ROMA TORPIGNATTARA: MALTRATTA E PERCUOTE LA MADRE E MOLESTA I VICINI DI CASA

Redazione

Roma – Sono stati i continui maltrattamenti e le percosse alla anziana madre, che vanno ad aggiungersi alle frequenti molestie ai vicini di casa, a determinare l’arresto di un 50enne romano abitante nella zona di Torpignattara.

L’atteggiamento verso la madre andava avanti da diversi anni e forse proprio l’atteggiamento protettivo, nonostante tutto, della donna nei confronti del figlio ha impedito di porre un freno prima alla situazione.

Negli ultimi tempi l’atteggiamento violento dell’uomo aveva comunque avuto una ulteriore escalation, tanto da costringere la donna ad abbandonare la sua abitazione ed a rifugiarsi in quella della figlia.

L’ultimo intervento della Polizia risale allo scorso mese, ma già in passato diverse volte gli agenti erano dovuti intervenire per cercare di calmare l’uomo che, rientrando a casa in stato di ebbrezza, sfogava spesso la sua violenza verso l’anziana donna.

Bersaglio dell’uomo non era solo la madre ma anche i vicini di casa, costretti a subire i rumori molesti provocati a notte fonda e la sua ira verso chi osava risentirsi del suo comportamento, tanto da arrivare, in una circostanza, a lanciare oggetti dalla finestra verso uno dei condomini.

Tutto ciò ha fatto si che i poliziotti si attivassero per avere un quadro certo della situazione. Pertanto hanno ascoltato alcuni familiari e testimoni e, avuti concreti riscontri sulla gravità della situazione, hanno inviato alla locale Procura una richiesta di custodia cautelare in carcere per il 50enne.

Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale, concordando con i riscontri acquisiti, ha emesso un’ ordinanza restrittiva a suo carico, eseguita due giorni fa dagli agenti del Commissariato. L’uomo, tratto in arresto, è stato associato presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 




ROMA TORPIGNATTARA: 100 MILA EURO DALLA PENSIONE DELLA MADRE MORTA DA 14 ANNI

Redazione

Roma –  Ha percepito indebitamente la pensione della madre morta da ormai 14 anni, un romano 68enne scoperto e denunciato a piede libero dai Carabinieri della Stazione di Roma Torpignattara. L’uomo, pensionato con precedenti, residente a Pomezia, si recava puntualmente tutti i mesi presso l’ufficio postale di via Serbelloni, nel quartiere Torpignattara, per incassare la pensione della madre, circa 700 euro mensili. A far scattare l’indagine dei Carabinieri è stata la segnalazione fatta dalla direttrice dell’ufficio postale, incuriosita dal fatto che l’anziana madre del 68enne nata nel 1910, ad oggi avrebbe dovuto avere circa 104 anni. Cosi a seguito di una breve attività d’indagine i Carabinieri hanno scoperto che la donna era deceduta nel marzo del 2000 e che il figlio da allora percepiva, senza averne diritto, la sua pensione. A quel punto è scattato il blitz, non appena l’uomo, ieri mattina, si è nuovamente recato presso l’ufficio postale per incassare l’importo mensile, ad attenderlo fuori vi erano i Carabinieri che lo hanno bloccato e denunciato, sequestrando anche i soldi appena ritirati. Da un primo conteggio, l’uomo avrebbe complessivamente percepito indebitamente circa 100 mila euro. Il 68enne poi è stato accompagnato in caserma e denunciato con l’accusa di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.
 




ROMA TORPIGNATTARA, STALKER IN MANETTE: DA SETTE ANNI PERSEGUITAVA LA SUA VITTIMA

 Redazione

Roma – La vicenda è stata portata alla luce solo un anno fa, quando la vittima è andata dalla polizia.

La donna si è rivolta agli agenti del Commissariato Torpignattara, diretto dal dott. Ermanno Baldelli, ormai esausta delle continue vessazioni subite dal suo persecutore.

La storia è andata avanti per oltre 7 anni, nei quali la vittima ha subito pressioni di ogni genere tramite telefonate, messaggi, pedinamenti e appostamenti sotto casa, tanto da costringerla a trasferirsi in un’altra città.

Lo stalker ha però continuato a starle addosso, nonostante lo scorso anno abbia ricevuto formale invito a desistere dal proprio comportamento con formale ammonimento del Questore di Roma.

L’altro giorno la donna è stata costretta a tornare a Roma per motivi personali e l’uomo si è appostato sotto la sua abitazione per spiarla.

A quel punto per l’uomo, sorpreso dai poliziotti con un cannocchiale, un pc portatile ed un taglierino, sono scattate le manette ed è stato accompagnato nel carcere di Regina Coeli.

