIONI DI UNA SCELTA

di Daniele Rizzo

Roma – Il Teatro dell’Opera di Roma sin dal 1926 aveva sempre avuto un proprio coro e una propria orchestra. Ma il consiglio d’amministrazione convocato dai soci fondatori in seguito all’abbandono del maestro Muti ha decretato l’esternalizzazione, votando una procedura di licenziamento collettiva.

Il Ministro della Cultura Franceschini ha parlato di una scelta coraggiosa, un passaggio doloroso ma necessario per salvare l’Opera di Roma e ripartire.
Dello stesso avviso il sindaco di Roma Ignazio Marino, che in conferenza stampa ha dichiarato: “ci rendiamo conto che quello che stiamo cominciando è un percorso che non è stato mai eseguito prima nel nostro paese, però dopo un’accurata riflessione abbiamo pensato che questo è l’unico percorso che può portare ad una vera rinascita del Teatro dell’Opera nella nostra città.”

Ciò significa che il Comune dovrà procedere con delle audizioni per scegliere il nuovo coro e la nuova orchestra in vista della stagione che sta per iniziare. Alle audizioni, come ha precisato il sindaco, potranno partecipare anche il coro e l’orchestra uscenti purché si organizzino in un’associazione. Questo modello adottato dal comune di Roma, ha spiegato il sovrintendente dell’Opera di Roma Carlo Fuortes, è nuovo per il nostro paese ma già in auge da diverso tempo in città come Valencia, Madrid, Parigi, Vienna e Amsterdam.

Il problema di fondo che ha portato a questa dolorosa (permetteteci di dire non per il Comune) scelta è l’indebitamento progressivo crescente. E così dopo un anno di proteste sindacali e opere liriche che fino all’ultimo momento sono state in bilico, ad inizio estate i sindacati Cigl e Fials non hanno firmato il piano industriale di ristrutturazione pensato da Fuortes. Questa instabilità a metà settembre ha convinto il maestro Riccardo Muti a lasciare l’Opera, lamentando la mancanza di serenità per operare nelle giuste condizioni.
Ecco dunque le ragioni che hanno portato il cda a prendere questa decisione; 182 saranno i lavoratori licenziati, 278 quelli che resteranno.

Ma restano in che condizione? Lavorare con la spada di Damocle che pende sulla propria testa e la sensazione che si potrebbe perdere il lavoro da un momento all’altro non deve essere facile per nessuno. Tanto più che la stagione del Teatro sta per iniziare e mancano coro e orchestra. Ma Fuortes assicura che “se tutti ragionano con grande senso di responsabilità, e non sempre è avvenuto, si possono contemperare gli interessi di tutti”.
I sindacati annunciano battaglia, le opposizioni nel Consiglio Comunale anche. Ma intanto la privatizzazione – perché di fatto, l’esternalizzazione questo è – è stata annunciata. L’autunno sarà caldo anche fuori dal Teatro dell’Opera, e il comune avrà un’altra bella gatta da pelare.




ROMA: CINEMA, TEATRO, MUSICA, MUSEI E VISITE ARCHEOLOGICHE A INGRESSO GRATUITO CON "SANTA CROCE EFFETTO NOTTE

Redazione

Roma – Dal 12 al 21 luglio, a Roma, torna SANTA CROCE EFFETTO NOTTE, che per la terza edizione propone dieci serate di cinema, teatro, musica, musei e visite archeologiche a ingresso gratuito. La manifestazione realizzata dalla direzione generale per il Cinema del ministero Beni e Attività culturali e Turismo e dall’Esercito Italiano apre dalle 19.00 all’una di notte gli spazi dell’area archeologica adiacente la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme: un parco di 50 mila metri quadri, caratterizzato da monumenti archeologici e storici in un contesto paesaggistico e naturalistico di rara suggestione. 

L’agenda quotidiana prevede alle 19.00 visite guidate nell’area archeologica e nella domus di via Eleniana, appena restaurata. Alle 20.30 concerti delle principali bande militari delle varie armi e spettacoli di musica e teatro nel giardino del Museo della Fanteria, mentre nella sala convegni viene proiettata una selezione di filmati del Centro Cinefoto dell’Esercito. Dalle 21.30 in poi gli appuntamenti di Schermi italiani, con la proiezione di film, soprattutto opere prime e seconde, della recente stagione cinematografica, un omaggio ad Alberto Sordi e incontri con registi e interpreti nell’arena cinematografica di oltre 500 posti.

Possibilità di parcheggio in Piazza Santa Croce in Gerusalemme e servizio di ristorazione.

Schermi italiani è la rassegna nell’arena che ospiterà le proiezioni quotidiane di recenti film italiani, apprezzati dalla critica e dal pubblico, molti dei quali realizzati con il contributo della direzione generale per il Cinema. Benur – Un gladiatore in affitto, La città ideale, Tutti contro tutti, Qualche nuvola, Buongiorno papà, Cosimo e Nicole, Razzabastarda, L'intervallo, Amiche da morire, Itaker, il cortometraggio Il riscatto seguito da Gli equilibristi e, in chiusura, Viva la libertà sono i titoli selezionati. Mercoledì 17, serata omaggio ad Alberto Sordi con il documentario Alberto il grande di Luca e Carlo Verdone, seguito da Una vita difficile di Dino Risi. Domenica 21, cerimonia conclusiva con la partecipazione del ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, insieme a rappresentanti degli enti promotori della manifestazione.

Prima della rassegna, a partire dalle 19.00, nella sala convegni del Museo della Fanteria saranno proiettati i filmati del Centro Cinefoto dell’Esercito: Cavalleria, I Bersaglieri, A me le guardie, Il cavallo dalle orecchie lunghe, Le radici della nostra storia. Dagli eserciti preunitari all’Esercito Italiano e Soldati e pittori del Risorgimento.

All’interno della stessa area, nella sorprendente cornice offerta dall’abside del Tempio Romano di Venere e Cupidine, a partire dalle 20.30 si esibiranno la Musica d’Ordinanza dei Granatieri di Sardegna (12 luglio), la Banda musicale dell’Arma dei Carabinieri (13 luglio), la Banda Militare dell’Esercito Italiano (14 e 21 luglio) e la Banda del Comando Logistico di Proiezione (19 luglio) e la Banda Musicale della Marina Militare Italiana (20 luglio). In calendario, anche il Coro polifonico “Salvo D’Acquisto” (18 luglio), il recital L’inno svelato (17 luglio) narrazione sull’inno nazionale di e con Michele D’Andrea e il concerto E mò cantammo – La storia nei canti polari 1799-1944 di Graziella Antonucci. Per l’intera durata della manifestazione, apertura straordinaria del Museo della Fanteria e del Museo dei Granatieri, che custodiscono testimonianze dell’attività dei soldati italiani nella storia nazionale. Nei giardini saranno esposti mezzi storici, provenienti dal Museo della Motorizzazione Militare, insieme a cimeli dal Museo dei Bersaglieri e dall’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio.

L’iniziativa è realizzata con la collaborazione della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, della Soprintendenza Speciale P.S.A.E. e, per il Polo Museale della città di Roma, della Basilica di Santa Croce, con il sostegno di Luce Cinecittà e Centro Sperimentale di Cinematografia.