ROMA TIBURTINA, IMMIGRATI: IN ARRIVO PRESIDIO SANITARIO AL CENTRO "BAOBAB"

di M.L.S.
Roma
– Dopo l'assalto al centro “Baobab” di Via Cupa, che agli inizi di giugno era stato investito da orde di migranti messi in fuga dalle “cariche” approntate dalle forze dell'ordine e finalizzate all'identificazione dei profughi, si pensa ora ad un presidio sanitario da mettere in piedi all'interno della casa di accoglienza, ancora intasata dai “transitanti”. Dunque, in attesa che apra i battenti il il FerrHotel di Via Masaniello, stabile di Ferrovie dello Stato individuato dalla giunta capitolina per alleggerire il carico del centro “Baobab”, è stata convocata una riunione per “tracciare la linea operativa” da seguire nel centro di Via Cupa.

Situazione limite – Alla riunione prenderanno parte i volontari che da giorni operano nel centro, l'Ime (Istituto mediterraneo di ematologia), i rappresentanti della Fondazione Migrantes e i sanitari del Gruppo di Medicina Solidale del Policlinico di Tor Vergata. Secondo un medico dell'equipe di Medicina solidale, nonostante l'assenza del rischio di un epidemia:”La situazione igienico sanitaria per i migranti che abitano il centro Baobab non è adeguata – poiché – si continua a gestire la situazione come fosse un'emergenza dell'ultima ora quando invece si ripete da tempo”. Niente patologie allarmanti, ma i medici si sono trovati davanti:”Ragazzi provati da giorni passati fra la strada e centri sovraffollati. Con tutto ciò che ne consegue” da un punto di vista sanitario. Ed è proprio in virtù di questo che una delle tante volontarie impegnate da giorni nell'assistenza ai profughi, sottolinea l'importanza di un punto di riferimento, un presidio sanitario permanente.