L’accusa per S.M., 39enne romano, è quella di aver commesso atti persecutori




ROMA TORPIGNATTARA, CHIUSO UN LOCALE SENZA AUTORIZZAZIONI, IGIENE PRECARIA E TEATRO DI RISSE

Redazione

Roma – Assenza della prescritta licenza per lo svolgimento dell’attività ,frequenti liti e risse notturne con notevole disturbo alla quiete pubblica oltre a condizioni igieniche precarie.

Sono queste  le motivazioni che hanno portato il Questore di Roma, Fulvio della Rocca, all’emissione di un provvedimento di chiusura di un locale nel quartiere di Torpignattara.

Un pubblico esercizio con attività di ristorazione, pizzeria e organizzazione di spettacoli danzanti, pubblicizzati anche attraverso il web.

Nella realtà, in quel locale di Via Casilina, le autorizzazioni richieste riguardavano soltanto il riconoscimento di un’associazione culturale, con tanto di statuto, libro soci e verbali di assemblea.

Documentazioni peraltro mancanti come emerso nel corso dei reiterati e mirati controlli amministrativi effettuati dalla Polizia del locale Commissariato “Torpignattara”  durante lo scorso anno e che avevano portato anche alla contestazione di sanzioni pecuniarie per diverse migliaia di Euro.

Queste non sono state le uniche violazioni e irregolarità contestate; trovati anche alimenti cotti e cibi surgelati non conservati in maniera idonea.

Ma soprattutto frequenti sono state le segnalazioni alle Forze dell’Ordine riguardanti schiamazzi, liti e risse tra gli avventori del locale, prevalentemente di nazionalità peruviana, spesso ubriachi, che hanno indotto alcuni cittadini del quartiere a formalizzare degli esposti negli uffici del Commissariato di Polizia di Torpignattara e che hanno concorso,  alla emissione del provvedimento di chiusura.

L’episodio più grave si era verificato nel locale lo scorso 11 novembre allorchè in seguito ad una rissa scoppiata tra un gruppo di giovani,un ragazzo era rimasto ferito da un’arma da taglio, e aveva reso necessario l’intervento di alcuni equipaggi della Polizia per riportare la calma.  

 




ROMA TORPIGNATTARA, DUE NAPOLETANI CON DOCUMENTI FALSI E UN ASSEGNO RUBATO DI 200 MILA EURO PROVANO A COMPRARE MATERIALE INFORMATICO.

Redazione

Roma –  In viaggio da Napoli a Roma, a bordo di un’autovettura senza copertura assicurativa, con documenti falsi ed un assegno rubato di circa 200 mila euro.

E’ quanto hanno scoperto gli agenti del Commissariato Torpignattara, diretto dal dr. Ermanno Baldelli, che hanno sottoposto a fermo di polizia per il reato di ricettazione e possesso di documenti falsi due napoletani di 50 e 60 anni.

Il controllo è stato effettuato dai poliziotti in via Dignano d’Istria quando i due, entrati all’interno di un ufficio di una società che si occupa della vendita di materiale informatico ed elettronico, stavano probabilmente tentando di acquistare della merce.

Un codice fiscale ed un tesserino sanitario falsi, oltre ad una carta d’identità anch’essa falsa e sulla quale  era stata preventivamente sostituita la foto dell’ intestatario con la foto di uno dei due.

All’interno di una cartellina per documenti, anche un assegno del valore di circa 200 mila euro, risultato rubato, ma il cui furto non era stato ancora denunciato.

Questo è quanto rinvenuto dai poliziotti al momento del fermo.

L’ingente cifra di denaro indicata sull’assegno, secondo la prima ricostruzione degli investigatori,  costituiva il risarcimento per un sinistro liquidato da una compagnia di assicurazione all’intestatario dell’assegno e dei documenti in possesso dei due napoletani.

All’esterno dell’ufficio della società i poliziotti hanno proceduto anche al sequestro dell’autovettura che i due avevano utilizzato per raggiungere la capitale.

L’auto infatti è risultata essere priva di copertura assicurativa e con  un contrassegno  falso apposto sul parabrezza.

Accompagnati negli uffici del Commissariato,  V.L. e P.U., già noti alle forze dell’ordine, sono stati sottoposti a fermo di Polizia, mentre gli investigatori proseguono le indagini per accertare come i due siano entrati in possesso dell’assegno.

Il fenomeno è del resto ben noto agli investigatori.

I truffatori, infatti, riuscirebbero  in molti casi ad entrare in possesso degli  assegni emessi come risarcimento danni dalle compagnie assicurative.

Approfittando dei  tempi tecnici di spedizione, riuscirebbero a “procurarsi “documenti falsi con le generalità degli aventi diritto, tentando in maniera apparentemente legittima  di entrare in possesso dei relativi importi o di parte di essi.